“Sono proprio curiosa di come andrà a finire”. Sono spettatrice e contemporaneamente protagonista della mia stessa vita. A volte mi metto lì che cerco di avvertirmi, “ehy, guarda che stai facendo una cavolata”, oppure mi guardo e mi metto le mani nei capelli “guarda sta scema non mi sta mai a sentire”. Però non mi annoio.
La maionese nei panini, senza che nessuno ne indichi la sua presenza dentro. Perché viene dato per scontato che la maionese debba piacere a tutti? Mi sono stancata di dover dare spiegazioni circa le mie scelte. Mi sono stancata perché dal di fuori sono tutti bravi a spiegarti quale sarebbe la via più giusta da seguire, eppure non mi sembra che nessuno abbia un percorso così lineare e perfetto.
La mattina appena sveglia, perché l’aria è frizzantina e briosa. Mi piace avviarmi con gli occhi ancora appiccicati verso la macchinetta del caffè e preparare la colazione per tutti. La colazione è il mio pasto preferito. La mattina, perché ci sono ancora infinite possibilità di poter creare un giorno sorprendente.
Sono attivissima nella mia quotidianità, ultimamente più del solito. Tutto ciò mi porta un po’ lontano da questo social (che è diventato poco stimolante di suo); ma in ogni caso, capita di saltare fuori come il prezzemolo da questi pizzi. 🌷
La mia esistenza procede come una partita di Tetris: sono intenta costantemente a combinare diversi pezzi tra di loro cercando la soluzione perfetta. A volte sembra stia al limite del caos e con l’acqua alla gola, ma poi all’improvviso arriva il “pezzo” giusto nel momento giusto che ti svolta la partita.
Sogno gli occhi di un accesso verde acqua, tempestati di piccole macchiette nere qua e là. Il verde acqua é uno dei miei colori preferiti e le macchie sono stupende. Però devo dire che apprezzo moltissimo anche i miei occhi color verde caccola misto a marrone fango.
La mente è fantastica perché tende di per se ad offuscare nel tempo ciò che più ci arreca fastidio, dolore, imbarazzo. Eliminare totalmente qualcosa dai miei ricordi sarebbe controproducente sotto tutti i punti di vista: butterei al vento parte del tempo su cui ho investito sentimenti, non potrei utilizzare quell’esperienza per capire come agire al meglio nel presente.
La natura perché posso prendere ispirazione da lei, che non si preoccupa delle convenzioni e si manifesta benevola e devastante, rigogliosa e deserta, pacifica e turbolenta. La musica, che non ha confini, che può colpire solo per scavarti dentro, che può tirar fuori tutte le emozioni esistenti.
Quale consiglio dai più spesso agli altri e meno spesso segui tu?
“Lascia andare ciò che non puoi controllare.”Non mi perdono quando le cose vanno male e devo accontentarmi di un semplice doveva “andare così”. Questa risposta anni fa mi faceva andare fuori di testa, adesso provo ad abbracciare questa verità, ma sì: è molto più facile dirlo che farlo.
Mi sento sempre molto inadeguata con le parole e sapere che ci trovi qualcosa di bello mi sorprende positivamente. Ti ringrazio, sei gentile 🌷 Anche io mi sono persa tra le tue risposte, adoro il tuo modo di esprimerti.
“Sei strana”. “Strana”, che aggettivo buffo!Non so mai se mi viene rivolto in senso positivo o negativo. Forse è dovuto alla mia propensione ad essere molto simile ad un cartone animato. Ormai sono abituata ad essere interpellata così, credo di esserci affezionata.
La felicità é un piatto di spaghetti al pomodoro: fatta di pochi e semplici ingredienti, ma che insieme rappresentano una combinazione perfetta. La felicità sa di pop corn, in una serata sotto le coperte guardando serie tv con la persona che ami, passeggiando in una fiera piena di mercatini vintage. Ha il sapore di caffè, quello che preparava mia nonna, lungo, travasato dentro un barattolo di vetro, bevuto sia caldo che freddo. La felicità è come la pizza a Napoli, che quando la mangi dopo tanto tempo dici: “ci voleva proprio!”.
Una buona dose di no-sense, balletti trash e coinvolgimenti in attività ludiche. Offro tanto ascolto e consigli sgradevoli, gentilezza con la possibilità di sfociare in opinioni crude. Posso offrire quella parte dolce di me che tengo a volte al riparo lasciando spazio ad auto-ironia e battute abbastanza incomprensibili. Offro sicuramente leggerezza, che non vuol dire superficialità: rappresenta il mio modo di affrontare le giornate e la vita, cercando di non lasciarsi appesantire dai pensieri e dalle rotture che ci riserva il mondo degli adulti.
Mi rabbrividisce questa tendenza verso il perfezionismo. Come se non esistessero pagine brutte, come se si facesse troppa fatica a mostrare debolezze, momenti di down. Ci sono quelli che guardando le vite degli altri, che appaiono impeccabili (ma che ovviamente non lo sono), si sentono in difetto se la loro non lo é altrettanto, quando stanno aspirando solamente a qualcosa di inesistente. Mi rabbrividisce questo mondo patinato.