#felpe

Non ci credo che tra sei giorni compio ventitré anni, non sono poi così cambiata dalla bambina che metteva la testa tra il cuscino e si rifugiava nei sogni pur di non sentire le urla e gli insulti. Da piccola ero bionda, ora è qualche anno che mi faccio la tinta nera perché in qualche modo devo dimostrarmi grande. Non so come sono messa a fragilità, a essere forte, forse avevo meno paure quando ero più piccola, consapevole di ciò ho fatto delle mie fragilità la mia forza più grande mi rendono terribilmente vera e pura.
Io sono così, e non mi nascondo mai. Ho perso la chiacchiera, da piccola dovevano cercare il pulsante per spegnermi, adesso penso molto di più, sono diventata razionale. Ecco, di questo ne farei volentieri e mena, a volte mi sento così in gabbia. Sono fatta per pochissimi perché ho sempre la testa lassù, tra le nuvole, ma tranquillo non so tradire-non penso a nessun altro, quelle come me chiudono gli occhi solo per allontanarsi e ritrovarsi.
Mi piace stare con me, mi fanno felice i sentieri di montagna, i peluche enormi e le felpe da uomo, condividere il gelato, la lotta con i cuscini, le colazioni negli alberghi. Mi innamoro ad ogni tramonto, ogni volta che vedo una struttura in legno, un cucciolo di cane. Sono mattiniera, l’alba è il mio momento preferito, bramo il silenzio e la pace, mi piace preparare la colazione a chi amo. Quando amo, quella persona diventa la mia casa, quando qualcuno che ami lo vedi stare bene, tutto diventa più leggero e affrontabile. Quando amo, mi sento invincibile.. proprio come quando sto con i miei cani, loro sono i miei compagni di vita.
Quando mi sono riconosciuta come priorità, tutto il resto ha assunto un’importanza diversa, noto tutto ma i dettagli che non mi vanno giù li faccio pesare solo a chi mi vive dentro, sono un po’ rompicoglioni, lo ammetto. Basta poco per farmi passare il broncio, anche se sembro incazzata nera, a patto che non percepisca cattiveria o di essere trattata come un’altra, in questi casi chiudo la porta e butto via la chiave. Non so vivere nel senso di incertezza, ho ripreso da qualche mese a dormire senza svegliarmi, sapere che gioca la mia squadra del cuore mi svolta l’umore. Non sono brava con le parole, però con le dimostrazioni non sono niente male, amo organizzare qualcosa di romantico per anche se mi fa sentire in estremo imbarazzo. Non sono abituata ai complimenti, e non c’è niente che amo di più della natura e degli animali.

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A volte capita di dover mostrarmi in un modo che non è realmente il mio, mi impongo di essere razionale il più delle volte forse per paura di essere troppo, per un limite che mi riconosco solo io, forse perché certi tunnel che ho vissuto mi hanno lasciato un po’ di buio dentro e solo io so, quanto mi pesa la convinzione di non riuscire più ad alzarmi se dovesse andare male. In certe situazioni si, preferisco privarmi-soffocare i miei pensieri-il mio istinto, poi se questo sia un arma a doppio taglio e il più delle volte mi faccia più male che bene, non lo nego.
A parte questo e credo siano chiare le situazioni in cui non riesco ad essere me stessa, sono vera anche perché non riesco proprio a fingere di essere un’altra persona, mi piaccio troppo a livello di persona per tradire la mia anima.
Alla fine della notte mi ritrovo sempre un po’ triste, perdo lo sguardo tra le nuvole quasi sempre, non è vero che non sbaglio un colpo, faccio uno sbaglio al giorno ma è l’unica garanzia che ho per imparare. Non sempre ho la soluzione o la parola giusta, anzi spesso prendo la vita con troppa leggerezza e non importa se agli altri sembra superficialità, a me piace vivere così, io rido sempre anche quando non c’è un motivo, anche a seguito di un pianto lunghissimo, ci rido sopra perché non c’è dolore che non passi, non sono una di quelle persone sicure di se che non si distruggono di paranoie, sono lunatica fuori ma dentro sono sempre sole, infatti per farmi passare il broncio basta un secondo. Canto sempre in macchina, calcio ogni cosa che trovo, amo giocare e se sento di poter giocare divento pure un koala, mi stropiccio gli occhi motivo per cui sono sempre struccata, in un rapporto ho bisogno di certezze altrimenti faccio le cazzate, faccio la guerra ogni notte con le lenzuola pensare che spesso succede di ritrovarmi il fondo sul viso, odio la pioggia e infatti torno a casa mizza, amo le felpe da uomo anche se mi fanno sembrare un tappo, so essere dolcissima solo nel cuore della notte, piango come una fontana quando guardo film con protagonisti animali, piango anche senza un motivo solo perché mi viene in mente chi non c’è più.
Durante le fiere prendo sempre la catena dei ciucci, se mi fai incazzare sono guai e ferisco fino a distruggere l’altro il più delle volte, qualche vaffanculo di troppo, probabilmente ti manderò via perché quando sono delusa mi chiudo a riccio.
(Mi sono lasciata andare)

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Palesemente un panda, oltre all’affetto che ho sempre provato per questo animale, per via di qualche tratto caratteriale e in generale per il modo di vivere mi sento affine a lui.
Da quello che ricordo amano dormire rannicchiati oppure dormono su di un lato, proprio come la sottoscritta.
L’alimentazione del panda si basa quasi esclusivamente su un alimento, ovvero il bamboo, proprio come me che mangerei kellogg’s extra e finocchi ad ogni pasto.
È un animale molto giocherellone e buffo proprio come me che inciampo anche in un marciapiede piano.. e soprattutto sia io che lui amiamo la libertà della solitudine.
Il panda non va in letargo, seppur ama dormire la maggior parte del tempo, anche in inverno si muove e scende nei villaggi di tanto in tanto vanno nelle stalle con i maiali e le pecore dei contadini per condividere il cibo e stare al caldo.
Conoscete qualcuno che ama l’odore di stalla? Io.
E poi io d’inverno esteticamente assumo un po’ le sembianze di un panda, se potessi mi vestirei solo di felpe teddy con il cappuccio
Si forse questa non è proprio una cosa da ritenere in comune, però è anche una curiosità..
I panda non sono animali comunicativi, se ne stanno per le loro però da piccoli si lamentano fino a che non ottengono le attenzioni richieste, praticamente io che non so esprimermi però voglio attenzioni anche se non ho la scusa di essere una bambina.

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Effervescenza, voglia di scatenarmi da qualche parte, al chiuso in una stanza piena di luci. Mi rendo conto di essere ormai fuori fase per i locali notturni, per i tempi delle lunghe nottate persa a girovagare tra una sala ed un'altra, indecisa se perdermi nel pop o nel semplice - e ancora dignitoso - reggaeton. Ho sempre preferito la musica elettronica, in effetti, i remix meccanici e travolgenti, i suoni che un tempo mi avevano portata ad un giuramento: “prima o poi nella vita: Tomorrowland”. Il pensiero mi esalta e fa sorridere insieme. Riusciresti a vedere Cupido in mezzo ad una folla di f*ttoni, con tanto di ghirlanda fiorita e braccialetti luminescenti categoricamente color rosa fluo? Bene, io sì. Era una domanda a trabochetto la mia. Di fatto, il divertimento non ha limiti, e le etichette a me proprio non piacciono. Ma di questo non voglio parlare, non stasera, priva della mia spiccata vena polemica - ma solo nella ragione - nah. Forse son “vecchia” per certe cose, vintage preferisco dire, considerato che ad oggi quella stessa promessa risulta scavalcata dal desiderio di visitare la Cina durante i festeggiamenti per il capodanno. Un altro “prima o poi”, uno di quelli che mi auguro proprio di non dover rimandare a lungo. Mi sento in questo modo, vincolata, con tanta voglia di ripartire, disposta a staccare la mente in una pista da ballo con uno stivale tacco 10 ai piedi e bicchiere tra le mani. “Ma vaa, giura!”. Lo giuro, una parte di me lo farebbe, una tra le tante. Vedi, io non sono soltanto felpe e camomilla. Nella mia testa esiste un universo ricco di costellazioni, e di tanto in tanto, ove e quando non serve esser presente, mi piace perdermi tra le stesse. Effervescenza dunque, misto al rimorso di non poter far altro che immaginare.
🎆

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Ciao ciao, io sto abbastanza bene dai 🧝🏼‍♀️
In realtà io, tra armadi e mobili, riesco a tenere in disponibilità tutti i miei vestiti, di qualsiasi stagione siano, anche considerato che io mi vesto senza tenere minimamente conto della stagione: se voglio indossare una maglia estiva d’inverno, lo faccio; dunque, non dovendo dedicarmi al cambio stagionale, metto in ordine l’armadio solamente quando ho moltissima roba da buttare che oramai non indosso più oppure che non mi sta proprio, evento che avviene all’incirca ogni quattro/ cinque anni. Per il resto del tempo, ho tutto ben organizzato: l’armadio con gli abiti generali, l’armadio con i vestiti più carini, il cassetto dei top, il cassetto delle canottiere, il cassetto delle borse, il cassetto delle felpe, quello dei maglioni invernali e quello delle mie maglie da uomo oversize estive. Sempre tutto a disposizione: basta scegliere!

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⠀⠀⠀⠀✦. ＢＲＥＶＥ ＢＩＯＧＲＡＦＩＡ

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Sarebbe stato bello avere un'infanzia normale ed una famiglia amorevole, ma non tutti possono vantare certi privilegi;
La lupa si ritiene però fortunata nel poter sempre contare sul fratello maggiore.
Assieme sono sopravissuti ad un branco malato ed ad una caccia spietata che hanno certo lasciato residui fisici e psicologici su entrambi.
Diana non ha mai potuto fare la bambina e di questo non si pente minimamente. Non ama gli scherzi, i giochi o i contatti poiché solo con il fratello si diletta in tali puerilitá. Lei è fiera, indomita e combattente, ma è fedele a chi se lo merita ed è rispettosa.

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⠀⠀⠀✦. ＣＵＲＩＯＳＩＴＡ̀
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⠀⠀⠀⠀› Ha grosse difficoltà a dormire da quando è al college, poiché la notte la passa separata da Samuel; per questo gli ruba spesso e volentieri felpe e magliette.
⠀⠀⠀⠀› Ha un carattere difficile e lo sa, nonostante il suo aspetto sia in totale opposizione con quanto predetto.
⠀⠀⠀⠀› Non possiede molta pazienza e risulta molto fisica.
⠀⠀⠀⠀› Da trasformata ha una peluria argentata e grandi occhi azzurri.
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distensione, quando può cerca sempre una "via di fuga" per non incappare in discussione, come già citato in precedenza, è pacata, i disordini e i battibecchi non fanno per lei. Non riesce a donare con facilità il suo cuore difatti il suo animo è impenetrabile, non riesce a lasciarsi andare e finché ne è un grado trattiene i suoi sentimenti. Heidi ci offre una chiave di lettura di come saper mostrare il suo lato nascosto: sembra banale ma la soluzione è l'amore. Alla notizia della verità di suo padre, viene meno ai suoi doveri. Attraversa una fase di ribellione, diventando egocentrica e capricciosa: si tinge i capelli di verde e rosso, come una teppista. Per buona sorte tale fase dura poco.

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Cᥙrιosιtᥲ̀ :
✿ La verità su suo padre è la seguente: Buster sedusse la madre di Heidi per i suoi loschi scopi ovvero quello di ottenere un cucciolo forte che potesse aiutarlo nella gestione del territorio ma non ebbe il risultato sperato. Dopo saputa la notizia che Meghan avesse partorito una femmina, Buster tolse le tende immediatamente. Ancora una volta la donna venne prese in inganno a causa del il suo debole carattere e per la troppa fiducia negli altri. Forse è proprio questo che ha scaturito nella figlia un rifiuto nell'aprire il suo cuore agli altri; teme di esser ferita com'è successo all' amabile madre.

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✿ Avendo vissuto una vita povera, non ha mai vestito con abiti o scarpe firmate, talvolta alcune delle sue felpe hanno qualche foro o anche scucite. L'unico indumento che non ha una sola imperfezione è una sciarpa rosa regalatole dalla madre al suo diciottesimo compleanno. La custodisce come se fosse oro.

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✿ Non guadagnando a sufficienza, devono permettersi solamente cibi surgelati o precotti da poter poi riscaldare in un fornetto, una pietanza alla volta a causa delle piccole dimensioni dell'oggetto. Quando invece il supermercato vicino è chiuso, mangiano cibo spazzatura approfittando delle offerte dei prodotti.
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Hey hey hey, ti racconto di un rapporto speciale, ti va di ascoltare? Sarà una storiella carina.
Tanti anni fa, conobbi ad un raduno una ragazza di nome Valentina, la notai perché come me non aveva alcuna voglia di essere lì in quel momento, fa ridere già questo, e come me era in disparte seduta sui gradini mentre la folla guardava lo spettacolo, parlammo per poco e ridemmo per altrettanto tempo, non avrei mai pensato che da quella sera potesse nascere il rapporto d'amicizia più bello che io abbia mai avuto, e non come quello a cui stai pensando tu lettrice/lettore, ma un'infinità di volte più bello. Entrambi odiavamo i social e l'essere moderni, nessuno dei due aveva altri social, parlavamo solo tramite messaggi normali durante il giorno come due vecchietti e nel restante del tempo ci vedevamo, per mangiare qualcosa, per fare shopping, per gossippare come non ci fosse un domani su una panchina vecchia e messa male, oppure in alternativa un muretto di un campo da calcio ormai a pezzi, l'importante era banalmente insultare ogni personaggio televisivo, la pienezza dei nostri anni, la spensieratezza. C'erano risate di quelle sincere che non si contengono, che hanno quel suono di spontaneità priva di timidezza, in pochi mesi come se ci conoscessimo da una vita, ci prendevamo per il culo a vicenda tutta la giornata, ed eravamo affettuosi se l'altra persona ne aveva bisogno, indossava le mie felpe ed io i suoi cappelli di lana, e quante volte l'hanno scambiata per la mia ragazza e viceversa, ridevamo da soli in faccia a chiunque lo pensasse. Ancora ricordo alcuni dialoghi, le sue pessime figure, e la testa così che mi faceva per il commesso carino che le piaceva, mi rompeva terribilmente e glielo dicevo sempre, c'era una leggerezza tale che a confronto le nuvole erano in piombo. Ti dirò, il contro delle persone senza social è che questa persona non è rintracciabile in nessun modo ad oggi, ma giuro che l'adoravo follemente, forse questo non gliel'ho mai detto, ma sono sicuro che l'ha sempre saputo. Le cose belle finiscono, forse troppo presto anche, ma posso dire di aver provato cos'è l'amicizia tra uomo e donna con una persona speciale, ho vissuto il mio tempo con quella persona ed è giusto che adesso sia chissà dove.
Io che non credevo nemmeno esistesse.
È uno dei vuoti più profondi che ho, non mi vergogno di questo, mi manca molto e allo stesso tempo non mi rattrista, sorrido, sorrido e sorrido ancora, è questo che mi ha lasciato, e spero di aver lasciato lo stesso a lei e che mi stia portando con sé, chissà che la vita possa riservarci sorprese, voglio sperarci, ci incontreremo ancora.

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Avrei una lista piuttosto lunga, cercherò di essere breve, facendo solo qualche piccolo esempio: m'infastidiscono l'arroganza e la prepotenza delle persone. Ognuno può dire ciò che vuole, ma detesto, quando cercano di sovrastare la mia opinione a tutti i costi credendo di avere sempre e solo loro ragione, senza farmi minimamente esporre i miei punti di vista.
M'infastidiscono le persone che durante una conversazione, sentono di avere la necessità e la libertà di toccarmi continuamente: tenetevi le mani a posto, grazie. Anch'io sono piuttosto fisica, ma con un certo equilibrio e soprattutto, non lo faccio con chiunque. I capelli. Non dovete toccarmi i capelli.
M'infastidiscono anche i cappucci delle felpe e dei giubbotti al rovescio. Quante volte, avrei voluto sistemarli a sconosciuti incontrati per strada.

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Fu grato all'amica per non aver insistito ulteriormente sul discorso riguardante il pirata. Kyros era già abbastanza provato di suo dalle notti insonni e dal rifiuto da parte del suo corpo di ingerire qualsiasi cosa di solido.
Nascondere i cambiamenti che stava subendo era semplice fintanto che indossava pantaloni della tuta e felpe di qualche taglia più grande, ma non vi era modo di celare il viso incavato e scarno o le profonde occhiaie che solcavano le sue guance.
Sembrava lo spettro di sé stesso, il fantasma d'un io di cui era rimasto soltanto un ricordo.

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Sotto lo sguardo intenerito del semi-demone Cookie non si fece attendere e, saltellando sulle sue piccole zampette, corse incontro alla ragazza posando il muso sulle sue ginocchia in cerca di attenzioni.
‹ Credo sia un Corgi, sì...
Devi piacergli un sacco, guarda come scodinzola quando gli accarezzi la coda! ›

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Non posso credere che posterò queste due foto di quando ero in sovrappeso ma l’ho appena fatto. Ogni volta che vedo queste foto mi vergogno di ciò che sto vedendo perché magari okay non ero obesa ma vi posso garantire che quando ti fai schifo, soffri comunque come un cane, indipendentemente dal fatto che hai 20 kg in più o 100. Vorrei lasciare semplicemente un messaggio a tutte quelle persone che vogliono migliorarsi. Se vuoi dimagrire, se vuoi ingrassare, se vuoi mettere massa o rassodare fallo!
Ma non per gli altri ma per te, serve costante determinazione, io ce l’ho fatta, da quasi 80 kg sono riuscita a scendere a 60, questa forse è la soddisfazione più grande della mia vita.
Ricordo ancora quando ero in sovrappeso, non piacevo a nessuno, mi vestivo sempre coperta con felpe larghe, giusto per coprire quella pancia che ho sempre detestato.
Le mie compagne di classe mi chiamavano “finta magra”, ogni volta ricevevo insulti gratuiti per cosa? Qualche kg in più?
Certe persone dovrebbero farsi un’esame di coscienza e pensare alla loro vita senza stare a giudicare quella degli altri perché dietro ogni essere umano c’è un cuore.
Detto questo io non solo sono dimagrita ma ho anche imparato a non farmi mettere i piedi in testa da nessuno!
Se ce l’ho fatta io, ce la farete anche voi🌹

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