In tutta sincerità, ci provo costantemente, ma non sempre mi è facile od immediato o, spesso e volentieri, possibile.
Da un lato della medaglia vi è la consapevolezza che è giusto amarsi perdutamente, avere stima di sé, nei pregi e nei difetti, perché, volenti o nolenti, siamo coloro con cui passeremo il resto dell'esistenza, lunga o corta che sia; dall'altro lato vi sono i difetti, le incongruenze, le asimmetrie, le incoerenze, le sorprese - negative - e tutto ciò che non tollererei in un'ipotetica amica/compagna di vita.
Eppure - eppure! - eccomi qua; un agglomerato di insicurezze, decisioni giuste e sbagliate, amor proprio, confidenza, autostima vacillante, sorrisi storti, conflitti interiori... Il tutto in perfetto equilibrio, come lo Yin e lo Yang, come un funambolo su di una fune, a bilanciarsi a destra e sinistra per non cadere.
E poi mi rendo conto che nessuno è perfetto, nessuno è come vorremmo che fosse - neanche noi stessi; perciò, sì, mi innamorerei di me, perdutamente, irrimediabilmente, abbracciando tutto ciò che mi caratterizza e cercando di non cambiare assolutamente niente.
Son come un fiore, che attende di sbocciare, sprigionando tutta la sua meraviglia interiore.
Ti ringrazio per questa bellissima domanda. 💐
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