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Associa una canzone ad ogni persona importante per te sul fake

Ough, è una domanda difficilissima perché io non ascolto molta musica.
Allora a Sam, come ho già detto a lei, associo 'NUVOLE BIANCHE' di Ludovico Einaudi.
Sam è il suono di un pianoforte, una nota, un 'mi', per me, la nota più dolce.
Lei mi da sicurezza, quella sicurezza che ho quando alzo gli occhi e guardo il cielo, le nuvole.
Cerca sempre di farmi notare il lato positivo, facendomi credere di più in me.
È il lato bello di ogni cosa.
Luciana lei è piombata nella mia vita all'improvviso, crescendo con calma. L'ho conosciuta il mio primo giorno di fake. Mi ricordo che ero appena tornata dalla notte, stavamo commentando un video, mi si stavano per chiudere gli occhi e le dissi di aspettarmi che appena mi sarei svegliata le avrei direttamente scritto. Con il tempo ho capito che chi aspettavo era proprio lei.
È la mia metà.
Anche se non ci siamo incontrate tre anni e mezzo fa, la considero la mia compagna di viaggio, di sogni. La mia socia.
Per me è 'L'AMORE CONTA'.
'Grazie per il tempo pieno,
grazie per la te più vera,
grazie per i denti stretti,
i difetti,
per le botte d'allegria,
per la nostra fantasia.'
Boo credo che sia la persona più dolce, generosa e pura, che dopo la mia migliore amica, abbia mai conosciuto.
Le associo molto loro due.
È come il mare, una distesa di verdi e blu, immenso, ma soltanto un nuotatore capace, può permettersi di raggiungere gli abissi che esso nasconde.
Il mare sembra indistruttibile però, lei al contrario è così delicata, ma forte allo stesso tempo, non indistruttibile, forte.
È sempre attenta, suppongo per esperienze passate, e credo che è per questo se non si fida facilmente.
Boo è così.
E lo so, sono fissata con Ligabue ma tendo ad associarla ad un pezzo di una sua canzone:
'C'è un posto dentro in cui fa freddo, il posto in cui nessuno è entrato mai'.
Solo questo pezzo però.
In realtà ogni volta che ascolto 'STRONG', inizialmente la penso, forse perché so che è la sua preferita o semplicemente perché è sua.
Antonella, è molto simile a me, in tantissime cose, per questo è sempre stata twin.
A lei, 'THROUGH THE DARK'.

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Come si fa a dis-affezionarci ad una persona che è stata un "punto di riferimento"?

Credo che questa domanda sia arrivata, in parte, alla persona sbagliata.
Ti risponderei che è facile dopo che ti ha creato dolore, ma non sempre è così.
L'unica cosa che vuoi in quel momento è allontanarti, ci riesci solo se sarai determinato.
Sì, ovviamente una luce in alto, la più luminosa, essendo il tuo punto di riferimento, cadrà, ma tu sarai ancora lì a voler vivere e sopravvivrai.
Ogni tanto i pensieri saranno rivolti verso lei, magari quando in televisione trasmetteranno il suo film preferito, o vedrai un posto dove siete state insieme, o berrai il suo solito succo di frutta, ma finirà lì.
Tutto ci sarà, ancora, ma sta a te lasciarlo andare.
Sarà solo un altro tassello da aggiungere alle cose che ti hanno fatto male.
Se le guardi in questo modo sembra facile, dirai, ma in realtà no, perché quel tassello porta con se tutto quello che è stato, ma porta anche delusione.
Nel mio caso la delusione vince sempre e abbandono per paura di farmi male in seguito, di più.
Sai, non sempre la vita ci riserva quello che si vuole, sta a noi goderci quello che ci dona.
Sta a noi assaporare la gioia delle persone che incontriamo nel nostro cammino ma non rendere mai queste indispensabili, poi non ti rialzerai.
Saranno i tuoi punti di riferimento, di forza ma metti sempre in conto che potranno andarsene anche loro, anche se ci spartisci tutto.
Parlo così per esperienza, molto probabilmente quattro anni fa ti avrei risposto che no, non sarebbe stato possibile.

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Se ti chiedessero come stai, cosa risponderesti? {_}

Direi che non sto.
Che sto passando dei giorni bui, mentre vorrei vedere solo luce, non c'è.
Direi che mi sento vuota e troppo piccola da contenere così tanti pensieri.
Direi che ho bisogno di un abbraccio, per sentirmi meglio. Il suo.
Direi che mi sento fuori luogo in diverse occasioni e non vorrei.
Direi che voglio accarezzare il volto dei miei vecchietti in ospedale per sentire la loro vita scorrere sotto le mie dita, e sentirmi viva, ancora.
Direi che ora come ora ho bisogno di troppe cose per sentirmi meglio, cose che ora non ho.
Liked by: Juni SoMk_Larry

Come vorresti passare questo venerdì sera?

Vorrei passarlo in un'amaca in riva ad un lago.
Mi piacerebbe che fosse caldo, una di quelle notti d'estate, piene di lucciole e stelle, e alla fine finirei per non riconoscere più quale siano le une e quali le altre.
L'odore dell'erba e dell'acqua ad accarezzarmi la pelle e la leggera brezza ad entrarmi nelle ossa.
Porterei pasticcini e meringhe, e un cuore caldo insieme a me.
Sentirei l'odore dei suoi capelli e glieli sfiorerei, mentre l'odore della camelia mi entra nelle narici.
L'abbraccerei e sussurrerei quanto è importante ora per me.

C'è qualcuno del fake che vorresti conoscere meglio?

Credo che a questa domanda ho già risposto, comunque vorrei conoscere meglio Laura, Giuliana e, oggi ho notato una ragazza, Irene, mi piace molto il suo modo di pensare.
Liked by: S.C.O.D.Y pabitel

Cos'è più importante: essere amato o innamorarsi?

I have loved you since we were 18.
Long before we both thought the same thing,
to be loved, to be in love.
All I can do is say that these arms were made for holding you.
I wanna love like you made me feel, when we were 18.
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Se ti va posta una foto/immagine che ti ricordi settembre.

Quando andavo a scuola, mi ricordo che il tragitto era pieno di crochi.
Se penso a settembre, ho in mente questi fiori.
Una notte, quando ancora non avevo la macchina, rubai quella di mia madre, andai a prendere Martina e mi feci accompagnare nel campo dove li vedevo ogni mattina.
Scesi dalla macchina, e ne sradicai un po'.
Adesso si trovano in un vaso fuori dal portone e stanno per sbocciare.

Torno con una domanda sui ricordi. Oggi pomeriggio mi sono venuti in mente dei giochi che facevo da bambina, tra questi strega comanda color, i quattro cantoni, mago libero e il lupo mangia frutta. Tu a cosa giocavi? Qual era il tuo preferito?

Chantal le tue domande sui ricordi mi fanno molto piacere.
Quando ero piccola e d'estate non vedevo l'ora che arrivassero le sedici e trenta per scendere nel cortile di casa.
I sassolini bianchi, polvere, verde, erba.
I nascondigli più impensabili, la conta.
Eravamo tanti ma nessuno voleva mai contare.
A me piaceva sai?
Era la stessa serie di numeri, che quando non riesco a prendere sonno, faccio ancora.
Mi sentivo bene quando lo facevo, mi accecavo ed ero contenta.
Ma variava, c'erano volte in cui volevo nascondermi e allora, dentro il rimorchio del trattore coperta da un telo bianco, dietro la tenda in cantina, e tanti altri luoghi che ho dimenticato.
Nessuno mi trovava mai.
Ora invece gioco a nascondermi con le mie paure.
Conto io o contano loro?
Mi troveranno loro o le troverò io?
TANA.

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Hai mai pensato alla tua vita da una prospettiva diversa? Hai mai creduto all'amore? Hai mai pensato di aver sbagliato tutto nella vita? Hai mai creduto di essere invincibile? Hai mai provato la sensazione di sentirti arrabbiata con te stessa? Hai mai voluto perdere qualcuno? Sorridi mai di cuore?

Vivo con la costante paura di aver fatto scelte sbagliate.
A volte mi capita di fermarmi un attimo e pensare: 'Okay, si può sempre ricominciare'. In realtà non è così. A ventuno anni le decisioni che prendi sono quelle che poi riverseranno sul tuo futuro. Ho indecisioni e domande continue su questo.
'È veramente la scelta giusta?'
'Sei sicura che sia questo quello che vuoi?'.
La risposta è sempre no.
Quel no che mi perseguita anche quando sento di poter essere davvero felice. Quel no che c'è e continuerà ad esserci, costante, infallibile, immutabile.
Credo che nessuno ora può essere capace di dirmi che stia sbagliando, quello sarò io a stabilirlo quando ci sarà quel momento che mi consentirà di pensarci.
Mi chiedi dell'amore, posso solo dirti che ho visto amare, ma non ho amato.
Ho visto le persone riempirsi, l'ho viste scambiarsi la vita, l'ho viste con occhi vivi.
Ho visto combattere per amore, ho visto vincere.
Ho visto me stessa soffrire, ma non era ancora amore, e allora ho iniziato ad avere paura. Ho lasciato andare.
'L'amore non fa per me'.
Ma nell'amore ci credo, semplicemente credo che io non sappia amare, o almeno, non in quel modo. Non nel modo totalizzante e viscerale che ho come esempio.
Forse parlo così perché non è mai arrivato nessuno a farmi provare cose che io stessa mi sono rifiutata di provare.
Perché sì, posso impormi di non provare nulla, ma se arrivasse quella persona, quella giusta, mi lascerei andare anche io.
'Hai solo paura'.
Ed è in quel momento che mi sentirò invincibile, con un amore e una famiglia a coccolarmi le ossa.
Mi sono sentita invincibile, lo sento ancora.
Ero piccola, stavo sulle spalle di mio padre e in quel momento avrei potuto essere padrona del mondo, protetta ed invincibile.
Lo sento ancora, quando sono a tirocinio e vedo le persone malate sorridermi, solo perché io mi sono avvicinata ponendogli una carezza, sorridono, nonostante tutto.
Lo sento quando le mie amiche mi ricordano ogni giorno il motivo per il quale mi stiano affianco.
Ma allo stesso tempo, ci sono momenti in cui, sì, sono arrabbiata con me stessa.
E sai quando?
Quando credo di non essere abbastanza per gli altri. Quando credo di essere banale. Quando la vergogna e l'insicurezza si impossessano di me. Quando so che per colpa di questo voglio allontanare le persone, perché semplicemente credo di non essere alla loro altezza. Lì, in quell'esatto istante ho bisogno di dire 'addio'.
Ho voluto allontanare la mia migliore amica, dopo quattordici anni. Di punto in bianco desiderò altre compagnie, ed io in quel momento della mia vita avevo bisogno di tutto, tranne che di questo.
Mi dissi che lei non era più la stessa e me ne andai. Ho sentito che era ora di fare quella scelta, 'o io o lei'.
IO.
Tornò, sai? Tornò perché era troppo gelosa di vedermi felice con alte persone, persone con il quale, finalmente, riuscivo ad essere me stessa.
Sono loro che mi fanno sorridere di cuore.
Loro e il cielo.

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Cosa è importante per te?

Un abbraccio.
Un sorriso.
I dolci.
I fiori.
La sincerità.
La mia famiglia.
Le mie amiche.
Tu.
Harry.
Il cielo e la luna.
Londra.
I dipinti.
Il rispetto.
I miei sogni.
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Hai letto che Harry diventa ambasciatore unicef?

Sì e sono ancora senza parole.
Davvero.
Potrei essere meno orgogliosa di lui?
Continua a regalarmi gioie e vittorie.
Per me rimarrà sempre la persona più bella all'interno di questo mondo, e me lo riconferma ogni giorno che passa.
Solo lui è in grado di stupirmi volta dopo volta.
Ormai dovrei essere abituata no?
No, non lo sono e puntualmente finisco in lacrime per quanta gioia e orgoglio mi fa provare.
A volte penso che ormai non c'è più nulla che possa fare per farmi sentire più piena di lui, ma mi ritrovo sempre a sbagliare.
Non c'è sensazione migliore che sentirmi così fiera della mia luce.
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Oggi ripensavo con nostalgia alla minestrina con le stelline che mi preparava nonna e ai flauti al latte che mi comprava mamma. Ti chiedo, c'è una merendina/un dolce/un piatto che ti ricorda la tua infanzia? Lo mangi spesso oppure ne senti la mancanza?

Un dolce ricordo di mia nonna è quando il pomeriggio appena aprivo gli occhi, dopo il riposo pomeridiano, mi chiedeva se avessi fame. Comprava le fetta al latte per me, ma la maggior parte delle volte preferivo il suo pane con il pomodoro.
Lo mangio ancora, spesso con il suo ricordo, e mi chiedo sempre perché quello che faccio io non è mai buono come quello che mi faceva lei.

Oggi il mio capo mi ha elencato quali sono gli unici veri doni che il paradiso ci ha lasciato. Per te (se ne abbiamo), quali sono?

Il suono delle melodie.
Il cielo.
Il verde.
Le stelle.
I libri.
Le persone alla quale voglio bene.
I sentimenti.
Non so se sono esattamente doni del paradiso ma sono doni per me.
Quali sono i tuoi doni invece?

Magari la troverai una cosa banale, ma nel mondo sono nate delle pizze davvero strane: pizza funghi e cicale, pizza ananas e prosciutto, pizza Mc Donald's. Ti chiedo, se avessi la possibilità di creare una pizza nuova, mai sentita, come la condiresti e come la chiameresti? Buona giornata ?

Io vorrei una pizza dolce.
Invece del pizzico di sale nell'impasto metterei un po' di zucchero.
Come condimento spargerei la crema della cheesecake .
La guarnirò con biscotti spezzati in quattro, pan di stelle, abbracci e gocciole.
Si chiamerà, 'il nostro angolo di paradiso'.

"Sam è stata il mio coraggio" Piango. ♥

pabitel
Oh Fra. ?
Non è nient'altro che la verità.
Ti ringrazio ancora oggi.
Sono felice di come è nato tutto tra noi, lo sai già.
Un abbraccio da lontano.
?
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