Vorrei condividere con te, il mio ultimo post in quanto racchiude in sé le emozioni che circondano il mio cuore in questo periodo.
"With my oil painting "Disease" (40x40). Ho bisogno costantemente di esprimermi, di cercare in Me nuove forme di espressione, di mettermi alla prova, sento la necessità ti scavare nel mio inconscio, di proiettarmi nei miei angoli d'anima e trasferire il mio Io nella zona Nera, nel mio mondo introspettivo. È come una droga, sento che almeno per qualche istante al giorno io debba essere lì dentro da solo, sento un richiamo costante che mi invita ad entrarci, a scavare, scoprire, osservare senza mai toccare. Forse è per questo che nelle mie tele c'è un forte richiamo alla pennellata nera. Si provi solamente ad immaginare il proprio mondo introspettivo, non si vedono luci ma intorno a sé riecheggia un eterno vuoto. Sento di essere il Dante di me stesso, senza alcun Virgilio al mio fianco. Un osservatore che ha il semplice compito di riportare su tela -una volta completato il viaggio- ciò che ha visto in quegli angoli bui, fatti di squarci di luce, di silenzi logoranti, di creature mai viste, di urla strazianti, di risate, riflessioni, forme umanoidi che vivono la loro curiosa vita, non curandosi minimanente della tua presenza, e la cosa per quanto possa risultare inquietante a molti, credo sia affascinante e nello stesso tempo giusta. "Disease" nasce da questo, dunque. Pennellate di dantesco stampo che riportano fedelmente ciò che i miei occhi ed il mio cuore hanno visto."
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