https://ask.fm/Eagle_Hawks/answers/155377136167
C'era una cosa che Anastasia non si sarebbe mai aspettata — non adesso almeno: essere salvata durante un momento così stupido; perché dai, stavano solo chiacchierando, aveva abbassato la guardia per due miseri secondi… ma come biasimarla! L'esperienza non era ancora dalla sua parte e l'adrenalina di poter essere vista di buon occhio la invadeva giorno dopo giorno, ecco perché si era buttata a capofitto quando Hawks accennó di questo combattimento.
Ma era una brava ragazza - nonostante alcune sue stranezze - e le buone maniere, la mamma, gliele aveva insegnate. Dovette riprendere fiato quando il biondo la salvò; il cuore le batteva nel petto come mai prima, nemmeno come quando la sua madrina Vados le aveva parlato del suo Destino. In questo momento era tutto ben diverso; non era più una ragazzina, una bambina piena di vitalità… si può dire che ora abbia conosciuto e studiato alcune sfaccettature del mondo umano e non. Tuttavia il comportamento che assunse il maggiore successivamente alla morte della creatura, la lasció sconvolta al punto che si mise in mezzo tra il biondo ed il demone troppo tardi. Beh questo era già morto ed Hawks non aveva motivo per sporcarsi doppiamente le mani.
«..hey basta..» mormoró piano la ragazza, afferrando con ambe le mani i polsi del biondo, così da portare la sua concentrazione su di lei. Non era consapevole in quel momento di cosa stesse facendo, la razionalità tuttavia l'aveva portata a compiere quel gesto.. in quel momento esistevano solo loro due. Gli sorrise, un sorriso bello e sincero, per ringraziarlo di averle salvato la vita.
«Non devi sentirti sminuito da nessuno. Lo so che prima hai preso le mie parole come un affronto ma non é così. Questo il tuo mondo e sebbene io appartenga minimamente ad esso, non sono nessuno qui.» oh povera ed ingenua Anastasia. Ricordava molto la sua adorata mamma con il papà… beh, un caso perdo così come Hawks. Ma non é vero che tutti gli angeli sono scorbutici e menefreghisti. Anastasia Altair é forte e degna del suo essere, ma é ancora un'adolescente bramosa di scoprire il mondo, di scoprire le persone e i loro comportamenti, poiché fin da piccola é stata cresciuta come un essere umano e solo dopo_ ha avuto modo di diventare ciò che é ora e ciò che sarà domani.
Ma davanti aveva solo un uomo come altri, un uomo che non ha reale interesse per lei se non ad un unico scopo, una trattativa a cui Ana non potrà mai scindere con questi patti barbari e peccaminosi.. atti impuri a cui lei dovrebbe dar punizione. Cercò solo di chiudere un occhio con il gesto compiuto dal biondo; erano pari ora. Gli lasció i polsi, ritornando nel suo spazio vitale ma comunque sia sempre sorridente.
«E adesso? ..ora il Purgatorio é salvo, Hawks?» chiese cercando deviare quel momento un po' sbizzarrino. Sentiva dentro di sé smuoversi qualcosa e Cupcake la chiamava.. la chiamava perché la paura aveva liberato la fase finale di un Serafino, di un Angelo della Giustizia.
Ma era una brava ragazza - nonostante alcune sue stranezze - e le buone maniere, la mamma, gliele aveva insegnate. Dovette riprendere fiato quando il biondo la salvò; il cuore le batteva nel petto come mai prima, nemmeno come quando la sua madrina Vados le aveva parlato del suo Destino. In questo momento era tutto ben diverso; non era più una ragazzina, una bambina piena di vitalità… si può dire che ora abbia conosciuto e studiato alcune sfaccettature del mondo umano e non. Tuttavia il comportamento che assunse il maggiore successivamente alla morte della creatura, la lasció sconvolta al punto che si mise in mezzo tra il biondo ed il demone troppo tardi. Beh questo era già morto ed Hawks non aveva motivo per sporcarsi doppiamente le mani.
«..hey basta..» mormoró piano la ragazza, afferrando con ambe le mani i polsi del biondo, così da portare la sua concentrazione su di lei. Non era consapevole in quel momento di cosa stesse facendo, la razionalità tuttavia l'aveva portata a compiere quel gesto.. in quel momento esistevano solo loro due. Gli sorrise, un sorriso bello e sincero, per ringraziarlo di averle salvato la vita.
«Non devi sentirti sminuito da nessuno. Lo so che prima hai preso le mie parole come un affronto ma non é così. Questo il tuo mondo e sebbene io appartenga minimamente ad esso, non sono nessuno qui.» oh povera ed ingenua Anastasia. Ricordava molto la sua adorata mamma con il papà… beh, un caso perdo così come Hawks. Ma non é vero che tutti gli angeli sono scorbutici e menefreghisti. Anastasia Altair é forte e degna del suo essere, ma é ancora un'adolescente bramosa di scoprire il mondo, di scoprire le persone e i loro comportamenti, poiché fin da piccola é stata cresciuta come un essere umano e solo dopo_ ha avuto modo di diventare ciò che é ora e ciò che sarà domani.
Ma davanti aveva solo un uomo come altri, un uomo che non ha reale interesse per lei se non ad un unico scopo, una trattativa a cui Ana non potrà mai scindere con questi patti barbari e peccaminosi.. atti impuri a cui lei dovrebbe dar punizione. Cercò solo di chiudere un occhio con il gesto compiuto dal biondo; erano pari ora. Gli lasció i polsi, ritornando nel suo spazio vitale ma comunque sia sempre sorridente.
«E adesso? ..ora il Purgatorio é salvo, Hawks?» chiese cercando deviare quel momento un po' sbizzarrino. Sentiva dentro di sé smuoversi qualcosa e Cupcake la chiamava.. la chiamava perché la paura aveva liberato la fase finale di un Serafino, di un Angelo della Giustizia.