@Celluloide_

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Hey hey hey, stasera carta bianca, ti chiedo solo di scrivere.

JDreyer’s Profile PhotoBetty
stasera ho guardato su netflix un programma di home makeover natalizio ed ora, alle 3:12, l’ambivalenza dei miei pensieri si fa sentire, rumorosa, irrequieta e irriguardosa.
durante la visione avevo gli occhi colmi di fanciullesca meraviglia, il mio spirito natalizio, che mi accompagna tutt’ora sin da quando son bambina, appagato e pronto ad uscir fuori per gridare dal balcone canzoni natalizie e pensare a nuovi angoli della casa dove sistemare gli addobbi; ora, alle 3:12, più penso a quelle case ornate a festa, più mi intristisco. sarà un Natale diverso dal solito per tutti probabilmente; sarà un Natale diverso per me, perché attorno al tavolo ci sarà una persona in meno. quest’anno e tutti quelli a venire.
mi manca da morire.
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Latest answers from celluloide_

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Chiedo scusa per le risposte che stanno tardando ad arrivare a coloro che mi hanno posto domande in questi giorni.
Dicembre si sta rivelando essere il mese perfetto per concludere quest’anno del ca**o: uno schifo.
Spero di avere nei prossimi giorni la testa libera abbastanza da riuscire a mettere insieme quattro righe che non siano solo di tedioso scoramento.
Se vorrete nel frammento, lo spazio per le domande è sempre lì.
Io arrivo.

Si è la verità se invece prendi lo metti sul tavolo o dove vuoi e ci tiri due martellate basta lo demolisci per sempre è così che si fa

il cuore, dici?

Qual è l'ultimo messaggio che ti ha fatto ridere?

volpe5’s Profile Photovolpe
contesto: amica fomentata per non so che aggeggio per fare i boccoli, regalatole dal fidanzato, che - TESTUALI PAROLE - “fa un po’ paura perché ti mangia le ciocche, però funziona”
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niente ho riso malissimo per la rapidità con cui è successo tutto e ha cambiato idea
Qual è lultimo messaggio che ti ha fatto ridere

Buonasera ❀ oggi partiamo con una domandina un po’ strana, l’idea mi è venuta stamattina mentre assistevo ad una lezione universitaria. Conoscete il complesso di Edipo? Se è così, vi ricordate di averlo vissuto?

camillalilla23’s Profile PhotoCami
buonasera!
conosco il complesso di Edipo: lo studiai in filosofia al liceo e l'ho ritrovato poi nei miei studi universitari, in quanto spesso alla base di teorie di analisi e interpretazione filmica; tuttavia non saprei dirti con certezza se ho ricordi o meno a riguardo, sai? il periodo in cui tale complesso dovrebbe manifestarsi non è in realtà molto nitido nella mia mente, né mi sovviene al momento che i miei genitori mi abbiano mai raccontato di episodi particolari o di "ostilità" nei confronti di una o dell'altro.

Di cosa siete schiavi?

del tempo.
rimugino sul passato; procrastino finché l'ansia che tanto mi caratterizza non inizia ad essere scandita dai granelli di sabbia di quella maestosa, a volte inesorabile, clessidra che è il tempo; finisco sempre per perdermi nei ricordi che riaffiorano all'improvviso: ne sento l'incedere lento e insidioso ma mai riesco a seminarli, e così mi trovo in una morsa che non sempre fa piacere.

Hey hey hey, oggi vorrei questo: pensa a te stesso per come stai ora, associa una parola e spiegami la scelta. Se ti va, associa una parola anche a me, in base alle informazioni che hai o semplicemente seguendo l'ispirazione, e motiva. Bacini babe

JDreyer’s Profile PhotoBetty
[questo genere di domande mi piace sempre molto, per quanto poi mi costringa - positivamente - in realtà a passare del tempo in totale riflessione e indecisione: le parole sono cosa di rara bellezza, la cui scelta necessita estrema cura e cautela, e per questo spesso mi intimorisce, di un timore quasi religioso, sacrale.]
- “indugiare": rispecchia in questo periodo non tanto ciò che sto facendo, quanto ciò che mi auguro di riuscire a fare. Da "indutiae", "tregua". Ecco cosa vorrei: prendermi del tempo dai miei pensieri, che ultimamente paiono essere i miei nemici. Qualche domanda fa scrissi che stavo temporeggiando, più che vivendo. Mi auguro che questo temporeggiamento quasi negligente che sto sperimentando da un po' di tempo a questa parte possa divenire "indutiae".
- "zavorra": nel suo puro senso etimologico, non dispregiativo. Ti seguo da poco, quindi posso solo basarmi sull'intuito, ahimè spesso fallace, e sulle risposte lette fino ad ora; ho pensato alla "saburra", la sabbia con cui i Romani davano stabilità alle proprie navi, zavorravano appunto. Oramai ha l'accezione di peso esclusivamente limitante, che infastidisce e non reca alcun beneficio; in questo caso vorrei intenderla con l’accezione originale, perché mi dai l’impressione - pura suggestione, potrei sbagliarmi, troppo spesso mi sbaglio, perdonami nel caso - di una persona che trascina con sé, tacitamente, un qualche peso, una di quelle zavorre che, prima che ci se ne liberi, può in realtà però - e questo te lo auguro, se così fosse - dare equilibrio e beneficiare in qualche modo, anche se non ci se ne accorge nell'immediato.

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Cos'ha più valore: la creatività o la conoscenza?

ritengo che la conoscenza possa stimolare ancor di più la creatività, che necessita sempre di linfa di cui nutrirsi.
cito Henri Poincaré: “Creatività è unire elementi esistenti con connessioni nuove, che siano utili”.

Come si vive?

ti direi a modo proprio. ognuno conduce la vita nel modo che ritiene più giusto o semplicemente di meritare.
io ultimamente, più che vivendo, credo di star temporeggiando.
ma posso provare a dirti come ci provo normalmente e personalmente: afferrando e tenendo stretto tutto ciò che di buono la vita mi offre, qualsiasi cosa, fosse anche minima, sembrasse anche irrisoria; accettando i momenti di buio, le mie ansie e paure, e trasformandoli in esperienza e forza; cercando la mia antifragilità. Nassim N. Taleb, filosofo, sostiene che le cose possano prosperare e migliorare soprattutto nel caos e nelle incertezze con cui spesso siamo costretti a fare i conti: antifragilità. un concetto che forse inconsciamente mi ha sempre guidato nel mio modo di vivere, anche quando la mia persona era ancora ignara della sua esistenza.
ti direi poi che vivo nella semplicità delle cose, perché a cercare sempre qualcosa di più so che finirei per stanziare nell'insoddisfazione perenne; o ancora, che vivo dei sorrisi delle persone a me care e dei ricordi di chi non c’è più ma è stato importante; infine, che vivo nel modo migliore che conosco: con instancabile curiosità e voglia di conoscere e meravigliarmi, senza riserve.
- e mentre mi perdo in queste parole e sproloquio, inizio a pensare che, a questo punto, nel mio caso, forse non è tanto il come si vive, ma il perché: la vita in fin dei conti mi piace, ecco la mia risposta -
grazie per la splendida domanda.

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Cosa desideri in questo momento?

vorrei poter ricominciare a fotografare in giro per la città: è una cosa che mi manca molto fare.

Quante volte ti sei innamorato/a?

due: l’ultima è abbastanza recente ed è, al momento, uno dei motivi per cui stare bene.

Language: English