Federico_Tuturuturututtu

Ecco perché non mi piace la boxe!
Ma si può sapere come hanno potuto creare uno sport cosi violento?! Ma cosa avevano in mente i fondatori? Certo, le origini della boxe risalgono a periodi in cui la vita umana non era presa in considerazione. Un tempo in cui, se non eri ricco non valevi nulla. Ecco che questi presunti sport, in origine non avevano nulla di onorevole. Molte volte gli incontri di boxe venivano organizzati per racimolare soldi attraverso i biglietti i attraverso le scommesse. Poi alcuni si innamorarono di questo presunto sport e crearono le strutture sportive dove accogliere questi spettacoli. Hanno fatto uno studio qualche anno fa ed hanno scoperto che tra il 1914 ed il 2014 (100 anni tondi tondi) sono morti circa 500 atleti. Per non parlare dei danni permanenti che molti atleti si porteranno per tutta la loro vita. Alcuni parlano di valori. Io non ci riesco e me ne scuso con quelli che amano questo presunto sport.
Recentemente, su Cielo, hanno fatto un programma televisivo dal titolo "Ti aspetto fuori" . Un programma in cui, colleghi di lavoro che non si vedevano di buon occhio, ma che si comportavano cmq in modo civile, decidono di farsi preparare da due allenatori di boxe al fine di darsi appuntamento sul ring e battersi secondo le regole Dell boxe che quanto meno sono migliori di quelle regole che vi erano prima. Ma cmq per me risulta lo stesso inaccettabile. Ho visto due puntate e mi dispiaceva molto vedere che solo dopo esserle date, i due diventavano "amici".

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Allora. Quando un rapporto non va per il verso giusto bisogna certamente analizzare le cose.

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1) E' stata colpa mia se e' finita la nostra storia?
2) E' stata colpa sua?
3) Le colpe sono da attribuire ad entrambi in maniera equa o no?

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4) ci amiamo veramente? Io l'amo veramente? Lei mi ama veramente o mi ha veramente amato e adesso non mi ama più?

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Se abbiamo l'intelligenza di capire che la storia e' finita per nostri errori e vogliamo rimediare, dovremmo scusarci per i nostri errori e far di tutto per ristabilire il rapporto. Ma se dall'altra parte non vogliono perdonarci o ci perdonano ma non vogliono continuare la storia d'amore, dobbiamo accettare ed andarcene per la nostra strada senza provare rancore. Col tempo le delusioni passeranno.
Se e' il nostro partner ad avere la colpa della rottura, dovremo perdonare e magari tentare di riallacciare sempre che il partner voglia continuare se ci ama. Se non ci ama, pazienza. Dobbiamo perdonare e vivere la nostra vita.
Se la colpa di questa rottura e' da attribuire ad entrambi i partner allora bisogna che si faccia chiarezza sul rapporto e vedere se si ha la voglia di sistemare le cose e di continuare.
Cmq sia, bisogna perdonare e se necessario lasciarsi ma senza rancore. Quando un amore finisce non deve per forza finire l'amicizia. Certo se abbiamo avuto la sfortuna di vivere accanto a qualcuno che non ci ha mai considerato o che ci ha usato, che non ci ha amato innanzitutto come persona allora non abbiamo capito nulla.
Non iniziate subito un rapporto di fidanzamento. Fate passare del tempo. Magari parlatene, siate piu che amici ma non tuffatevi in storie d'amore subito. Fate nascere il vero amore, la vera amicizia, il vero affetto.

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Appunto. Come non pensare a Kurt Cobain o altri. Non capiremo mai ...
Alcuni di loro però iniziano la distruzione con dipendenze da alcol o pure droga. Credo che ciò li ingabbi e non gli permetta di essere sereni di fronte a problemi che sembrano loro irrisolvibili. Purtroppo pure la figlia di Whitney Houston e' morta di recente.
Se non e' il gesto suicida, cmq e' il loro stile di vita a condannarli. Recentemente hanno fatto delle pubblicità sugli incidenti stradali. Sono pubblicità dure. Hanno iniziato con una pubblicità in cui una madre al volante salutava il proprio figlio adolescente in sella ad uno scooter e gli raccomandava di mettere lo scooter. Poco dopo si vede tanta folla, ambulanza e curiosi e lei che si ferma per vedere e trova il marito (credo poliziotto) e scopre che e' suo figlio la vittima stesa a terra e coperta da un lenzuolo. Poi hanno fatto vedere un uomo in una stanza al buio che apre una porta e poi un'altra e poi un'altra ancora fino a vedere come sullo schermo di un cinema il film di lui che esce fuori strada per la sua guida spericolata. Recentemente altre pubblicità dure. Fanno vedere un bambino che racconta di essere contento che il fratellino giochi con la sua spada laser e che avrebbe voluto poter giocare pure lui...ma i suoi genitori si sono dimenticati di mettergli la cintura del seggiolino. E poi di due persone che sembrano amici ma che sono tristi perché lui ha investito l'altro che era in bici....sono storie forti e toccanti. Fanno male. Ma e' quello che succede ogni giorno.

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Non e' male. Però io conoscevo di questo gruppo un'altra canzone e precisamente questa.

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Need you tonight

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https://youtube.com/watch?v=w-rv2BQa2OU

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Sono stati bravi. Mi sembra che il cantante di questo gruppo abbia avuto una storia d'amore con Kilie Minogue.
Il cantante si chiamava Michael Hutchence e mori sembra per suicidio il 22 novembre del 1997.
La canzone che rese famosi ed immortali questo gruppo e' quella citata sopra

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Need you tonight

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E molte volte la danno su Radio Capital TV

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La storia del cantante e' davvero triste. Fu amico di Bono degli U2 e di Simon Le Bon dei Duran Duran.

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Simon Le Bon scrisse una canzone dedicata a a Lui quando era ancora vivo, per testimoniare la loro amicizia. Durante un Concerto in memoria di Michael Hutchence (voce dei INXS) , Simon Le Bon canto' questa canzone ma non riuscì a portarla a termine perché scoppiò in lacrime.

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La canzone famosa...si, ecco a voi tutti

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Gli INXS con la hit

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Need you tonight

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Con la voce di Michael Hutchence

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https://m.youtube.com/watch?v=w-rv2BQa2OU

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Lavorare sotto pressione. Bella cosa! Nessuno lavora bene sotto pressione. Certo, a volte le circostanze ci obbligano a lavorare sotto pressione. Non e' il mio caso, per fortuna. Cmq vi sono alcuni che subiscono forti pressioni sul loro lavoro mentre altri no.
Quelli che lavorano sotto pressione sono di sicuro i Medici, mentre, quelli che "lavorano" senza alcuna pressione sono i politici.
Ma qui non voglio parlare dei politici. Voglio parlarvi dei Medici.
Recentemente una utente ask ha fatto una domanda ai suoi seguiti. Io non ho l"onore ed il piacere di essere seguita da questa persona pero ' la seguo . La seguo e seguo alcuni dei suoi seguiti perché li ritengo interessanti e soprattutto brave persone. Nonostante alcuni di loro possano provare, diciamo...un po di astio o una certa idiosincrasia per il sottoscritto. Forse perché non mi sono mai saputo proporre a loro oppure perché ho tenuto un atteggiamento "ostile". Cmq chiedo scusa a queste persone perché vuoi o non vuoi, a volte si sbaglia.

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Questa persona, una ragazza che e' qui su ask, ha fatto una domanda sull'ABORTO e sulle responsabilità di quei Medici che fanno Obiezione di coscienza, astenendosi quindi dal praticare l'interruzione di gravidanza alle pazienti che invece richiedono di interruzione di tale gravidanza.
Inizio subito col dire che la essendo maschio non sono direttamente interessato ed anche se fossi contrario non potrei mai e poi mai vietare, ad una mia futura e potenziale compagna, di abortire, sia che io ne fossi o meno il padre biologico del feto. Il mio volere non avrebbe peso alcuno in quanto a decidere sarebbe soltanto questa mia potenziale ed ipotetica compagna. Diverso sarebbe se, in un futuro lontano, ma molto lontano (ma improbabile), a dover prendere una decisione sull'interruzione di gravidanza fosse la mia ipotetica (ed improbabile) figlia minorenne. In tal caso io e la mia ipotetica, potenziale (ma improbabile) moglie saremmo costretti a prendere una decisione anche "contro" il volere di questa nostra figlia minorenne. Soprattutto se nella gravidanza fossero implicate condizioni che potrebbero nuocere alla salute della gestante. Perché tutto questo preambolo? Per dimostrare che l'argomento aborto e' grandissimo e dobbiamo guardarlo da tutte le prospettive e che il continuo ricorso alla libertà individuale molte volte risulta essere inesistente.
Cmq, il sottoscritto non può entrare nel merito dell'accettare o del rifiutare l'aborto. Il sottoscritto non e' parte in causa. Lo sarebbero, parte in causa solo le donne che sono in grado di iniziare e portare avanti una gravidanza se lo desiderano. Cmq stiamo parlando di una parte considerevole della società umana, ovvero di tutte quelle ragazze e donne che hanno l'onore e l'onore di dare all'umanità il potere di perpetuarsi. E tutti noi dobbiamo essere grati a queste ragazze e donne (alla donna in generale) che non solo ci danno la vita ma che ci fanno crescere.

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Ora devo per forza continuare in un altra domanda.

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Ma l'autralopiteco (la mitica Lucy) credo che era già qualcosa di diverso e dalla scimmia e dall'uomo.
Eudamonia. Hai scelto come nome un tema a me assai caro. Mi ricorda il grande Socrate. E cmq io, ti ripeto: Credo in Gesù ma solo a livello personale (me e Lui). Amo la Filosofia ma ho i miei limiti. Amo moltissimo Fernando Savater, l'autore dei libri "Etica per un Figlio", "Politica per un Figlio", "Le domande della vita", "Il coraggio di scegliere". Lui, Fernando Savater rende molto bene quel che io penso dell'uomo, della Fede, di Dio, delle scimmie, dell'evoluzione. Lui non e' credente e cmq non ha mai detto di esserlo però ha scritto questo:

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"Ovvero: L'uomo e' una creatura fabbicata da Dio a sua immagine e somiglianza, cioè un parente divino, anche se caduto e dunque miserevole, un dio di seconda categoria...oppure e' una scimmia che si e' evoluta in maniera straordinaria rispetto al resto dei propri simili, un super animale. Entrambe le prospettive partono dal non umano per arrivare all'umano, operando una sottrazione o un'addizione di qualità. A quanto pare, dunque, l'uomo non può essere compreso in base a nessun concetto o a nessuna categoria che gli siano specificatamente propri."
- Fernando Savater, Il Coraggio di scegliere (riflessioni sulla libertà), pagg 5-6. Editori Laterza.

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Pensa che la Trinità e' talmente misteriosa che io non la uso. Io non uso mai il termine Trinità. Per me esiste un Dio. Un solo Dio Padre rivelatomi dal Suo Unigenito Figlio. Il Figlio fa tutto ciò che vede fare al Padre perché il Figlio ed il Padre sono Uno. Se uno ama il Figlio ama pure il Padre e viceversa. Se uno accoglie il Figlio, accoglie pure il Padre. Noi preghiamo il Figlio ed il Padre che ci ha dato il Figlio affinché chiunque creda in Lui abbia la vita eterna.....

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......che vuoi Filippo?

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Filippo: "Gesù mostraci il Padre e ci basta."

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Filippo? Chi ha visto Gesù ha visto PURE il Padre!

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Oh, ma e' complicato tutto ciò? Beh forse e' complicato ma dato che Gesù e' il Figlio dell'Iddio Vivente, dato che Egli fa tutto quello che gli dice il Padre, dato che non esiste in Terra altro Nome datoci per Salvarci ... E Poi vi e' Lo Spirito Santo. Ogni peccato sarà perdonato tranne il peccato contro lo Spirito Santo ((Quindi? Cosa ti suggerisce tutto ciò?)).

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E poi bisogna battezzare NEL NOME (e non nei NOMI) , NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO...vuol dire qualcosa? Si. Io non uso il termine Trinità ma benedico nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e prego il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Il Padre ed il Figlio entrano nel mio cuore attraverso lo Spirito Santo.

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Cosa potrebbe fare un uomo per cambiare il mondo?
Cosa potrebbe fare un uomo piu di quello che ha fatto Gesù Cristo il figlio dell'Iddio Vivente?
Lui ci ha dato il discernimento anche se e' stato difficile capirlo per i suoi stessi discepoli attuarlo. E dire che non e' difficile attuare il Suo discernimento, il Suo insegnamento.
Per cambiare il mondo bisogna solamente riappropriarci del Vangelo di Gesù Cristo ed allora sposteremmo davvero le montagne. Solo allora riusciremmo a toglierci la trave dal nostro occhio prima di togliere la pagliuzza che e' nell'occhio del nostro fratello. Solo appropriandoci del Vangelo, una volta per tutte, potremmo capire le Sue parabole, il Suo infinito Amore. E' così facile tutto ciò! Ma non spetta a noi cambiare il mondo. Noi possiamo dare molto affinché ciò avvenga.

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Vorrei qualcuno con cui condividere questa mia vita ma non e' possibile perché e' la mia vita, e' il mio studio, e' il mio lavoro, e' la mia malattia, e' la mia inquietudine, e' il mio mondo, e' il mio amore, e' la mia vita.
Alcune persone sono fatte per condividere mentre altre no.
Alcune persone arrivano a condividere tutto: Gioie e dolori.
Alcune persone non condividono nulla al punto da non vedere il bisogno degli altri, sia materiale sia spirituale.
Ciò che io non condivido con nessuno, cioè la mia vita , va inteso in un'accezione diversa , non condivido la mia esistenza perché so che essa può solo essere "sostenuta" non certo vissuta da altri. Ecco che io non uso il termine "condividere" ma "sostenere" , "supportare".
Credo che affrontare la propria vita con il mio stesso modus vivendi non sia alla portata di tutti. Io, nel bene e nel male affronto le mie vicissitudini avendo una sola fede, un solo scopo, una sola speranza. Cosa volete che sia? La nostra vita e' solo una parentesi, un inciso tra il prima di noi e il dopo di noi. Certo, a differenza di grandi personaggi nessuno si ricorderà di noi dopo che saremmo passati ma sono fermamente convinto che riuscendo a capire la nostra "volatile" esistenza, riusciremo a non legarci troppo egoisticamente al punto di "vivere male" questa nostra vita. Forse così eviteremo di vivere senza dignità, evitando di scendere a compromessi che non rendono giustizia alla sacralità della nostra vita.
Ma allora cosa condivido io con gli altri?
Condivido le mie emozioni cercando di evitare che qualcuno cerchi di vivere la mia vita come se fosse un obbligo. Siamo tutti fratelli e sorelle. Non esistono Imperatori, re, principi, nobili, generali, comandanti perché siamo tutti fratelli e sorelle , siamo tutti uguali dalla persona più timida ed umile alla persona più scaltra e superba. Siamo tutti uguali, pari dignità, pari sangue, pari spirito. Solo che i più non lo sanno. Condividere si può. Si può condividere il cibo, materiale e spirituale, ma non si può condividere la vita perché rischieremmo di chiuderci egoisticamente. Una coppia sembra condividere una vita insieme ma le vite sono due e non una. E poi, se si hanno uno, due o tre figli, le vite saranno tre, quattro, cinque. Ecco perché in una famiglia bisogna capire le esigenze degli uni e degli altri per poter permettere al rapporto di continuare. E prepararsi a quando queste vite si allontaneranno fisicamente. E' inevitabile! Siamo persone collocate nello spazio e nel tempo ma abbiamo un collante che e' l'energia piu forte che esista: L'AMORE.

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Niente tatuaggio, così sto a mio agio! Ok?
Ok! Va bene? Va bene!
E che sono tutti sti tatuaggi? Dicono: "questo tatuaggio mi ricorda un evento importante della mia vita!" Ca_volo! Per ricordarti un evento importante della tua vita ti fai un tatuaggio?! OMG OMG OMG!
Ma che Ca_volo di memoria hai se per ricordarti qualcosa d'importante devi farti un tatuaggio! Curati! Dai retta a me! Allora quando dovrai pagare le tasse, fare la dichiarazione dei redditi, fare un contratto di affitto, il preliminare di compravendita, il rogito di acquisto della tua casa, un esame medico, o gli esami universitari, o ricordarti compleanni, appuntamenti ...ma quanti Ca_voli di tatuaggi dovrai fare?
Ok, ok, ok! Scusami! Se ti tatui perché va di moda e te la tiri, ti senti ....allora ok. Ma che tristezza...Ok sto zitto!

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Il mio libro "preferito" che oggi voglio declamare e' "Etica per un Figlio" di Fernando Savater, un filosofo spagnolo.
Questo filosofo ha scritto questo libro per spiegare a suo figlio la filosofia, di qui il titolo "Etica per un Figlio". In questo libro tratta di molti argomenti oggetto della filosofia. Parla del bene e del male, della libertà, della vita, della morte e di tanti altri temi. Mi ha aiutato a capire molte cose. Nonostante non sia un credente e quindi non avrei dovuto leggerlo secondo alcuni, devo ammettere che questo autore, del quale ho comprato alte libri, mi ha dato molto. Con assoluta chiarezza e precisione e semplicità mi ha introdotto nello studio di argomenti difficili. Ho apprezzato il garbo, la cortesia, la simpatia di questo autore che meriterebbe di essere letto in tutte le scuole. Ripeto, io sono credente, Savater non e' credente ma ha in se e nel suo insegnamento i valori massimi che dovrebbero essere tenuti in gran considerazione per la difesa dei diritti umani. Come ho scovato questo libro? Beh, al solito ? curiosando in libreria dove ogni tanto entro per vedere cosa trovo e ci resto per mezzora o piu (quasi devono prelevarmi per farmi uscire). Certo, era un periodo in cui discutevo molto con amici più grandi, in genere prof in pensione che vivevano vicino casa mia e che frequentavano il mio stesso bar e panificio. Da piccolo restavo in estasi ascoltandoli mentre li sentivo parlare di cose strane. Ricordo che si parlava della pena di morte e gli "attori" (credevo fossero attori) discutevano portando citazioni, prove del comportamento umano, del perché, dei problemi, delle soluzioni...
Ora escono di rado, sono troppo anziani ed ogni tanto li vado a trovare. E li vanno a trovare anche ex alunni che oggi sono professori. Ho saputo che in passato questi arzilli prof di filosofia scrivevano saggi molto ricercati ma siccome venivano realizzate in tipografia artigianali non si riescono a trovare delle copie dei loro lavori, ma io li ho visti nelle loro librerie. La cosa che più mi piace e sentirli parlare dei loro prof e raccontare aneddoti meravigliosi. Ho notato che la loro testa , riguardo alle loro materie di studio, non invecchia. Hanno difficoltà a seguire le cose di oggi, la politica, l'economia ma di fronte a ad argomenti quali la libertà ed i diritti civili sono più avanti di certi liberalisti di adesso.

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Ascolto sempre l'angioletto ma chissà poi perché ogni tanto agisco come se avessi ascoltato il diavoletto. Boh. Le tentazioni alle quali siamo sottoposti...lo diceva pure San Paolo (per i Cattolici, l'Apostolo Paolo per i Protestanti) che dentro vorremmo fare il bene ma poi capita di cedere. Cedettero un po tutti anche dopo la Pentecoste. Infatti, nonostante avessero ricevuto il dono del Santo Spirito Paraclito, gli apostoli a volte peccarono come nel caso in cui vi furono discussioni sul predicare il Vangelo di Cristo pure ai pagani. O come nel caso che alcuni dei cristiani provenienti dal Giudaismo volevano obbligare i cristiani di origine pagana a circoncidersi. Fortunatamente quel San Paolo o Apostolo Paolo era lì a far "ragionare" i fratelli.
Certo ci furono anche altri casi in cui anche gli apostoli presero dei svarioni incredibili e sapete perché? Perché nessuno di loro usava in quel particolare frangente il senno di Cristo. Sarebbe bastato pensare: "Come avrebbe agito in questa situazione il Cristo?".
Ecco che con una simile domanda si sarebbero potuti risparmiare mali incredibili. Se solo i cristiani (cattolici, ortodossi, protestanti etc) si fossero posti e si ponessero, anche oggi, la domanda "Come si sarebbe comportato Gesù Cristo in questa situazione?", certamente si eviterebbe di agire male.

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Chiediamoci tutti quanti:
Di fronte ai problemi politici, Gesù come si sarebbe comportato?
Una volta i farisei chiesero a Gesù se era giusto pagare le tasse all'imperatore di Roma. Con questa domanda i farisei volevano far cadere in "trappola" Gesù. Infatti, se Gesù avesse risposto semplicemente dicendo di si, che era lecito pagare le tasse all'imperatore di Roma , il popolo di Israele lo avrebbe condannato come "traditore" perché favorevole a pagare le tasse agli occupatori romani. Viceversa, se Gesù avesse detto di no, e cioè che non era giusto pagare le tasse all'imperatore di Roma, allora i farisei stessi avrebbero denunciato Gesù alle autorità di Roma perché di fatto predicava ed agiva in contrasto con Roma. Ebbene, cosa rispose Gesù Cristo alla domanda che i farisei gli fecero?
Gesù Cristo prima di rispondere, prese una moneta e chiese ai suoi interlocutori: "Di chi e' l'immagine su questa moneta?", gli risposero: "E' l'immagine di Cesare!" , allora Gesù, alla domanda "E' giusto pagare le Tasse all'imperatore?" Rrispose: "Se l'immagine sulla moneta e' quella di Cesare, date a Cesare quel che e' di Cesare e date a Dio quel che e' di Dio!.

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Con questa risposta Gesù creo' una netta distinzione tra il potere temporale ed il potere spirituale.

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Quindi , secondo voi, Gesù si opporrebbe alla conquista dei diritti civili degli omosessuali?
La risposta e' no. Non si opporrebbe perché Lui non vorrebbe mai agire sul terreno politico ma solo sul terreno spirituale.
Ecco la risposta.
Per cui se un ateo, un omosessuale si permettesse di giudicare Gesù Cristo, dimostrerebbe di essere una persona cattiva perché giudicherebbe Gesù sulla menzogna.

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