lisadagsv

Non so se tu sappia chi sia Tess Holliday, ma comunque questa viene dal suo profilo di Instagram.
https://instagram.com/tessholliday/
Siamo delle anime e abbiamo un corpo, penso che sia giusto imparare a rispettarci per quello che siamo e porci obiettivi realistici, che non precludano la negazione di noi stessi.

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Questo è l'unico spazio tra le cosce che desidero avere, lo dico da curvy o da grassona, come preferite, ma non avrò mai come obiettivo quello di negare chi sono. Non voglio diventare un manichino. Ci ho messo anni a capirlo e da quando ho cambiato mentalità, anche il mio corpo ha smesso di odiarmi ed ha cominciato a cambiare in positivo. Non riesco a vedermi "bella", ma non vuol dire che non sia orgogliosa di me stessa quando mi guardo allo specchio e vedo dei risultati. Quindi credo che sia tutta una questione di spirito e boh, scusa questo sfogo sulla tua domanda, ma stamattina ho trovato una pagina di facebook orribile, che ha come sunto "I grassoni non possono circolare perché fanno schifo".
https://www.facebook.com/pages/Ma-che-cazzo-vuoi-ciccione-di-merda/388321214709864?fref=ts
Non so, magari ti fa ridere, eh~ problemi di chi ride di queste persone. Io vedo solo odio ed inutilità. Se domani aprissi una pagina contro i gay mi direbbero che sono omofoba, se la creassi contro i neri sarei razzista, ma visto che si tratta ciccioni, allora fa ridere.
È anche vero che conosco persone che utilizzano "Ciccione" come insulto, anche al posto di altro..sullo stile: "Lasciala perdere, è solo una cicciona di merda". Quando mi dicono così, mi parte il ciccionismo e le smerdo tutte, ma le cose non cambiano.

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Il rispetto prima di tutto, per questo amo Tess Holliday, è una ragazza molto intelligente e vorrei avere un quarto della sua autostima.
#fatlivesmatter #effyourbeautystandards

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▬Questa era una storia che avevo iniziato un paio di anni fa, è rimasta così da allora e non l'ho mai conclusa, quindi ho deciso di raccontartela. Non è l'unica, ma sono molto affezionata a questi due personaggi senza nome...in realtà sarebbero tre, ma del terzo non ne ho mai parlato, lol
Un giorno ti parlerò di un'altra storia di queste▬

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Il libro di testo le sembrava stranamente più pesante, come se nemmeno il bicchiere XL di cappuccino fosse in grado di rendere il tutto più vivibile.
La routine, dopo il primo mese a New York, iniziava a starle stretta e ogni mattina sperava in qualcosa di nuovo che le ricordasse di essere viva, ma nulla.
Tutti i giorni erano schifosamente uguali, stesso libro, stesse cose spiegate con parole diverse e
stesso cappuccino amaro, per quanto potesse essere amara una bevanda che è per tre quarti latte.
Lesse l'ultimo paragrafo, poi chiuse il tomo augurandosi di dimenticarne ogni parola e si concentrò sul mondo del tardo pomeriggio, che iniziava a popolare il bar.
Fece per andarsene, come del resto faceva tutti i giorni, ma poi rimase al suo posto. Quella sera avrebbe assistito ad un pezzo dello spettacolo e si costrinse a rimanere.

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Due giorni prima aveva trovato un anellino per strada, uno di quelli sottili che di solito fanno parte di set con altri anelli. Scrisse dei volantini in cui avvisava di averlo ritrovato e pensò di custodirlo fino a quando il proprietario non lo avesse reclamato.
Lo indossava per paura di perderlo e ormai vi si stava affezionando. Pensò che chiunque avesse il compagno di qel set fosse legato a lei indissolubilmente. Un legame sottile, invisibile e senza alcuna pretesa, ma pensare di star proteggendo il tesoro di qualcun altro la faceva sentire importante e forse più vicina all'essere viva di quanto non lo fosse stata in tutta la sua esistenza.
Lo sfiorò con la punta del pollice e sussurrò:"Solo il primo artista, poi me ne andrò"
Convincere il suo ego che quella fosse la scelta giusta fu così difficile da dover iniziare a mettere libri e quaderni in borsa, in modo da farlo tacere.
Guardava distrattamente il palco, fortunatamente aveva occupato un tavolino isolato e abbastanza nascosto, così da poter rimanere totalmente neutrale e sminuzzare la scena con gli occhi, cercando ogni particolare.
Uscì dalle quinte un po' impacciato, era un ragazzo più o meno alto come lei.
La corporatura non era sottile ma statuaria e davvero elegante, come il suo portamento.
Un fiero cantante uscito dalla scuola di musica delle vicinanze, peccato che non sembrasse per nulla fiero o contento di essere lì.
Si avvicinò al microfono e partì un applauso di incoraggiamento più annoiato che altro. Sorrise distendendo perfettamente le labbra carnose ma sottili, così definite da sembrare disegnate, con un arco di cupido ampio, dolce ma netto e delineato.
Il collo non molto lungo faceva risaltare la mandibola che terminava in un mento
a punta liscio e con un leggero spruzzo di barba.

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Perché le persone stupide esistono e perché la gente pensa che difendere la propria opinione insultando l'altro sia comunque lecito. Ne ho avuto la dimostrazione quando mi hanno dato della stupida, dicendomi che stavo marcendo e che dovevo farmi tatuare il cervello. Gran modo per difendere la propria opinione, non trovi? Io ho risposto alle provocazioni difendendo semplicemente il mio parere, eppure la differenza d'età ha fatto sì che io passassi per una bambina maleducata e lei per una saggia persona adulta in grado di redimermi dai miei peccati. Io amo i dibattiti, il confronto libero delle idee, ma non permetto che la mia idea venga considerata meno importante delle altre. Non dico di sapere sempre la risposta giusta, ma non trovo che sia corretto ripiegare su mezzucci per impedire la libertà di qualcuno. Ognuno è libero di pensare quello che vuole

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