Vorrei essere felice, lo so che è un sogno astratto,è qualcosa di così semplice da essere irrealizzabile.dicono che la felicità è inversamente proporzionale rispetto all'intelligenza perché con l'intelligenza ci si rende conto di quante siano le cose terribili intorno a noi e non si può essere felici diventandone consapevoli. Secondo me sono punti di vista, con l'intelligenza si diventa consapevoli di molte cose, molte negative certo, ma anche tante positive, e si può imparare ad apprezzare ciò che si ha. Questo è il mio sogno, sembrerà stupido e un po' infantile " e vissero per sempre felici e contenti"... A vederla così forse un po' lo è ma io scelgo di crederci
Σοφία; è un nome che da piccola detestavo, ora mi piace, è come se esprimesse in qualche modo il mio background, che lo voglia o no gli studi del liceo classico sono parte di me.Non penso di essere sapiente ma mi piace il concerto della ricerca della sapienza.Non ci è dato sapere ma ricercare è nostro dovere. Secondo alcuni miti Sofia è anche una semidivinità, incarnazione della sapienza instancabile ed infaticabile che con la ricerca di conoscenza cercó di raggiungere gli dei scalando l'olimpo e causó la ύβρις. Tralasciando il finale (che tra l'altro varia da mito a mito) mi ritrovo nell'instancabilità del personaggio;non fraintendetemi, non mi paragono alla parte divina del concetto ma al suo lato umano, quello che per curiosità raggiunge il limite, certo fallisce ma almeno ha il coraggio di provare
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L'ultimo libro che ho letto è stato inferno di dan brown.adoro i suoi libri, mi danno quel brivido che cerco e mi meravigliano sempre, quest'ultimo però mi ha lasciata un po' perplessa. Originale io fatto che fino all'ultimo non sia chiaro chi sia il vero nemico, però in qualche modo manca di credibilità, con un piano fin troppo elaborato per ottenere qualcosa che si poteva avere semplicemente chiedendo al protagonista e devo dire la verità, il finale mi ha lasciata con un senso di incompiutezza
Scusa per il ritardo ma ultimamente sono incasinatissima con la scuola.
la conoscenza in se per se è impossibile in quanto i sensi, che sono l'unico strumento che l'uomo ha per conoscere, sono fallaci perché non colgono le essenze ma le apparenze, in sostanza ogni cosa è filtrata da chi la percepisce e per lo stesso motivo è impossibile comunicare e quindi insegnare in quanto ogni cosa espressa viene fraintesa o se non altro non viene compresa nel modo in cui era stata teorizzata da chi insegna.
Finnick e Katniss muahahahhahaha
Nero :3
La nutella ❤️
Il tetto dei vicini LOL
Se mi arrampico sul tetto (cosa che faccio spesso) posso vedere tutta roma, è magico.
Nope, però sto cominciando ad apprezzare i tatuaggi
Ma quest'anno ho avuto (e sto avendo) alcuni problemi, di solito sono la prima a voler organizzare qualcosa di originale ma ho la testa da un'altra parte