Una nuova notte, un nuovo gioco.
Era la seconda nottata al college e, ovviamente, non ero per nulla stanca. "Che anima notturna" mi commentai prima di vestirmi con un abito bianco e truccarmi a dovere,dopotutto sarei andata a trovare il guardiano piú stronzœ e simpatico del college.
Uscii di soppiatto e percorsi la stessa strada del giorno precedente, ma senza tappe, quel giofno avevo una meta ben precisa.
Uscii nel giardino, ma mi sembró di girare a vuoto data la sua assenza "ma dove si sará cacciato?" mi chiesi, quando ecco la torcia posarsi su di me.
-Evidentemente no, signor so tutto io, altrimenti non sarei qui.-
Lo squadrai. Non capivo perchè non cedesse, erano sempre ceduti tutti.
-Poi come puoi dire che non posso capire se prima non mi spieghi il motivo per cui tu ci tenga tanto? Cosa che immagino tu non sappia fare a causa della tua mente chiusa e per l'antipatia che provi per me.-
-Che le persone si diano una gran bella svegliata.-
-Eddai, amore, non fare l'antipatico che sai benissimo che stavo scherzando.- sbuffai nuovamente -Ma lasciami vivere, no? Sto qui buonina e zittina, ma tu non mi fracassare la minchiæ con sta storia ce devo tornare in camera.-
-Mhhh- mormorai con un visino imbronciato che avrebbe sciolto anche un cubetto di ghiaccio,ma non il guardiano.
-Perchè non dovresti farlo?- rplicai.
-Vieni tu a darmi una botta?-
-Non mi sembra di aver citato nessuna gara, anzi, è solo /un passatempo/ notturno per colmare le mie ore d'insonnia.
Eddai, dimmi il tuo nome e poi smetto di darti fastidio.- lo guardai dritto nelle palle degli occhi ed incrociai le dita.
*finto
-Diciamo che non sono una che si arrende facilmente, guardiano.- risposi orgogliosa della mia testardaggine. Guardiano..mmh.. neanche sapevo il suo nome.
-Guardiano, ma lo sai che non ci siamo neanche presentati?!- esclamai con un into broncio.
-Non me lo cambiano perchè "chi bella vuole apparire, un pochino deve soffrire".- citai le testuali parole dell'inserviente che non riuscii a convincere nemmeno con le mille lamentele e motivazioni ragionevoli.
-Deduco che non possa dormire qui. Un vero peccato data la comoditá del tuo letto.- sbuffai uscendo dalla stanza.
Appena ritornammo davanti all'edificio, schioccai un bacio sulla guancia del guardiano. -A domani, scemo con la torcia.- ridacchiai e sparii oltre le porte.
Entrai tranquillamente, come se nulla fosse e mi sedetti sul letto che pochi istanti dopo iniziai a tastare. -Non vedo quale sia il problema. Il tuo letto è davvero comodo, un po' sfondato, ma comodo... dovresti provare i nostri: i materassi sono durissimi perchè le principessineodiose devono tenere la schiena dritta anche mentre dormono.- sbottai.
-Finalmente!- esultai sotto voce appena sentii quelle parole.
Non sapendo cosa dire mi limitai a seguirlo avvicinandomi sempre di piú a lui, fino ad afferrargli il braccio. Era stato gentile, quindi potevo riniziare ad adorarlo...okay, forse ero leggermente bipolare.