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Buongiorno fiorellini! Una canzone che non riuscite a smettere di ascoltare?🎧🎶

LauraBarollo’s Profile PhotoKiller fetta al latte
Buonanotte o buongiorno? Son le ore migliori, le ore tarde della sera e insieme le prime di un nuovo mattino.
Tra le tracce che invadono questo mio ultimo periodo ci sta questa, a cui non riesco proprio a rinunciare. Non dopo il live dello scorso sabato. Louë ha fatto breccia, mi prende per mano e mi racconta i suoi pensieri. Io resto in silenzio a riflettere mentre tutto intorno cambia.
💚🎵
https://youtu.be/Ece21themfEeroswins’s Video 170574262757 Ece21themfEeroswins’s Video 170574262757 Ece21themfE

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Gli uomini preferiscono le donne con un filo di trucco,per poter risaltare i propri lineamenti. A te chiediamo se ti piaci tu con un filo di trucco vs acqua e sapone. Iltuo partener di vita cosa approva riguardo queste due opzioni? Liketolike#rt plese.

Mi sento sempre una specie di vip quando ricevo questo tipo di domande, rido. Gli hashtag poi rendono il tutto particolarmente esclusivo. 💄
Sai, in effetti dipende dalla situazione. Ho [quasi] sempre apprezzato il mio viso al naturale, non avendo mai avuto bisogno di esagerare con il make-up: difatti, fino a qualche anno fa non nutrivo grande interesse nel mascherare le imperfezioni. Ai tempi del liceo era mia madre, le mattine, a sistemarmi il viso con un poco di blush prima di accompagnarmi a scuola, e il massimo che sapevo concedermi era un giro di rossetto quelle volte in cui vi era in programma una serata in discoteca. Anzi, ad essere sincera era l'unica cosa che adorassi collezionare, e di sfumature ne conservo ancora in vasta scelta. Il viola melanzana era tra i toni più stravaganti, come pure il vinaccia, che ai tempi si sposava al meglio con i miei capelli [era il mio preferito!]. Col tempo, nella mia limitata trousse ha fatto capolino il comune mascara, e mai ne abusavo per non dover sembrare finta come Barbie. Ad un contouring preferivo di gran lunga l'abbronzatura naturale e il modo in cui il sole sia sempre stato in grado di evidenziare le mie pseudo-lentiggini. A partire da poco prima del lockdown, invece, ho inziato a sperimentare in maniera vivace col mio volto, abituandomi a toni e sfumature che non comprendessero soltanto i colori della terra. Lucidalabbra, illuminante, eyeliner e correttori: poco per volta ne ho fatto un mezzo d'espressione indispensabile, ma non per coprire, anzi il contrario, ergo per render visibile quanto si trova all'interno, nel [pro]fondo dell'anima. Ho sempre giocato col vestiario in tal senso, ma sento ora il bisogno di esternare oltre, di dar sfogo al mio umore utilizzando palette dagli accostamenti importanti. E non significa che vada a passeggio conciata come un clown; semplicemente mi prendo cura del mio involucro.
Il mio ✨ partener di vita ✨, invece, non ha preferenze particolari, seppur abbia sempre preferito le mie labbra al naturale [it sounds dirty]. Sono io a scegliere come farmi bella, che sia per lui o anche solo per me stessa; soprattutto per me. E insomma, ecco tutto. #cupi4beauty

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Parola del giorno: OSSERVARE cosa ti piace guardare fuori dalla finestra del mondo?

I gesti fugaci, i dettagli di una smorfia, le particolarità della mia persona, l'appassire dei colori, i difetti impressi nell'arte. E te li giustifico punto per punto.
Dei piccoli gesti adoro il pudore, quell'impulso controllato misto alla voglia di rompere uno schema, un frammento di tempo che scorre dritto come spaghetti. Un bacio ad esempio, quello tra innamorati, che confuso ad azioni del tutto casuali offre un'immagine di fronte a cui non sorridere mi viene impossibile. E potrebbe trattarsi anche di questo, di un accenno di smorfia, del modo in cui la pelle su un viso si stende o si increspa di fronte ad uno stimolo, magari un messaggino carino che scalda il cuore. Le smorfie, sì, come quelle di un bambino alle prese con l'esplorazione, impegnato ad assorbire quante più risposte possibili dal mondo, e spalanca la bocca per meraviglia, tira al cielo un dito ed esclama parole dal suono ancora alieno. Mi piace osservarli - i bambini - perchè ne ammiro l'innocenza. Innocenti come un paio di occhi blu, che a quel mare calmo alternano tempesta nei momenti no, fuoci ed artifici, invece, quando si tratta di flirtare un poco. Son quelli di Lui, e i suoi dettagli [mi] creano dipendenza, dalle mani fino al modo in cui incrocia le caviglie, e di lui mi piace indagare ogni virgola, ogni possibile panoramica - oltre le finestre di quel suo mondo, del cui regno custodisco l'egemonia. E di quei suoi stessi occhi apprezzo il variare del colore, come sui fiori ne si avvertono le stagioni e nei tramonti il freddo calar del sole. Mi piace osservare l'evoluzione delle cose, i contrasti, la violenza di una palette disomogenea, come le macchie di vino su candide stoffe, le bianche strisce sul nero asfalto, i graffiti fluo impressi sui muri, i tuorli d'uovo raccolti dalle chiare d'albume, e tanto altro ancora. Mi piacciono altresì i difetti, come le pennellate generose su un quadro, le tracce di polvere sui marmi, l'odore di legna millenaria, le forme fluide, le sagome a malapena abbozzate, l'arte nel suo generale esprimersi. Ci spendo del tempo nell'osservazione, e potrei risultare invadente, curiosa spesso, affascinata, coinvolta dal primo tra i cinque sensi umani; in poche parole, assorta in un contemplare senza sosta.

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Parola del giorno OSSERVARE  cosa ti piace guardare fuori dalla finestra del

Credete ancora che nel 2022 Ask possa essere di moda?

Bellezzeaskiane2k16’s Profile PhotoPrex The Photographer
Ciao.🔮
Ecco, credo che oramai sia diventato piuttosto un passatempo. Il suo periodo di gloria l'ha visto spopolare negli anni 2014-5, seppure a mio avviso non sia mai stato un sito di alto spessore, e te lo dice una che ne prova un affetto smisurato. Ask.fm mi ha dato e continua a darmi tanto - emotivamente parlando - e non potrei abbandonarlo neppure sotto sforzo, ma confesso che di anime profonde ne si vedano poche qua intorno. Il tutto si limita a fuochi e cuori tirati a casaccio, e insomma okay le simpatie, ma non esiste un senso nel premiare risposte date a monosillabi. Nella vita fuori, vis a vis, nessuno dialoga realmente in quel modo, non in risposta a domande che non comprendano un “ti va la pizza per cena?” opputre "hai rifatto il letto stamattina?". Credo sia importante imparare ad esprimersi, seppure dietro ad uno schermo, supportati da una semplice tastiera luminosa. Il mio professore di filosofia insisteva nel ribadire che in pochi, oggi, sono in grado di scrivere, e non posso che trovarmi d'accordo. Le frivolezze ci stanno, ma si potrebbe approfittare di questa immensa piattaforma per fare del più sciocco discorso [anche] una potente arma di comunicazione. Ma pretendo troppo, forse.
Daah, mi sento proprio come uno di quei vecchi che osservano cantieri ai margini della strada; che brontolona, rido.

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Hai mai visto l'alba con qualcuno di speciale?

L'alba, il tramonto, la via lattea, le stelle che cadono e la luna farsi fuoco. Con quel qualcuno di speciale ho condiviso l'universo. Ci pensavo poco prima - persa tra i miei mille ragionamenti - che se trovi quel qualcuno che ti prende di chimica poi accade un miracolo impressionante: due mondi che si uniscono, che entrano in contatto tra loro ma senza far danni, non se si tratta di “quella” persona, proprio quella nell'intera galassia, che si confonde tra la gente ma poi capisci, la riconosci dai dettagli, porta il tuo stesso colore in fondo all'animo, come magma al centro della terra, ribolle della stessa sostanza. Quei due universi si incontrano, si amalgamano fino a formare un colore soltanto, e succede che ti ritrovi a dover fare i conti con l'imprevisto - con la polvere lasciata agli angoli della stanza, con gli scheletri nell'armadio, i difetti, le tue cose in disordine, l'abito che proprio non ti senti di poter indossare ancora - e il tutto solo per premura di far bella figura. Ci tieni, non vuoi perdere il privilegio dettato da quell'incontro luminoso, anche se fa paura, se spesso può confondere un poco. E paradossalmente basta un terremoto per rimettere a posto tutto quanto, quel brivido che corre lungo le pareti dello stomaco al minimo contatto - chiamale farfalle se vuoi - quel cortocircuito neurale che ti costringe a vederlo in ogni dove, impresso sugli specchi, sui cocci di quelli che son stati i tuoi dolori più grandi, e sai - ma non lo vuoi ammettere - che a quel disastro quel qualcuno può aiutarti a porre rimedio. Si rimbocca le maniche, ti protegge affinchè tu non possa tagliarti, ed infine lascia che ogni male passi come si lascia andare la sabbia tra le dita, e ti promette un futuro migliore. Il bello, sai dove sta? Nella cura, nel fatto di poter ricambiare quanto fatto; te lo lascia fare, ti porge un pennello e con quel colore inizi ad imbrattare i suoi spazi, mischiando i tuoi toni con quelli della sua personale costellazione, frammenti di esistenza di cui vuoi conoscere la storia ad ogni costo. E le cose iniziano a prendere una forma diversa, nuove stanze si creano, nuove pagine si scrivono, si origina una convergenza talmente potente da tener lontano qualsiasi intrusione, e in quell'arsenale d'emozioni ti ritrovi a danzare, e ti diverti nel contare il tempo che passa, come conti le stelle o le nuvole sopra i prati, e scatti qualche foto, le confronti coi resti del passato, le conservi da un lato e torni a correre con un aquilone tra le mani, fiera del tuo cielo, di quel nuovo orizzonte condiviso.
Che sensazione immensa immaginare di dover condividere tanto con qualcuno, la somma di quanto una vita ha saputo plasmare dentro ognuno di noi; speciale, come chi del cuore si proclama il custode.
“Be my blue, I'll be your pink” 💘

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Hai mai visto lalba con qualcuno di speciale

digita sulla tastiera “che ansia quando” e premi i suggerimenti della tastiera fino a formare una frase. 🤓

f4by_’s Profile Photof4by ☽︎
✍🏼 che ansia quando sono in attesa della conferma di pagamento per le vacanze a casa mia e della camicetta color albicocca.
Rido. Avevo tutt'altro mood ma la tua domanda ha attirato la mia attenzione. Mi diverte assai fare discorsi random con la tastiera.
"Vacanze a casa mia" fa troppo lockdown, brr. Pare una vita fa!

Il tuo moto è........... ..... .....

🌷 Treat people with kindness 🌷
Penso a questa frase oramai con costanza, da quando questa mattina, un poco incredula per il gesto rivoltomi, mi son ritrovata a commuovermi con una banconota da dieci tra le mani. Era la ricompensa offertami da un turista per il solo fatto di avergli regalato un biglietto per il tram. “For your kindness”.
Non capita spesso, che a gentilezza risponda gentilezza, e mi ha fatto talmente bene riceverne il calore che non ho saputo trattenermi. Sono sensibile, sì, io lo dico sempre che basta poco per sollecitare il mio lato emotivo, eppure non provo imbarazzo in questo, no. Mi rendo grata al bello, alla preziosità dei piccoli gesti, al sorriso di uno sconosciuto; semplicemente questo.
L'arma più potente che abbiamo - la gentilezza - seconda soltanto all'amore.

Se tu vivessi insieme a un tuo clone, che cosa ti darebbe più fastidio di te?

Uuh, ho un tono di voce bello alto - prima cosa che mi è venuta in mente, rido - e quando parlo al telefono mi faccio sentire. Suppongo che i miei timpani risentirebbero di questo, come pure la pazienza! Quando sono in vena, e quando gli impegni lo permettono, arrivo a spendermi in chiacchiere con madre perfino per un'ora intera. Ad una certa mi si troverebbe a fare il gesto della forbice al mio stesso clone, tipo "taglia, plis, t a g l i a". Ho il vizio di accumulare bottiglie in plastica fin quando non son costretta a gettarle via per mancanza di spazio - son pigra in tal senso, that's all - e su questo mi bacchetterei spesso. Tendo, poi, ad isolarmi spesso con le cuffie, quindi comunicare con me sarebbe una bella sfida, specie durante le ore serali. Per il resto non saprei; sono ordinata, rispettosa, simpatica, tolgo sempre i capelli dalla spazzola, il cioccolato in frigo non manca. Non male, direi, nessun'altra lamentela da riportare.
😇

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Ti piaci più fisicamente o caratterialmente?

Ciao.🧚‍♀
Ho sempre stimato il mio modo di essere, sono sincera. Nonostante le incertezze, le critiche spesso auto-rivolte, le sveriate pare mentali e aggiungiamo una consistente dose di insicurezza, ritengo di essere una bella persona. Anzi, sono convinta di essere speciale. Tu potresti pensare, "ehi, questa risposta suona come un controsenso", e sai, ti darei ragione. E' un controsenso, uno degli aggettivi che più mi piace cucirmi addosso. Fin da molto piccola, la credenza - o forse la consapevolezza? - di avere dei "super poteri" mi ha portata ad affrontare con forza periodi molto duri della mia esistenza, rendendo il mio spirito degno di rispetto. Qualcuno potrebbe definirlo una sorta di effetto Galatea, a me invece piace chiamarla arte. Ma no, non in senso stretto, quanto piuttosto generale. Di recente ho salvato in galleria una serie di foto illustrate che vedevano come protagonista una personcina la quale teneva al collo un cartello con su scritto "complicata", e qualche vignetta dopo una creatura, simile ad un mostriciattolo, che sostituiva quella stessa etichetta con la parola "artista". Ecco, mi ci son rivista molto. Di fatto, specie in questi ultimi anni, ho sempre provato a dar spessore a quel qualcosa che mi caratterizza, quella tavolozza di colori di cui vado scoprendo nuove sfumature ogni giorno e di cui, per lungo tempo, ho ignorato il potenziale. Il nero non mi piace poi troppo, come neppure i toni scuri, e nella vivacità delle luci tutt'ora trovo la mia espressione più grande, tuttavia nel mio essere me > controversa > speciale, ogni eclissi deve essere ben accetta in quanto parte di ciò che mi rende tale. Con il tempo, anche il mio corpo e il mio modo di presentarmi hanno voluto adattarsi alla mia persona[lità], acquisendo un'importanza che prima non hanno mai avuto prima, e non tanto perchè non me ne curassi; semplicemente non ne ho mai sentito il bisogno, o forse ne ho sempre sottovalutato l'immagine. Del mio fisico ora mi piace osservare linee e forme allo specchio senza provar troppo imbarazzo - meno che in quelle giornate in cui proprio no, non posso guardarmi, e capitano a chiunque - mi piace allenarlo, prendermene cura, abbellirlo con indumenti ed accessori che un tempo non avrei potuto considerare. In tal senso, il mio rapporto mente - corpo va [quasi] equiparandosi, e ne sono felice. Rientrava tra gli obiettivi a cui ambivo, e di strada ne ho ancora parecchia da fare, non sai proprio quanta, ma son consapevole di volerla percorrere. Una fatica, essere me, non sempre rose e fiori qui dentro, ma ehi voglio provare a crederci sempre più, a guarire dalle mie ferite.
In sostanza: mi piace la persona che sto plasmando.

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Ti piaci più fisicamente o caratterialmente

Se potessi fare una sola domanda ad una persona appartenente al tuo passato, cosa gli chiederesti?

FreeAnswers24’s Profile PhotoMoonlight Drive
Malinconia chiama risposte malinconiche, dunque eccomi qua.🌒
Una domanda non basta, non riesco a ragionarci proprio, ma se dovessi sceglierne una con cui partire forse sarebbe questa: "cosa ti ha spinto a lasciar perdere?". Lui probabilmente mi guarderebbe confuso da morire, al che potrei partire di [ri]sentimento, seduta sopra ad un banco di scuola - quello sul fondo dell'aula - dove si usava parlare spesso. Nella mia mente voglio sia questo lo scenario. Gli domanderei cosa l'ha spinto [realmente] a tralasciare il nostro rapporto, a spingerlo contro un angolo fino alla sua fine, che di fine mai ne ha avuta una, nei fatti. E' buffo, pensarci adesso mentre scrivo; partivo con l'intento di farla tragica, di aggiungere pathos sai, ma di R. conservo solo buoni ricordi. Mi torna spesso in mente, specie quelle volte in cui, un poco esaltato, mi prendeva con sè per mostrarmi i suoi "segreti", le lettere della sua lontana Rebecca dagli occhi chiari e i capelli arancio, con cui aveva condiviso momenti speciali; erano un poco stropicciate, e le teneva fra le mani quasi di soppiatto, come se le avesse rubate a qualcuno. Nessuno doveva saperne niente, nessuno tranne me [e Cupido, che dentro sai quanto fremeva? Era come burro al sole]. Mi ricordo anche di quella sua voglia di musica, e di creare una band che comprendesse me come voce principale. Me. Capisci che significa, vero Moon? Pensare che trascorrevo i pomeriggi a provare il testo di My Favorite Things - allego, nel caso non la conoscessi: https://www.youtube.com/watch?v=YtfJRV0_oMMeroswins’s Video 170418683877 YtfJRV0_oMMeroswins’s Video 170418683877 YtfJRV0_oMM. Questa era la sua proposta, in pieno stile jazz - con la speranza di poter trovare il coraggio di cantargliela. E quasi cedevo, mancava davvero poco. Probabilmente glielo domanderei: "come mai hai rinunciato a questa cosa?". Agh, che testone grande aveva, un casco biondo di boccoli mancati. Teneva sempre la testa sulla carta per disegnarci barche a vela [la sua passione], e a me divertiva spiarlo un poco, come anche punzecchiargli la fronte. Aveva una voce assurda, stridula e vivace, e mi mandava gli audio strimpellando il mio nome e raccontando barzellette deprimenti; ma era originale, un tipo senz'altro particolare. Peccato che il tempo ne abbia cancellato le tracce, meno che sto senso nostalgico che avanza dentro. E saprei come [e dove] rintracciarlo, ma non ho mai avuto il coraggio di porgliele davvero queste richieste. C'est la vie.

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Generalmente una volta che hai spento luci, telefono, TV, PC ecc i tuoi ultimi pensieri prima di dormire, dove ti portano? 🌀

MoustaDiagne’s Profile Photo· Mi$tEr·J ·
Ciao. I miei pensieri prima di dormire necessitano proprio di luci, telefono, pc e cuffie a disposizione per poter meglio fluire. Molti consigliano di abbandonare gli stimoli visivi almeno mezz'ora prima del sonno - agitano, dicono - ma nel mio caso non portano mai a controindicazioni che non comprendano una lenta e dolce sonnolenza. Quando resto sola con me, con le mie cose intorno, le lenzuola sui fianchi e la musica, la mia musica, io perdo il conto del tempo, la mia mente cede lo spazio ai suoi contenuti migliori - talvolta anche ai peggiori, e quelle son le sere che meno preferisco - che partono a zonzo come farfalle chiuse in serra. Medito, e nel farlo creo, e nel creare annoto su schermo qualsiasi cosa mi passi per la testa; su carta oramai lascio traccia solo con matite colorate. Scrivo meno di pugno di quanto facessi un tempo, e una ragione me la son data: penso il doppio, e quel senso di "ricolmo" che avanza ho urgenza di esternarlo quanto prima - un poco come quando si trattiene troppa acqua in bocca - e la maniera più efficace comprende l'uso di una tastiera, l'alternarsi frenetico tra indice e medio, per minuti che variano in base all'ispirazione corrente. Perfino io non sono più io: nelle mie immaginazioni sono altro da me, sono Cupido, sono il suo opposto [Anteros], sono parte del cielo, delle cose che vedo, dei luoghi che amo immaginare, seppur talvolta surreali; sono un alieno, una piccola libellula sopra un corso d'acqua, sono vibrazione che danza a ritmo di una melodia, e la notte mi capita di ascoltare veramente di tutto. Dipende da cosa sento, da cosa ho voglia di lasciar scritto, da quanto desiderio mi si imprime per la testa. Desiderio di cosa? Di tante cose, espressioni del mio status che, se non in fase di veglia, mi trascino dietro presso la dimensione di Morfeo, come il desiderio di sentirmi libera ad esempio, che non oltre qualche sera fa mi ha portata a sognarmi in volo come non capitava ormai da tempo, forse perfino anni. E le luci mi aiutano, in questo mio entrare in bolla: ricordano l'aurora, altre volte il colore dei mirtilli, altre ancora i toni del fuoco. Nulla si adatta per caso, e fin quando non tocco il cuscino, ogni pensiero e fantasia prende vita col suo incasinato modo d'essere: intensamente coinvolgente. E quando si rompe quel filo - quando la bolla eplode - mi ritrovo spesso a sorridere di gusto, o a non ricordare dove fossi fino a poco prima, e ancora - succede anche questo - a mandar via quasi passivamente una riga di lacrime dal volto. Torna il tatto, torna la coscienza, ogni sensazione sul presente, e ragionando alla moda di Achille Lauro penso: "Ci son cascata di nuovo. Welcome back to real life, dear me". ☁

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Generalmente una volta che hai spento luci telefono TV PC ecc 
i tuoi ultimi

Buongiorno. Hai mai avuto le farfalle nello stomaco?

Ila_cre’s Profile PhotoIla♥️
Tutte le volte in cui mi soffermo sui miei mega film mentali da Oscar. Mi parte l'illusione e confondo il vero con il falso.
Ultimamente vivo per questa canzone, e mi innamoro non una, ma altre centomila volte. Possiede tutte le sfumature di cui ho bisogno, inoltre ha un suono estremamente.. esotico. Agh. [R]accoglie il mio vissuto, i miei pensieri, e li canalizza in perfette immagini idilliache.
“Waking up I see myself in your eyes, like I've spent a lifetime with you”💙
https://youtu.be/P9Z27SUKMXoeroswins’s Video 168524293861 P9Z27SUKMXoeroswins’s Video 168524293861 P9Z27SUKMXo

Assomigli di più a tua madre o a tuo padre?

Questo discorso capita spesso in famiglia, e talvolta durante quegli incontri in cui, dopo aver conosciuto qualcuno di nuovo, gli si chiede un parere a riguardo. Le opinioni sono spesso contrastanti fra loro e onestamente fatico a trovar risposta a mia volta. I colori sono quelli di mio padre, su questo non ci piove: carnagione olivastra e una chioma scura sulla testa. Da bambina mi capitava non di rado di venire associata a Pocahontas, tanto era la fretta con cui mi abbronzavo durante l'estate. Del resto, porto avanti l'eredità del nostro bel cognome con un tratto distintivo: il naso. Posti a confronto, mio nonno, mio padre ed io formiamo una scaletta evolutiva perfetta, e di generazione in generazione la curva sul nostro naso sembra ridimensionarsi, il che mi fa sorridere. Ho sempre ironizzato su questa parte del corpo, seppur di fatto non l'abbia mai disprezzata realmente. Fa parte di me, e si abbina al resto del mio viso.
Il sorriso dicono sia quello di mamma, e su questo non riesco a discutere; troppo vero. La corporatura, la forma delle dita e le movenze, queste le ho ereditate da lei. Direi che sono un mix perfetto di entrambi; allo stesso modo, caratterialmente riporto l'unione del meglio - e del peggio, come ovvio che sia - di embedue: solare, determinata, empatica, da un lato; timida, paranoica e cocciuta, dall'altro. E tanto altro.
In pratica, poi, ho tratti che non appartengono a nessuno tra i due, su cui spesso medito e fantastico un poco. Vuoi un esempio? Una scia di lentiggini sul volto, le labbra carnose e gli occhi grandi, il romanticismo infuso, il mio spirito - come direbbe mamma - molto alla "figli dei fiori". Questo fa parte di me, di un'esclusiva personale, e me ne rende fiera. 🌼

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Che tipo di persona sei? Rt please

Sai, c'era un pensiero che mi tormentava particolarmente durante il mio ultimo periodo di terapia. “Mi sembra di non riuscire a nascondermi come sapevo fare un tempo” - mi lamentavo - “ho il timore che mi si veda tutto”. Mi capitava spesso di manifestare questa preoccupazione, intimorita - al tempo, come in parte accade tutt'ora - dall'idea di aver perso la capacità di camuffarmi e di dissimulare qualora ve ne fosse stata la necessità. Non che prima fossi abituata a fingere, non devi fraintendermi, solamente mi era più facile tenere le mie idee per me, i miei pensieri, le sofferenze, tutte ben nascoste nei meandri della mia psiche. Ricordo che L. mi guardava e sorrideva, domandandomi il motivo per cui avessi una simile preoccupazione. Per me era immediato rispondere “sono trasparente!”, che di base equivale a dire "sono nuda in mezzo ad una massa di avvoltoi, e rischio di farmi del male".
Se dovessi descrivermi in via generale - molto generale, dato che un solo aggettivo non basta, proprio no - direi che sono trasparente, proprio così: nel bene o nel male, non riesco a nascondere le mie reali intenzioni; non riesco a nascondermi affatto. Che si tratti di un disappunto, di un pensiero felice, di una dichiarazione d'affetto, dell'ansia che avanza e trapassa il mio sguardo, ritengo di non essere in grado di fingere. Col tempo, il lavoro su e con me stessa, la confidenza e la consapevolezza acquisita, mi rendo conto di non voler essere altro che me, nonostante questo mi porti a cadere, a volte, e ad esporre controvoglia la schiena verso chi, nell'indifferenza - o semplicemente nella mancata capacità di comprendere - non riesce a vedere oltre quanto nasconde la carne. Che sia un pregio o un difetto ancora non so, ma son certa di avere un dono raro: cieli tersi in questo mio universo, e quando arriva il mal tempo si vede; lo si avverte eccome.
🌙 Dolce notte anon.

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Qual era il vostro posto preferito quando eravate piccoli? Un nascondiglio, un punto preciso della casa, oppure un luogo di vacanza, dove tornavate in estate...

Ciao, che bella domanda.🌿
C'era - ed esiste tutt'ora - un posto in cui amavo trascorrere il mio tempo da bambina. Essendo la maggiore di quattro cugine femmine, spettava a me il compito di condurre il gruppo e di proporre passatempo originali, in quelle lunghe giornate estive in cui trascorrevamo il tempo sotto al sole, nella compagna dei nonni materni. C'è stata un'estate in particolare in cui, munita di un bastone e di una scorta di pigne, mi era venuto in mente di esplorare la natura circostante e di attraversare le frasche a mani nude, col coraggio di chi ancora non temeva gli insetti o le macchie sopra agli indumenti. Tra una perlustrazione e l'altra, mi venne l'idea di creare un rifugio tutto nostro: dentro ad un cespuglio, poco distante dagli alberi di pino, vi era una particolare apertura che permetteva la sosta di tutte quante noi messe insieme, e seppur l'ingresso non fosse agevole per via dei rovi, lo spazio era adatto a contenere un tavolo - composto da una serie di blocchi in cemento ed una tavola in legno, "collaudateci" al tempo da mio zio - una piccola mensola e quella che, a nostra immaginazione, doveva rappresentare una scopa. La frescura sotto a quei rami era tale da convincerci ad organizzarvi una merenda dietro l'altra, e con i succhi di frutta alla mano puntualmente ci ritrovavamo riunite lì sotto, a discutere di nuovi piani d'azione per le giornate successive. Era bello trascorrerci del tempo, come lo era immaginare che quello fosse un rifugio per pochi, un segreto da custodire pur nella consapevolezza che chiunque, in famiglia, ne fosse al corrente.
Ogni tanto mi capita di riaffacciarmici ancora e di sorridere all'idea di quel dolce ricordo. Pensa, mi son perfino impegnata nel cercare una foto da mostrarti, scattata giusto qualche mese fa. L'erba cresce, il soffitto di rami pure, e ad abitarci probabimente ci son gatti o cinghiali di passaggio, eppure [r]esiste quel qualcosa che lo rende speciale, nonostante il tempo ne logori l'aspetto: resta un segreto, il nostro piccolo rifugio.

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Qual era il vostro posto preferito quando eravate piccoli Un nascondiglio un

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Ti consideri una persona estroversa o introversa?

Alessandroboscaroo’s Profile PhotoAlessandroboscaroo
Umh, direi piuttosto introversamente estroversa. Nel lungo elenco di contraddizioni che mi costituiscono, questa caratteristica rientra tra le più misteriose, in quanto nel mio essere introversa avverto costantemente la voglia di espormi, di raccontar di me, di liberarmi di ogni convenzione possibile. Di fatto, nelle condizioni giuste - spesso non facili da raggiungere - basta poco per far scattare quel click, per lasciarmi andare alla confidenza. Dall'esterno non prevale che la timidezza, il tono impacciato e uno sguardo che fatica a star fermo in un punto soltanto; all'interno quasi esplode un finimondo, e penso a quanti argomenti poter trattare, a quanto di me far conoscere agli altri, a come preservare al meglio la mia energia inespressa, dato che non tutti meritano e non con chiunque riesco ad essere semplicemente me, priva di fronzoli ed artifici. Dopottuto esistono sfumature infinite del mio essere, e la luce emerge soltanto per coloro che riescono a scavare oltre i primi strati di roccia.

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La vita senza amore,dimmi che vita è. Pure per te è cosi?

Una vita priva di stimoli, ecco la mia risposta, perché l'amore equivale a passione, e verso chiunque o qualunque cosa sia indirizzata risulta in grado di alimentare la vita come diesel sui motori. In fin dei conti, chi non prova amore per la vita troverà ogni scusa per privarsene; chi non ama il proprio lavoro tornerà a casa stanco, e gli sbuffi saranno l'ultima cosa ad accompagnare il suo sonno; chi non si innamora di uno sguardo non conoscerà mai la meraviglia della connessione, quell'impulso chimico capace di mandare il contorcircuito i nostri sensi e il tutto per dar vita ad un nuovo ordine; chi non ama la natura contribuirà inesorabilmente a distruggere il pianeta, condannando il suo intero ecosistema; ancora, chi non si innamora di un testo, di un buon film, della poesia, delle parole sussurrate, non ha modo di comprendere la profondità dell'animo umano. E di esempi ne si potrebbero elencare per ore, perché solo chi conosce il valore del tempo è in grado di amarne i confini. Sta tutto lì, senza se e senza ma, senza alcuna condizione: l'Amore muove il mondo.
💟⚡🌍

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Come sta andando la giornata?

Sto in bilico tra la voglia di scrivere e la consapevolezza di dover tornare sui libri, anche se siamo in Agosto, anche se l'estate passa e quasi volge al termine. Ma come fare a placare la testa, quando ti spedisce lontana che neanche la Cristoforetti potrebbe competere, eppure col corpo sto qui, incollata ad un divano fin troppo caldo, con i capelli sparsi lungo il volto, le labbra arriciate e quella tipica espressione di chi medita, invano, su come fermare il tempo? Prima o poi, giuro, la meditazione diverrà la mia cura. Auuumh. 🧘‍♀

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