[role pt.2 to : @knb11 ]
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E quel /bambini/ faceva capo a Michele ed Haruki. Stava diventando fin troppo folle come ‘'litigio’’ e Anastasia ancora non aveva trovato la scintilla che diede iniziò a quella sciocchezza. Come si poteva essere così infantili? Nel domandarselo, si proiettarono nella sua mente i racconti di mamma Lain, degli zii e di nonno Jared su quanto fosse irrequieto e ridondante il temperamento del padre. Possibile che avesse rapporti esclusivamente con caratteri sbizzarriti?
Congedò Haruki assieme agli altri bambini, preferendo rimanere sola con Michele, al quale passò una bottiglia di acqua fresca: «Ti farà bene» mormorò, sedendosi poi sulla panchina. «Come ti senti? È stato un brutto colpo, non te lo aspettavi immagino.. ora sai a tue spese che non è una bella combo rifocillarsi di cibo e affrontare subito giostre di quel portamento. Sei un angelo, non un dio supremo! E per di più devi fare l’umano! Ma te lo concedo, per questa volta! Dagli errori si impara» pronunciò. Sebbene fosse arrabbiata, la sua preoccupazione si era installata in alto ai suoi sentimenti e prendendo capo delle sue emozioni, parlò al posto di tutti, mostrandosi più fiero e imperterrito che mai dinanzi allo sguardo giudizioso del Santo; mentre la voce echeggiava confortevole e calorosa. Non gli avrebbe lasciato alcuna via di scampo. Era un ultimatum, e gliel’avrebbe ripetuto ad nauseam se avesse dovuto, non voleva vivere quella settimana con la preoccupazione che possa, in qualche modo, arrecarsi danno.
«Ora andiamo. Hai avuto fin troppo successo con le bambine, devi assumerti le tue responsabilità» civettò scherzosamente.
E quel /bambini/ faceva capo a Michele ed Haruki. Stava diventando fin troppo folle come ‘'litigio’’ e Anastasia ancora non aveva trovato la scintilla che diede iniziò a quella sciocchezza. Come si poteva essere così infantili? Nel domandarselo, si proiettarono nella sua mente i racconti di mamma Lain, degli zii e di nonno Jared su quanto fosse irrequieto e ridondante il temperamento del padre. Possibile che avesse rapporti esclusivamente con caratteri sbizzarriti?
Congedò Haruki assieme agli altri bambini, preferendo rimanere sola con Michele, al quale passò una bottiglia di acqua fresca: «Ti farà bene» mormorò, sedendosi poi sulla panchina. «Come ti senti? È stato un brutto colpo, non te lo aspettavi immagino.. ora sai a tue spese che non è una bella combo rifocillarsi di cibo e affrontare subito giostre di quel portamento. Sei un angelo, non un dio supremo! E per di più devi fare l’umano! Ma te lo concedo, per questa volta! Dagli errori si impara» pronunciò. Sebbene fosse arrabbiata, la sua preoccupazione si era installata in alto ai suoi sentimenti e prendendo capo delle sue emozioni, parlò al posto di tutti, mostrandosi più fiero e imperterrito che mai dinanzi allo sguardo giudizioso del Santo; mentre la voce echeggiava confortevole e calorosa. Non gli avrebbe lasciato alcuna via di scampo. Era un ultimatum, e gliel’avrebbe ripetuto ad nauseam se avesse dovuto, non voleva vivere quella settimana con la preoccupazione che possa, in qualche modo, arrecarsi danno.
«Ora andiamo. Hai avuto fin troppo successo con le bambine, devi assumerti le tue responsabilità» civettò scherzosamente.