La replica benevola della Evans, disposta a dimenticare l'accaduto in favore di attività più stimolanti e dedicare un pensiero agli impegni degli insegnanti, provocano un cenno col capo nell'istinto di Andromeda, che non riesce a trattenere il sorriso. Difficilmente la Black si trova nella stimolante condizione di far perdurare il sorriso sulle sue labbra, ma la situazione la diverte più di quanto si ci aspetterebbe da lei, e riversa su Lily tale entusiasmo.
‹‹ Non penso che vedere qualche livido sulla pelle dei Serpeverde sia così spiacevole, in realtà. ›› riflette Andromeda con percepibile ironia, dedicando le sue attenzioni ai possibili godimenti di una Grifondoro caposcuola perennemente costretta a farsi valere sulla perfidia dei compagni verdi━argento.
‹‹ Ma se ti aiuta a non pensarci, possiamo fare due passi insieme. ››
Così facendo, Andromeda infila un braccio nell'incavo di quello di Lily, incamminandosi verso la lunghezza del corridoio e mantenendo gli occhi vigili in cerca dei suoi inseguitori. Per quanto sia il contesto a favorire la compagnia delle due giovani, la Serpeverde è felice di avere una buona scusa per passare del tempo con la sua conoscenza più recente. Certo Andromeda non sarebbe abbastanza sfacciata da proporle di studiare insieme le più recenti lezioni di Difesa contro le arti oscure, ma coglie al volo l'occasione servitale su un piatto d'argento ━ sperando che anche Lily sia altrettanto propensa alle chiacchiere.

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Nascosta agli occhi attenti dei compagni, Andromeda si pone una mano sul petto e respira profondamente per riprendere fiato dopo la corsa. Nonostante la tranquillità del momento, però, non abbassa la guardia e continua ad osservare gli studenti in cerca di una serpe pronta ad incastrarla. Quasi non ascolta le prime parole pronunciate da Lily, sorvolando sulle reali dinamiche dell'incidente dopo essersi assicurata che la rossa stia bene. Ad attirare la sua attenzione è, piuttosto, la realizzazione della posizione scolastica che ella ricopre: la Grifondoro è la caposcuola in carica, ed in quanto tale, ha il permesso di denunciare il giochetto dei Serpeverde agli insegnanti.
Con uno scatto della testa, Andromeda torna con lo sguardo sull'espressione inquisitoria di Lily e tentenna incerta per qualche istante.
‹‹ Oh, ehm ━ ››
Valuta se sia opportuno dirle la verità, mettendo così in punizione se stessa e i compagni. In fondo, però, è convinta che scorrazzare per i corridoi sia un'azione di poco conto ed in quanto tale non meriti tanta risonanza.
‹‹ Se te lo dicessi poi tu dovresti fare rapporto e sicuramente hai di meglio da fare che star dietro a certi piantagrane, giusto? ›› propone con ironia, marcando il tono lusinghiero.
L'atteggiamento sfrontato di Andromeda le calza a pennello, ma l'entusiasmo le impedisce di ricordare a chi si rivolge in questo preciso istante: ha conosciuto Lily solo di recente e non ha ancora avuto modo di dedicarsi a lei con tanta audacia.

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I Serpeverde, ed in particolare le sorelle Black ed i loro amici, non rinunciano a seminare il caos nemmeno per un giorno. Solitamente trovano il modo per creare quanto più scompiglio nel minor tempo possibile, così da non essere colti dai prefetti con le mani nel sacco, ma talvolta non resistono alla tentazione di attività prolungate.
In un venerdì primaverile è Regulus Black a proporre uno scontro aperto tra i corridoi del castello tra cacciatori e prede. I partecipanti vengono smistati nelle due squadre in base ad un infantile giochetto: il primo studente o la prima studentessa a far cedere la concentrazione di un wingardium leviosa — stuzzicato da alcune scintille scoppiettanti incantate da Regulus in persona — è la prima preda e può scegliere la sua intera squadra. Quest'ultima, avvantaggiata da qualche minuto di distacco alla partenza, corre per il castello con l'intento di sfuggire agli avversari. L'obiettivo finale? Mai scoperto, essendo le prede sempre tutte catturate prima del coprifuoco.
A quello spiacevole evento Andromeda partecipa con fastidioso entusiasmo, perchè negli incantesimi se la cava bene, e finisce sempre per farsi catturare per sua spontanea volontà e porre così fine al gioco.
Alternatisi alcuni momenti di furore ad altri di calma, Andromeda resta in piedi con la schiena contro una piglia del piano terra, dove può osservare da una finestra i movimenti nel corridoio di fronte. Pronta a scattare, quando Regulus si indirizza verso il posto sicuro della cugina, quest'ultima corre per l'ampio corridoio senza badare agli studenti di altre casate che la osservano straniti. Quando giunge all'angolo con il perpendicolare corridoio, però, è tanto disattenta da inciampare in un'altra persona: Lilian Evans, la Grifondoro con cui ha avuto il piacere di conversare di recente. Certo non si aspettava di reincontrarla in queste circostanze, ma date le premesse decide istintivamente di ritrarla dietro l'angolo assieme a lei, lasciandola indietro mentre si sporge appena per controllare i movimenti di Regulus. Quando il Serpeverde si avvia per le scale, Andromeda rilassa i muscoli e torna a guardare Lily.
‹‹ Scusa se ti ho investita. ›› dice concedendosi una piccola risata.

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Sirius ha sempre il vizio di mettere Andromeda davanti ai problemi che le affollano la mente e successivamente installa in lei alcuni mezzi per affrontarli. Per quanto sia difficile trovarsi in una situazione simile, la Black ne esce sempre maturata e grata al cugino per averle aperto un po' più gli occhi sulla sua vita futura.
La freccia colpisce il centro del bersaglio quando le ricorda di non deludere se stessa, poiché i valori a cui è legata Andromeda le ricordano costantemente cosa desidera essere: si limita a sopravvivere senza compiere alcun passo falso, ma nel mentre riflette sul momento in cui le sarà imposto di compiere incantesimi oscuri, maledicendosi per non essere ancora riuscita a discostarsi da chi li pratica.
Forse, si domanda, lei è destinata ad una vita di magia nera: Sirius, a differenza sua, è un Grifondoro e rivela di amare la famiglia Black nonostante se ne sia discostato. Andromeda realizza quindi che non è solo il dolore di separarsi da coloro che ama, ma dentro di lei regna la consapevolezza che, una volta presa una decisione, non sarà più amata da nessuno ━ tranne che da Sirius, ancora una volta.
Immersa nei suoi pensieri, non risponde alle parole del cugino ma si lascia avvolgere dal suo abbraccio caldo e si gode la beata sensazione di comprensione.
‹‹ Quale sarebbe il primo passo? ›› domanda con voce grave. ‹‹ Insomma, tu cosa faresti al mio posto per dare il via a questa... presa di posizione? ››
Essendosi già trovato in una condizione simile, Andromeda crede che il cugino possa offrirle un punto di partenza, una spinta legata ad una precisa azione da compiere per indirizzarla verso il giusto sentiero.

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Andromeda sente il bisogno di giustificarsi senza una reale necessità in qualsivoglia situazione: in parte è colpa delle sue attitudini caratteriali, in parte è per via degli obblighi famigliari. Qualunque sia la motivazione, però, non cambia il suo bisogno di rimarcare la verità dietro le sue azioni, e si domanda se anche a Lily capita di sentirsi così. Seppur per tutt'altre ragioni, anche la Grifondoro deve sentirsi costantemente osservata e giudicata, e riflettendoci, Andromeda si sente così sciocca per le sue futili problematiche quotidiane.
‹‹ Sei gentile a dirlo. ›› replica la Black con sincerità. Sulle spalle sente il peso della colpa ogni giorno: la colpa per essere nata con un cognome celebre, la colpa di sentirsi inadeguata, la colpa per non impedire a Bellatrix di insultare coloro che ritiene inferiori. Da tempo desidera avere conferma dei suoi sentimenti discordanti rispetto alla famiglia, e nel pomeriggio in compagnia di Lily ne ha avuta la prova.
Al momento di dividersi, Andromeda si sforza di credere che lei e la rossa avranno modo di conoscersi meglio, in futuro. È convinta di aver fatto numerosi passi avanti nella scoperta dei suoi sentimenti più profondi stando in sua compagnia, e ciò la spaventa ma ne è altrettanto emozionata, quasi stordita.
‹‹ Sì, credo che noterebbero la mia assenza ━ purtroppo. ›› sorride ironica pensando all'atteggiamento apprensivo delle sorelle e dei Serpeverde suoi amici. Ad incoraggiare la separazione da Lily, infatti, non è solo la differenziazione in casate durante i pasti in Sala Grande, ma anche la consapevolezza delle cattive voci che possono mettere la nata babbana in una spiacevole situazione. Inoltre, Andromeda vorrebbe riporre il libro di incantesimi nel dormitorio prima di raggiungere i compagni per la cena.
I passi delle due rallentano fino a fermarsi all'unisono.
‹‹ Speriamo di incontrarci di nuovo senza l'imbroglio dei libri. E magari con un po' di tranquillità in più. ››
Annuisce come per dar conferma a se stessa delle sue parole e attende che Lily, per prima, si allontani per raggiungere i suoi amici e prepararsi al banchetto.

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Ancora una volta, Andromeda viene colta di sorpresa da un lato caratteriale di Lily: a stupirla è la sua capacità di analisi delle persone ━ in questo caso Bellatrix ━ che nega, però, la nota aspra con cui solitamente si è soliti imporre giudizi sugli altri. Lilian è rapida e pulita nel proporre una sua impressione sul comportamento di Bella, ma la sua onestà non infastidisce affatto Andromeda, che si trova d'accordo con le sue parole. La secondogenita sospetta che la sorella maggiore necessiti di sfogare la rabbia che risiede nella sua anima, accumulata talvolta involontariamente e talvolta con consapevolezza. Anche Andromeda sente bruciare in sé il fuoco dell'ira, coltivata fin da bambina, ma la tiene a bada col suo spirito fatto di neve e ghiaccio ━ perfettamente in contrapposizione.
Si limita ad annuire, dimostrando di aver compreso le parole di Lily e ammettendo di condividerle. Chissà se alla Grifondoro risulta spontaneo comunicare ad Andromeda tali pensieri, o se è stata quest'ultima ad istigarla e portarla fuori dalla sua zona di comfort. Non le dispiace affatto, però, conoscerne le riflessioni, poiché nessuno trova mai il coraggio di parlarle con tanta franchezza.
‹‹ Mi dispiace. ›› dice Andromeda abbassando la voce. Non tocca a lei giustificarsi per i modi sgradevoli della sorella, ma in quelle scuse nasconde la vergogna per tutto ciò che la sua famiglia rappresenta agli occhi di Lily e dei compagni a lei più simili. Non approfondisce a voce alta, non è pronta ad allontanarsi tanto dalla sua famiglia, ma il cuore è forse un po' più leggero adesso.
Quando si accorge del sorriso di Lily, volto probabilmente ad alleviare la tensione creatasi tra loro, le due sono ormai giunte all'ingresso del castello, dove altri studenti si accumulano per poi dividersi tra i corridoi e prepararsi alla cena in Sala Grande.

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