#grido

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(ᴗ͈⋏ᴗ͈) (🌸) ⌣ ⌑ good times become good memories; bad times become good lessons. ! Flashback (08/12/22)

.
I fiochi raggi di un triste crepuscolo, illuminano con il loro flebile e opaco bagliore l' immenso orizzante, iniziando a trasfigurare nella velata oscurita' le prime ombre della sera. Presto il buio, avrebbe avvolto e avvinto le sagome degli imponenti e maestosi alberi, che incorniciano con le loro fronde il limitare della tenuta, sprofondando e scivolando fino a perdersi nella silenziosa calma della notte. Iso, immobile di fronte ad una finestra, lo sguardo vacuo, indistinto, trasognato affonda il suo strazio a quel nebuloso orizzonte, mentre i palpiti ansanti del suo cuore volgono stravolti al pensiero di suo padre. Lo ha chiamato qualche minuto fa al telefono per confermare il suo arrivo in questi giorni ma purtroppo l'uomo ha rimandato la partenza per poter ancora lavorare sul campo e Isobel non ha preso nei migliori modi la notizia.
La mente in subbuglio, gli occhi colmi di lacrime, il pensiero corre verso quella nave che l'avrebbe condotta in quelle terre sterminate... la sua anima, si abbandona sommessa a quella tristezza, grido disperato, dolore lacerante verso colui che veleggia in quell'oceano smisurato. Il pianto e muti singhiozzi cadono incessanti da quel volto diafano. Chiunque è impotente a quella lancinante afflizione, nessuno avrebbe colmato quella pena che macigno terribile la devasta. Neanche suo nonno che la spia inerme che origlia dietro la porta può soltanto rimanere fermo.

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ᴗᴗ          good times become good memories bad times become good lessons

🍓 parte seconda 🍓 @Cloud2k23

astridreonhato’s Profile PhotoAstrid Reonhato
- non ti fermare.
Oddio, sì sì, così. Gødø∼
*Ansimava.
Bruciava.
Due corpi legati da un’antica passione, violenta come i colpi che Cloud scandiva contro il suo fondo schiena, che da roseo assunse le sfaccettature rossastre, come la bocca violentata di Astrid. Le mani del biondo stuzzicavano il suo së.nõ, ed ogni sensazione si amplificava rendendo quell’estasi indescrivibile.*
- Oh, Cloud! ∼
*Un ultimo soave grido di goduria, il richiamo a non fermarsi, a darle di più anche dopo essere venuta, anche dopo aver riversato tutto il suo nettare su di lui. E il maggiore altrettanto, a riversare dentro di lei la sua essenza, a unire la magia dell’amore, con gli occhi chiusi a vedere il paradiso e il corpo stanco e strafatto, sotto effetto di stupefacenti.*
- ah.. oddio io... io non credevo potessi fare una cosa del genere
*Pigolò Astrid, salendo a cavalcioni su Cloud. Il sorrisetto malizioso, prima di tuffarsi sulla sua bocca in un bacio passionale, carico di foga. Il seno schiacciato contro il petto del biondo, le sue mani che dai capelli scivolarono lungo la schiena curva per poi posarsi sul sedere sodo, ancora trepidante.*
- ti piace, vero?
*Gli sussurrò sulla bocca, leccandogli lascivamente le labbra. Era così bello che non riusciva a contenere la meraviglia che le suscitava. Ad incalzarlo, lo scosse, scontrando le intimità ancora sensibili e crogiolanti.*
- sai, io non è che ho tantissima esperienza ma.. con te farei veramente di tutto Cloud. Quando gö.dï e so che gö.dï per me, lo farei per ore e ore
*La mente di Astrid era lontana da tutte le possibili castità. Era la dea del tabù, la regina madre delle tribù antiche che festeggiavano l’arte del kamasutra.*
- sai, sulla Terra si fanno dei giochini erö.ticï ehehehe ∼
Non riesci a trattenerti, vero? Ti eç.citö troppo
*E ancora una volta lo baciò, ancora una volta si lasciò esplorare il corpo e ancora una volta lei esplorò lui.*
- la prossima volta te lo darò!
Ma immagino che adesso tu voglia fare pausa. Mh, facciamoci una doccia e poi a letto. Domani devi_ portarmi a comprare un’arma e soprattutto, caro il mio Cloud, dovrai prepararmi una super colazione, perché lo so che sarei rimasta a digiuno altrimenti
*Come ci riesce? Che, se si tratta di cibo potrebbe argomentare validi motivi per ore, riuscendo a vincere il discorso.*
- tanto siamo già nudi, andiamo andiamo! Giusto una doccia veloce. Ti lavo io
*E quell’ultimo commento poteva essere un invito a qualsiasi cosa. Occhio caro Cloud che se le dimostri di essere / debole / è un attimo che ti prenda di nuovo.*

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parte seconda  Cloud2k23

-parte quattro- @astridreonhato

Cloud2k23’s Profile PhotoCloud Strife
Era in balia di lei, e al contempo era attore protagonista di quella messa in onda. Lei era la marea che impattava sugli scogli, e lui era gli scogli che si contrapponeva a quella violenta marea. Due corpi distinti, ma un unico atto.
-Si, così..sii-
E giunse l'apice, il coinvolgimento totale dell'essere. Mente, corpo, anima, tutti insieme. Tu vibri, l’intero essere vibra, dalle dita dei piedi alla testa. Non sei più in controllo, l’esistenza ha preso possesso di te e tu non sai chi sei, è come una follia. Un sentito urlo iniziale che ti fa sobbalzare, come il grido di un bambino. Un’esclamazione di vittoria, un’esplosione di gioia incontenibile, una dichiarazione di felicità. Poi si trasforma in un sospiro di piacere, avanza serpeggiando lungo un bellissimo canale, e infine si dissolve dolcemente in un luogo sconosciuto e armonioso. È come un sonno, è come la meditazione, è come la morte.
-Io..non so descrivere l'amore, ma so..che per me, l'amore al tuo volto, e non potrei mai trovare amore su nessun'altra, che non sia tu-
Era felice. Era appagato. Era in estasi. Era ëccïtätø, era vivo. Era Cloud..semplicemente, sentitamente, veramente innamorato di lei.

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Gente, helado de dónde se les antoja justito ahora? Conocen una heladería que no se la recomendarían ni a su vecinito malcriado?

tilcul’s Profile PhotoJosé M. Fernández
En esta zona hay muy buenos helados artesanales y las franquiciadas son buenas.
Esta noche sacaremos del freezer los cordobeses GRIDO. Vivimos en zona rural ,no hay "delivery " que venga ,razón tienen .
En EL "PUEBLO" ▬↓▬
Gente helado de dónde se les antoja justito ahora Conocen una heladería que no

-parte due- @katherineisabeljane

SCdemon’s Profile PhotoDamon Bailey
Lei ora giaceva ad occhi socchiusi di fronte a me, e cercava solo la mia mano per portarla alla sua bocca, e riempirsela delle mie dita. Amo guardarla in viso, il viso stravolto o dolorante dal piäcëre, poco importa.
~Câgnâ püttânâ! Gødi, soffri, per me è uguale~
Il mio indice, risücchiâto dalle sue labbra, era il miglior indicatore della sua ëccïtäziøne, su di lei scaricai tutte le sensazioni. Passai di nuovo il mëmbrø tra le sue basse labbra intrise di sũcchi luccicanti, era completamente bagnata, fradicia. Spostai le sue gambe per vedere meglio, e solo quando fui sicuro che il dolore era solo un ricordo che spinsi con decisione, rissũcchiãto in quel vortice fradicio di passione.
Le dita tra le sue labbra mi restituiva in tempo reale, tramite i suoi morsi, il piäcëre di lei. Spinsi, e mi sentii mordere le dita, piäcëre agrodolce, per poi, piano piano, passare a leccarle. Lei aprì gli occhi per guardarmi e mi implorò con lo sguardo, di non fermarmi. Ogni mio muscolo era teso e concentrato in quella pënëträziøne di cui non potevo perdere un solo istante, volevo fermarla nella mia mente e scolpirla nella pietra per non dimenticarla, un ricordo indelebile della nostra tossica complicità. Volevo aspettare che la sua mente, prima ancora del suo corpo, si lasciasse totalmente pervadere dal piäcëre della sensazione di pienezza. La incitavo con i miei gëmïtï di piäcëre, e gli elogi per il suo corpo, mentre mi beavo con gli occhi della sua disfatta psicofisica. Cominciai a muovere il bacino in maniera incessante, come onde di un mare in burrasca. Sussultò, mollò il dito, inarcò la schiena, si mosse roteando il bacino a favorire la mia pënëträziøne. Grido soffocato, poi urlato, poi si rilassò, aprì gli occhi, la sua faccia si illuminò di un sorriso complice, e dopo un tempo che mi sembrò sospeso disse solo "ancora onii-chan".
~Strønzâ di una câgnâ püttânâ, dillo che sono meglio di Jared! Dimmi che sono l'assoluto!~
Ero un fiume in piena, ma lontano dall'apice. L'abbracciai, forte, liberandola dalla morsa, e mi sdraiai per terra in modo che lei potesse sedersi e impalarsi a me.
-Fammi tuo!-
Afferrandola per i fîanchî, cominciai a sollevarla ed abbassarla con decisione, fin quando la totalità della mia essenza venne risũcchiata dentro. Spostai una mano dal suo fianco al suo enorme sênø stringendolo, quasi volessi vederlo esplodere, mentre l'altra mano impegnò nuovamente la sua bocca. Prese un dito e lo sûcchiò con føgâ, ed all'istante la vidi perdersi nelle sue fantasie più profonde, mentre dal suo fiore uscivano, copiosi, strie liquide di nettare intenso.
-URLA IL MIO NOME!-
Ancora, ancora e ancora. Raggiungi l'apice per me, fammi sentire che sono solo tuo, che sei solo mia.
-Cäzzø siii!-
Esplosi totalmente, pienamente in lei. Si ruppero gli argini, innondandoci entrambi.
Rimase ferma immobile, poi alcune scosse improvvise la pervasero, mi pervasero.
Era lì tremante, impalata, seduta su di me mentre ancora lentamente mi muovevo.
Pt.2

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https://ask.fm/dfmyt/answers/174475896134 https://ask.fm/dfmyt/answers/174476033606

dfmyt’s Profile PhotoLiam "white devil" Allen
Parole, parole che si scagliano, parole che piovono fittizie, parole che bruciano il cuore, parole che sanno di amarezza e solitudine: parole, proferite dalla bocca della verità. Ma chi gliel’ha chiesto? Chi gli ha concesso il permesso di sentenziare, di giudicare, di allontanare. Jared e Katherine erano due anime destinate alla separazione, incongruenti, il sole e la luna che mai potranno convivere. Eppure la piccola fanciulla ci sperava, innamorata del padre, ardente del suo amore, ossessivamente imprigionata nel cuore del demone. Si arrampicava sulla sua anima, facendosi forza con le unghie ormai lividate . Il suo corpo sanguinava dal dolore, perforata dalla pioggia acre che bagnava il suo corpo. Era una sfida tra lei e JJ. Le parole, per quanto delicate e cariche di amore da parte del padre, non la raggiungevano più. La Bestia si stava scatenando: le possenti catene che finora l’avevano assopito, tenendolo rilegato negli abissi della sua persona, si stavano distruggendo. ⟪Perché mi fai questo?⟫ un urlo di salvezza, un grido d’aiuto che echeggia perforante nell’aria, strazia gli animi. I suoi sentimenti prendono vita, si depositano nei cuori dei presenti, sbocciano e si rilasciano.
Tristezza.
Dolore.
Solitudine.
E dov’è l’amore? Il tanto osannato sentimento floreale, la trepidazione che crogiola dacché è pargola, il frutto di un amore esente dalle regole, forte da superare la barriera del suono, da imitare l’infinità del cosmo.
‘’Non c’è più spazio per te nel suo letto’'.
‘’Non obbligarmi ad agire perché nemmeno la tua sorellona potrà salvarti’’. Cosa ne sapeva JJ dell’amore? Del loro_amore? Del grattacielo che in questi anni avevano costruito insieme? Delle stelle che avevano toccato dondolando sull’altalena?
Il freddo l’avvolse, il silenzio assordante invase la sua mente. La voglia di piangere, di abbandonarsi a questo dolore, di dire basta. Ma suo papà, il suo daddy.. Jared.. era l’unico che la capiva, l’unico che l’avesse mai amata, l’unico che aveva accettato ogni sua sfaccettatura. ⟪Non voglio.. non voglio.. non voglio.. NON VOGLIO NON VOGLIO NON VOGLIO..⟫ e diventa inesorabile la rabbia, repressa in questi anni. L’anima che risorge dalle ceneri, ceneri bruciate miliardi di anni fa. La bella fanciulla arsa, strega di Salem, al rogo al rogo! Maledetta. Ebbene, la maledizione dell’amore, la condanna: trovare l’anima gemella, innamorarsi - sentimenti corrisposti - per poi incontrare la solitudine e preferirla alla lotta. Logora, l’anima si devasta, si sconquassa. Il buio diventa la nuova casa, la nuova arma. Katherine si abbandonò e altrettanto Jared abbandonò. Addio papà, addio daddy. Un saluto che non sancisce la sua accettazione – al contrario, è solo l’inizio di una tremenda Apocalisse: squilla le trombe San Michele, accogli quest’anima dannata tra le tue braccia e dolcemente, con la tua falce, intrappola il suo cuore, purifica la sua anima e sussurrandole all’orecchio rassicurala da tutti i mali.
[parte uno]

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🍓 parte due 🍓 @LEONHART96

astridreonhato’s Profile PhotoAstrid Reonhato
Le lacrime rigarono il viso.
: ‘’che cosa ci faccio io qui? Perché sono vittima di tutto questo? A che tipo di flagello sono incappata? Anima pesante. Uccidimi, ti prego. No! Non voglio morire. Ho paura. Ho maledettamente paura.’’
La danza del Diavolo: oh no, in confronto a Lui, il Diavolo è un grazioso angelo del paradiso. Era giunta la sua fine, che vita miserabile, colma di rimpianti, di gesta accantonate, di emozioni assopite, un coraggio mancato. Cloud era stremato al suolo, non gli era nemmeno stata concessa la dignità di esalare un ultimo respiro, la sua unica preoccupazione fu quella di salvarla. Il senso di colpa la divorò. Cosa avrebbe pensato Sukoru? Come avrebbe potuto vivere con tale peso?
Vivere? ...certo che non avrebbe vissuto, la Bestia la stava prendendo, si burlava della sua debolezza. Una feccia che pesta e contamina il suono, indegna. Un’aberrazione vestita da angioletto. Creatura menzognera. Aiutati che / Dio / ti aiuta, ma chi vuole salvare un’anima vergognosa come la tua? Compi il tuo ultimo gesto, sii l’artefice del tuo destino e ammazzati, Martire!
Il riso della Bestia graffiò le sue orecchie. I suoi occhi la trafiggevano. Un’ultima esalazione e sarai libera.*
- prendi anche me
*Emise debolmente. Il corpo tremava.
: ‘’Che freddo. Ho così tanto freddo.. voglio solo andare a casa e riabbracciare la mia famiglia. Non voglio questa vita. Chi sono io? Perché esisto? Qual è il mio scopo? Perché le persone si sacrificano per salvarne delle altre? Oh.. io sono così debole, così... Papà, ti voglio bene.’'
L’anima trasalì, scavalcando l’Everest, percorrendo la muraglia. Addio, Astrid.*
________________
*Che pesantezza. Che oppressione. Che dolore. Tutto è fuoco. È ghiaccio. È dolore. Un grido: così forte da aver ignorato le leggi della fisica, da aver superato la velocità del suono, per raggiungere le porte del cuore, aprirle e urlare al sangue del suo sangue: ‘’papà!’’ Mai fu più nitida una voce.
La disperazione, la rabbia, la follia di un padre che senza scrupoli getta la sua àncora. Dinanzi ai cancelli del caos, alle tenebre. Regina Amylee, Kuja.*
J: «Non mi dilungherò tanto. Ho bisogno del vostro aiuto. Mia figlia è in pericolo, è quasi morta. E io sono così debole, da dovermene stare con le mani in mano»
*James si sarebbe macchiato e / marchiato / per lei, avrebbe venduto l’anima, si sarebbe strappato le budella, si sarebbe sacrificato, pur di saperla salva_!*
J: «Sono sicuro che capirete la mia richiesta»
*Per Amylee il caos era ossigeno. Ma qui giungeva una richiesta ben più grande di loro. Genitori. Figli. Che tremenda e logorante unione, un sentimento persino più grande dell’amore. Non c’era senso, non più oramai. James era accecato, privo della sua umanità, un sentimento familiare, perdere sé stessi, costretto a morire per ritrovarsi. Che pietosa esistenza.*
A: «Non temere soldato»
*Non esistono parole, conforti, in grado di risollevare dall’oscurità un padre che sta per perdere la figlia.
[...]

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parte due  LEONHART96

Io non capisco perché la gente quando dice che è "depressa" si taglia le braccia, che diavolo di senso ha Mi sembra una cosa totalmente stupida per attirare attenzione

"Si taglia le braccia", questa cosa di chiama autolesionismo ed è una cosa seria.
È una richiesta d'aiuto e te lo sta dicendo una persona che ne ha sofferto per anni.
Non è un modo di cercare attenzioni.
Ti assicuro che chi ne soffre, cerca di farlo notare il meno possibile.
Si indossano cose larghe e lunghe, devi disinfettare e mettere bende, brucia da morire, ma fai finta di niente se qualcuno ti tocca il braccio.
Molto spesso è un grido d'aiuto, non una richiesta di attenzione.
Io non avrei mai e poi mai voluto che i miei genitori lo scoprissero, vedere la tristezza e la delusione nei loro occhi, perché pensavano fosse colpa loro, è un dolore che non è paragonabile neanche a 100 tagli.
Oltretutto, non capisco perché tu abbia scritto la parola "depressa" tra virgolette, come se fosse una scusa o una cosa da prendere alla leggera.
Ti consiglio di informarti un minimo sull'argomento e poi, forse, potremmo riparlarne.

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Non voglio litigare quindi rispondi alla domanda solo se sei una persona che sa discutere Perché la LGBT deve piacermi per forza? Per me ha ragione pillon non è la normalità non è giusto che i bambini crescano vedendo due uomini che si baciano. Siamo stanchi spero la Meloni porti buonsenso e norma

Conservare la propria opinione è legittimo, ma se la propria opinione impedisce l’esistenza di una specie, in qualsiasi caso, cessa di essere un’opinione e diventa un grido d’odio e l’odio, si sa, non fa mai niente di buono, a meno che tu non sia il Mastino del Trono di spade

Cos'ha per te valore inestimabile?

k472117’s Profile Photolady oscar
Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.
Erri De Luca

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Quale via alla pace in Ucraina?

Franco3Avati’s Profile PhotoFranco Lord Avati
Il Presidente del MIR propone la nonviolenza attiva, come terza via alla pace tra la passività e la guerra al nemico: con le trattative, la resistenza nonviolenta, la disobbedienza civile e il boicottaggio, le sanzioni e la solidarietà internazionale con la lotta nonviolenta degli ucraini, fino alla caduta del regime di Putin isolato da tutti e la riconciliazione tra Ucraina e Russia.
Se non si può fermare l’esercito russo invasore sostenendo militarmente gli Ucraini, per non provocare la reazione nucleare russa, in quale altro modo si può fermare la guerra? O meglio, come si può arrivare alla pace in Ucraina? La risposta non semplice c’è. E’ la via della NONVIOLENZA . Innanzitutto per esclusione della guerra, di ogni guerra, perché non c’è guerra buona. La storia insegna che rispondere con la guerra alla guerra ha portato a immani tragedie, durate anni, che hanno sfinito i popoli e non hanno risolto i problemi, anzi li hanno aumentati.
“Con la guerra tutto è perduto” e “La guerra va messa fuori dalla storia”, non devono essere solo belle espressioni. Penso principalmente con angoscia ai bambini, vittime innocenti (e non solo loro) delle azioni belliche. Ripenso al grido di Papa Giovanni Paolo II, che una settimana prima del Natale 1994 intimò ai signori della guerra in Bosnia e di tutte le guerre «Fermatevi! Fermatevi davanti al bambino!».
Allora vorrei mettermi a supplicare Putin di smettere la sua folle operazione. E poi penso che il presidente Zelensky avrebbe dovuto (e anche oggi dovrebbe) insistere nelle trattative, accettando dei compromessi; penso che di fronte alla irremovibilità di Putin avrebbe dovuto (e dovrebbe) consegnarsi eroicamente a lui, come porgendogli l’altra guancia, dicendo di farlo per evitare la guerra al suo popolo, invitando intanto il suo popolo a non collaborare con l’invasore, a incrociare le braccia, scioperare, disobbedire alle leggi dell’oppressore, boicottare ogni sua attività, fare cioè una resistenza nonviolenta. La Russia che guadagno avrebbe dall’occupazione di una nazione che non collabora? E poi la Russia avrebbe contro tutti gli Stati, non solo con le sanzioni ma con la diretta partecipazione alla resistenza nonviolenta degli ucraini, con invio ai confini e dentro i confini dell’Ucraina di tante persone nonviolente di ogni nazionalità, di ogni estrazione, le autorità politiche, religiose, del mondo dello spettacolo e dello sport, a portare messaggi di solidarietà e incoraggiamento agli Ucraini, insieme a cose buone per tutta la popolazione. E poi portare messaggi e fiori anche ai soldati russi, invitandoli a obiettare contro i comandi, come fecero i giovani a Praga nel 1968 e come ha fatto pochi giorni fa a San Pietroburgo Yelena Osipova, la straordinaria nonnina che è stata fermata dalla polizia perché portava il cartello con la scritta «Soldato, metti giù le tue armi e sarai un vero eroe».Tutta questa opposizione all’invasione russa sarebbe contagiosa,,,

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Raccontami una tua lite finita male ti prego ti amo quando racconti ste cose sono sempre io

Allora... di questa ne vado fierissima. 🤣
Io e il mio ragazzo eravamo in macchina tranquilli che andavamo al centro commerciale.
Ad un certo punto della strada di infila una macchina ad alta velocità in un senso unico,stavamo per sbattere... Erano 2 ragazze e un ragazzo,guidava il ragazzo. Io esco la testa dal finestrino e gli grido "TESTA DI CAZZ* È SENSO UNICO!!" queste 2 ragazze scendono dalla macchina,io scendo pure... e vedo una delle ragazze che si lega i capelli, io li avevo già legati,e mi dice "ma a chi lo dici testa di cazzo?" Ed io "A VOI!! POTEVAMO FARE UN INCIDENTE!!", Mi prende per i capelli e la gonfio,poi si immischia pure l'altra e fanno 2 contro 1. Inutile dire che le ho massacrate,vero? Ahahahhahahaha
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hai mai avuto un tuo diario segreto dove annotavi le tue emozioni o qualunque altra cosa?

f4by_’s Profile Photof4by ☽︎
C'è lho ancora come gli adolescenti... Solo che non è segreto perché lo tengo sul comodino tranquillamente senza lucchetto.... Li' dentro, c'è tutto quello che grido in silenzio, tutto ciò che non riesco più a dire. .

Parola del giorno PAZIENZA

Ila_cre’s Profile PhotoIla♥️
Penso di averla terminata tutta...
Alcune volte sento di non farcela.
Mi batte il cuore così forte che mi manca il respiro.
Poi arrivano le lacrime, gli occhi lucidi, un nodo in gola che mi impedisce di parlare.
Trattengo il dolore, conto le ferite, accarezzo le mie cicatrici.
Vorrei mettere a tacere questi pensieri che girano nella mia testa e che fanno un gran rumore.
Essere forte richiede una grande dose di coraggio, devi bastare a te stessa.
Tu sei le tue armi e la tua armatura.
Ci sono silenzi che fanno rumore più di qualunque grido.
Ci sono dolori che non si possono dimenticare, fantasmi di un passato che resta addosso anche a distanza di anni.
Ma si può sempre ricominciare.
Sei molto più forte di quello che credi, sei molto più bella di come ti vedi.
A volte ho solo bisogno di qualcuno che mi dica che vado bene così come sono, qualcuno che mi dica che non sono il disastro che penso.
Ho solo bisogno di un abbraccio che scaldi la pelle e mi accarezzi il cuore.

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1. https://ask.fm/knb11/answers/166330629637 2. https://ask.fm/knb11/answers/166331556613

knb11’s Profile PhotoArcangelo Michele
Anastasia credeva di aver visto ormai ogni sfumatura dell'arcangelo. Ordunque, era certa che non ci sarebbero state altre sorprese da parte sua; poteva fidarsi è lasciar libera quell'anima pia in un oceano. Seppur chiuso in una gabbia, che male avrebbe mai potuto arrecare? Agli altri? Certamente nessuno! Ma Anastasia - giovane ingenua! - non aveva tenuto in conto la stupidità di Michele: la sua incolumità non valeva quanto la franchezza con la quale egli allungò la mano verso lo squalo; ed esso, ignaro di quanto si stava intavolando, era pronto al ristoro. Per fortuna di entrambi - squalo e arcangelo - un membro dell'equipe riuscì ad evitare un possibile scenario cruento, ma questo non placò l'ira funesta che bolliva nell'animo di Anastasia. Ebbene sì. Era fuori di sé, pronta a scatenarsi contro il maggiore. Non le importava più delle loro posizioni, lui stava superando ogni limite, metteva a dura prova la sua pazienza; non voleva dover soffrire a causa sua. Se non ci teneva lui alla sua pelle, lo avrebbe fatto lei, anche a costo di legarlo. Sembrava di guardare un film: Michele era piuttosto scaltro oltre che testardo come un mulo. La sua curiosità tramutò verosimilmente ad una vendetta: arcangelo vs squalo, chi vincerà? E fu chiaramente lo squalo, il quale vinse a tavolino, poiché mentre il maggiore si accingeva a sfoderare la sua essenza, venne meno alla sua inabilità di nuotatore e sprofondò, giù nell'oscurità. Desideroso dapprima di portare giù con sé Anastasia – ah! Ma lei che sapeva come sopravvivere, si salvò, limitandosi a guardarlo sprofondare, giù negli abissi, nell'oscurità.
Gliel'avrebbe fatta pagare, doveva starne certo!
Era stanca di perdere anni di vita per le sue sciocchezze. Non le dava mai ascolto e agiva sconsideratamente. Il suo cuore si stringeva, ma Michele doveva imparare la lezione; cosa poteva succedere nell'oscurità? Al massimo si scontrava con lo squalo: il pensiero attraverso fulmineamente la mente di Anastasia, e rapida si fiondò a ripescarlo. Troppo profondo. Troppo buio. Con sé non aveva nemmeno una torcia; più scendeva, più si sentiva soffocare, pesante.
La bombola dell'ossigeno iniziò a scandire il poco tempo: doveva trovare Michele e riportarlo in superficie; stava diventando una tragedia la loro gita. Era tutta colpa sua, di quella testa calda: se voleva comportarsi da bambino bastava dirlo subito, cosicché prendendo le dovute precauzioni, mai sarebbe successo.
Era una lotta con sé stessa e i suoi sentimenti.
Povera Anastasia! La pressione accumulata colpiva voracemente la lucidità della giovane.
Credette di non farcela. La sua mente agì d'impulso, istinto di sopravvivenza che cercò in tutti i modi di aggrapparsi al suo arcangelo: «Michele! Dove sei?!» il grido d'aiuto esplose nella testa dell'arcangelo, benché fosse troppo tardi. Un'onda d'urto scaraventò il corpo della giovane Anastasia, che fu stritolato dalla morsa di un tentacolo gigante: calamaro colossale.
[Pt.1]

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☦Nessuno che non abbia percepito la verità sul Diavolo e sui suoi angeli, o che non abbia capito chi é costui prima di diventare un demonio, sarà mai capace di conoscere l'origine di ogni male☦

Lucifero:
Dal latino lux (luce) e ferre (portare), ovvero -portatore di luce-
In ambito pagano e astrologico egli indica la così detta "stella del mattino".
In ambito di occulto ed esoterismo, Lucifero sarebbe invece, un detentore di sapienza inaccessibile all'uomo comune.
Il nome deriva dal fatto che egli fosse uno degli arcangeli più belli di Dio, il piú bello e il piú splendente e il piú vicino a Dio, ma proprio per questa sua posizione così vicina al divino che lo rese convinto d'esser non solo come Dio, ma piú potente dell'onnipotente stesso, peccando così di blasfema superbia e ribellandosi al volere di Dio.
Lucifero é identificato come: creatura di Dio, superbo, ribelle, caduto dai cieli (più precisamente Il Caduto), fautore del male e della seduzione. Nel genesi, il serpente/Lucifero sarebbe colui che indotto l'uomo alla conoscenza la -Scentia Boni et Mali- pur contro la volontà del Creatore supremo che avrebbe voluto invece mantenere l'uomo quale suo suddito e schiavo, cioè essere inferiore.
La sua visione contemplava un Lucifero rassegnato all'idea che il figlio di Dio sarebbe stato un uomo e capo dell'umanità, al cospetto della quale sarebbe dovuto inchinarsi. Dio lasciò a Lucifero il tempo di riflettere, ma l'angelo confermò la strada della ribellione, chiamando a sé chi la pensava come lui: "chi come me?". Al che si alzò il grido di un altro angelo "chi come Dio?"

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Nessuno che non abbia percepito la verità sul Diavolo e sui suoi angeli o che

Domanda a chi seguo con tanto affetto: c'è qualcosa che adorate fare per cui non avete talento?

MadalinaPetrescu’s Profile PhotoMatrioska
Vivere.
E la blogosfera è in delirio, il web insorge, tumblr dive si strappano i denti al grido di "soffre! lui soffre!" piangendo lacrime di tea verde, sangue e glitch, tanti piccoli Evan Peters liquidi colano lungo guance pallide, labbra tramanti balbettano "s-s-senpai..."
Una musica vaporwave si sprigiona dai termosifoni, al bancone del bar diciotto Bukowski alzano all'unisono il loro tumbler (bicchiere, in questo caso) brindando alla mia salute con stereotipo d'annata.
Con ghiaccio, che l'Alaska non può mancare.

http://ask.fm/Daxeeer/answer/117093527122 guarda.

Non conoscevo questo ragazzo ma ci son davvero rimasto, non leggevo un apprezzamento simile da molto, perchè le mode sono queste, le mode sono seguire ed estremizzare qualcuno alla massima potenza per poi denigrarle quasi da disprezzarle più di qualsiasi altra cosa. I motivi sono semplici: chi mi apprezza in modo genuino, che non si fa vedere, non vuole riscontri a suo favore e se ne sta lì, mi segue, gli piaccio e stop; quello che mi apprezza finchè non arriva quel momento in cui pensa di aver acquisito, seguendomi, una capacità tale da poter affrontare in modo parallelo la mia personalità, divenendo il mio antagonista sperando di riscuotere lo stesso successo (Avv. Grana Paduano); poi passiamo a quei "VIP" come giustamente lui dice, mi seguivano TUTTI, o perlomeno quelli di cui noi sappiamo, da un giorno all'altro hanno smesso per la concorrenza, o perchè io dicevo qualche parola di troppo, qualche verità che li infastidiva, ed essendomi creato io un personaggio che o si ama o si odia, molti di questi per non creare antipatie e non portare odio su di sé, che fa? Smette di seguirmi (senza rancore), non sono quelle 3-4 persone in più o in meno che fanno la differenza ma il messaggio che cerco di lanciare, però non accetto il rifiuto, la denigrazione, perchè io, a parte come persone, non ho mai avuto un confronto diretto da farmi ODIARE in prima persona, persone buffe, superficiali, ma che purtroppo hanno seguito e quindi c'è qualcuno che li ascolta. Leggo tante verità nelle parole di questa persona, la sincerità dà fastidio alla gente, è vero, preferiscono essere imboccati di stronzate anche se sanno che la verità è un'altra, e quella verità io la grido ogni giorno su tanti piccoli argomenti che vanno colti in maniera intelligente, ma in pochi l'afferrano. La frase delle 24/24 su ask che non chiavo mai è noiosa quanto falsa, la gente lo vede, non è cieca, ma anche se così non fosse non vedo il problema, mi tolgo una piccola soddifazione che dopo tanto tempo stanno venendo fuori tanti nodini da parte di qualche personaggio conosciuto qua sopra, e molta gente su di me, si sta ricredendo. In delle domande seguenti ne parlerò visto che mi state tartassando. Io vorrei solo che la gente riflettesse per quanto riguarda il dare un giudizio su una persona, l'età media qua è bassa, ma è davvero ridicolo e vergognoso dare sentenze su qualcuno quando si conosce solamente un lato, e cioè quello di rispondere a delle domande, wow, non sarà forse troppo per giudicare una persona? Mi fa piacere ci sia ancora gente che parla di me al passato, quel passato che mi ha fatto crescere e mi ha dato quel che mi ha dato, senza rubare nulla a nessuno ma soprattutto senza fare torti. Detto questo aggiungo che

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