#cloud

..le forze alleate erano stremate e in netto svantaggio. Astrid era basista, spaventata, smarrita in questa veste nuova che ancora non conosceva, ma una mano amica e rincuorante si adagiò sulla sua spalla, la figura sbiadita di Cloud era lì con lei.
C: il tuo eidolon vive in te, non ci sono formule magiche da dire, tutto ciò che devi fare è visualizzare chi vuoi guarire, chi vuoi proteggere, al resto penserà tutto il tuo spirito. Ho fiducia in te..-
E mentre l'immagine di Cloud andava dissolvendosi per sempre, un'incredibile forza si sprigionava all'interno della giovane, che concentrandosi, immaginò una potente barriera protettiva, e nell'istante esatto in cui Sukuna sferrò il suo attacco, lo stesso impattò contro un qualcosa di invisibile, un qualcosa di così potente da resistere a quell'attacco e salvare i suoi alleati.
Sbigottimento generale, e un attimo dopo, lo sguardo dei presenti si diresse nello stesso punto, e tutti, nessuno escluso videro la rinascita di un'Astrid come nessuno poteva immaginare, ma solo in tre capirono l'essenza della nuova guaritrice, e se per Sukoru fu gioia viva nel cuore, per Kuja uno strano stato di ammirazione, per Sukuna fu solo la goccia che fece traboccare il vaso, e la sua ira come la sua aura esplosero, un boato tale da squarciare il cielo e spaccare la terra.
Suk: Astrid, devi curarci subito, abbiamo bisogno di te-
Kuja scagliò nuovamente Bahamut contro Sukuna mentre Illyasviel cercò di interferire con la mente del re degli eidolon, avrebbero resistito solo per pochi istanti, ma sufficienti alla giovane per ripristinare totalmente le energie fisiche agli alleati e, a potenziare ulteriormente la barriera difensiva, il gruppo ora era compatto, ristabilito, non c'era tempo per i convenevoli, non ora.
S: MALEDETTA SGUALDRINA, ORA MI ASSICURERÒ CHE LA TUA DIPARTITA SIA ETERNA!-
L'eidolon maledetto partí, e con tutta la sua furia riuscì ad eliminare prima il Re drago, poi, ribaltando la situazione, non solo espulse l'abilità di Illyasviel dalla propria mente, ma usando lo stesso principio entrò nelle menti di tutti causando un violento black out cerebrale, a tutti tranne che ad Astrid; doveva fare qualcosa e in fretta. La giovane, eliminò temporaneamente la barriera protettiva sfidando direttamente Sukuna, è lei che desideri, attaccala.
Non importa quanto uno sia potente, intelligente, magnifico, nessuno viene meno alla perdita di lucidità in caso di ira, e l'occasione era troppo ghiotta. Sukuna apparve all'improvviso innanzi ad Astrid e, ancora una volta, la sua mano possente afferrò il collo della giovane ma, questa volta non vi era paura, non vi era dolore, questa volta il ghigno beffardo delineò le labbra di Astrid. Scacco matto Sukuna.
S: I poteri ti hanno dato alla testa ragazzina, la tua fine è scritta-
Rewind: nell'istante esatto in cui Astrid fece cadere la barriera, ordinò al suo eidolon di uscire..
Pt.6

View more

Quella maledizione, stanca delle creature, attaccò il loro pianeta diverse volte, e dopo l'ultimo e tremendo attacco che ridusse ad un terzo la popolazione mondiale, si ritirò dormiente, lasciando su quel pianeta il suo lascito di morte e distruzione, un monito per ricordare che la cattiveria sono gli abitanti del mondo. Egli è soprannominato l'imperatore degli eidolon, dall'alba dei tempi mai si era visto uno spirito così potente e distruttivo, è fuori dalla portata di chiunque, il suo nome in lingua antica significa appunto re delle male o Dio maledetto, ed è tradotto col nome di Sukuna. Tuttavia, in quanto eidolon, anche per lui vigono le stesse regole che per gli altri, ma è un re, non sceglierà mai nessuno che non sia se stesso e, spiace dirlo, ma gli amici di Astrid in questo stato dureranno poco contro di lui, batterlo sarebbe stato impossibile. Per ovvietà, restava solo una strada da seguire, ma prima di tutto, restava un'unica domanda da porre alla giovane.
Ca: qual è la tua scelta, lasciarti andare e diventare un tutt'uno con l'albero di Lifa o, accettare il mio supporto, e tornare in vita per aiutare tuo nonno a sconfiggere Sukuna?-
La domanda sembrò solo una formalità, ora la giovane aveva le nozioni, le conoscenze, ma soprattutto un nuovo potere. Sukuna è e resta un qualcosa di imbattibile, ma se non puoi battere il nemico fattelo amico, o..aggira il sistema.
C: ho fiducia in te Astrid, dacché ti ho vista ho capito che eri speciale, strana ma speciale, e hai un sorriso bellissimo, quindi non essere triste, vendica la mia morte, e ricorda, se guardi nel tuo cuore, io sarò sempre vicino a te, e ti darò tutto il mio sostegno-
E ci fu un ennesimo, intenso e sentito ultimo abbraccio, un vortice di emozioni positive, un corpo può morire, ma l'anima vive in eterno, e Cloud, avrebbe fatto spiritualmente tutto ciò che in vita non gli era più concesso di fare.
Ca: padroncina Astrid, è ora di andare a prenderci Sukuna!-
La morte non è mai un addio, ma un arrivederci. Quindi vai Astrid, è il tuo momento di vivere, la morte può attendere.
CAPITOLO 4: Return back.
All'interno di Lifa, l'albero della vita, Carbuncle si fuse con l'anima di Astrid, siglando a tutti gli effetti il contratto a vita, e in un attimo dopo, la sensazione che la giovane provò, fu quella di essere risucchiata da un vortice che ne centrifugò ogni percezione, fu luce abbagliante, poi oscurità, smarrimento, caos e infine quiete. Dopo alcuni istanti, la giovane venne attirata da un lontano brusio ovattato, che secondo dopo secondo divenne sempre più nitido, e con esso, anche le immagini dapprima sbiadite divennero nitide, in lontananza, Sukuna al massimo del suo potere era intento a combattere contro Sukoru e non solo, con lui vi erano Kuja, Jeremiah, Euphemia e Illyasviel, ma la situazione venne subito chiara, poiché se il re degli eidolon era fisicamente ferito ma, spiritualmente al massimo dello splendore e della forma..
Pt.5

View more

Carbuncle successivamente spiegò il perché della sua scelta, che ricadde sulla giovane per la sua purezza di cuore, per la sua empatia e bontà d'animo, trovando in ella la padrona che avrebbe padroneggiato il potere di difesa e guarigione per nobili scopi. Oltre ad avere totali poteri curativi e di arti magiche di difesa, Astrid invocando il suo eidolon avrebbe potuto raddoppiare l'efficacia dei suoi poteri, e usare a sua scelta (e discapito) un'arte magica unica ma al contempo pericolosa: "coda di Fenice". Questa magia d'élite, consiste nell'atto della resurrezione, può essere usata una sola volta per persona/creatura, riavvolgendo il tempo sino ad un attimo prima del decesso, è in grado di riportare in vita e in piena salute il defunto, ma il prezzo da pagare diventa alto, poiché più viene usata quest'arte, più comporta la perdita di emotività, giungendo fino al punto critico, dove a quel punto, senza alcuna possibilità di ritorno, l'utilizzatore della coda di Fenice vivrebbe privo di emozioni e sentimenti. Appreso questo passaggio, passò alla domanda successiva, ovvero..dove si trovavano? Su Tera, non esistono paradiso o inferno, e non esiste la morte dell'anima, quando l'involucro si spegne, tutte le anime vengono assorbite da un albero millenario chiamato l'albero di Lifa, esso è l'albero della vita, dove tutte le anime, in maniera indistinta vengono assorbite da questo albero magico, esso è il fulcro della vita, fin quando egli esisterà la vita su Tera sarà garantita. Cloud ovviamente era lì per ovvie ragioni, gli spiriti hanno libero accesso ovunque, quindi lei era lì..poiché deceduta? No, non ancora, il suo involucro era in stallo, tra la vita e la morte, le sorti dipendevano unicamente da lei, in sostanza doveva scegliere se lasciarsi andare e perire nel corpo, oppure reagire per tornare in vita. Tornare in vita ma a che pro, dato che tutti i suoi cari erano deceduti? Menzogna, solo una grande menzogna usata abilmente dal nemico. Carbuncle, fece vedere ad Astrid che non solo Sukoru era vivo, ma che insieme a degli alleati stava combattendo contro quella maligna entità, spiegando inoltre che, nessuno eidolon ha la capacità di aprire portali, quindi non sarebbe potuto giungere sulla Terra per attaccare la sua famiglia. Astrid, tira un respiro di sollievo, la tua famiglia sta bene. Giusto, ma chi era quella entità contro Sukoru e i suoi amici stavano combattendo?
In un lontano passato di cui non si ha memoria, gli esseri viventi abitarono i mondi di quella dimensione nei peggiori dei modi, cattiveria, superbia, menefreghismo, pigrizia, il male e i malori degli esseri viventi crebbe, crebbe sempre di più fin quando l'oscurità, talmente densa e vivida lentamente prese forma, e nutrendosi di tutto quel male divenne sempre più forte, sempre più alimentata. Essa non è una creatura e nemmeno uno spirito, essa è La maledizione per eccellenza, che va oltre ogni cosa. Nella lingua antica la parola "malvagità" aveva il nome di Sin.
Pt.4

View more

..mentre alle sue spalle, Sukoru, Euphemia e Jeremiah, sfoderate le loro armi magiche, iniziarono ad attaccare anch'essi. Lo scontro finale era iniziato.
Capitolo 3: la luce nell'oscurità.
Astrid, cadde in un sordo e cieco oblio, era come ritrovarsi nelle profondità più remote dell'oceano, ma senza la sensazione di annegamento. Buio, silenzio, e null'altro. Era viva o era morta? Era il purgatorio o erano le porte degli inferi? Il corpo della ragazza s'innabissò per minuti infiniti prima di toccare il fondo, e ora?
*Astrid..Astrid, segui la mia voce"
Ancora quella calma, sconosciuta ma rincuorante voce, continuava a chiamare il suo nome, ed ella, non poté che seguirla, nel buio di quell'oblio camminò, senza meta, con la sola speranza di poter trovare una via d'uscita, e proprio quando quella speranza sembrò venir meno che, una fioca luce diede nuova speranza alla giovane.
"Astrid, vieni ci sei quasi"
Corri Astrid, corri. E corse, cercò e trovò disperatamente le ultime forze, ancora pochi metri, sempre meno, sempre meno, e poi giunse calda ed accogliente quella bianca luce ad abbracciarla, così intensa da farle perdere la vista, pochi secondi di annebbiamento, e quando lentamente la vista tornò, ciò che vide non aveva senso ne logica, stupore, sbigottimento, ma quel sorriso nato in maniera spontanea sulle labbra della ragazza, furono la cosa più bella mai vista, almeno nelle ultime ore.
C: tranquilla Astrid, non sei morta e non sei impazzita-
Calda e rassicurante, la voce di Cloud giunse alle orecchie di Astrid. Il giovane la raggiunse, stringendola a se con tutta la forza che aveva, un abbraccio spontaneo che diceva tutto e più di tutto, una rassicurazione del fatto che era al sicuro, lì nessuno le avrebbe fatto del male. Ma gli effetti speciali non erano finiti, poiché alle spalle di Cloud spuntò una creatura, un'adorabile creatura simile ad un incrocio tra un gatto ed una volpe, dalla pelliccia verde/azzurra, con un evidente rubino incastonato nella fronte da cui speigina il suo potere, zampettò sino ad avvicinarsi ai due per poi prendere parola.
Ca: cara Astrid, ti stavo aspettando-
Quella calda e rassicurante voce, che da ore sussurrava nella mente di Astrid finalmente ebbe un volto. Si Astrid si, respira, è tutto vero e, ogni tua domanda avrà una risposta.
Ca: io sono Carbuncle, sono un eidolon, uno spirito di supporto magico curativo. Ho sentito il tuo arrivo su Tera e, da quell'istante ho capito che eri la persona degna che stavo aspettando. Da questo istante io sarò parte di te, i miei poteri sono tuoi, la mia vita è devota a te-
Gli eidolon, sono spiriti liberi che possono legarsi ad una persona, come in un contratto a vita. Servigi e lealtà vengono donati per scelta o per obbligo, e nel secondo caso può avvenire in due modi: sconfiggendo l'eidolon che dichiarando l'arresa si vincola per contratto o, salvandogli la vita, quindi un unione nata per sdebitarsi.
Pt.3

View more

..i suoi sadici occhi avrebbero affrontato e distrutto quelli intimoriti della giovane, sorrise, mentre la mano destra, leggera, si adagiò sul suo viso, col dito ne passò i contorni, soffermandosi su quelle candide labbra, e poi giù, dalle spalle sino al petto, e poi giù ancora, apprezzandone la pelle vellutata, non si poteva negare la rara bellezza della giovane, ma a lui non interessava minimamente, no, era un'amante dei suoni, tipo quelli che da lì a poco la giovane avrebbe decantato per lui.
Suoni, di ossa che andavano a fratturarsi e rompersi sotto la pioggia violenta di pugni che andarono ad investirla, suoni, di urla strazianti di dolore, ancora e ripetuti, una pioggia violenta, un nubifragio, uno tsunami di colpi ripetuti, poteva sentire gli organi iniziare a cedere, eppure, nella rassegnazione della giovane, c'era ancora tanta, troppa voglia di vivere.
-Sei resistente, te lo concedo-
Sferrò un ultimo attacco, sbattendo con inaudita violenza il corpo della giovane contro il possente tronco di un albero..ancora musica per le sue orecchie, il tempo dei giochi stava per finire, lasciò quindi quell'ammasso tumefatto cadere al suolo, ma ne rubò la mente, proiettando in lei, pensieri vividi, così reali e veri da non poter sembrare semplici proiezioni.
Sukoru, Cloud prima, e poi giunto sulla Terra, la stessa infausta sorte di prematura dipartita, conseguenze di torture e agonia toccò a Laia, James ma non a Levi, no, per lui l'entità usò clemenza, torturandolo a morte solo per poi riportarlo in vita, giorno, dopo giorno fino alla fine della sua eterna esistenza, e quando la mente di Astrid, ormai inerme, si arrese alla dannazione della sofferenza eterna, l'entità la lasciò cadere nell'oblio, in un mondo oscuro e dimenticato dal tempo e dallo spazio, mentre il suo corpo pian piano andava spegnendosi.
CAPITOLO 2: la cavalleria.
Troppo preso dal suo passatempo, l'entità si accorse tardi, del giungere di nuovi personaggi, pedine aggiunte sulla scacchiera, e l'incredulità non fu tanto per i nuovi arrivati, quanto nel vedere il guerriero dagli scuri capelli vivo e vegeto pioverli addosso colpendolo con un fendente che lo ferì alla spalla, la bestia digrignò i denti, si mise in posizione di difesa guardando uno ad uno i nuovi arrivati.
-Cinque contro uno! Siete ancora in svantaggio terrestri!-
Sentenziò, mentre uno squarcio nel cielo si formò, una palla infuocata sbucò a velocità supersonica, e mentre il fuoco andava diradandosi la figura di un possente e maestoso drago prese forma.
K: Bahamut, distruggi!-
Bahamut, il re drago, il padre santificato, il primo sire, uno degli eidolon (spiriti di invocazione) più potenti mai esistiti, un puro concentrato di fuoco e arti magiche, difficile da battere, impossibile da uccidere. In tutta la sua potenza e maestosità scese dal cielo e, con la determinazione che lo contraddistingueva iniziò ad attaccare l'entità nemica, portandolo a muoversi per schivare o parare i potenti attacchi del drago..
Pt.2

View more

Le lacrime rigarono il viso.
: ‘’che cosa ci faccio io qui? Perché sono vittima di tutto questo? A che tipo di flagello sono incappata? Anima pesante. Uccidimi, ti prego. No! Non voglio morire. Ho paura. Ho maledettamente paura.’’
La danza del Diavolo: oh no, in confronto a Lui, il Diavolo è un grazioso angelo del paradiso. Era giunta la sua fine, che vita miserabile, colma di rimpianti, di gesta accantonate, di emozioni assopite, un coraggio mancato. Cloud era stremato al suolo, non gli era nemmeno stata concessa la dignità di esalare un ultimo respiro, la sua unica preoccupazione fu quella di salvarla. Il senso di colpa la divorò. Cosa avrebbe pensato Sukoru? Come avrebbe potuto vivere con tale peso?
Vivere? ...certo che non avrebbe vissuto, la Bestia la stava prendendo, si burlava della sua debolezza. Una feccia che pesta e contamina il suono, indegna. Un’aberrazione vestita da angioletto. Creatura menzognera. Aiutati che / Dio / ti aiuta, ma chi vuole salvare un’anima vergognosa come la tua? Compi il tuo ultimo gesto, sii l’artefice del tuo destino e ammazzati, Martire!
Il riso della Bestia graffiò le sue orecchie. I suoi occhi la trafiggevano. Un’ultima esalazione e sarai libera.*

---

- prendi anche me

---

*Emise debolmente. Il corpo tremava.
: ‘’Che freddo. Ho così tanto freddo.. voglio solo andare a casa e riabbracciare la mia famiglia. Non voglio questa vita. Chi sono io? Perché esisto? Qual è il mio scopo? Perché le persone si sacrificano per salvarne delle altre? Oh.. io sono così debole, così... Papà, ti voglio bene.’'
L’anima trasalì, scavalcando l’Everest, percorrendo la muraglia. Addio, Astrid.*

---

________________
*Che pesantezza. Che oppressione. Che dolore. Tutto è fuoco. È ghiaccio. È dolore. Un grido: così forte da aver ignorato le leggi della fisica, da aver superato la velocità del suono, per raggiungere le porte del cuore, aprirle e urlare al sangue del suo sangue: ‘’papà!’’ Mai fu più nitida una voce.
La disperazione, la rabbia, la follia di un padre che senza scrupoli getta la sua àncora. Dinanzi ai cancelli del caos, alle tenebre. Regina Amylee, Kuja.*
J: «Non mi dilungherò tanto. Ho bisogno del vostro aiuto. Mia figlia è in pericolo, è quasi morta. E io sono così debole, da dovermene stare con le mani in mano»
*James si sarebbe macchiato e / marchiato / per lei, avrebbe venduto l’anima, si sarebbe strappato le budella, si sarebbe sacrificato, pur di saperla salva_!*
J: «Sono sicuro che capirete la mia richiesta»
*Per Amylee il caos era ossigeno. Ma qui giungeva una richiesta ben più grande di loro. Genitori. Figli. Che tremenda e logorante unione, un sentimento persino più grande dell’amore. Non c’era senso, non più oramai. James era accecato, privo della sua umanità, un sentimento familiare, perdere sé stessi, costretto a morire per ritrovarsi. Che pietosa esistenza.*
A: «Non temere soldato»
*Non esistono parole, conforti, in grado di risollevare dall’oscurità un padre che sta per perdere la figlia.
[...]

View more

*Aveva vinto. Astrid, con tutte le sue forze da Queen dello scherzo, l’aveva fatta a Cloud e sotto il suo naso. Non solo si sentiva fiera, non solo sentiva di poter burlare anche il dio degli scherzi, ma sentiva di poterlo spodestare dal suo trono per sedercisi lei – palese megalomania alla James!
Persino la vivace risata del maggiore divenne musica per le orecchie di Astrid, la quale si beò, soddisfatta e piena di sé. S’affacciava un piccolo cenno di genuina arroganza, dettata probabilmente dal fatto che, mai - sicura di ciò - avrebbe potuto trascinarlo nel baratro. Non esistono parole concrete e superlative per spiegare lo stato euforico della ragazza.
Tuttavia, il suo irrefrenabile divertimento, venne immediatamente troncato; fu una fitta al petto che salì sino alla mente, esplodendo in un nitido richiamo. Si voltò di scatto, guardandosi attorno; il nulla più totale. Poggiò la mano sulla fronte, chiudendo appena gli occhi. Non aveva risposta a quanto successo. Non poteva spiegarselo; uno scherzo di Cloud? Poteva essere, ma che senso aveva chiamarla? Si voltò nuovamente, ma con quel gesto causò solamente un incidente tra i loro corpi, che impattarono come due zolle. Un maremoto e poi quiete. Il medesimo tonfo d’un sasso che affonda nel mare. Le mani grandi del biondo la teneva salda lungo i fianchi, quelle della ragazza un frivolo divisorio tra i loro petti. Gli occhi si guardavano; i suoi rivelavano l’imbarazzo, un pietoso velo che danzava sulle loro teste. L’atmosfera si trasformò, la natura ovattata non raggiungeva più Astrid; un momento tanto intimo non poteva essere distrutto da alcuno. Finalmente riusciva a scorgere l’animo di Cloud, era pronta ad afferrarlo; che terribile tempismo. Nuovamente quella voce riecheggiò nella sua testa. Trasalì, un orribile presentimento le precipitò addosso; non era abbastanza forte per farsi carico di una tale emozione. Chi è qui? Chi sta arrivando?
Panico e caos: una combo che quando viaggia sulla stessa strada, è soltanto significato di guai, di Morte. Si trovava sul filo del rasoio, un rompicapo da cui non_ poteva uscire. Era la persona sbagliata. Voleva soltanto piangere, crogiolarsi in un disperato urlo. Pronta a portare nell’oscurità anche Cloud, l’orologio del destino decise che era troppo tardi e scagliò il puro male prima su Astrid, dopo su Cloud.
Ciò che ne seguì, non può essere ricordato da una mente come la sua. Se si pensa che i petali siano delicati, il suo animo è quanto di più fragile esiste nei mille mondi, in realtà.
/ sofferenza / : il dolore entrò nella carne, la stava soffocando. Gli occhi inveivano nel mostrarle lo scenario: si dipinse tutto di rosso, cielo cremisi. Il cavaliere mietitore cavalcava nel sadismo, intonando il requiem del suo strazio. Un urlo, angosciante. Che cos’era? Il cuore si distrusse, come uno specchio che precipita improvvisamente al suolo, un boato che si espande nel silenzio della vita.

---

[...]

View more

Quando la giovane riemerse, fiera, orgogliosa e divertita, Cloud non poté che unirsi a lei, in una risata che sapeva di libertà e di vita, e di vendetta imminente.
"Astrid....Astrid"
Qualcosa però, distrasse la ragazza, Cloud lo avvertì, ma fare un attacco in acqua, se è vero che agevola l'accelerazione, e anche vera che limita la frenata e...lei, presa a guardarsi attorno ignorò l'azione del ragazzo che, non riuscendo a fermarsi, impattò contro la giovane, e fu solo in quel momento, al contatto dei loro corpi che Astrid finalmente (e troppo tardi) si voltò verso di lui.
Corpi avvinghiati, danzarono mossi della piccole onde dell'acqua, un connubio di morbide forme da una parte e muscoli marmorei dall'altra, le mani di lui, possenti, adagiate sui suoi fianchi, in un conflitto interiore tra il doverla allontanare e il desiderio di tenerla stretta a se, e le piccole mani di lei, adagiate sul suo petto, non esercitavano nessuna pressione, e i loro volti, accidentalmente così vicini, al punto che i loro respiri seguirono scie che intrecciate andarono a formare un unico respiro, e per la prima volta, gli intensi occhi color cielo di lui, cercarono e trovarono un contatto con gli occhi verdi speranza di lei, in quel momento, il tempo si fermò, il mondo smise di esistere, fu un attimo intenso e profondo, l'universo stesso, spettatore di quel momento smise di esistere, mentre le loro anime si staccarono dai loro corpi per guardarsi, raccontarsi, viversi.
Nessuno dei due osò muoversi, o proferire parola, e in quel silenzio, emersero le loro paure, i loro timori, tutta la sofferenza accusata, i torti subiti dalle vicissitudini passate che troppe volte li hanno messi alla prova. Nessun vittimismo, solo una reale presa di coscienza che in tutte le loro diversità, Cloud e Astrid avevano situazioni ed emozioni in comune, in tutte le loro diversità vi erano molte similitudini. Il giovane, per la prima (da molto tempo) sentì che poteva fidarsi, che non aveva bisogno di essere guardingo, aggressivo, diffidente, quella sconosciuta arrivata da un altro mondo, poteva essere la chiave della sua rinascita.
Illumina, annulla le paure, nulla è uguale, con te sarò così onesto come se tu fossi il mare.
Vedo te, io e te, niente conta e crolla.
"Astrid...Astrid, sono qui"
La ragazza si scostò d'improvviso, rompendo quel profondo legame che riportò anch'egli alla realtà, non capì cosa stava accadendo, ma capì che qualcosa turbava la giovane.
"Astrid, lui sta arrivando".
Una voce pacata ma ferma, maschile, che sembrò portata dal vento giunse nella mente (e solo nella sua) della ragazza. Chi fosse o da dove arrivasse quella voce, era un mistero.
-Astrid, dimmi cosa succede-
Il tempo è tiranno, non aspetta, non concede, lui se ne infischia. Non vi fu tempo, per rispondere, per capire, per reagire, la sabbia nella clessidra era terminata, l'ultimo granello scandì la fine.
Pt.2

View more

Un boato, un'onda anomala, la giovane venne scagliata rovinosamente al suolo, e in pochi istanti, una pioggia cremisi ricoprì la ragazza, mentre urla disumane di divertimento si unirono ad urla strazianti e agonizzanti.
Una figura sontuosa, tetra, maledettamente sadica apparsa dal nulla, afferrò il giovane Cloud squarciandone il ventre, la mano assassina lo perforò come una lama calda attraverso un panetto di burro.
X: ohi ohi, tutta qui la tua resistenza?-
Una voce profonda e cupa al contempo schernirono il biondo, che in preda a spasmi raccolse tutte le sue forze per un ultimo grido disperato.
-ASTRID..SCAPPA!!-
X:Eehh..non così in fretta!-
Il corpo quasi esamine di Cloud, venne martoriato da ripetuti colpi, dal viso al ventre, fendenti che portarono il suo povero fisico ad essere un colabrodo, prima di venir scagliato con violenza contro il tronco di un grosso albero. Si poté udire il tonfo sordo della spina dorsale sbriciolarsi, prima di cadere esamine al suolo.
La losca figura, lentamente uscì dall'acqua, era alto, possente, fiero, la sua aura, così sadica e marcia lasciava aloni di morte al suo passaggio. Si avvicinò al corpo senza vita del biondo, guardandolo con amarezza e disgusto mentre andava a colpirlo ripetutamente con violenti calci.
-Ah che delusione!-
Scosse la testa, col volto quasi triste, ma quella finta tristezza svanì subito lasciando spazio ad un ghigno che non faceva presagire nulla di buono. Attirato dalla giovane ragazza, voltò lentamente lo sguardo verso di lei.
-Ohi ohi, una non teriana, spero tu sia più resistente del tuo amico, ho in serbo per te molto dolore-
E rise, sadicamente di gusto, mentre i suoi occhi inquietanti studiavano la figura della ragazza, nel fisico quanto nello spirito, la scrutarono in profondità, e in pochi istanti il suo ghigno si spense.
-Una guaritrice elementale, ero sicuro di avervi estirpate tutte!-

View more

Aspira, inspira. Ossigeno di vita che entrava, dolore di morte che usciva.
Aspira, inspira. Lentamente, permetti al tuo corpo di rilassarsi, nessun pensiero, nessuna emozione, lasciati avvolgere dalla vita, lasciati inebriare, lasciati andare.
Aspira, inspira. Nessun passato, nessun futuro, un breve presente esente da ogni responsabilità, da ogni dovere, sii bambino, sii ragazzo, sii uomo.
Aspira, inspira.
Il giovane, si concesse un lusso che da troppo tempo non si concedeva, era strano ma al contempo piacevole, che bello poter essere liberi da tutto, da tutti, persino da se stesso, talmente in estasi da scordarsi (per un breve istante) di non essere solo. La ragazza, avvolta da pensieri ed emozioni così contrastanti tra loro, attirò la sua attenzione col frastuono del suo cuore e dei suoi pensieri prima ancora delle sue gesta (goffe e divertenti), ma questa volta, il ragazzo decise di non infierire, di non interferire coi suoi conflitti, nessun'azione, nessun commento, nessun movimento. E quand'ella finalmente decise di accingersi sulla riva del lago, gli bastò osservare il riflesso in quelle acque cristalline per poter guardare, con occhi diversi dalla prima volta, una figura giovane, snella, avvenente, una figura in realtà, non diversa da molte altre belle ragazze viste e incontrate su Tera, e forse sarà stata la quiete interiore, forse sarà che Astrid è fuori dal comune rispetto alla media delle giovani ragazze del posto, sarà quel che sarà..ma per un istante, breve, intenso, Cloud avvertì come una sorta di attrazione nei suoi confronti, ma non un'attrazione fisica, la bellezza di Astrid non risiedeva (solo) nel suo giovane e stupendo fisico, non per lui almeno, era un qualcosa di astratto, la purezza del suo cuore era così abbagliante da illuminarla come se fosse la stella più ardente del Cosmo. Fu un attimo, breve, poi quel momento di quiete ancestrale divenne brusio, rumore, caos. Accadde tutto velocemente. Il muro di Astrid venne abbattuto da lei stessa, e le paure e l'imbarazzo lasciarono posto ad una iperattività, ad una sana pazzia che vide Cloud come vittima designata, e se quel tuffo a bomba servì solo a riportarlo coi piedi per terra (in questo caso a mollo) l'azione successiva fu una vera manovra disorientante. Cloud la guardava basito, spaesato, non aveva ben chiaro cosa avesse in mente, ma sapeva perfettamente di dover stare allerta.
Fu un attimo, breve, troppo breve, quando il giovane realizzò costa stava per accadere, la giovane, quasi accelerando nello spazio/tempo, come il perfetto attacco di un predatore, balzò alle spalle del ragazzo avvinghiandosi con forza e decisione, preda catturata, e i due corpi si ritrovarono sott'acqua.
La morsa venne allentata quel tanto che bastò per liberarsi, per riemergere in superficie e poter respirare a pieni polmoni, brava Astrid, uno a zero per te.
Pt.1

View more

Le tremavano le mani dall’insicurezza.
‘'È come essere al mare. È come essere al mare’’ si ripeteva, per non crogiolarsi nel circolo dell’impudicizia.
Si sfilò il vestito, rivelando le forme curve e mature, il giusto da renderla un corpo degno di Afrodite. Nulla che Cloud non avesse già visto, ormai. Ma a far da protagonista era il viso fanciullesco, gli occhi lucidi di timore, e un barlume di coraggio da renderla affascinante. Lo raggiunse, fermandosi appena sula soglia dell’acqua. Voleva che la guardasse ma temeva di ritrovarsi trafitta da uno dei suoi commenti: ‘’non sei nulla di che’’, non le importava ma a quale ragazza non importa un giudizio? Da piccola veniva emarginata perché troppo paffuta, diversa dalle sue coetanee che già dimostravano un portamento signorile.*

---

- TUFFO A BOOOMBAAA

---

*Astrid aveva imparato ad accettarsi, ad apprezzarsi e a fare del suo lato infantile un punto di forza. L’acqua esplose nel punto dove atterrò, coinvolgendo anche il biondo. Quando tornò in superficie, la sua chioma bagnata aderiva al corpo imperlato e baciato dal sole, non rendeva giustizia.*

---

- aaah che meraviglia qui..

---

*Si lasciò cadere a peso morto, chiudendo gli occhi. Si beò del suono della natura, il cielo azzurro che combaciava con la distesa d’acqua. Poi, la brillante idea di indispettire fino al midollo il biondo: si tirò su, un movimento leggiadro; affondò. L’avrebbe bevuta? Certo che no, aveva i sensori di un marziano, ma che importanza aveva? Poteva sembrare solo una che stava nuotando: Ariel in persona.
Gli falcheggiava attorno: o per meglio dire, gli ‘’squalava’’ attorno (?). Dovette aspettare il momento giusto, per saltare fuori come una scimmia impazzita e avvinghiarsi alla sua schiena; perse così l’equilibrio e i due caddero assieme sott’acqua. ‘’You can’t see me’’ altro che WWE.*

---

- non te l’aspettavi, neh?!

---

*Probabilmente sì, ma nulla avrebbe scalfito l’attimo di gioia di Astrid.*

View more

*Astrid era estasiata. Ammirava la flora come se fosse la prima volta in vita sua. Da quella prospettiva, sembrava di essersi immersi in un magico loop costante; quando si è fermi, e la visuale è più chiara, l’impatto alla mente è totalmente differente. A quella velocità, le sembrava di volare, di potersi fondere con la terra e con l’aria; percepiva tutto con leggerezza, al contempo interagiva con ogni molecola del cosmo. Una sensazione indescrivibile e incomprensibile.
Quando si fermarono e tutto tornò alla sua naturale velocità, si sentì intontita. I muscoli frenetici, la pelle pervasa da piccoli ed evidenti rilievi che sembravano collinette ravvicinate tra loro, un paesaggio che palesava le emozioni provate. Scosse il corpo, liberandosi di quella forma e finalmente proiettò la sua persona sul paesaggio. Finora credeva che paesaggi di una tale atmosfera esistessero solo nei libri o nei film, laddove la fantasia può assumere ogni tipo di forma. E invece, eccola là, nel paradiso terrestre. La bocca schiusa a descrivere il suo stupore, gli occhi raggianti, come il lastrico del sole sull’acqua. Riuscì a malapena a comprendere quanto detto dal nonno, tanto era immersa e isolata. Tuttavia, il tono scanzonato di Cloud la attirò, troncando l’intimo legame instaurato con la natura. Benché vivesse a ridosso del bosco - sulla Terra - non si era mai connessa tanto.*

---

- pensavo fosse una gara

---

*Aveva pensieri confusi dell’altra notte, non sicura di come fossero andate le cose. Cercò di giustificarsi, evidente arrampicata sugli specchi; cercò di non dargli importanza, anche se era l’unica. Cloud era disinteressato, l’aveva solamente avvisata dei limiti di libertà che aveva.
Lo guardava: disinvolto.
Astrid non riusciva a trovare posto nel suo spazio personale, così abituata ad avere accesso a tutto e tutti, che sentì solo un enorme peso stargli di fianco. si sedette all’ombra, con le gambe strette al petto, il viso poggiato nella conca delle ginocchia.. una fortuna, dato quanto i suoi occhi si erano ritrovati ad / ammirare /. Non riusciva a stare al passo con i loro usi e costumi. L’imbarazzo prese forma sul suo volto, tangibile da espandersi in tutto il corpo, influenzando anche i suoi comportamenti. Non voleva guardarlo, ma era più forte di lei – come biasimarla! È pur sempre una giovane fanciulla nel pieno dei suoi ormoni, e Cloud non le è indifferente esteticamente. Se avesse fatto così anche lei, cosa avrebbe pensato lui? Era diventato un tutt’uno con il bacino d’acqua, uno specchio candido da richiamare alla Vita il bel Narciso, per potervi annegare una seconda volta, ammaliato da sé stesso. O che fosse Cloud la reincarnazione dello stesso Narciso? Non sapeva come controllare il turbine di emozioni che si scatenavano nella pancia. Si prese il viso tra le mani – da fuori, poteva sembrare soltanto una pazza.
Doveva affrontare _La_ Paura.
Si alzò di scatto, l’espressione del viso determinata.

---

[1]

View more

E il nuovo viaggio iniziò, le creature partirono a velocità sostenuta, non sarebbe stato un viaggio lunghissimo, non in groppa ad un chocobo che, se portati a velocità massima potevano raggiungere e mantenere i 100 km/h per centinaia di chilometri, e poi, non solo non avevano tutta questa grande fretta, Sukoru pensò di poter fare godere alla nipote il panorama circostante, infatti, partirono da un villaggio rurale per ritrovarsi ad attraversare ampie distese di verde, ma non erano tanto i campi fioriti a farla da padrona, quanto le diverse creature che abitavano questi posti, erbivori ma anche carnivori, da creature piccole quanto un gatto a titani enormi dieci volte i nostri elefanti, creature di terra e di cielo, e nonostante alcuni fossero particolarmente pericolosi e letali, in groppa ad un chocobo non si correvano particolari rischi, infatti quei gallinacci erano le creature più veloci del continente, in quanto a velocità nessuno poteva competere con i cari chocobo. La giovane era in preda allo stupore e alla meraviglia di quanto stava vedendo, e Koru ovviamente non poteva che esserne felice, divertendosi con lei e rispondendo ad ogni sua domanda. Dopo poco più di un paio d'ore di viaggio, raggiunsero il punto più alto della vallata, a ridosso di un'ampia cascata che sfociava in un lago cristallino, ma non era solo il contesto in sé ad essere magnifico, la particolarità di quel flusso d'acqua era che si trattava di una sorgente naturale di acqua calda, questo teneva lontane le creature ed era perfetta per potersi godere una nuotata o un po' di relax rigenerante e gratuito in mezzo alla natura. Scesero quindi dai due animali e, lasciandoli liberi di potersi rifocillare e riposare, i tre si accamparono lì per una pausa ristoro.
S: Io mi assento per un paio d'ore, devo incontrare il capo tribù dei maghi neri delle foreste. Mi raccomando..-
Baciò la nipote sulla fronte e, dopo un'occhiata d'intesa col biondo si addentrò nel bosco alle loro spalle, lasciando la speranza di ritrovare entrambi i giovani ancora interi, più che altro, di ritrovare Cloud intero.
C: Puoi farti una passeggiata, un bagno termale, oppure puoi fare un pisolino, ho notato che dormire ti viene davvero facile-
Sogghignò, sbeffeggiandola un po' ma senza alcuna cattiveria, e dandole un buffetto sulla testa si voltò, iniziando ad allontanarsi da lei, e mentre camminava (e soprattutto mentre la ignorava) il giovane prese a togliersi i vari indumenti della parte superiore del corpo, successivamente gli stivali, le calze, e infine i pantaloni, una scia di indumenti che andavano dal prato fino al bordo del lago, la leggera brezza spettinava appena la sua chioma bionda, mentre i raggi del sole lo baciavano rendendo i suoi capelli ancora più biondi e la sua pelle ancora più luminosa. Chiuse gli occhi e, percepito che nei dintorni non vi erano pericoli, lentamente entrò in acqua..e finalmente poté godersi la meravigliosa sensazione che solo quelle acque erano in grado di donare.

View more

Delicatamente, il giovane afferrò il suo corpo e, adagiandola accanto a sé la coprì con una copertina. Non gli aggradava l'idea di dormire accanto a lei, ma era la nipote di Sukoru, e se le fosse accaduto qualcosa sapeva che ne avrebbe pagato le conseguenze.
La notte passò incolume, I primi raggi di sole fecero capolino attraverso le finestre, e mentre Cloud e Sukoru erano già svegli e attivi, la dolce fanciulla sembrava essere ancora crogiolata tra le braccia di Morfeo.
S: Astrid, piccola sveglia, è ora di alzarsi-
La ragazza lentamente aprì gli occhi, il viso riposato di chi ha dormito davvero di gusto
S: ben svegliata dormigliona, alzati e datti una lavata, sulla tavola ti ho preparato la colazione, fai pure con comodo, intanto io e Cloud prepariamo gli animali per il viaggio-
Lasciò quindi la giovane e uscì per raggiungere il ragazzo.
(diverso tempo dopo)
La ragazza finalmente uscì, il sole non era ancora del tutto spuntanto, ma i raggi alti sopra i monti, perdendosi nello specchio d'acqua del lago, illuminavano tutto il panorama circostante, uno spettacolo come pochi.
S: vieni Astrid-
Il maggiore invitò la ragazza a seguirlo sul retro della casa e, innanzi a lei si mostrarono due grandi creature gialle, dei gallinacei simili agli struzzi ma molto più possenti e veloci.
S: loro sono dei chocobo, si può dire che siano l'equivalente dei nostri cavalli, solo che sono più forti, più veloci e molto più intelligenti. Gli useremo per spostarci per il nostro viaggio-
C: stai attenta ragazza, non vorrei che ti staccassero la te...-
Ma non fece in tempo a finire di parlare, che tra la ragazza e la creatura si creò un legame di fiducia, i chocobo sono animali anche domestici, sulle prime timorosi e diffidenti, ma creato un legame diventano esseri molto affettuosi e fedeli, protettivi, ma guai a farli arrabbiare (Cloud ne sa qualcosa). Sukoru attese qualche istante, il tempo di far simpatizzare Astrid con le due creature e poi, un..due..tre e oplà, prendendo la minore per i fianchi la sollevò mettendola in groppa alla creatura, dopodiché montò a sua volta andando alle spalle della giovane, un cenno d'intesa con Cloud e via al galoppo, l'avventura stava avendo inizio.
-Tieniti forte Astrid, perché andremo più veloci del vento-

View more

Jeżeli chodzi o Evanescence to podchodzę do tego zespołu dość sentymentalnie, ponieważ jest to jeden z pierwszych zespołów jaki poznałam gdy wchodziłam w świat takiej muzyki. Co mnie urzekło? Pierwsze wrażenia, o ile pamiętam, to chyba po prostu sposób śpiewania Amy, jej głos. Mam również takie odczucie, że utwory tego zespołu są bardzo emocjonalne. To znaczy - dla mnie każda muzyka, której słucham jest emocjonalna i bardzo się w nią wczuwam, ale mam wrażenie, że Evanescence jakoś bardziej niż niektóre zespoły. No i też jak już wspomniałam - spory sentyment. Co do ulubionej ich piosenki to myślę, że to będzie Tourniquet, ale bardzo lubię też Whisper, Everybody's Fool, Made of Stone, Oceans, Sick. I również z sentymentem, a może wręcz i nostalgią traktuję takie utwory jak - klasycznie - Bring Me to Life, Sweet Sacrifice, Call Me When You're Sober, Cloud Nine, Haunted, Going Under czy My Heart is Broken.

View more

Katherine watched as her companion struggled to keep his eyes on hers, her naked form drove him wild and seeing that reaction from him only magnified her hunger.
She almost dared say she ached for him, not that she'd ever confess to such a thing. She took his challenging words in but barely had time to act on her next motives when Damon's whisper against her lips immobilized her. She truly wanted him to carry on with that threat, she wanted him to taste her, now as a vampire he would enjoy this on levels that he'd never dream of reaching as a human. She'd even fantasized about it a couple of times before their reunion which not even compulsion would make her admit to.
By the time the brunette was on her back again, she'd almost forgotten that Damon still had his pants on which would have angered her, had she not been too distracted with piercing blue eyes scanning her body and trapping her gaze.
Her heart skipped a beat, goosebumps visible on her skin as she realized what was coming, she lifted her head, tilting it to the side to allow him as much access as he needed.
Eyes closed in anticipation, finger nails digging into his bare back as soon as she felt his razor sharp fangs penetrate her skin.
A wave of pleasure-enveloped pain washed over her as her hands went lower, fingers hooked to his pants, dragging them down along with his boxers just as much as she could without interrupting Damon's feast. If he'd carry on just a little longer Katherine thought, he'd probable get her on cloud 9 with his pants half way on, now that would be a brag Katherine would never let the cocky Salvatore have on her, one thing that she would let him have though was a moan, a lustful moan of his name that she couldn’t really suppress much longer.

View more

*But Geno might not get the chance to finish that text message..when a sudden glass shattering noise was heard followed by their Soulbond breaking next-
the Gods body was turning into a cloud of darkness instead of dust this time with blue sparkling magic particles mixed in, even though Geno didn't get to finish the text message, Painless would of felt his brothers presence suddenly vanish-along with all the other Gods there-though the one that might take this the hardest is Geno..this wouldn't have happened if the God didn't give up, if he hadn't thrown himself over to the anti-void, even the watered down DT from Geno couldn't fend off the Gods own magic attacking him, maybe they both should start staying away from the anti-void..but a bit late now..*
*Worst part of all, is the fact the Gods don't experience a afterlife..all Reaper gets to experience is his own version of the Save screen, eternally trapped in darkness with noway out*
*Or it seems that way..maybe there was still a way to fix this.. maybe someone more powerful could recreate his code..*
*But even worse still..is the fact he didn't get to fully make up with Geno, things didn't end on a happy note between them..I don't think Geno even knows if he got the message across to Reaper to let him know if he still loved him or not..*
*His robe was all that was left behind*

View more

/Shadow has left the building and joined anonymous lol and I didn't mean the hacking group/
/But after everything Frisk has just witnessed in just the span of a day, they were actually frightened, they haven't been this afraid since they faced the likes of Geno, no, this was far far worse, being face to face with pure darkness that could transform into the likes of a dragon, Frisk picked a battle they were hopeless to win against, the battle system didn't work against this, no amount of items they gathered has prepared them for this, a giant fire breathing dragon? Between being crushed and having a sword thrown in their face well metaphorically, the dragons claws quite literally squeezing the life out of them was no metaphor, the child was at a loss at what to do for once..should they reset the game? They use what willpower they have to summon the game options to reset and reach for the button as best as they can even though with the current situation, it was extremely difficult to pry their arm out enough to reach for the button/
H-how..!? I-I can..still beat the system.. I just need to reset..and hack i-into the files..to change his code.. /But unfortunately for them, Shadow isn't part of their game world/

View more

*
تم بحمد الله رفع جميع محاضرات ألمهندس :أيمن عبد الرحيم على الــ sound cloud أفادكم الله❤✨

---

دورة تأسيس وعي المسلم المعاصر:
https://m.soundcloud.com/aymanabdelrahim/sets/ykamxcrlleq4
البيت المسلم:
https://m.soundcloud.com/aymanabdelrahim/sets/rl81jfmkvju5
دورة التأسيس المعرفي ١:
https://m.soundcloud.com/aymanabdelrahim/sets/1-1a
دورة التأسيس المعرفي ٢:
https://m.soundcloud.com/aymanabdelrahim/sets/2-1
برنامج برا الصندوق:
https://m.soundcloud.com/aymanabdelrahim/sets/msz78t4eacj2
محاضرات متفرقة:
https://m.soundcloud.com/aymanabdelrahim/sets/kz5ycdymjxjy
مناقشة كتب:
https://m.soundcloud.com/aymanabdelrahim/sets/cnawwnttvcmq
دورة كيف أتعلم؟ماذا أتعلم؟:
https://m.soundcloud.com/aymanabdelrahim/sets/1vouyred9o10
الدورة التعريفية بالعلوم الإسلامية:
https://m.soundcloud.com/aymanabdelrahim/sets/n1z2jyghidna
دورة الوعي اللغوي:
https://m.soundcloud.com/aymanabdelrahim/sets/ivf9epenxijo
دورة الثلاثون جذراً الأكثر شيوعاً في الإسلام:
https://m.soundcloud.com/aymanabdelrahim/sets/bgq2arm1eecs
الدورة التعريفية بالعلوم الإنسانية:
https://m.soundcloud.com/aymanabdelrahim/sets/cudatiush2x0
دورة علم النفس:
https://m.soundcloud.com/aymanabdelrahim/sets/deywxdwsbsyt
مدخل لدراسة التاريخ الإسلامي:
https://m.soundcloud.com/aymanabdelrahim/sets/owhcse3xtxtv
السيرة النبوية العهد المكي:
https://m.soundcloud.com/aymanabdelrahim/sets/hbgjinu8efll
دورة تاريخ الخلفاء الراشدين:
https://m.soundcloud.com/aymanabdelrahim/sets/u7z7ct2mjwfe
دورة تاريخ الدولة الأموية والعباسية:
https://m.soundcloud.com/aymanabdelrahim/sets/wqxa4qvfntq1
.
البوست دا لسا مقابلني، فاحتفظي بيهم، وممكن تبدأي بالتاسيس المعرفي او كيف اتعلم او التعريفية بالعلوم الإسلامية.
وارجعي لتأسيس وعي المسلم هي دسمة جداااا بس جميلة ومهمة.

View more

Hej, Słońce!
Na początku polecę poszukiwane wizerunki:
C. Tangana, Rauw Alejandro, Rels B, Bad Bunny, Dalex, Manuel Turizo, Sebastián Yatra.

---

Ponadto, jestem pewna, że naszych mieszczuchów ucieszyłby widok takich buziek jak:
Johnny Depp (wizerunek został odbanowany), Oscar Isaac, Timothée Chalamet, Jacob Elordi, Tom Hardy, Angus Cloud, Justice Smith, Dacre Montgomery, Joe Keery, Dylan O’Brien, Tyler Posey, Will Poulter, Jason Sudeikis, Hero Fiennes Tiffin, Jacob Fortune-Lloyd, Freddy Miyares, Aaron Taylor-Johnson, Austin Butler, Cameron Monaghan, Daniel Sharman, Jai Courtney, Jamie Campbell Bower, Jordan Fisher, Josh Duhamel, Jazz Pope, Reece King, Marcus Sivyer, Jhonattan Burjack, Kerem Bürsin, Ryan Gosling.

---

Zachęcam również by zajrzeć do naszej bazy, gdzie wymienione jest ponad 100, proponowanych wizerunków 😊
⠀⠀⠀ ⠀ ⧼ https://vida-urb4na.wixsite.com/baza/fc-male ⧽

---

Mam nadzieję, że ten post choć trochę Ci pomoże. W razie czego, daj znać, a poszukamy innych wizerunków!

View more