Il nulla, il niente, un silenzio assordante, l'eco dei propri pensieri, delle proprie emozioni, delle proprie paure, dei propri rimorsi, dei propri rimpianti.
La fine non è poi così diversa da un inizio, l'unica differenza sta nel mezzo, poiché una fine, in quanto tale, non ha più nessun "mezzo" da essere vissuto, ma per il resto non cambia nulla.. insomma, non sai mai davvero chi sei o chi siano gli altri, non sai cosa aspettarti, non sai cosa verrà, come verrà, quando verrà, sai solo che si è pieni di aspettative e speranze, idealizzi, programmi pur consapevole che, basta una semplice virgola o un apostrofo messo male e tutto può cambiare...
"Meglio vivere d'istanti e d'istinti che distanti e distinti".
"Non ho nessuno scopo e sono felice.
Non ho nessuno, scopo e sono felice."
In sostanza, la domanda che ora ci si dovrebbe porre è se questa sia la fine, o se là, ci sia la fine, un là in effetti un po' ipotetico dato che, nel buio più totale non si ha idea di cosa e dove ci sia.
Passarono alcuni minuti, o giorni, o anni chi può dirlo, e in lontananza, una voce echeggiò, un sussurro velato che volendo giunse alle sue orecchie.."Elisa".
Un puntino, un fascio di luce, una macchia, immagine sbiadita, e infine..la figura di una dolce bambina andarle incontro, una bimba dallo sguardo dolce, candidi capelli chiari, due occhi vispi, una pelle vellutata appena rosea, ma soprattutto, un'immensa voglia di vivere, di realizzarsi, il bello di essere bambini è che non si hanno limiti, sogni in grande, senza razionalità, senza restrizioni, senza limiti. Elisa era una bambina come altre, amava la vita, quella vita che un giorno le venne rovinata, scombussolata e alla fine rubata.
Elisa morì appena adolescente..o forse no.
Forse venne solo rapita, sequestrata ad una vita che non le apparteneva più, nascosta nell'inconscio del proprio essere e lasciata dormiente, e al suo posto, perché non generare qualcosa di più forte, perché non prendere la parte più oscura di lei per poter proteggere quella ragazzina indifesa, plasmare una creatura che si vendicasse dei soprusi, delle ingiustizie, creare la versione 2.0 di Elisa affinché Elisa, quella dall'animo buono potesse riposare in pace?
E se così fosse, vorrebbe dire che la dolce Elisa ancora esiste, e non sarebbe forse ora di ridarle quella vita che ha sempre sognato da giovane? Non sarebbe ora che venisse liberata per concederle finalmente, dopo due secoli, di poter vedere la luce del sole, di potersi beare dei colori dei fiori, della gioventù che più merita?
'Elisa...Elisa'
Un sussurro che divennero urla, una richiesta d'aiuto, Elisa..rinnega ciò che non sei, e libera la fanciulla che alberga in te.
Elisa..stai morendo una seconda volta, è davvero questo ciò che vuoi?
Libera la tua anima..torna a vivere Elisa.
-Elisa..io ti posso salvare-
Elisa..è ora di scegliere, libera la tua anima dormiente..o morirai.
Elisa..abbandonati alle braccia del diavolo, egli, non è il male, egli è la fine..o l'inizio.
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