@enoisore

Aηтєяσѕ

Puoi confessarti per favore ? ESCI DA QUESTO CORPO

Bella questa. La domanda non era per me, ma in qualche modo mi son sentita toccata [che immagine sublime].
A dire il vero, da questo corpo vorrei uscire e gradirei che mi fosse permesso più spesso. Ci sono limiti che mi fanno sentire in trappola, vincoli che mi incatenano alla coscienza come fosse acqua santa, ma l'acqua santa sul diavolo - lo sanno tutti - brucia, e parecchio.
Suvvia, non impressionarti, mi va di scherzare un poco! Non mi definirei certo cattiva - va bene, okay, qualche pensiero ogni tanto vola oltre le soglie del buonsenso - quanto piuttosto maliziosa; e sexy, dannatamente sexy. Mi piacerebbe potermi sentire libera, straparlare quando serve alla faccia di chi ha sempre qualcosa da aggiungere, di chi vuole imporre qualcosa, e alla gente piacciono particolarmente le etichette. Che noia. Sarebbe appagante aver modo di ammutolire qualcuno, di tanto in tanto, farlo con grazia ed educazione, che non sei certo capitatə nel profilo di una zotica. Al contrario, a me piace l'effetto sorpresa, quel tanto ostentato “zitta zitta, e poi nasconde una belva” che spesso si tende ad associare ai più timidi, ma qua non si tratta neppure di questo. Il problema sta nelle aspettative, e la testa di chi mi ospita ne tiene fin troppo bado. Sarebbe carino lasciarsi andare, soddisfacente poter invece vestire questi panni ogni qual volta si vuole, senza dover chiedere permesso. Qualcosa si smuove, ma di pazienza ne ho ben poca, io.
So, why not, nel frattempo potrei anche confessarmi. Portane parecchio di vino, ma che sia rosso. Rigorosamente rosso.🍷
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Latest answers from Aηтєяσѕ

👄 Let's talk...

enoisore’s Profile PhotoAηтєяσѕ
Okay, facciamo questa cosa. A domanda anticipa previa risposta: la mia [questa formula l'avete vista in passato da @eroswins, but sono scostante come poche cose io]. Vorrei che vi fosse uno scambio, ma per guadagnare fiducia suppongo debba aggiugervi prima del mio. E se così non fosse, lo facciamo andar bene in ogni caso. Siamo qui per farci l'uno i fatti dell'altro, no? Ma adesso parliamo seriamente. Domanda:
➡︎ Quale canzone/melodia ascolteresti nel caso dovessi proteggerti da un'ombra oscura?
A non aver ancora visto Stranger Things credo si possano contare ben poche anime. Per quanto mi riguarda, in queste ultime settimane ho avuto modo di rimediare e tra le riflessioni a cui più spesso mi presto si aggira il discorso Vecna e possibili escamotage dalle sue invadenti grinfie. In soldoni: un ometto a cui piace nutrirsi delle paure altrui. Magra descrizione, senza lode e [quasi] senza spoiler. La serie ci vizia con un pezzo meraviglioso - Running Up That Hill, di Kate Bush - ma ognuno di noi si affeziona prima o dopo ad un brano che porterebbe sempre addosso, o magari anche solo per un dato periodo del qui ed ora. Confesso di non aver fatto fatica ad individuarne uno, per quanto di testi, suoni e composizioni ne abbia collezionate diverse nella playlist contraddistinta da un cuore vermiglio. È un pezzo recente, appartenente ad una corrente del tutto inedita della mia storia personale.
➡︎ https://youtu.be/JYRgzsnMdnM?si=6g_mPWsZmrFKNrNrenoisore’s Video 175248380517 JYRgzsnMdnMenoisore’s Video 175248380517 JYRgzsnMdnM [nel caso non si aprisse il link: Sleep Token - The Apparition] 🖤
Forte, dolorosa, contraddittoria. In questi mesi di oscure minacce, il mio spirito ha trovato conforto nella musica di questi ignoti cavalieri del sonno - Sleep Token il loro nome - che con graffi e note prepotenti hanno saputo cullarmi nei miei momenti peggiori, riportandomi - qui sta il paradosso - ad ambienti e memorie per me dolci e ormai [tristemente] andate. Sono stati cura, protezione, evasione dal caos. Precisamente, caos che ha dissolto un ulteriore disordine. Misero a spiegarsi con semplici parole, ma faccio un tentativo ugualmente. E qui mi fermo; quelle ombre potrebbero sentirmi; mi tengono a vista con occhi fin troppo espressivi e cercano il momento adatto per [ri]occupare la sala, per venirmi a trovare ancora una volta.
Ora, avrei piacere di conoscere la tua di storia.
Parliamone.

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Sei tanta roba

Lo so, me lo ripeto spesso. Mi guardo allo specchio e penso “ehi tu, guarda cosa sei diventata”, e se lo sguardo che ricambia risponde al nome di Anteros - lei, che di amor di sé ne nutre parecchio - allora sorrido al mio riflesso con fierezza; capita spesso quando in quell'immagine vi è un corpo nudo, scoperto da ogni tessuto o pregiudizio. Solo me medesima e quanto su pelle hanno plasmato gli anni, il tempo che ho speso per costruire il mio universo. Non lo dimentichiamo, le carni son la nostra casa, ne si deve avere cura. E penso spesso che questo aspetto mi somigli, che sia giusto per trattenere questo mana che mi invade. Potesse aver modo di brillare farei luce nel buio, ne sono convinta. Son tanta roba, quella che ho scelto di accogliere. Trovo si debba esser fieri, senza aver timore di ammettere che ci si piace, e non significa essere presuntuosi; non necessariamente, che poi di male non c'è niente. Solo far valere gli attributi, questo dico.
Dunque, assolutamente, hai buon gusto anon.🌹

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Il tuo colore preferito?

Greta25052’s Profile PhotoGreta
Sembra banale, forse, associarsi ad un colore. Ci ho riflettuto nel rileggere la mia ultima risposta, consapevole di come occhi ignoranti - che ignorano il dato dei fatti, testualmente - possano fraintendere quanto espresso. Probabilmente lo farei anche io: questa cosa ricorda parecchio schemi e sequenze di tempi ormai andati, tenere conversazioni che ci univano ad altre persone proprio in base ad affinità riguardanti colori, animali, cose. “Se anche a te piace il rosso allora siamo amici”; bastasse questo, i problemi nel mondo si risolverebbero talmente in fretta da accelerare i processi d'estinzione dell'uomo per mancanza di “faccende da risolvere”. Sono convinta, da un lato, che la pace estrema nella sua versione più assolutistica non possa bypassare il problema del mondo; sarebbe noioso, statico, tutto fin troppo prevedibile. La curiosità non servirebbe più a niente, la ricerca neppure, la smania di scoprire sempre qualcosa di nuovo finirebbe ridotta in cenere come avanzi di sigari scadenti; brutta storia. Piuttosto, si ha bisogno di confusione ogni tanto, di quel sisma che spezza la monotonia al fine di aprire nuove crepe, nuovi spiragli da cui osservare il mondo. Costa, aver voglia di andare a spiare: non ne si torna mai uguali a prima e se ti dicessi, banalmente, che prima ero un rosa ed ora sono un prugna probabilmente non capiresti. Il che dimostrerebbe la mia teoria. Siamo più complessi di così, molto di più, ed io ne vado consapelvole. Di domande me ne faccio parecchie, ma nel mio esistere tanto [pre]potente mi vivo con pienezza queste sensazioni, lo scorrere di una nuova linfa, e ne vado sicura - nel senso di fiduciosa - perché parte da me e di me; non di strani lavaggi del cervello, non di misteriose inalazioni, non di farmaci offertici dall'oggi al domani nel pieno di una pandemia [così, per dire]. Quest'autenticità deriva dalla mia essenza ed insisto nel raccontarla per non doverla scordare mai, per avere anche solo uno straccio di quel che mi causa dentro adesso, nel qui ed ora, nell'anno 2024. Mi domando se certe memorie possano conservarsi, se l'esito di questo lungo periodo possa offrirmi i suoi frutti anche quando di fasi ne avrò viste, vissute e magari rivissute tante altre ancora. Cielo, quasi mi sembra di star affrontando in ritardo quella che chiamano adolescenza, quell'incessante moto di sbalzi esistenziali per cui - lasciatemelo dire - non si è né carne né pesce. E quanto penso adesso, quanto ho sempre fatto, eppure non basta mai; non mi accontento di vivere un solo colore sapendo che nella tavolozza chiamata convenzionalmente “persona” esistono tante e tante altre sfumature. Potesse rappresentare un'opzione, forse ti direi che io sono infinito; infinitamente colorata, camaleontica, caleidoscopica.

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Com’è andato il primo mese del 2024?✨

A proposito di creare mondi [https://ask.fm/eroswins/answers/173022674149], la situazione in me sembra subire un'ulteriore virata - l'ennesima fra tante altre metamorfosi - come se non fosse abbastanza nutrire consapevolezza di quanto visto fino ad ora.
Proprio come in un gran film che si rispetti - quelli con le trame complicate che sul più bello scardinano i piani di un accomodato spettatore - ecco che subentra in me un atto del tutto inedito, una fase scaturita dai postumi di un lutto che ha saputo segnarmi nel profondo, spaccandomi il cuore a tal punto da annegarlo nel buio. Il che suono macabro: una rottura talmente gravosa da spalancare le porte a quanto, fino ad ora, avevo trattenuto dentro. Il caos, un disordine che trova spazio nelle note che quotidianamente mi accompagnano la testa - musica dai toni assordanti, metal, graffi e striduli lamenti - in colori che mai avevo pensato di accostarmi, vuoi il nero fra i primi, il viola [il colore del mistero e del mistico] quando invece va meglio. E no, non si scherza; nessuno spunto alla tumblr 2013. Semplicemente una realtà che ho imparato ad accogliere e ad ospitare come un simbionte sotto pelle, che in sostanza non mi cambia nei modi ma nel modo di avvertire le cose: con pienezza, ancor più di quanto ve ne esibissi prima. Un qualcosa - questa mia mutazione - che mi costringe a vedere il dolore con bagliore diverso, come in quel famoso mito per cui ci si rinasce alle fine, a partire dal devasto, e ho scoperto che in effetti senza il buio la luce non avrebbe confini, come anche viceversa.
Arduo da spiegare considerato che ancora ne son dentro con le sole spalle, in pacifica apnea tra un prima ed un dopo “me”. E non crediate sia una richiesta d'aiuto, la mia, che da salvare non vi è nulla in questo disordine; esiste bellezza in questo progresso, l'ho capito soltanto vivendolo, affrontando con costanza quanto la vita mi ha dato da assimilare.
E non resta che stringerlo questo caos; lasciarsi travolgere.
🖤

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Comè andato il primo mese del 2024

Abbiamo peccato come i nostri padri, abbiamo fatto il male, siamo stati empi.

Uh, come la fai tragica. Bevici sopra, sponsorizzo io 🍷

La vera forza è saper vivere tutte le emozioni, anche quelle di cui non vorremmo mai fare esperienza. E tu, come vivi le tue emozioni?

AlessandraChiclets213’s Profile Photo15 burro asino grossa lampada
Presenziare in questa mente significa far incontro e conoscenza di frammenti d'anima che in un corpo soltanto non potrebbero sfogare. Tradotto: esistono, in me, sfumature d'anima sufficienti a dar luogo ad una popolazione intera, ragione per la quale resto convinta dell'idea che questa carne - il guscio che portiamo avanti per la vita - sia soltanto un prestito.
Se dovessi far vanto di qualcosa, la consapevolezza di prestare ascolto a me stessa rientrerebbe tra le prime ad essere menzionate. L'esperienza mi ha insegnato a non respingere le emozioni neppure si tratti della peggiore specie, in quanto fetta - una soltanto tra le parti - di un intero di cui sono composta. In pratica, per lungo tempo ho creduto di potermi associare all'ansia, all'angoscia, al mancato controllo; sono soltanto colori, sfumature di me che ora accolgo ed accetto in quanto tali. L'oscurità che mi appartiene e che emerge, in questa mia fase di vita, non mi spaventa ormai come avrebbe saputo fare un tempo. La vivo a pieno spirito, ve ne immergo le mani e me ne macchio il cuore, certa che sia solo un abito fra tanti, un inedito “qualcosa” che necessita di essere visto.
Sono forte nell'affrontare la scoperta, nel dar volto, voce ed espressione a discorsi che resterebbero inespressi. Vivo, semplicemente esisto nel mio qui ed ora interiore.
🖤🦋

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La vera forza è saper vivere tutte le emozioni anche quelle di cui non vorremmo

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