#elisa

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¿Hay algún o algunos olores y/o sonidos que os transporten a vuestra infancia? ¿Cuáles y por qué? (Y con esta finalizamos esta tanda de preguntas, patrocinada por @LiebreDeMarzo_)

shebrhab6543’s Profile PhotoRikimaru
La canción de Für Elise (Para Elisa) me transporta immediatamente a mi infancia. Cuando era pequeña, iba mucho al parque con mi abuelo y había un delfín de estos que le echas una moneda y se mueve y suena musiquita. Pues cada vez que íbamos yo me quería montar y mi abuelo le echaba la moneda. La música que sonaba era esa canción. Escucharla me lleva a esos momentos de felicidad que pasaba con mi abuelo.
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Who was your favorite classmate? Or best friend in school or university or work mate?

ManWithout1plan’s Profile PhotoManWithout1plan
I didn't have favorite classmates in school. Either I don't remember anymore or I don't want to remember. Past is past. I don't think about it because I closed the door to my past. 💚 But I have to say that I had a few best friends in those years.
My best friend in my first univeristy was Paweł (Paul) but our friendship ended for many private and also unknown reasons for me so I don't want to talk about it. He had a lot of advantages because he was good, polite, kind, protective and person who you can trust thanks to I wish him all the best in his life. 💚
My favorite workmates were Marek (Mark), Dominika (Dominica), Eliza (Elisa) and Sarah.
Sarah was teenage Dutch girl. I worked abroad e.g.in the Netherlands and in Germany in the years from 2019 to June 2022. In the Netherlands teenagers go to work and this is le*gal and common behave.

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Who was your favorite classmate Or best friend in school or university or work

Diane stai guardando qualcosa?

2 settimane fa ho iniziato loro, ieri ho terminato "Per Elisa - Il caso Claps", gli altri sono in programma di recupero..ma onestamente mi ritrovo indaffarata con gli orari di lavoro, quindi probabilmente riuscirò a stento con due episodi al giorno dopo la mezzanotte.
Diane stai guardando qualcosa

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Erano baci dopo baci che si scandivano come la melodia più pacata che Karlisle avesse mai avuto il piacere di udire. Elisa sapeva di frutti esotici, si riversavano sulle sue labbra ginepri e frutti di bosco, dall’odore puntiglioso ma dal gusto prelibato. Per lei e per le sue delicatezze vi aveva perso il senno, e si ristorava, senza lasciare fiato. Desiderava sentirla sua più di quanto avesse mai potuto desiderare in tutta la sua vita. Il cuore gli batteva nel petto; come un bambino attendeva la concessione e quando la ricevette, il cielo si aprì, mostrando gli antichi colori dell’arcobaleno. Le mani dell’albino scivolavano lungo il corpo esile della donna, la studiavano, la conoscevano, plasmavano nella mente ogni singola curva, modellando la percezione che finalmente aveva avuto modo di conoscere. Era la sua musa, il suono della sua voce stuzzicava l’apparato del giovane, solleticando la parte spasmodica del suo cervello, laddove le emozioni si concitavano, come onde che s’infrangono sugli scogli.
«Spero di poterti dimostrare dovutamente il mio amore, Elisa» era un impegno quello che Karlisle stava prendendo, rivolgendole tutto l’amore che finora aveva coltivato, prendendosi cura di questi sentimenti. Era un giardino rigoglioso nel quale la portava a compiere lunghe passeggiate al crepuscolo, a camminare tra l’oblio della vita e della mørte. Ma in quel momento erano solo loro due, spogli, due corpi che si cercano e si bramano, e che finalmente possono congiungersi e abbracciarsi. La sua anima scivolò dentro quella della donna, prendendola a sé come se fosse il fiore più pregiato e delicato. Le carezzò il viso, sfiorò con il polpastrello le rosse labbra e infine si tuffò in un ultimo bacio prima di prendere possesso del suo corpo, entrando in lei per diventare - finalmente - una cosa sola.
Pelle contro pelle.
Corpo contro corpo.
S’infiamma, il sangue ribolle. Un fremito che si scaglia contro il corpo di Elisa, un colpo. L’estasi pervase il suo corpo. Un’orda di spiriti gli cavalcarono la schiena, risalendo fino alla mente e poi giù nuovamente. Un turbine che destabilizzava il giovane, lambito e rapito dalla meraviglia della sensazione. Come acqua bagnata che scivola sulle membra. L’aria si riempì dei suoi ansimi, anelanti, pieni dell’amore per la sua Elisa.
«Sei meravigliosa» il giovane, pieno e incontenibili, incalzò il movimento. Lento e soave, fino a farsi più ruvido, grezzo. Ammirava l’effigie della donna che mutava, guizzo dopo guizzo, a palesare e dipingere la libidinë. I suoi occhi esprimevano la medesima gøduriå di Karlisle, intonando i titilli.
Avvolse le sue mani, intrecciò le sue dita, sprofondando a lappare i sėnį rosei e agrodolci che danzavano al loro ritmo, una comunione che accese il lume dentro il suo petto.
«Voglio vederti meglio, voglio sentirti vivere per me» mormorò e sciogliendosi da quel legame, prese lui il posto di Elisa sdraiandosi, invitandola a mettersi sopra di lui.
«Muoviti per me, gødi per me..»

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☾parte due☽ @OnceUponAVampire

King_Son_’s Profile Photo¥∆ Kärlįslē ∆¥
Mente animale. Il suo corpo era un traboccante vulcano di lava, il sangue ribolliva, il tepore traboccava. Si beava dell’armonia che abbandonava la bocca della donna, armonizzando le orecchie del giovane. Ma non era abbastanza, un preliminare che colpì Karlisle alla testa, annebbiando la sua mente. Disperso il senno nei suoi lontani meandri, anch’egli si privò delle sue vesti, esibendo il marmoreo corpo, scolpito da muscoli definiti, una pelle diafana, risaltata da profonde cicatrici. I capelli carezzavano gelosamente la schiena curva , cadendo leggermente sulle spalle. «Ti amo» un ultimo verbo, prima di prenderla tra le braccia e adagiarla dolcemente sul letto. Le bocche s’incendiarono d’ardore, in un bacio carico di adrenalina e felina frenesia. Eros giocava con i loro corpi, distribuendo i sogni lüssüriøsi nell’aria. Karlisle gëmëvä, il mëmbrø gonfio pulsava e premeva tra le gambe della donna; bramava l’accoglienza, la concessione. Sciolse il bacio, scendendo lungo il collo, il petto, baciò il ventre raggiungendo la sua Grazia, inumidì le labbra, lambì l’interno della sua coscia e delicatamente assaporò il suo nettare, un’essenza elogiante, stimolante, l’ambrosia divina crogiolava dal suo corpo di donna. Pervase la mente del ragazzo, trascinato in mezzo alla luce, un tocco al cielo azzurro, una carezza, un abbraccio. La lusingava con i suoi movimenti örälï, desideroso di udir la sua voce echeggiare perpetuamente nell’aria. Le mani, scalmanate, stringevano saldamente ogni angolo del suo corpo, la esploravano, ne definivano il possesso.
«Dimmi.. dimmi come ti piace Elisa, dimmi cosa vuoi» lui, che conosceva poco, lui che non conosceva nulla di sé, mosso da un istinto animale, disconnesso, affamato. Lui che null’altro voleva se non sentirla sua, legati da un sospiro di per sempre. Un amplesso complesso. «Insegnami ad amarti di più, per favore» sfiorò la sua Grazia con il dito, umida, calda; lo destabilizzò. Ogni angolo del corpo era indiavolato, accecato dall’aura che la sua Elisa emanava. Il cuore di Karlisle aveva spalancato le finestre dell’amore, permettendo al vento fresco che era Elisa di potervi filtrare e permeare la stanza del suo odore, fresca rugiada mattutina, brezza marina.

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parte due OnceUponAVampire

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‘’Possiamo’’.
Flebile concessione che scatenò uno sconquasso angustiato nel giovane Karlisle, inondato da una passionale felicità che palesò baciando furiosamente la donna. La sua bocca pulsava, frizzava. Il cuore batteva all’impazzata, incapace di contenere quei sentimenti afrodisiaci che colavano lungo tutto il suo corpo. Posseduto dall’indole del momento, trascinò con sé la donna per raggiungere la stanza quanto più velocemente possibile e lasciatosi la porta alle spalle, unì nuovamente le labbra alle sue, ingarbugliò le loro lingue, cercò le sue mani prima, sfiorò la pelle poi fino a condursi tra la chioma albina di Elisa, premendo con il palmo verso sé. Non avrebbe saputo/potuto lasciarla andare via mai più. La guardava come si guarda la luna rossa nel cielo, la ammaliava, succube della sua infinita bellezza e meraviglia.
«Ti voglio» ammissione, concessione. Karlisle era senza filtri benché trasparisse sul suo viso la timidezza e l’imbarazzo del momento. Lui, uomo di mille avventure, aveva avuto poche occasioni con le donne e in quel momento - realizzato quanto Elisa gli stava donando - si ritrovò catapultato in un inspiegabile sottosopra, tradito dal suo stesso corpo che parlava come un libro aperto. Ma questo non lo frenò dal prendere il corpo esile della donna per conoscerlo: la bocca le sfiorava il viso come si sfiorerebbero gli angoli delle pagine di un libro vecchio; sapeva di buono e di bello, di un amore erøticø ed elegante, di uno stagno ornato da fiori di loto. La leggiadria con la quale si permetteva di posare sé stesso su di lei, rivolgendole sentimenti dettati dall’Eros, imbarazzanti e focosi ma al contempo fanciulleschi, spiriti liberi che zampillano e sguazzano vorticosamente sulla pelle, creando vibrazioni. Scostò appena la lunga chioma, avventandosi sul suo collo; lambì la sua carne, lappò la sua pelle, marchiò ogni angolo di lei scendendo fino alle scapole che nuovamente sfiorò con le labbra inumidite. Le mani, intanto, privavano Elisa delle sue vesti mostrando agli occhi di Karlisle il quadro più bello mai realizzato finora, la scultura perfetta in nome della dea Venere. La contemplò, estasiato, innamorato. La bocca schiusa dalla quale scivolava fiato caldo e traboccanti änsimį affannati. «Sei bellissima» una seconda rivelazione, espressa in un bisbiglio, flebile come le mani che ora si posarono sui suoi fiori, un sënö accogliente che si incastrava perfettamente tra le sue mani. Lo stuzzicò, giocando con i cäpëzzölį, turgidi al suo tocco e invitanti come acqua nel deserto. Comprese quanto Elisa potesse essere un sontuoso banchetto sul quale ristorare fino al giungere dell’alba, senza mostrar ritegno o titubanza. Un gaio che non aveva mai assaporato prima. Desiderò di lei ogni angolo, ma come poteva invitarla a ballare se nemmeno sapeva da dove partire? Se sembrava un bambino davanti a una montagna di giocattoli? Genuinamente, si tuffò sul petto, gustando con la bocca ambe le meraviglie [...]

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come siete noiosi vi giuro, sempre le solite cose🥲

Elisa, scendi un po' dalla tua convinzione..sappi che comportamenti del genere non ti aiuteranno a distinguerti su questo social. Mi riferisco anche a molte dichiarazioni e affermazioni mandate anche a me nei personali, tipo un "siete tutti uguali voi uomini" che per quanto suoni stonato non mi è piaciuta per niente come frase. Incoerente d'altronde, poiché vedendo il tuo profilo non hai alcun minimo interesse nel non beccare gli stessi depravati che ti chiedono di contattarti su altri social, quindi in modo del tutto crudo..non è che hai davvero tutto quell'interesse nell'evitare i "simili". Questo non vuole risultare un attacco nei tuoi confronti e se penserai di controbattere con un "mettici la faccia" allora ti anticipo che è ben presente tra le foto profilo di questa applicazione. Dico solo che per aver l'eccellenza devi almeno, per quel minimo, scendere dal solito disco montato e prenderti davvero un ruolo di merito per cui non riceverei del torto facilmente. Che siamo tutti uguali non si può negare, si nasce in ospedale si schiatta al cimitero, ma non puoi paragonare il vissuto..non penso sia carino se qualcuno ti paragonasse a qualcun'altra che non sei tu, pensaci.🌷Non è un un'applicazione adatta alla frustrazione esterna.

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Kylie Where the wild roses grow

Chorus: Kylie Minogue& Nick Cave]
They call me The Wild Rose
But my name was Elisa Day
Why they call me it, I do not know
For my name was Elisa Day
[Verse 1: Nick Cave]
From the first day I saw her, I knew she was the one
She stared in my eyes and smiled
For her lips were the colour of the roses
That grew down the river, all bloody and wild
00:00/07:26
10
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Louis Theroux “Jiggle Jiggle” Official Lyrics & Meaning | Verified





[Verse 2: Kylie Minogue]
When he knocked on my door and entered the room
My trembling subsided in his sure embrace
He would be my first man, and with a careful hand
He wiped at the tears that ran down my face
[Chorus: Kylie Minogue& Nick Cave]
They call me The Wild Rose
But my name was Elisa Day
Why they call me it, I do not know
For my name was Elisa Day
[Verse 3: Nick Cave]
On the second day, I brought her a flower
She was more beautiful than any woman I've seen
I said, "Do you know where the wild roses grow
So sweet and scarlet and free?"
[Verse 4: Kylie Minogue]
On the second day, he came with a single red rose
He said, "Give me your loss and your sorrow"
I nodded my head as I lay on the bed
If I show you the roses, will you follow?
[Chorus: Kylie Minogue& Nick Cave]
They call me The Wild Rose
But my name was Elisa Day
Why they call me it, I do not know
For my name was Elisa Day
[Verse 5: Kylie Minogue]
On the third day, he took me to the river
He showed me the roses and we kissed
And the last thing I heard was a muttered word
As he knelt above me with a rock in his fist
[Verse 6: Nick Cave]
On the last day I took her where the wild roses grow
She lay on the bank, the wind light as a thief
And I kissed her goodbye, said, "All beauty must die"
And lent down and planted a rose between her teeth
[Chorus: Kylie Minogue& Nick Cave]
They call me The Wild Rose
But my name was Elisa Day
Why they call me it, I do not know
For my name was Elisa Day
My name was Elisa Day
For my name was Elisa Day

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Torno su ask dopo secoli con una domandina molto randomica: ci sono delle canzoni che associate a periodi precisi della vostra vita, che ascoltavate in quel periodo, e che a distanza di tempo vi danno quasi l'impressione che quelle canzoni fossero una colonna sonora della vostra vita? Quali sono?

Yume2190’s Profile Photo《уυмє мσσηℓιgнт.∂ιαяу》
Rihanna diamonds in primavera e poi il guerriero di Marco mengoni in estate. Poi in inverno mi piace la canzone di Michael Bublebe autunno mi piace molto elisa

O guarda il video di Elisa true crime ahahahha

Sto leggendo, comunque vi giuro non venite a sharm o in Egitto in generale, perché penso che nelle altre città sia pure peggio. Sono veramente MALEDUCATI, scortesi e incivili, pure nei confronti degli uomini, poi è pericoloso. Ci sono molti altri posti bellissimi nel mondo da visitare, io non pensavo fosse così

Quando avrà l'operazione tua zia?

spometto’s Profile PhotoSimone Pometto
Ancora non lo so però voglio dirti che comunque il nipote della mia amica fa fatica ad avere amici. Poi che al parco ci sta pure un albero che sarebbe storto però dicono che essendo un pino non c'è pericolo che possa causare danni perché è una pianta molto forte. Poi voglio dirti che molti comuni con i soldi in arrivo faranno impianti di illuminazione in certi tratti di strade ed è una notizia che la ripresa economica ci deve essere comunque ti pare? Poi voglio dirti che oggi ho avuto problemi che credevo che era l antenna e invece era una presa elettrica scollegata. Poi voglio dirti che comunque pare che la mir amica aveva più bici in cantina ancora belle ma une bici l ha presa per suo nipote e l altre per elisa e poi a lei non resta più nulla. Poi voglio dirti che comunque pare nel centro diurno a volte non hanno nemmeno voglia di fare da mangiare per i pazienti ma che posto è finite?

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Le relazioni più belle ,i pantaloni non l'indossa nessuno .Restano sul pavimento 🥺

achielle’s Profile PhotoOζeώ
Si però mettiti pure lei pannoli che se une persona trova la persona giusta poi è sistemata a. Vita.silvia Toffanin ha avuto molta fortuna per quanto riguarda il fatto che condurrà pure striscia la notizia. Poi voglio dirti che la cantante elisa e l attore Giorgio Pasotti avevano avuto una storie durata un anno. La cantante elisa aveva fatto un video e li si erano innamorati. Poi sai che adesso comunque le donne non tengono più solo i pantaloni che comunque hanno un ruolo come suo marito. Cioè entrambi partono alle grande senza nessuna distinzione. Poi sai la valletta so fa oer avere un posto di rilevo e la faceva pure Caterina Balivo per approdare a programmo più alto e originali

sanremo 2022 ha certificato la pochezza armonica e melodica della nuova generazione di artisti - "il giornale" randella: "spiace per achille lauro, ma l'unico “battesimo” davvero anticonformista sarebbe quello in un buon manuale di solfeggio" - l’unicita’ di elisa, gli erroracci di composizione voca

Cercherò di darti risposta sotto solo alcune delle domande, per non pubblicarne troppe. Erano in numero discreto.
Ora, premetto che non seguo Sanremo, non l'ho mai fatto e dubito lo farò in futuro, se non per provare ad ascoltare cosa ne esce ed aggiornarmi.
Il motivo principale, alla fine, è proprio codesto: non gradisco granché la musica d'oggi, è banale, scontata; non mi dà grandi emozioni.
Il problema è che, oramai, alla base del gusto degli ascoltatori, abbiamo la ricerca di una banalità che rende i nuovi "artisti" autorizzati ad utilizzare al minimo le proprie capacità. E di conseguenza, vengono impiegate anche menti in cui le capacità già scarseggiano in partenza.
La maggior parte delle musiche d'oggi, o della cosiddetta "musica commerciale", è priva appunto di qualsiasi ricchezza armonica.
Ci ritroviamo quindi gli stessi identici passaggi in più canzoni; che tanto vale ascoltarne una per ascoltarle tutte.
Il problema degli accenti, credo sia "banalmente" dato dal fatto che oggi non ci si cura più del testo, tantomeno del suo significato. Non azzardo a dire sia questo il caso, non conoscendo la musica da te presa in esame, ma sicuramente molte delle canzoni che si ascoltano, alle volte hanno dei testi banali. Perché non siamo più abituati ad andare fino in fondo alle parole che ci vengono dette. Di conseguenza, si rimane su un piano più superficiale; lo spostare qualche accento non varia assolutamente niente, per la comprensione del testo.
Poi, per carità, sarà anche una caratteristica della musica degli autori moderni.
(Continua...)

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Stasera guarderai Sanremo?💙

ginevraseba’s Profile PhotoGinevra Sebastianis
Si ci sono diversi look a Sanremo. Sai c'è Mahmood che avrà unblooj vestito con una specie di Gonna e poi c'è elisa con una specie di vestito che scende. La canzone di Emma marrone racconta di come un amore possa diventare molto allarmante per le donne e diventa un inno per la difesa della donne. Poi c'è il brano di Donatella rettore con l altra cantante dito nella piaga che cantano chimica è un inno verso le suore e verso il fatto che non può esistere un amore senza una certa chimica che deve sempre avvenire nel profondo. Poi c'è Achille lauro che racconta il brano la domenica che racconta di come deve essere una domenica che poi la canzone è un misto tra pop e rock. Poi c'è Michele bravi con il brano inverno dei fiori che racconta di come l amore può sopravvivere a certe tempeste come il fatto Dell inverno gelidi che a volte non lascia scampo ad altre cose positive e poi vi sono altri brani

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Are you into mysteries? If you are, do you have a favourite unsolved mystery? 🤯

M1ssSemy’s Profile PhotoStar. i
Indeed I am! I have a few that I change my mind about but I'd put Elisa Lam near the top of the list. Her behaviour in that lift is so unusual and I still don't understand how she ended up where she ended up on her own 🧐

Kogo widzisz jako drugi wizerunek dla nurbanu oprócz merve bolugur?

Mam już rezerwację na Cecilię, która jest ważna do 01:04 a jako drugi wizerunek mogę zaproponować:
➡ Bruna Marquezine
➡ Samantha Barks
➡ Bella Dayne
➡ Elisa Lasowski
➡ Janet Montgomery
➡ Camille Rutherford
➡ Winona Ryder
➡ Margaret Clunie
➡ Katie McGrath
➡ Caitriona Balfe

Buona domenica, day 6. Qual è la serie TV che guardavi di più da bambin*

Ila_cre’s Profile PhotoIla♥️
Il primo ricordo di una serie tv che ho sono qualche fotogrammi qua e là di "Elisa di Rivombrosa", mentre la prima vera serie di cui ho un ricordo completo è "Merlin".
Poi c'è stato "Xena", "Streghe", "Lizzie Mcguire", "Raven", "Una mamma per amica" (costretta a vederlo da mia sorella), "Malcolm" e sicuramente molte altre che sto dimenticando. 🎈

แนะนำหนัง อนิเมะหรือสารคดีในnetflixหน่อยค่ะไม่รู้จะดูอะไรเลย👍🏻

Elisa & Marcela
เรื่องราวเกิดขึ้นในสเปนปี 1901 หญิงสาวที่ปลอมเป็นผู้ชายเพื่อให้ได้แต่งงานกับคนที่รัก (มีเค้าโครงมาจากเรื่องจริง)
แนะนำหนง อนเมะหรอสารคดในnetflixหนอยคะไมรจะดอะไรเลย

☾parte 2☽ @OnceUponAVampire

King_Son_’s Profile Photo¥∆ Kärlįslē ∆¥
Alla fine, il giro sul ponte terminò più presto di quanto avrebbe desiderato e colpito da un impeto di fame - per rimanere in tema ‘’umano’’ - si diressero alla sala da pranzo, dove una cena - da leccarsi i baffi - li attendeva. Era abituato a trattarsi bene e peccava di avarizia - forse un po’ troppo - ma agiva inconsapevolmente su questa sua strada da quotidianità.
Della sua Elisa voleva conoscere più di quanto lui stesso avrebbe mai potuto fare. Non c’era paragone e nemmeno lo cercava; non solo sarebbe stato scortese ma avrebbe soltanto peccato di superbia tirandosi da solo la zappa sui piedi.
Sebbene il tempo per stare insieme era lungo, Karlisle non riusciva a sprecare alcun minuto: era proprio come un bambino esagitato al parco giochi. Correva di qua, scorrazzava di là - come gli infanti presenti in sala. Immaginarsi partecipe di un’allegria tale... che visione maestrale. «Elisa tu leggi il giornale? È lì che vengono riportate le notizie del mondo umano, giusto?» era come ritrovarsi il suo potere in forma cartacea. Sapere tutto di tutti, a livello di fenoli naturali e di civiltà. Lo trovava curioso seppur più normale del passeggiare sul ponte di una nave.

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parte 2 OnceUponAVampire

https://ask.fm/OnceUponAVampire/answers/166195097391https://ask.fm/OnceUponAVampire/answers/166228602927https://ask.fm/OnceUponAVampire/answers/166228641071

Era riuscito a mescolare la magnifica notte con gli accenni di racconto di Elisa, immaginando - con la sua sola fantasia - come potessero essere un tempo le navi. Era legato ad un passato candido più di quanto lo fossero coloro che ne avevano assaporato con gli occhi e l’esperienza. Probabilmente era questo che conduceva la sua mente ad un orizzonte onirico, chiedendosi come sarebbe stata la sua vita al fianco di una Elisa diversa da adesso - e lui, magari umano; sotto quali circostanze si sarebbero incontrati? E come sarebbe stato? Era un bel pensiero, e il vento che gli solleticava così i tarli, lo stringeva in un abbraccio innamorato.
«Sì, è la mia prima volta» rispose poco dopo, spostando la sua attenzione sulla donna. Si scambiavano sguardi di intesa e di ispezione. Il giovane camminava di inerzia sul ponte della nave. La sua attenzione al panorama era totalmente calata e la signora luna non aveva accusato alcun colpo, consapevole di essere stata sostituita da qualcuno di ancora più prezioso.
Avrebbe ritenuto i suoi sentimenti esagerati se fosse stato qualcun altro al suo posto. Karlisle era carico di sentimenti sbocciati d’improvviso, che lo si potesse ritenere ‘’colpo di fulmine’’ o meno, non aveva importanza etichettarlo; era felice di vivere quell’esperienza, avendo preso coscienza - in partenza - che a qualunque fine, sarebbe venuto a galla come un neonato coccolato dalle mani della propria madre.
«Non è così male.. non saprei a cosa paragonare la sensazione. So che anche volare su di un aereo è diverso dal volare su di un drago o qualsiasi altro animale in grado di volare. Tu hai mai volato su un aereo, Elisa? Quante cose da umana hai fatto?» il senso di curiosità di Karlisle aveva spiccato il volo, scendendo in picchiata contro la figura di Elisa. Sebbene lo facesse in tutta ingenuità, non riusciva ad esprimersi poco alla volta, fosse stato più sbarazzino l’avrebbe senz’altro assalita.
I suoi occhi emanavano tutta l’euforia finora assopita nel calice di un fiore. Si era liberato in aria come polline e vagando danzante nel vento, si manifestava senza contegno.
«Credi che anche io possa fare altre cose da umano?» ingenuamente, Karlisle non sapeva che il suo carattere era simile ad un essere umano più di un essere umano stesso. Gli bastava essere, semplicemente, sé stesso per poter assomigliare ad un qualsiasi altro umano. I due a braccetto, non si distinguevano dalle altre persone attorno a loro, bensì si mescolavano, prendendo parte a quel cataclisma chiamato mondo. Uno scenario che stimolava il giovane Karlisle a voler concedere ad Elisa sempre di più, per potersi appagare del risultato. Dipendeva dalla felicità della donna che amava e bene o no, gli andava di continuare così. Non si sarebbe permesso di chiedere ad un pittore di fermare o modificare il suo tratto... così non avrebbe fatto a sé stesso. Non trovava spiegazione logica o razionale per controllare i suoi sentimenti. Riteneva fosse il suo modo di espressione.
//pt.1

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☾parte 2☽ @OnceUponAVampire

King_Son_’s Profile Photo¥∆ Kärlįslē ∆¥
La nave salpò non molto dopo il loro ingresso nella stanza. Il capitano ne annunciò la partenza a pieni polmoni, augurando un buon alloggio e permanenza a tutti. Il sole era ormai calato completamente, dando il suo benvenuto alla notte e alla cara signora luna. A breve si sarebbero aperte le porte della sala da cena, ma Karlisle aveva in mente un bel giro romantico prima di imbattersi in qualcosa di ancora più nuovo per lui: mangiare insieme ad estranei e per di più umani. Non gli era mai capitato di condividere un pasto con terzi se non con qualcuno da lui scelto e sempre in stanze private. Come si comportino gli umani o di cosa parlino a tavola, lui questo non lo sapeva e non era nemmeno certo che avrebbe saputo fare la cosa giusta, ma con Elisa al suo fianco si sentiva abbastanza sicuro per affrontare questo muro. Desiderava insidiarsi nella società quanto più gli era permesso. «Se non ti crea problemi, sarei onorato di fare un giro con te su questa /fantastica/ nave» esordì prontamente, porgendogli la mano, e una volta afferrata la attirò delicatamente a sé, concedendosi un flautato quanto passionale bacio. Non era solito invadere gli spazi altrui senza che ve ne fosse l’atmosfera ma non poteva nemmeno negarsi una qualche soddisfazione nell’osare di più – sperando che questo non recasse dispiacere ad Elisa. In fondo, rimaneva pur sempre un giovane adulto dalle esperienze ancora troppo insoddisfatte per poter proseguire adagio adagio. Ma con la più totale nonchalance uscì dalla stanza, tenendo sempre la donna per mano, desideroso di sentire sulla propria pelle quella sensazione di semplicità: l’aria tirava una fresca brezza marina e si insidiava nelle radici di Karlisle, un odore mai annusato prima, pungente sì ma al contempo piacevole. Le stelle si andavano ad aprire nel cielo lentamente e il rumore della nave sull’oceano creava una lenta e aggraziata atmosfera. I capelli ondeggiavano garbatamente lungo la sua schiena. Sebbene fosse ammaliato dal panorama che li circondava, non poteva distogliere più di tanto lo sguardo dalla sua amata; il cuore gli batteva come la prima volta e assopire queste emozioni gli sembrava come di privarsi della pietra più preziosa del mondo. Preferiva mostrarsi nudo e inerme piuttosto che spoglio della sua felicità. D’altronde tutto era grazie a lei.

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parte 2 OnceUponAVampire

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Avere la compagna perfetta al proprio fianco era la fortuna più grande che un uomo potesse ricevere, specialmente di quei tempi. D’animo vecchio, Karlisle non sapeva mai cosa aspettarsi, ma la sua vita con Elisa procedeva non solo gradualmente ma proprio come aveva sempre desiderato. Che fosse o meno un sogno, vi sarebbe stato protagonista ancora a lungo. All’udir le sue parole, dunque, non attese altro secondo per prendere la sua adorata per mano e dirigersi verso il porto. Ad entrambi sarebbero bastati giusto un paio di indumenti, la campagna non era posto per vestiari altolocati e dentro di sé aveva la consapevolezza che la prima a saperlo fosse la stessa Elisa. Giunsero al porto della città: sebbene volare avrebbe agevolato il loro viaggio, il ragazzo aveva preferito godersi - per la prima volta - un giro in nave, a cavalcare le onde proprio come faceva col cielo. Quell’immaginario di godersi la notte cullato dall’oceano, a contatto con il mondo marittimo. Non ne aveva mai avuto l’opportunità e si chiedeva, giust’appunto, quante volte Elisa avesse provato quell’esperienza. Di lei voleva sapere tutto e aveva ancora molto da scoprire; concederle prime volte, in quel mondo, non gli sarebbe stato possibile ma Karlisle non demordeva... teneva in serbo ogni piccolo dettaglio che il mondo poteva offrirgli, così da offrire a lei a suo tempo.
«Mademoiselle» la invitò a salire, facendole strada lungo il ponticino che collegava la terra ferma all’immensa nave. Riusciva a vedere il mondo con occhi diverse: quelle piccole cose che tutti consideravano naturale, per lui erano qualcosa di magico – invertiva il /suo/ mondo con quello degli umani, credendo quest’ultimo come magico e ignoto.
La nave era piuttosto grande e i bambini scorrazzavano di qua e di là. Karlisle avrebbe volentieri fatto lo stesso, attaccandosi al bordo della ringhiera solo per potervi guardare in basso; per fortuna di tutti si trattenne da questo desiderio, limitandosi ad osservare con compostezza, ma il sorriso eccitato era palese sul suo viso candido.
«Spero non ti dispiacerà condividere la stanza con me» farfugliò timidamente, mantenendo allo stesso tempo autorità. Non poteva mostrarsi esitante dinanzi a colei per cui nutriva un profondo ed immenso sentimento; dovevano solo... dormire insieme! Non sembrava un’impresa tanto ardua.
Si accomodarono nella loro stanza, dopo aver confermato la loro presenza sul ponte di comando, al cospetto del capitano. Una volta congedati, si concessero almeno il tempo per perlustrare la stanza e sistemare gli effetti personali. Era piuttosto semplice e modesta, non particolarmente accessoriata, con bagno privato, un piccolo armadio e un letto matrimoniale.
«Oh guarda.. una vasca da bagno!» esclamò, ammiccando ingenuamente e involontariamente verso la sua dolce Elisa. Oh Karlisle, cosa mai ti andrà a frullare in quella testa!
Sulla porta vi erano appesi gli orari dei pasti e la festa che si sarebbe tenuta in quella settimana.
//parte 1

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In quel lasso di tempo in cui tutto aveva preso una piega migliore, Karlisle poteva ritenersi soddisfatto dei propri progressi. Avanzava passo dopo passo, senza saltare in fossi pericolosi e verso qualche oscurità. Elisa gli era rimasta affianco, progredendo altrettanto a quella che era la loro relazione. Indipendentemente dal tipo di evoluzione, le giornate per lui ormai si occupavano della sola figura della donna. La vedeva come la sua musa e nient’altro di meno poetico vi poteva essere. Ciò nonostante la monotonia si era insidiato in lui, ed il desiderio di poter mostrare alla sua Elisa campi elisi e lucenti, per il solo gusto personale, lo soddisfava al solo pensiero. La voleva libera come un uccellino, permetterle di spiccare il volo solo per poterla seguire. Non lo riteneva eccessivo l’essersi ancorato a lei con la stessa intensità e voracità con cui un albero si lega ad un altro. Karlisle vi aveva affondato le sue radici nell’anima della donna. Quel dì, allora, decise di prenderla a sé e stabilire una nuova meta: non desiderava obiezioni, né tanto più quesiti, solo una flebili fiducia per quanto riguardava la loro avventura. Nella sua mente si proiettavano innumerevoli ricordi, che scorrevano come il rullino di una macchina fotografica. «Spero tu non soffra il mal di mare.» esordì nel pomeriggio, mentre l’ammirava dal davanzale della finestra. Essendo sempre stato uomo dall’animo antico - seppur dalla giovinezza esteriore - vi impiegava quel giusto per riuscire a giungere a destinazione; non era mai stato frettoloso, temendo di veder sgretolarsi dalle mani quel che aveva coltivato. Oramai Elisa era parte della sua vita e l’idea di vedersela sfuggire dalle mani gli faceva battere dolentemente il cuore.
«Poiché nella tua lunga vita sono più che sicuro che ogni meraviglia di questo mondo sia stata vista dai tuoi occhi, ho deciso che ti porterò a fare qualcosa di diverso, verso la Romania!» affermò, orgoglioso e impettito del suo programma. Dal suo ruolo, sapeva quanti luoghi soffrissero carestie e malanni ancora oggi, e non aveva mai trovato la risposta ai suoi piccoli desideri; finché una notte, una luce eterea, gli aveva sussurrato; parole indistinte e lontane ma che in qualche modo gli erano entrate dentro al punto da poter prendere le redini in mano, almeno un minimo.
«Mmh.. non so se conosci Hunedoara. È una piccola cittadina in Transilvania.. non è particolarmente evoluta anzi, direi proprio che è rimasta esclusivamente zona di campagna e spero non ti dispiaccia questo. Oltre al meraviglioso - quanto inquietante - castello vorrei anche poter aiutare e conoscere il popolo. Spero di averti come mia compagna di questo viaggio» non che la sua fosse una vera proposta. Karlisle aveva già pianificato tutto, indistintamente dal volere di Elisa. Nell'eventualità si sarebbe trattato di rapimento.
«Direi che possiamo andare, non credi?» era eccitato come un bambino. Si trattava di molto più per lui. Discostarsi dal suo mondo lo alleggeriva.

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Cecil Hotel belgeselini izlemiş miydin? Elisa Lam cinayeti ve sebeplerini araştırıyor. Bu konuda düşüncelerin varsa dinlemek isterim. İyi bir video fikri de olabilir.

Geçtiğimiz hafta izlemiştim ve çok beğendim. Elisa Lam olayı zaten uzun bir süredir merak ettiğim şeylerden biriydi ve gidermiş oldum gibi. Video yapmayı düşündüm ama zaten Youtube'da bu konuda pek çok video olduğu gibi, o belgesel de bu konuyu en detaylı şekilde açıkladığı için gerek duymadım. Sırada Ted Bundy belgeseli var benim için, o konuda video yapacağım bak, aklımda....

I just saw your answer to the question about Elisa Lam and now I'm curious, what do you believe happened to her?

i think she was a mentally ill woman in the middle of a bipolar episode. for whatever reason she climbed into the tank and was unable to get back out. its tragic but i dont think anyone/any group of people are responsible

Ciaoo ❤️ continuando la rubrica “Nomi, cose e boh” oggi dovete dirmi: nomi, cosa, città, fiore, cantante, lavoro, attore/attrice, film, utente ASKfm, colore, cibo, animale e parti del corpo con la lettera “E”, buona fortuna ❤️

RossiAsia’s Profile PhotoAsia Rossi
1) Elisa
2) Elica
3)Empoli
4)Edera
5)Elettra Lamborghini
6)Elettricista
7)Eleonora d’Urso
8)E.T l’extra-terrestre
9)non lo so
10) non c’è ne sono
11) erba cipollina
12) elefante
13) esofago

Oye uno de mis personajes favoritos en Shaman King era el de Fausto y su esposa Elisa Mefisto ☠️ Eres una de las primeras personas que me dicen que han visto Sailor Moon 🌙

Soykouji’s Profile PhotoKouji
⠀ ⠀⠀ ⠀ ⠀ ⠀⠀ ⠀ ⠀ ⠀⠀ ⠀⠀ ⠀ ⠀ ⠀⠀ ⠀ ⠀ ⠀⠀ ⠀⠀ ⠀ ⠀ ⠀⠀ ⠀ ⠀ ⠀⠀ ⠀⠀ ⠀ ⠀ ⠀⠀ ⠀ ⠀ ⠀⠀ ⠀⠀ ⠀ ⠀ ⠀⠀ ⠀ ⠀ ⠀⠀ ⠀⠀ ⠀ ⠀ ⠀⠀ ⠀ ⠀ ⠀⠀ ⠀⠀ ⠀ ⠀ ⠀⠀ ⠀ ⠀ ⠀⠀ ⠀⠀ ⠀ ⠀ ⠀⠀ ⠀ ⠀ ⠀Para serte sincera era un anime que no me gustaba en su totalidad, no llamaba para nada mi atención, hasta que dije, lo veré y daré una oportunidad, chance y si me termine fascinando, ahí esta. Hasta la funda de mi celular y soporte son de dicho anime.
⠀ ⠀⠀ ⠀ ⠀ ⠀⠀ ⠀ ⠀ ⠀Mi personaje favorito de Shaman King es Ana Kyoyama, su manera de ser, me encanta, me proyecto un poco en ella JAJAJA.
+3 answers in: “Veo que te gustan mucho los animes ! Cuál es tu género y anime favorito ?”

Wow que lindo. Y que dedicación, te admiro No es nada fácil... Tienes titulo de maestra especial o algún otro?

R0Suarez’s Profile PhotoRocio Suarez
Ya había estado en el kinder de mi madrina y le di clases a niños pequeños y como estoy de maestra en mi colegio donde estudié y Elisa la directora es también mi psicóloga me conoce perfectamente y fue ella quien supo que daba clases en otro kinder y quedó encantada con mi trabajo
+3 answers in: “Hola Hola🤗 A que te dedicas? Trabajas, estudias? Si trabajas dime de qué y lo mismo si estudias. Los quiero conocer 😁 Bezitoz”

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Era un bambino alle prime armi, questo non lo si poteva negare e né tantomeno il suo temperamento riusciva ad omettere la carica ingenua e disorientata con il quale si atteggiava agli occhi della sua Elisa. Un istinto incontrollato, un quadro nuovo ma al contempo antico, fragile e pregiato, come quarzo. Ma d'altronde era così che il suo cuore innamorato lo faceva sentire: il suo era un amore semplice ma vivo e puro, grazioso e passionale, combattente; un amore intrecciato da miriadi di nodi differenti tra loro però così sinceri da desiderare di raccoglierli con la medesima delicatezza con la quale si strappa un fiore dalla sua terra.
«Andiamo.» disse lui. Non era capace stare fermo in un posto, e quel circondario così lugubre non gli permetteva di ammirare - con la giusta riservatezza - la sua donna adorata. Intrecciò a lei la sua mano e la guidó nuovamente all'interno del castello ma questa volta al piano superiore, laddove dimoravano le stanze da letto. Era un Forte immenso, facile perdersi sia tra i corridoi sia tra le stanze stesse. All'interno di ognuna era stato fatto un "incantesimo" per disorientare l'ospite indesiderato: un consueto trucchetto da diavolo indispettito; Karlisle non ne aveva mai compreso il senso, non poteva tuttavia negare l'astuzia per terzi e il divertimento per lui quando era piccolo.
«Sono state poche le persone in grado di oltrepassare il pian terreno. Per quanto mia mamma sia una donna nobile e ospitale, non ha mai fatto fare il giro della / casa / ai suoi ospiti.» non che ve ne fossero a fiumi, ma un tempo, essere figlia di Mio voleva dire guai e tutti, curiosi impiccioni, volevano vedere coi loro occhi l'abominio — che sapeva, al fine, sorprendere e ammaliare. Euphemia era così. Quanto era geloso Karlisle della sua sorellina e di come fosse riuscita a prendere il meglio del peggio di entrambi i loro genitori e plasmarlo in ciò che lei era divenuta. La perfezione, non aveva dubbi.
«Questa é la mia… camera.» mormorò, sfiorando lievemente la maniglia della porta, accingendosi successivamente a girarla e ad aprirla. La stanza non era illuminata - quel posto in generale non lo era mai - ma la luce appena soffusa riusciva ad armonizzare le pareti gotiche e tenebrose. Il Forte era un'opera d'arte vivente ma costruita dalla mente di una creatura malvagia e infernale — non ci si poteva aspettare qualcosa di diverso da quello che era. La stanza di per sé era semplice: non aveva caratteristiche particolari e nemmeno oggetti vari; era vuota, come sempre era stata la sua anima. Solo un piccolo scaffale, sopra la scrivania, era pieno di quaderni posizionati ordinatamente.
«Non é nulla di che, lo so.» ammise ma senza vergogna. Il più dei suoi giorni e delle sue notti le passava fuori, lontano da lì, lontano da tutti.
«Accomodati, il letto é invitante e morbido.» disse, lasciandosi fuggire un risolino divertito, mentre lui si accomodava sulla poltrona di fronte al letto, ad ammirare quella bellezza che era Elisa.

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#stop.: Letra E (Nome, Carro, Cidade, Comida, Animal e Cor).

⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀Nome: Elisa.
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀Carro: EcoSport.
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀Cidade: El Salvador.
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀Comida: Espinafre.
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀Animal: Elefante.
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀Cor: Esmeralda.
stop Letra E Nome Carro Cidade Comida Animal e Cor

¿Dónde irías en tus vacaciones de ensueño?

Son un peligro para la sociedad.... América POPOCA Rincón, Italia Hernández Rosales, Lucía del Valle Figueroa y también María Elisa Martín Chavez #ahorayaesmuytarde la neta
Dónde irías en tus vacaciones de ensueño

Quando qualcuno parla del tuo genere musicale preferito (o comunque di uno di quelli che ascolti di più), qual è la canzone che consigli sempre di ascoltare?

La canzone che consiglio spesso mmmmm allora a modo tuo di elisa
Liked by: Melissa Beatricee

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