#morte

Ogni tanto si ritorna,
anche se ogni volta è sempre peggio.

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Un po' più stanco,
un po' più apatico,

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ma non posso fare a meno di guardarmi indietro e di celebrare questa operazione nostalgia, perché in futuro sarà molto peggio di così e non mi aspetto nient'altro che un conto alla rovescia.
A pensarci bene, il processo di crescita non è nient'altro che un avvicinarsi alla decomposizione. Una escalation graduale di morte imminente. Un passo in più verso l'abisso eterno. E la vita che generiamo, alla fine, non è altro che un principio di necrosi sul lungo periodo.

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Un po' più vecchio,
un po' più disilluso,

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torno indietro per trafugare gli attimi dal loro ineluttabile destino, perdendo ogni volta dinnanzi alla lugubre evidenza che circuisce la realtà dei fatti.
Il mio antagonismo non è quindi scopo di strategie vincenti ma piuttosto garanzia di un fallimento fine a se stesso, in quanto esso rappresenta un vano tentativo di ribellione alle leggi fisiche del cosmo. Tuttavia,

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un po' più ricalcitrante,
un po' più inacidito,

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quello che mi rimane è la presunzione che l'universo possa scorgere nei miei lamenti un "uomo d'acqua dolce dentro un mare di parole vuote", ma questa vanità intrinseca della natura di cui dispongo non è altro che l'illusione degli ultimi spiragli di una gioventù traviata. Può la sconfitta essere insita di vittoria, se viene romanticizzata dallo spirito sedizioso di chi conosce l'esito già dall'inizio e ciò nonostante si batte lo stesso, anche solo per rivendicare la sua presa di posizione? Questa è la mentalità di un vero antagonista.

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Un po' più idiosincratico,
un po' più frenastenico,

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ti ringrazio per questo messaggio e per avermi seguito nel revival delle cause perse. Ogni tanto si deve tornare indietro, anche se ogni volta è sempre peggio.
Grazie.

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C'era una volta, in un piccolo villaggio sul mare, un giovane pescatore di nome Marco e una bella ragazza di nome Lucia. Marco passava le sue giornate a pescare, mentre Lucia aiutava la sua famiglia nella locanda di paese. I due si incontrarono una sera di primavera durante una festa in piazza e fu amore a prima vista.

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Nonostante le loro famiglie fossero in disaccordo da generazioni, Marco e Lucia iniziarono a vedersi di nascosto. Si incontravano ogni notte sulla spiaggia, sotto la luce delle stelle, e sognavano un futuro insieme lontano dalle rivalità dei loro cari.

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Ma il destino aveva altri piani. Una notte di tempesta, Marco uscì in mare per una pesca rischiosa, deciso a guadagnare abbastanza per fuggire con Lucia. La tempesta fu più feroce del previsto e la barca di Marco non fece ritorno. Lucia aspettò invano sulla spiaggia, pregando per il suo amato.

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Quando finalmente la tempesta si placò, il corpo di Marco fu trovato sulla riva, portato dalle onde. Lucia, devastata dal dolore, si gettò in mare, sperando di ricongiungersi a lui nella morte.

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Il villaggio pianse la perdita dei due giovani amanti e, commossi dalla loro tragica storia, le famiglie di Marco e Lucia misero da parte le loro rivalità. Ogni anno, il giorno dell'anniversario della loro scomparsa, il villaggio si riunisce sulla spiaggia per ricordare l'amore eterno di Marco e Lucia, un amore che neppure la morte è riuscito a spezzare

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Come vedi non mi sono rifiutato, amo le sfide e credo anche di aver vinto!

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La Chiesa non è la mia istituzione. Essere cattolico e credente non implica necessariamente aderire incondizionatamente alla Chiesa come istituzione. La fede è una dimensione personale e spirituale, mentre la Chiesa rappresenta un'istituzione umana che, nel corso dei secoli, ha sviluppato una struttura e una gerarchia proprie.

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È evidente che oggi la Chiesa si trova a confrontarsi con numerose sfide e critiche, alcune delle quali riguardano proprio il suo allontanamento dai valori spirituali originali del Cristianesimo. Molti osservano che l'istituzione ecclesiastica si stia sempre più distaccando dalla religione stessa, con questioni interne che spesso prendono il sopravvento rispetto alla missione spirituale e pastorale.

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La storia della Chiesa è anche segnata da episodi controversi come le Crociate. Queste campagne militari, condotte in nome di Dio, hanno provocato la morte di milioni di persone. Questi eventi storici evidenziano come l'istituzione ecclesiastica abbia, in diverse occasioni, deviato dalla sua missione spirituale per perseguire obiettivi politici e territoriali.

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In sintesi, essere cattolici e credenti non significa necessariamente accettare acriticamente ogni aspetto della Chiesa come istituzione. È possibile mantenere una fede personale e autentica pur riconoscendo e criticando le mancanze e i fallimenti di un'istituzione

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Sono un uomo solo e triste. La gioia mi ha abbandonato e sono perseguitato dal dolore, i lati delle mie costole sono rotti e le pareti del mio cuore sono incrinate.

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Sono infastidito dalla cravatta intorno al collo e adoro i vestiti neri , soprattutto camicie nere macchiate dal tempo.
Mi fa male il dente del giudizio come se mi dicesse che ho dormito per una persona irragionevole.

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I miei occhi assomigliano a quelli di chi si ubriaca di pinte nella notte buia, finché il loro verde non comincia a sbiadire, l mio discorso è noioso e fastidioso, causando disturbo la principessa che dorme nel suo palazzo..

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Le mie parole sono sarcastiche, come quelle di un bambino che voleva andare a trovare gli orfani e disse a suo padre: "Muori stasera e torna dopodomani".

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La mia risata è come quella di una donna incinta che entra in travaglio dopo aver sentito la notizia della morte di suo fratello.

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Ogni notte vorrei potermi far esplodere con una cintura esplosiva o vendere ciò che restava del mio corpo a un taglialegna, ma temo che dopo un po' tornerò da voyeur, a raccogliere i miei pezzi per restaurarli ..

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Isso, isto é, a ressurreição de Cristo, é uma lenda. Não aconteceu. Se Jesus existiu mesmo (há controvérsias), ele foi apenas uma pessoa e, não, Deus encarnado. E, quando morreu, morreu para sempre. Nada de ressurreição. Isso não tem como acontecer. Do mesmo modo a alegação de que ele "ascendeu" ao céu com o corpo físico. O que é isso? Que céu é esse? Onde fica? Se seu corpo era físico, possuía massa e, portanto, seria atraído pela gravidade da Terra e só poderia subir se houvesse algo que o impulsionasse, como um foguete, por exemplo. E depois, como ficaria lá no céu. O que o apoiaria? Haveria um balão? O céu é dentro da atmosfera ou no espaço sideral? Como ele iria respirar lá com o ar rarefeito ou sem ar? O que comeria? Que água beberia? Essa história toda não tem nenhum cabimento. A contar com o fato de que sua morte teria sido a "redenção" da humanidade, Ou seja, Deus, com o pecado de Adão e Eva, se zangou e castigou não só os dois, mas todos os seus descendentes, isto é, a humanidade toda. Que sujeito mais injusto. O que seus descendentes tinham a ver com o pecado deles? Já pensou se, aqui na Terra, quando alguém cometesse um crime, não só ele seria preso, mas seus filhos, netos, bisnetos e todo o resto também. Isso é inadmissível. Daí os hebreus (únicos que sabiam dessa história, pois o resto do mundo a desconhecia) faziam sacrifícios de imolar cordeiros para ver se Deus os perdoasse desse "pecado original". Mas Deus, apesar de gostar do cheiro da carne assada, não se comovia. Só se imolassem o ser mais valioso que existisse. Esse ser teria que ser seu filho. Daí ele providenciou que seu filho se encarnasse em um homem (porque não uma mulher?) para ser imolado em sofrimentos atrozes, pois só assim ele se comoveria e perdoaria os seres humanos. Que sujeito mais cruel. Eu é que não queria ser amigo dele.

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#. Ditemi chi nella propria vita non vorrebbe una persona con uno spiccato senso del disgusto? ....nessuno? io non penso, dai, vi prego!!

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👠 Valentine è la figlia di Disgusto (Inside Out) e frequenta il Disney College, in particolare il corso del DAMS. Fa recitazione, quindi amiki e amike che seguono questi corsi o sono attori VI VOGLIAMO.

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👠 A San Francisco è relativamente conosciuta come attrice e sta cercando di farsi conoscere anche all'interno della realtà Il Velo.

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👠 Molto amica di Cassandra Smith e l'aiuta nella redazione del giornale della Warner, quindi eventuali pg che sono nel mondo dell'editoria, VOGLIAMO ANCHE VOI.

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⚠️ è una nana piena di cazzimma (come si dice a Napoli), ma sa essere molto molto molto leale. Se le dite un segreto, se lo tiene stretto fino alla morte e non lo dirà a nessuno. Vi dirà in maniera sincera quando un vostro outfit è orrendo ed è solo leggermente dispettosa, ma un poco poco e per essere bionda è discretamente intelligente.

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Siamo alla ricerca di tutto: amici, amiche, nemici, nemiche, flirt, ex flirt, uomini, donne, gatti, animali, libri, fogli di giornale TUTTO

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Contatto i cuoricini <3

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L’ipocrisia.
Tutti parlano e straparlano di come non sia corretto fare questo e dire quello, ma appena nessuno li vede fanno e dicono esattamente ciò che, fino ad un secondo prima, condannavano.
Ti faccio un esempio che ho vissuto in prima persona non so quante volte.
Non hai idea di quanto fraintendimento ci sia all’interno della sfera “salute”, per dirne una: ho passati anni venendo considerata falsa, immaginaria. Anni passata a sentirmi dire che soffrivo così tanto perché giovane ed emotiva, e non a causa di più patologie che mi hanno tagliato fuori da qualsiasi aspetto della vita. No, certo che no, tanto io volevo solo un modo per attirare l’attenzione, secondo loro.
Beh, mi chiedo com’è che per un’influenza stagionale si venga quasi coccolati, e per una patologia cronica solo criticati. Piangi troppo, non reagisci, sei troppo rabbioso. Tutta la tua sofferenza sembra quasi “ingiustificata”… critiche su critiche.
Persone che con 36.5°C sono come zombie, e noi che viviamo in condizioni disumane tra dolori tremendi e sintomi destabilizzanti, dobbiamo prendere il mondo a cornate perché sennò considerati deboli.
Non ce lo siamo cercati, e lottare nonostante tutto è già pura forza. C’è chi molla per molto meno.
Questo per dire che tutti siamo bravi a parlare ma finché non si prova sulla propria pelle…
Il problema è essere sempre pronti a dover, per forza, dire qualcosa: «questo non va bene», «quello non è giusto»… ma tacere un po’?
Si critica tanto per dire la propria, non si prova neanche a capire, ad immedesimarsi, a dire «beh forse, così facile non è..». Sembra che certe persone la sappiano sempre più lunga di chi vive la situazione in prima persona, spesso su contesti neanche mai visti da lontano. Così lunga da ricordarci che con un raffreddore vanno in tilt totale, morte cerebrale imminente. Una vera catastrofe.
Poi, però, se il “favore” viene contraccambiato e si sentono giudicare loro stessi… apriti cielo!
Dà fastidio, fa penare sapere di non essere compreso e ancor peggio sapere con quanta superficialità venga ignorato il tuo dolore.

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Declino ogni responsabilità in caso di errori di battitura. ✌️

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Sofia, il mio raggio di sole. ☀️

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La Cappella Sistina è da rifare! Michelangelo è il simbolo del patriarcato! No, non si tratta di una battuta, ma sono le parole di Robin DiAngelo, docente all’università di Washington.
A detta di questa professoressa, che sta spopolando negli USA La creazione di Adamo, uno dei massimi capolavori della nostra arte, è il simbolo del «patriarcato» e della supremazia bianca.
«Dio è bianco, Davide è bianco e gli angeli sono bianchi» afferma. E sì è proprio vero che i diplomi e le lauree da soli non fanno la cultura, perché tutti i titoli del mondo non bastano a compensare la mancanza di intelligenza. Un’opera d’arte va sempre contestualizzata alla sua epoca. Sempre. Ma vedete qua il problema non è soltanto la superficialità o l’ignoranza, ma c’è anche qualcos’altro, qualcosa di molto più pericoloso che si nasconde dietro queste affermazioni.
«Il Potere è quella cosa che cambia e riscrive la storia, che cambia e toglie senso e significato alle parole, che ti vuole convincere che due più due fa non fa quattro ma cinque!» Il fatto che alla DiAngelo non sia venuto in mente che a Michelangelo non gliene poteva fregare un accidenti del colore della pelle di Dio o di Adamo, che in quel momento l’unica cosa che gli accendeva il cervello e il cuore era una tensione infinita verso la Bellezza, significa non soltanto essere ignoranti, ma significa anche deformare, riscrivere la realtà in base alla propria ideologia.
E l’ideologia, ricordatevelo sempre, è la morte del pensiero, è l'anticamera di quel sonno della ragione che genera mostri! Nei tempi dell’inganno universale, ci diceva Orwell, dire la verità è un atto rivoluzionario. E oggi essere dei rivoluzionari significa affermare l’ovvio, dire a gran voce ciò che dovrebbe essere scontato, difendere l’arte e noi stessi da tutti coloro che in nome di qualche assurda ideologia mistificano la realtà e tentano di convincerci che 2 +2 fa 5.
Pensate sempre con la vostra testa e siate sempre Liberi

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Frankenstein, é um pouco difícil explicar o porquê. Li na adolescência ainda e me vi bastante na obra, a alegria genuína no início, as expectativas, as frustrações, as dores. A obra tem algumas interpretações, mas acabei levando um pouco pro “lado pessoal”. Os desejos do criador (em certo ponto até soberbo demais), depois a decepção com o resultado de sua obra; a dor, a solidão e o desejo de vingança da criatura, se tornando também a do criador no final. E, no depois de tudo, a amarga morte, que chega pra todos.
Me fez repensar muitas coisas sobre o sentido da vida, as expectativas, os planos, tentando sempre manter os pés nos chão, ou então me fez pensar se, às vezes, não transformo algo em mim em um “monstrinho”. Enfim, altas ideias 😅

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➖ Achei esse resumo e comentários bem interessantes caso alguém queira entender a história do livro (mas tem spoiler):
https://www.culturagenial.com/frankenstein-de-mary-shelley-resumo-e-consideracoes/

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Nell'891 d.C., Papa Formoso ascese al soglio pontificio in un clima di tensioni e controversie. I suoi detrattori lo accusavano di spergiuro, simonia e usurpazione del papato, alimentando un acceso scontro che sarebbe culminato in un evento macabro e senza precedenti: il processo al suo cadavere.

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Nel 897 d.C., dopo la morte di Formoso, il nuovo papa Stefano VI, suo acerrimo nemico, ordinò l'esumazione del corpo del defunto pontefice. Il cadavere di Formoso fu vestito con i paramenti papali e posto su un trono in un'aula del Laterano, in una scena grottesca che mescolava sacro e profano.
Un diacono assunse il ruolo di "difensore" del cadavere, mentre un altro accusava Formoso dei crimini a lui imputati in un surreale processo post mortem. Al termine di questa farsa giudiziaria, il cadavere di Formoso fu giudicato colpevole e condannato. Le sue vesti papali furono strappate, le tre dita della mano destra con cui impartiva la benedizione furono tagliate e il corpo oltraggiato fu gettato nel Tevere.
Il processo al cadavere di Papa Formoso rappresenta un capitolo oscuro della storia della Chiesa cattolica, un evento emblematico della brutalità e della corruzione che affliggevano quell'epoca. La vicenda di Formoso non solo testimonia la ferocia delle lotte di potere interne alla Chiesa, ma evidenzia anche la strumentalizzazione della religione per fini politici e personali.

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Oltre all'aspetto storico, il processo al cadavere di Formoso ha avuto un impatto significativo sulla cultura e l'immaginario collettivo. L'evento ha ispirato opere letterarie, artistiche e cinematografiche, contribuendo a consolidare l'immagine di un Medioevo oscuro e dominato dalla superstizione.

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Sono sicuro che tanti non erano a conoscenza di questa storia, che a me ha fatto a tratti ridere nell'immaginare la scena (in sincerità tra me e voi), e per altri versi, mi ha rimandato alle macabre perversioni pur di ambire al potere, un trono dove, come potete aver compreso, aveva già poca religione da offrire.
In questa foto, sono raffigurati Igor Karkaroff (concedetemi una sottile battuta), e il nostro caro Formoso defunto, o almeno, i suoi resti in poltrona, dato che dal suo trapasso a questo orrore, vi siano trascorsi nel mezzo alcuni mesi.

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Quanto mi piacciono queste storie.

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