@MichelaClemeno

Michela

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ASKO: Vergine? Se la risposta è no,sempre se ti va, racconta la tua prima volta. Se la risposta è si,sempre se ti va,racconta come desidereresti che fosse la tua prima volta.

No,non voglio entrare nei particolari,dico solo che è stato come me lo sono sempre immaginato,come la scena di un film,è stato davvero bello.

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Hdjxjsjxsb’s Profile PhotoErika.
“Mi chiedono “ma cos’è la distanza?
Bella domanda.. tu non puoi capire cos’è la distanza, se hai ciò che più vuoi nella vita a 2 passi da te.La distanza non la si può spiegare.La distanza si può solo vivere, sopportare, e quando la vivi è la fine.La distanza è non poter avere la persona al proprio fianco ogni giorno, non poterla avere nemmeno per abbracciarla, baciarla o camminarci insieme.La distanza è una bastarda,Ti riempie di speranza,ma allo stesso tempo di illusioni;ti riempie,ma non riempie il vuoto che hai dentro, quel vuoto che non sai mai se un giorno sarà colmato,o magari resterà tale..e che male fa quando pensi che potrebbe restare un vuoto.Fa male tanto male,ma tu non puoi capirlo.Prova ad essere costretta/o ad abbracciare uno stupido cuscino, desiderando invece di stringere la persona che ami."

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Aski: Posta qualsiasi cosa a tuo piacimento. :)

Scrissi Summertime Sadness quando morì la mia migliore amica.
Io e Judy alle medie ci detestavamo, lei era la bulla della scuola mentre io la sfigata emarginata.
Ricordo che una volta ci picchiammo ed io tornai a casa con un occhio nero e un labbro spaccato.
In quel periodo stavo prendendo una brutta strada, solo l’orgoglio mi impediva di tagliarmi le vene con le fobici, solo l’orgoglio.
Credevo in un’America inesistente, in quella che guardavo nei film in bianco e nero degli anni sessanta.
Amo gli anni sessanta.
Alle superiori iniziai a fumare erba, solo così riuscivo a sentire qualcosa.
Mi sentivo vuota e inesistente, ma sentivo, solo con la marijuana, sono stata una stupida.
Judy fumava da qualche anno più di me, aveva una famiglia che cadeva a pezzi alle spalle mentre io mi sentivo persa nonostante le regole rigide imposte da mia madre.
Diventammo migliori amiche l’estate del secondo anno di superiori.
La incontrai in una taverna nel bel mezzo del deserto.
Ero in vacanza, ero partita da sola con due uomini più grandi di me di cinque anni, e li incontrai Judy, sola al bancone a bere una birra.
Non so perché quel giorno mi guardò con aria diversa dal solito, vedevo la stima e il rispetto nei suoi occhi, era diversa, forse non era fatta.
Diventammo amiche e insieme ci ripulimmo, lasciammo il giro delle vecchie amicizie e iniziammo a vivere un’avventura tutta nostra.
A volte bevevamo ma non andavamo oltre ne col fumo ne con gli sconosciuti.
Furono gli anni più felici.
Capii che potevo diventare la donna anni degli anni sessanta che imitavo davanti la tv ogni sera, potevo avere la migliore amica del mondo, la più stramba.
Finite le superiori decidemmo di iscriverci insieme all’universtà, lei era una ballerina mentre io cantavo e così decidemmo di mettere su un duo per guadagnare qualche soldo extra.
La gente applaudiva alle nostre performance, gli studi andavano alla grande, avevamo tutto, la libertà, e quando possiedi quella possiedi tutto.
Morì l’estate del terzo anno di college, un incidente d’auto.
Morì con l’uomo della sua vita, lontano da me.
Era luglio, dovevamo andare a un festival del rock, lei sarebbe passata a prendermi col suo ragazzo, poi saremmo andate a prendere il mio.
Quel pomeriggio lei non arrivò.
Tornai a casa per chiamarla, avevo dimenticato il cellulare, e vidi diciannove chiamate perse e tre messaggi.
Judy era morta, il suo corpo era irriconoscibile, la sua bellezza era svanita.
Non penso di aver mai pianto tanto in vita mia, osservai il funerale da lontano, convinta di essere sola di nuovo, sola e incapace.
Smisi di cantare per due anni, all’università non parlavo con nessuno, lasciai gli studi e mi diedi all’alcol.
Ruppi ogni rapporto col mio fidanzato e me ne stetti sola per un po’.
Avevo scritto una poesia in suo onere da leggere al funerale ma non riuscii nemmeno ad avvicinarmi alla bara, non riuscii a guardare negli occhi sua madre disperata.Quella poesia divenne Summertime Sadness, divenne l’inno della nostra amicizi

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Domanda del giorno: Scrivete una lettera ai vostri genitori o solo ad uno di loro, magari quello a cui tenete di più. Se vi risulta troppo difficile, non rispondete. Postate qualunque cosa volte, immagini, canzoni, citazioni.(:

Ecco,non sono brava a scrivere lettere,non so il perchè ma proprio non ci riesco.
Perciò farò come dici nella seconda parte della domanda del giorno,e ti posterò una canzone che al momento mi piace davvero tanto.
http://www.youtube.com/watch?v=nVjsGKrE6E8MichelaClemeno’s Video 107553628173 nVjsGKrE6E8MichelaClemeno’s Video 107553628173 nVjsGKrE6E8

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