#pioggia

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Scrivi ciò che pensi e che vorresti dire a qualcuno che tieni tanto🌹

Sei tu 🔥💯🏳️‍🌈😈🤟🏻
..quella persona che sogni di avere con te “per sempre”, quell’amore descritto dai libri sei tu quello che mi fa stare bene sei tu! sei come la ciliegina sulla torta le fragole con la panna il pane con la nutella la cioccolata calda in inverno l’arrivo dell’autunno l’arrivo della primavera la nuova canzone del tuo gruppo preferito il regalo di natale l’uovo di Pasqua maxi della kinder il gelato la pizza due litri di coca cola il libro preferito un giorno di pioggia passato sotto le coperte le stelle di notte le nuvole con le sfumature rosa la fine della scuola la fine degli incubi l’inizio di me l’inizio di noi sei tu <3

Tu ci credi nel karma?

martalombardo20’s Profile PhotoDiablaDevil27❤
Oggi ho fatto la danza della pioggia e ha funzionato, tu ci credi nella danza della pioggia?
Credo nel fatto che le cose ritornino, nel bene e nel male, con modi e tempi loro.
Poi possiamo chiamarlo karma o vattelapesca e ammetto che potrebbe essere una mia visione distorta della realtà, però un paio di anni fa mi è stato detto che il karma mi avrebbe punito e ho iniziato a farci più caso.
E ad esempio, il collega che mi ruppe il mignolo circa un anno e mezzo fa, si è da poco rotto un mignolo lavorando.
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Come avrai notato niente days ad aprile, però ogni tanto spunteró a fare qualche domanda. La domanda di oggi può sembrare semplice ma secondo me è bella complicata. Come stai?

Ila_cre’s Profile PhotoIla♥️
Sto come il burro sul pane caldo 🙈
La primavera con queste temperature che non si capisce, la pioggia, l'allergia mi am.mazzano, in più aggiugiamo gli straordinari e arrivo alle 21 che mi addormento sul divano 🤦🏻‍♀️
Per il resto sto bene.
Tu? Hai da studiare che non hai tempo questo mese?
Liked by: Ila♥️ Ange light

Day 4 - Secondo te quali sono le 5 cose più belle al mondo (che sia luoghi, oggetti, opere d'arte, cose personali)? Lista domande: https://ask.fm/hemmo96_is_a_penguin/answers/175148401339

hemmo96_is_a_penguin’s Profile PhotoMiuvia-san ♤
Per me, la bellezza risiede nella semplicità e nell'autenticità, nei momenti che nutrono l'anima e ci ricordano la meraviglia della vita stessa.In primo luogo, penso alla natura incontaminata, alla sua maestosità silenziosa che ci avvolge e ci connette con l'essenza primordiale dell'universo. Il suono del vento tra gli alberi, il profumo della pioggia sul terreno, e lo spettacolo incantato di un tramonto dipinto sui cieli, sono le poesie visive che riempiono il mio cuore di gratitudine e meraviglia. In secondo luogo, c'è la semplicità della vita rurale, lontana dal caos delle città. Il ritmo lento delle giornate trascorse nei campi, il calore della comunità che si raduna intorno a un falò, e la gioia semplice di lavorare la terra con le proprie mani, sono tesori che rivelano la ricchezza della vita semplice e autentica. In terzo luogo, ci sono le relazioni umane sincere, quelle che ci sostengono nei momenti di gioia e di dolore. L'abbraccio di un amico sincero, lo sguardo amorevole di un familiare, e la comprensione profonda di un'anima affine, sono i legami preziosi che nutrono il nostro spirito e ci ricordano il vero significato della vita. In quarto luogo, vi è la bellezza degli animali, creature innocenti che ci insegnano l'umiltà e la gratitudine.Infine, la bellezza risiede nel viaggio interiore verso la scoperta di sé stessi, un viaggio di crescita e consapevolezza che ci porta ad abbracciare la nostra unicità e a celebrare la bellezza che risiede dentro di noi. Le cose più belle al mondo non sono oggetti tangibili da possedere, ma esperienze intangibili da vivere pienamente. Sono i momenti di connessione, di gratitudine e di autenticità che ci nutrono e ci guidano lungo il cammino della vita, rivelando la bellezza infinita.

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Day 4  Secondo te quali sono le 5 cose più belle al mondo che sia luoghi oggetti

oggi è il 23 marzo, la giornata della meteorologia! per questo giorno ti chiedo, ti piace il vento e la pioggia? 🌧️

evvivalepringols8’s Profile PhotoMelania
Hanno davvero fatto anche questo?!
La.... giornata della meteorologia?!!
Siamo proprio al ridicolo.
Cmq approfitto dell'occasione per dire, anzi, per ricordare ciò che ha detto uno studioso in materia in TV (sulla Rai eh, canale di stato)
"l'Italia è al centro del più grande esperimento di geoingegneria mai realizzato "
Sai cosa intendeva?
Hai presente quelle lunghe scie bianche che attraversano il cielo, spesso da un estremo all'altro?
Quelle che poi non scompaiono ma anzi si dilatano prendendo l'aspetto di "strane, lunghe nuvole appiattite "? Quelle che escono da bocchette poste sulle ali degli aerei ( ci sono i filmati) e non dalla fusoliera dove sarebbe lecito aspettarsele se fossero scie di condensa? Ecco parlava di quella merda lì. Ti posso garantire che 20 anni fa queste cose non esistevano. Gli aerei volavano ma scie così zero. Cosa cazzo buttano e perché è argomento di discussione. Di sicuro c'è una cosa. Questi orribili cieli a strisce non sono una cosa normale.
Sia maledetto chi ha iniziato questa storia e chi ne è complice.

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Hey cupido qui piove,non lo so nel tuo mondo parallelo. Tu nelle giornate piovose cosa fai per passare las tristezza che la pioggia posa su noi stessi.

La pioggia non mi dispiace se l'ascolto al caldo sotto una coperta, o se chiusa in un bar a sorseggiare - o in alternativa assaggiare - qualcosa di caldo. Vorrei dirti di esser romantica a tal punto da calpestarla finché cade, ma adoro sentire la pelle bagnata solo quando non vi è altro che la copre; gli abiti umidi si fan presto freddi, ma una volta in effetti mi è capitato di dover improvvisare una di quelle belle corse da film, una maratona a due per raggiungere casa a partire dal centro città, un pomeriggio di qualche anno fa in cui le nuvole proprio non avevano retto e i mercatini vintage che tanto mi piace curiosare, mbe, ho dovuto lasciarmeli alle spalle. Era stato divertente, lo confesso.
La musica rientra tra le mie soluzioni. La musica ci rientra sempre, ma quando piove mi piace chiudermi in bolla e star da qualche parte a scrivere, o anche solo ad immaginare. Se non posso averla, ecco che mentalmente riproduco anche il suono di quelle note e poi creo, parto di inventiva con il chiasso della pioggia che accompagna a sua volta. Risulta parecchio terapeutico per me. Dipende poi dalla giornata: se il cielo si fa tanto grigio ecco che ne risente anche l'umore, e più le giornate sono uggiose più la voglia di stare nel letto si fa grande, ma suppongo valga per tutti o comunque per buona parte di noi esseri umani. Ma io sono io, e c'hai ragione, son - pur sempre - Cupido dietro queste frasi: sai che farebbe? probabilmente un bel bagno lei se lo concederebbe, e con la lingua aspetterebbe di saggiarne il sapore; ne farebbe una tisana ed il resto lo darebbe a bere alle piante. Conterebbe ogni goccia che su ogni sua piuma si posa, le farebbe piacere; solleticherebbe un poco, ma saprebbe sopportarlo. Fortunata Cupido, che non teme il rischio di ammalarsi a settimane alterne!
Ciao carino/a 💧🌸

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Liked by: merak Thomas Ange light

Vostra stagione preferita? Perché?

giulieheh’s Profile PhotoGiulia.
Sono Siciliano, e preferisco la Primavera, perché e il momento in cui tutto inizia fiorire, le giornate non sono né tanto fredde e piene di pioggia, e neanche torride, con temperature che superano i 40 gradi.
Liked by: Ange light Giulia.

Sei un ragazzo/a dolce?

Nature_05’s Profile PhotoLq
Salve miss Lq,
per quanto la dolcezza sia un concetto molto astratto che risiede in ogni scambio d'affetto, e per quanto sia anch'essa gocce di pioggia per gli stessi rami, azzarderei definizioni più precise: sono premuroso, un antico romantico. Mi piace leggere di Penelope che attese per vent'anni il ritorno del suo Ulisse.
Sono un discreto chiacchieratore non di "belle parole", per così dire, da me puoi aspettarti sicuramente un pensiero, un gesto di gentilezza.
Ho molta cura delle persone che mi stanno accanto, di quelle preziose, mi piace trasmettere e rimandare il valore che hanno per me con un flusso diretto fino ai loro occhi.
Dunque temo di sì, sono anche dolce, a modo mio.

Hai avuto una bella infanzia?

Scomodo’s Profile PhotoBlume
Salve sig. Blume,
una domanda per me alquanto complessa, la cui risposta è appesa al filo di una dualità molto incisiva per le due estremità contendenti, che nel tempo han giocato tra loro al tiro alla fune.
Parole ben più riservate lasceranno degli spazi vuoti alla ricostruzione dei riferimenti in un contesto "pubblico"; tuttavia, malgrado le premesse, confido vi sia leggerezza nel breve frammento, in cui posso fornire una chiave di lettura motivazionale.
Ripensando al mio passato, immagino una figura macabra e sinistra d'un ragazzino in strada nel cuore della notte, nel mezzo di una via spenta e sotto una lieve pioggia autunnale, dove in ogni goccia vi è racchiuso un ricordo.
L'acqua che si divide all'impatto col mio volto ne ha creato dei tratti, lineamenti e solchi, fin dai primi anni di vita, fin dal primo giorno di scuola elementare, in cui feci visita all'ospedale per aver dato fiducia, con indiscussa ingenuità, ad un gruppo di piccoli bastardi (una definizione forte per cogliere l'idea di "colpevoli" nel modo più trasparente). La mancata fiducia nel prossimo, nata già dentro di me dalla tenera età, divenne emarginazione, divenne silenzio interiore ed esteriore, e l'emarginazione in non molto tempo si trasformò in bullismo. Fu quello il momento in cui scoprii le differenze fra me e loro, chi realmente era superiore all'altro. Scoprii il dono dell'ascolto verso me stesso. Scelsi di non credere alle loro parole, con non so quale forza, non la mia di certo. Senza contare, un tentativo di abuso.
Al di fuori di quel contesto, con cui convivevo quotidianamente all'oscuro dei miei, mi riaccompagnava a casa la più classica delle paure: l'acluofobia. Ero convinto potessero manifestarsi dei mostri/degli occhi, oppure, delle strane sagome da un cappotto attaccato al muro.
Fobia e/o trauma* qualche anno più tardi, risolto in un terzo momento con un rito di magia bianca in puro accordo.
(non vi allarmate su questo punto, cari lettori, non sono uno stregone, e tantomeno faccio parte di alcuna congregazione inerente al ramo, purtroppo.
Voi streghe, vi ricordo, tra l'altro, che avete l'obbligo morale di palesarvi al mio cospetto).
Oggi, amo follemente il buio, i miei occhi chiari fanno fatica nel restare aperti alla luce del sole, e la mia sensibile e pallida pelle n'è testimone. La mia energia è diurna solo dopo la mezzanotte.
Come mio solito, sto deragliando dall'argomento e dalla domanda, spesso perdo il filo nei flussi di pensiero.
A questo punto, dopo aver aggiunto almeno alcuni punti importanti e curiosi della mia infanzia, posso risponderti: sì, ho avuto una bella infanzia, splendida, contrariamente a ciò che hai letto.
Negli anni successivi è mancata la figura per me più importante, e questo ha dato un senso diverso ad ogni cosa, trasformando ogni periodo della mia vita precedente, non in un anno in meno di vita bruciata, ma uno in più con essa.
Esistono storie nascoste nel mondo, meravigliose esattamente come quelle più famose.

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Hai avuto una bella infanzia

Domanda allegra: Se foste a conoscenza del giorno esatto della vostra morte e non potendolo passare o dire a nessuno che conoscete, come trascorrereste quell'ultimo giorno?

DebsSbed’s Profile PhotoDeb
Buonasera Miss Debs, quanto tempo. 😏
Vedo che la pioggia ti mette sempre allegria... almeno, qua ha piovuto molto. 🙄
Tornado alla domanda... difficile, sono parecchio legato alla vita (mia) quindi, probabilmente, passerei una buona parte del tempo a provare ad accettarlo, senza però riuscirci mai completamente. Tuttavia, conoscendomi, oltre a questo, pianificherei nei minimi dettagli la giornata, cercando di distrarmi in qualche modo, scrivendo magari una lettera o preparando un "pensiero" per quelli a cui tengo realmente. Se ho capito bene, non posso trascorrere quella giornata in compagnia di chi conosco ma il tempo antecedente si... quindi, a meno che non abbia ricevuto la "bella" notizia 2 giorni prima della mia ipotetica morte, avrei (spero) un po' di tempo a disposizione da passare in compagnia prima di quel fatidico giorno. Magari faccio anche testamento.
Non saprei, farei qualcosa che mi calmi e mi rilassi, proverei di tutto (o quasi)... dal meditare al viaggiare dove magari prima non potevo per motivi di tempo. Mi organizzerei insomma, sempre con l'obbiettivo di distrarmi e rilassarmi.

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Liked by: Morgana. Deb Ynot ➳

Io ti ascolto, sei il mio unico amico.

Poi sai vorrei dirti che mi è capitato di fare che solo saliti in macchina con un ragazzo che si era fatto e sai andava meglio degli altri e poi sai sapessi che io ho rischiato di andare nei guai mica che pensavamo che io fossi complica di lui. Mai fare passaggi su tutte le person. Sai che poi mi è capitato di fare pure di fare tardi un volte sai io non faccio mai tardi però quella volta eri rimasto fuori. Poi sai che mi è capitato che non c'erano i padroni e io ero in cascina e sai c'erano person che m8 hanno chiesto che volevano venire in cucina io non li ho fatti entrare. Poi con mio fratello e captato che il cancello dei lavori si è bloccato per le pioggia

Capisco è stato difficile uscirne?

Si, ci sono stati momenti in cui ho pensato di essere arrivata alla fine della mia vita, lo sport e la natura mi hanno aiutata tantissimo e piano piano ho dato valore ad ogni piccolo soffio di vento, ad ogni goccia di pioggia e adesso posso affermare che amo la vita...l'universo mi ha concesso un'altra possibilità ed io sono stata brava a coglierla.

Stasera cena natalizie tra amiche🎄 voi le fate ste cose? Se no come passate la serata?

lady_alisea_98’s Profile Photolady_pinuz
Sono in allerta rossa, con tanto di neve e pioggia :c.. solitamente passo il fine settimana con il solito gruppetto D&D indipendentemente dal giorno o tema di festività. Dato che siamo bloccati da diverse settimane si gioca e si chiacchera online, anche questa sera dopo il lavoro starò in live a giocare in squadra, questa volta si inizia con Bread & Fred, già rido.
Stasera cena natalizie tra amiche voi le fate ste cose Se no come passate la

Vuoi vivere dentro le montagne?

Espressa così la mia fantasia viaggia, cosa intendi?
vivere all'interno di una montagna o vivere all'interno di una montagna sotto forma di anima e spirito?
Le mie risposte sarebbero tipo:
- si, mi piacerebbe vivere all'interno di una montagna. La mia casa è affiancata a una grande montagna di creta che tocca proprio la parte dietro, quindi camere da letto e bagno, seppur trovandomi al terzo piano. Nel piano terra di questa montagna sono presenti due grandi buchi, che per ipotesi sono stati confermati come i rifugi del dopo guerra, io e mio cugino per molti anni ci siamo intrufolati all'interno, ma i nostri genitori hanno ben pensato di riempirli con cianfrusaglie in modo tale da toglierci la tentazione. Dato che assistevamo spesso a crolli di pietre durante e dopo una forte pioggia che "rimbalzavano" dalla montagna alla parete della casa fino a cascare come massi giù.
Non capirò mai la persona che ha idealizzato una casa proprio in un posto come questo.
- No, la montagna mangia diverse anime, e io sono già abbastanza carnefice di questo mondo. Non è un senso di libertà che sento mia, non mi sento appartenere allo scrigno della montagna, soprattutto in una natura in costante pericolo come in quest'epoca -preferisco quindi- vivere con visione il posto. In questa versione non potrò essere Arthur Morgan.

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Vuoi vivere dentro le montagne
Liked by: iojacopo_ jennie

❪ ᴄᴜʀʀᴇɴᴛ ᴍᴏᴏᴅ ❫ :

Lui adorava l'inverno perché con esso subentrava la stagione delle pioggie, che roventi iniziavano ad essere padrone dei cieli. Davanti ai suoi occhi vedeva passare poche persone, avvolte nei loro cappotti o impermeabili e protette dagli ombrelli colorati camminando frettolose, rasenti ai muri impazienti di trovare un caldo riparo. Tommaso rimane immobile, impiedi su un marciapiede coi piedi dentro ad una profonda pozzanghera che si era formata da lì a poco data l'irriverenza con cui ha iniziato a piovere. Le converse erano fradice e macchiate, l'acqua era riuscita a penetrare sinuosa nelle scarpe fino ad entrare in contatto con la pelle intorpidendo il corpo di piacevoli e gelidi brividi. Gli pareva di udire la voce della pioggia che gli parlava insistente con il suo scroscio rumoroso: aveva un potere magico, faceva incantare lo sguardo e non faceva pensare a nulla. Si scosse un pò, Tommaso, per liberarsi dalle goccie che avevano preso il possesso del suo cappotto, ormai intinto di umidità e freddezza come i suoi capelli scuri, grondanti d'acqua. Un anziano signore lo guardava confuso da dietro la vetrina del suo negozio, lui al riparo mentre Tommaso rimaneva impassibile sotto il cielo uggioso di quel sabato mattina, con il viso rivolto verso l'alto così che potesse farsi bagnare e sentire anche l'acqua scendere sulle guance arrossate per il freddo. Non aveva con sé neanche un ombrello, quell'uomo lo crederà un pazzo, lui era sceso con l'intento di passeggiare per godersi l'atmosfera grigia come il piombo e le strade desolate, con la pioviggine come sottofondo. Avrebbe potuto prendersi un malanno, ma la Dea Bendata non avrebbe rischiato di far ammallare il suo pupillo e così, Tommaso, poteva permettersi di restare all'aperto tutto il tempo che avrebbe voluto.

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ᴄᴜʀʀᴇɴᴛ ᴍᴏᴏᴅ

Il Diluvio Universale

its_me_Mario_Bros’s Profile PhotoIo sono Dio
Filosoficamente parlando potrei essere tante cose.
Ah.
Ma io sono tante cose, in realtà.
Sono tutto ciò che alberga su questo pianeta.
Non pensiate che pronunci ciò con superbia, non ho bisogno di presentazioni o di vanti, io sono Dio, oramai la mia storia e il mio nome giungono prima della mia stessa effigie — un volto che in tanti vorrebbero vedere, ma perché mai dare una presentazione a / qualcosa / che risiede negli animi?
Io sono la fede, e la fede non necessita di un'identità.
Sono amore.
Sono musica.
Sono voce.
Sono l'angelo.
Sono tutto ma potrei essere anche il nulla, quel nulla che martella talune volte la mente, pensieri rivoltanti che frullano e picchiettano indisturbati nella notte, come la pioggia contro i vetri.
Orsù, miei cari figliuoli, quandunque avrete necessità delle mie peripezie e dei verbi da pronunciare, sarò nelle vostre preghiere.

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Il Diluvio Universale

- EHI EHI EHI. Ma lo sapete che un kilo di tonno è una tonnellata mentre un kilo di marmo non è una marmellata? - *Sba dum dish!!*.

The_Show_of_Nik’s Profile PhotoNikolai
-Ho sempre detestato i giullari di corte. Pollice in basso, amico!-
Ecco cosa succede a rivolgersi ad agenzie a basso costo. Che spreco di soldi, e di tempo. Il suo.
Tagliategli la teeeeesta! ~cit.
Ciao Nikolai! Addio Nikolai.
Cade la pioggia e tutto lava, o in questo caso, tutto miete.
EHI EHI EHI Ma lo sapete che un kilo di tonno è una tonnellata mentre un kilo di

#2 @mariaantoniettagott

SunKing1’s Profile PhotoAegon I Gott
Prese le sue mani, beandosi di quelle carezze, sentire i suoi piccoli polpastrelli sfiorargli la pelle, giocare con la sua chioma, implorando di non smettere. E nel stringerla a se, leggera come una piuma la sollevò, andando ad adagiare i loro corpi sul quel rifugio chiamato letto. E se da bambino, intrufolarsi sotto le lenzuola della maggiore era un sicuro nascondiglio dai mostri della fantasia, oggi assumeva un sapore nuovo e più intenso.
Delicatamente, le sfiorò i cappelli, spostando alcune ciocche dietro le sue orecchie, si era sempre perso nei lineamenti delicati di quel viso angelico, e anche se oggi, non poteva perdersi più nei suoi occhi, quelle labbra, così ben delineate, così rosee, e lucide, e perfette, erano un richiamo al quale era impossibile sottrarsi. Ella gli aveva concesso il privilegio di assaporarla, e che fosse giusto o sbagliato, elegante o meno, lui, mai più si sarebbe privato di lei, in ogni forma, in ogni sfumatura, in ogni contesto.
Lui è Aegon I Gott, principe erede e futuro re del regno di Gottwald, e lei è Maria Antonietta Gott, principessa e futura regina del regno Gottwald.
-Tu, tu sei..seria? Davvero pensi questo di me!?-
Talune volte, le parole sono indispensabili. Hanno un'importanza e un peso specifico atto a sancire, a ribadire e confermare. Ma altre volte, per quanto ci si sforzi, non esistono parole in grado di far comprende l'importanza di un messaggio, e quindi, dove non arrivano le parole arrivano i gesti. E quand'ella lo baciò, unendo le loro bocche in un bacio che di sporco non aveva nulla, e che portava con sé tutta l'importanza, tutto l'amore che si stava riversando tra loro, ogni dubbio, ogni timore, abbandonò l'animo di Aegon. La cupidigia lasciò spazio alla luminosità, il gelo al caldo, la pioggia al sole, persino nei cieli di Gottwald madre luna tornò a brillare, impelrlando il cielo di miliardi di stelle luminose allontanando ogni plumbea nuvola. La quiete calò sul regno e su di lui, che ponendo fine ad anni di sogni e illusioni, si concesse un lungo, dolce, tenero, vivido bacio d'amor, per l'unica donna che sempre, da sempre, per sempre, avrebbe ossessionatamente amato.
Era un bacio, o forse due, o forse milioni, che come un effetto domino accese passioni e desideri, che da anni vivendo in maniera latente, esplosero come l'eruzione di un vulcano, ardente, inarrestabile desiderio di lei. Ma per quanto la sua mente la bramasse, e il suo corpo la desiderasse, ancora doveva realmente comprendere quanto stava accadendo. E anche se Aegon è sempre stato abituato ad ottenere ciò che voleva, indipendentemente dal costo, lei era, è su un livello diverso. Lei è il suo giardino di rose, il suo regno fatato, il suo immacolato amore che andava ponderato e toccato con delicatezza.
Si scostò appena, tirando la maggiore a se, tenendola custodita tra il suo cuore e le sue braccia, riservando ella premure e attenzioni, tatto e dolcezza, baci e carezze, amore e ancora amore.
#2

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2 mariaantoniettagott

https://ask.fm/Cloud2k23/answers/173190107949 https://ask.fm/Cloud2k23/answers/173191616813 https://ask.fm/Cloud2k23/answers/173191617325

Cloud2k23’s Profile PhotoCloud Strife
*Notte lunga.
Notte intensa.
Notte che si era trasformata in giorno.
Giorno che portava con sé nuovi sapori e avventure.
Giorno che doveva essere iniziato con tutte le energie del mondo — badare bene però che Astrid era stata sottoposta ad una intensa attività fisica e che il suo stomaco era a digiuno da un numero ignoto di ore, quindi, direi che la sua reazione fu più che legittimata e per nulla esagerata.*
- c i b o ~
*Il formato zombie non subentrava da quella volta in cui Astrid aveva litigato con sua mamma e lei, per ripicca - ragazzina capricciosa! - si era messa a digiuno, scommettendo che sarebbe resistita e che avrebbe vinto lei, anche a costo di morire di fame. Un omicidiø c'era quasi stato! E anche questa volta stava succedendo, ignara delle sue azioni, la fame aveva preso il sopravvento, evocando il mostro che risiedeva in lei — altro che Sukuna!
________________
S: ⟨⟨Qualcuno ha osato pronunciare il mio nome invano? Vi stermino tutti quanti, sudici insetti insignificanti⟩⟩
- nessuno stava parlando con te! *Linguaccia*
______________
Evitato l'omicidio, Astrid rimase inerme nel letto, con la lingua fuori dalla bocca a penzoloni, gli occhi sgranati iniettati di sangue, le fauci secche e lo stomaco che intonava il borborigmo, in attesa di ricevere la pozione magica.
"È pronto" — veramente si aspetta che una come lei si alzi dal letto? In questo stato? Come minimo doveva portarle la colazione a letto: e invece no! Altro che gentleman, prima prende e poi manco dà! Quantomeno si era degnato di prepararle un banchetto coi fiocchi. A quella visione, Astrid non attese alcun permesso, e si rifocillò — buon sangue non mente, dopotutto è una Reonhato!
Tornata fresca e cristallina, eterea come una rosa, giovane fanciulla fatata e sorridente - come se nulla fosse - i due giovani cominciarono dovutamente la loro giornata — e cosa se non con una divertente mlmlmlmlml? No? Niente? Astrid aveva atteso abbastanza per ricevere la sua arma. Si incontrano con Zack e Tifa in città - sguardo ammiccante di lei, di chi ne sa una più del diavolo. Astrid imbarazzata dal suo sapere - tuttavia, passò poco che quel cielo sereno si ricoprisse di nuvole grigie e di cariche elettriche tempestose.*
- oh no, che peccato!
*Pigolò la giovane, portando gli occhi tristi al cielo. Ma perché mai due gocce d'acqua dovrebbero frenare il suo shopping sfegatato? Certo, due gocce di pioggia no, ma due mani senz'altro. Quelle scene alla spazio/tempo, tratte da film sci-fi e fantascientifici, che trattano quel magico mondo interdimensionale che tutto sa eccetto che di realtà; Astrid viveva in un mondo dove, effettivamente, le dimensioni esistevano e i due giovani che provenivano da mondi differenti ne erano una riprova. Ciò nonostante, essere sballottati improvvisamente è sempre uno shock e benché Astrid fosse tornata a casa, lo status confusionario le fu concesso. Ma alla visione di nonna Yuna, come si può non essere felici?*
- nooonninaaaa!!!~

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ht

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kakaka2018’s Profile PhotoJay Junior Bailey
Ed eccoci qua, eccoti qua. A farti trascinare dal ruscello, in chissà quale landa desertica... e invece no! Nient’altro che lo sfociar nel tempestoso oceano della discordia, precipitata negli abissi di questa atmosfera, nell’oblio della libidine che mai ti era appartenuto. Ma queste caotiche mani che ti modellano come un vaso di ceramica, che ti sfiorano come la più antica delle arti, che ti ammirano come fossi un angelo caduto dal cielo... è perché sei tu, regina Amylee, che di queste vesti ti sei sempre innalzata sui plebei, puntando il dito ma solo per nascondertici dietro. Ed ora che sei priva di vesti? Ed ora che il calore e il sangue scorre nel tuo minuto corpo? Li senti i tocchi? La senti la pelle contro pelle? Lo strusciar di due tessuti che innescano scintille, che innescano piaceri e se tutto appassisce al contempo fiorisce, emozioni arcaiche, sperdute nella sabbia dell’Egitto.
Anche il più grande Impero romano è caduto dopo secoli di sovranità. Anche gli dei faraoni sono stati sconfitti... ti aspettavi davvero di poter erigere in eterno questa tua farsa? Altro non sei che un grezzo diamante – ed ora che hai trovato il tuo gemmologo, ti lasci usurpare e violare, violentare. Ammettilo che hai sempre sognato - nei tarli lontani della tua passione - un tale momento, distesa su di un letto, inerme ad ogni toccata. E il sussurrar del tuo cavaliere - che cavaliere non è più - ti titillä il caos animato, ti squarcia le sinapsi e gödï tacitamente, sproloquiando con gli occhi e fuggendo dalle parole, dai mugugni che potresti emettere.
Sei la regina caduta all’inferno, le anime ti bramano, ululano famelicamente, come bestie, contro la tua malvagia essenza. Eppure non ti penti – per questo sei condannata alla lussuriä. Pulluli di odori mascolini, giacché in cuor tuo conosci quella estenuante verità. E ti stringi nel petto, incapace di obiettare questo malsano amore. Altro non siete che Romeo e Giulietta, destinati alla mörtę per questo oltraggioso culto. Alla notte di passione voi cedete – tu in particolare. L’anima vola. La trepidazione t’avvolge egregiamente, come un velo in estate, ti trascini - salma martoriata - sul terreno guazzo, e ti disseti della pioggia che cade al suolo e penetra nelle tue carni – corpo che non t’appartiene, percepisci ogni sensazione, ogni calore che ti pervade e non sai contenerti e ti dimeni, come una foglia agitata dal vento. «Sei sfrontato, Jay junior» parole gettate all’aria – come se egli non conoscesse il linguaggio che ti rivolge. Come se le sue gesta non fossero state premeditate. Sogni di una notte di mezza estate. Sogni appartenuti all’era glaciale. Sogni bramati e lambiti con la spada del destino. Eppure / eccovi qui /, giaciuti in queste letto, sai come si concluderà questo quadro. Ammira regina Amylee, spodestata dal tuo trono deteriorato, trono di spade, privata della tua imponente corona... che cosa sei ora? Chi sei ora? Qual è il tuo nome? Chi ti appartiene? E temi il tuo caos, emozione idilliaca..

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SunKing1’s Profile PhotoAegon I Gott
Mi sentivo chiusa dentro una campana di vetro. Un soffocare piacevolmente – e mai avrei creduto di provare una sensazione tanto sfuggevole. Mi sfiorava come credevo che nessuno avrebbe mai potuto fare, mi toccava nei punti più delicati della mia persona e scioccamente crogiolavo in queste effusioni dolci e leggiadre, come un gatto coccolato al suo padrone. Accendeva in me battiti armoniosi, suonavano le campane della chiesa, e quella tempesta che si stava scatenando su Gottwald parve così lontana che solo la pioggia ticchettante faceva da sottofondo alla nostra atmosfera. Io, timorosa, non riuscivo a fiatare. Chissà cosa stava pensando lui, chissà cosa stava provando - il perché, soprattutto - e quanto avrei voluto chiederglielo ma la paura di conoscere la risposta mi faceva morire le parole in gola.
Mi limitavo ad ascoltarlo, ad annegare tra le sue parole, dolci come il miele alla mattina. Le pronunciava con una leggerezza tale che mi chiesi quando fosse maturato tanto, che cosa mi ero persa di lui in queste viaggio. La verità è che di Aegon avevo avuto tutto, nella sua interezza si era dedicato a me, come un’anima innamorata si dedica perpetuamente. Come potevo non accoglierlo nel mio cuore? Come potevo limitarmi ad una carezza sulla nuca o ad un mero elogio principesco?
Gli pizzicai il collo con le dita, mi beavo della ruvidità che la sua appena rasatura suscitava sui miei polpastrelli, mentre ingenuamente, mi facevo sempre più piccola che avrei potuto sprofondare tra le sue braccia e rimanerne nascosta. E questo suo gesto lui lo apprese e la ospitò, avvolgendo il mio esile corpo. E dal freddo ovvio che investiva la mia pelle spoglia, ora solo il calore mi vestiva, cucita della sua pelle, dei suoi muscoli marmorei. Poggiai il capo sul suo petto e venni investita dal rumore del suo cuore, piacevole armonia e mi sorprese come esso batteva: che fosse a causa mia? Quali pensieri attraversavano la sua mente? Quale eros aveva solleticato i suoi tarli? Io, Maria Antonietta, principessa di Gottwald, ero chiaramente assetata di questa sua personalità.. che cosa mai stava andando a fiorire nella mia serra incantata? Ciò mi spaventava e ad ogni suo sfiorarmi, io trasalivo, timorosa, turbata – da me stessa, ahimè!
Avvertivo il suo tocco sulla mia gamba, garbato e morbido, ma non vedere fin dove sarebbe morto, mi mandava fuori di testa e annaspavo ogni volta, e concitava il mio cuore, le mie carni, la mia stessa gamba. Lambivo veementemente le sue vesti, quasi fossi una bambina terrorizzata. E lo ero, lui mi trascinava in questo tossico oblio, più scuro della mia cecità. Silenzioso e nel silenzio i miei pensieri mi tormentavano, alla ricerca di risposte che non potevo - soprattutto non volevo - avere. La bocca schiusa, pulsava, come se fosse in attesa di qualcosa, di un riscatto – o di un dono? Di un gesto che valesse molto di più. Era una tortura quella che stavo ricevendo: che cosa andava a significare questo suo fare? E questo mio vagheggiare? [...]

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[ Role pt.2 to : @knb11 ]

anastasiabaileyb’s Profile PhotoAnastasia Altair Bailey
[...]
La testa martellava, le tempie picchiettavano e il sangue ribolliva. Le dita delle mani e dei piedi intorpiditi, il respiro affannato e il cuore che presto avrebbe abbandonato il petto per fuggire via, lontano dalle parole del Santo. Era stanca e annaspava in questa stanchezza, desiderosa sola di accantonare il discorso – che stesse fuggendo o meno dalla possibile verità, ormai era ovvio che Michele non si sarebbe accontentato finché non l’avesse sconfitta totalmente. E giunse presto l’ultima freccia scoccata, dalla lontana cima dell’Everest, silenziosa, perfetta e micidiale. L’aveva gettata nella fossa dei leoni, sbranata dalle sue stesse emozioni, dai suoi stessi sentimenti, dai pensieri che brulicavano silenziosamente nei meandri della sua mente. Scopriva nuove parti di sé, lei che si era accettata così com’era, lei che si era plasmata rendendosi ineluttabile, come una statua di ghiaccio messa al sole si era sciolta, divenendo una misera pozzanghera d’acqua. La bocca schiusa palesava il desiderio di controbattere, di mostrare quanto sia difficile e complesso amare, di quante persone dicano di amare ma di non conoscerne il significato, l’arte e la passione.
L’amore tossico.
L’amore doloroso.
L’amore ossessivo.
Come possono tutti questi essere definiti come ‘’l’amore’’? Eppure c’è chi ne decanta le lodi, chi mentre sinfonica il sentimento colpisce l’amore. Chi per amore miete.. di che cosa si sta parlando Michele? Può essere questo amore? Alla ricerca della felicità.. quale felicità? Anastasia proprio non riusciva a stringere nel palmo della mano il suo pensiero anzi, lo contrastava con tutta sé stessa, lo prendeva e lo scartava. Dominava la propria filosofia e da questa non avrebbe arretrato. Non aveva tenuto in conto quanta fiamma ardeva nel maggiore, quanta pioggia le sue nuvole avessero bisogno di scaricare e nelle sue pause di riflessione, egli coglieva l’attimo per riversare su di lei quanto è più incomprensibile al mondo: quella natura umana, quelle nuance di cui anche Dio ha paura, narrazioni mitologiche, il capro espiatorio di ogni azione, gesta che vengono osannate nei canti, la ragione di esistere. Emozioni, sentimenti, paura, odio, felicità... persino il Diavolo vi ha fatto un credo, giocando e puntando su queste velate che quasi possono essere viste come debolezze, ciò che priva un individuo di razionalità. E loro, creature celesti, che ancora si guardano negli occhi, che millantano di amare, si inglobavano in un dibattito che distruggeva tutto ciò che era stato creato, che Dio aveva creato e che Gesù sceso in Terra, e morto, aveva creato.
Quindi l’amore che cos’é?
Nulla?
Tutto?
La testa di Anastasia era in confusione e si penava per questo. Voleva fuggire via, cercare un posto sicuro lontana da tutto questo peso che le si era addossato improvvisamente. Non poteva reggere, troppo debole. Che fosse la ragione ad attribuire questa sua agonia?
«Smettila... ti prego...» affannava nella sua scongiura
[...]

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Role pt2 to  knb11

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SunKing1’s Profile PhotoAegon I Gott
Aegon era sempre stato un libro aperto ma ero io la cieca incapace di leggere i racconti che mi dedicava. Non che mi sia mai sminuita, sono sicura di aver adempiuto ai miei doveri come sorella. Tuttavia, quel piccolo frammento di oscurità che si celava in lui, doveva essere stato inevitabilmente colpa mia. E dopo tanto tempo, la sua forza mi invase ancora, rivelandomi quanto potente fosse diventato. Non ero spaventata, e forse era questo mio non sgomento che avrebbe dovuto suonarmi una campanella d’allarme. Diversamente, rimasi ferma e composta, sviando l’argomento per toccare tutt’altro tassello. Ahimè! Aegon era fin troppo infantile - nei miei riguardi - e prima o poi avrebbe ritirato fuori la questione, trucidandomi, dandomi il colpo di grazia.
Non era il momento di smarrirmi, avevo il mio dolce fratellino tutto per me e dovevo dedicargli tutte le attenzioni necessarie – prima che la catastrofe faccia l’ingresso ai portoni principali del castello. Nella quietudine, tornammo al banchetto, celebrammo assieme la festa e io ci misi tutta me stessa, scansando per quelle ore ogni mio turbamento, permettendomi, una tantum, di divertirmi, di essere libera come una fanciulla, di essere la principessa che vanta di tutte le ricchezze. Non dovrei lamentarmi, dopotutto se mi permettessi di essere razionale e sincera con il mio subconscio, non dovrei affermare che mi manchi qualcosa. Mia mamma, mio papà, mio fratello, i miei nonni.. tutta la mia famiglia erano vivi, nonostante l’attacco di Victor. Avrei dovuto rinunciarvi?
Il tempo trascorse di una velocità tale che mi rimase solo il silenzio, buio e oscenità. Il mio viso era indirizzato verso la finestra e quanto avrei dato per poter guardare il temporale che si stava abbattendo su Gottwald.
Il suo decanto, il suo suono chiassoso e scorbutico, mi giungevano come un piacevole solletico. Prima il ticchettio della pioggia, poi fulmini e tuoni da far vibrare le vetrate del salone. Ma a pungermi veementemente era lo sguardo fisso di Aegon su di me. Non lo vedevo ma lo sentivo; mi toccava e mi scrutava da farmi sentire in imbarazzo, da schiacciarmi; era devastante. Quasi mi mancava il respiro. Com’era possibile che quel dolce bambino che tempo addietro aveva fatto la guerra pur di convincermi a divenire la sua sposa, ora mi destava tale effetto? Sotto quale ebbrezza mi stava trascinando?
Svettò il frastuono nella mia testa, ma le parole che pronunciò mi gelarono il sangue e rapidamente un brivido mi attraversò la schiena. Non che possa considerarla una richiesta balorda anzi, aveva tutte le sfaccettature di una intimità artistica, da toccare con delicatezza e da abbracciare con tutto l’amore. Allora com’è che mi sentivo impudica?
È soltanto mio fratello... era questo legame sanguigno a sbarrare la strada e a erigere il muro; non siamo più bambini Aegon, tu sei il principe ed io la principessa, non possiamo.
[parte uno]

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#3 @mariaantoniettagott

SunKing1’s Profile PhotoAegon I Gott
Aegon non è stupido e nemmeno infantile, come tutti i maschi alle volte ci si atteggia, ma egli è tutto tranne che stupido e infantile. Ma innanzi a Maria Antonietta, è sempre stato, lo è tutt'ora, e molto probabilmente sempre lo sarà..irrazionale e morboso, e incline a farsi viaggi mentali più fantasiosi del dovuto. Quindi, riprendendo a se la maggiore, azzerando nuovamente le distanze e il gelo, almeno tra loro, la condusse a se, con se, per il rientro nel salone.
-Torniamo dentro sorella mia, sta per arrivare un brutto temporale-
Il cielo, divenne sempre più cupo, l'aria era gelida e all'orizzonte fulmini violenti sembravano voler spaccare il cielo, ma quanto meno, l'irrequieto animo del re sole si calmò, e l'azzurro limpido tornò a brillare dentro di lui.
Le ore successive trascorsero in serenità, senza incidenti né colpi di scena particolari, e giunta sera, tutti gli ospiti vennero congedati, quello che sembrava essere un semplice temporale si scoprì essere un violento nubifragio. Nulla di preoccupante per chi vive a castello, ma era meglio non farsi trovare all'aperto durante il suo violento arrivo.
La sera calò anche sulla famiglia reale, e i padroni di casa, augurando la buonanotte ai figli, si congedarono, lasciando i due eredi in uno dei saloni. L'oscurità tetra giunse sopra la dimora Gott, fulmini violenti, tuoni assordanti, una violenta miscela di pioggia e grandine si abbatté, ma tutto ciò non turbò minimamente il giovane principe che, bello disteso su di una comoda poltrona, si godeva lo scoppiettio delle calde braci del camino, un calice di vino e, la meravigliosa presenza di sua sorella.
-Non sei tenuta a stare qui sorella. Se sei stanca, sei libera di andare a coricarti. Avremo modo di parlare domani, con calma-
Parlare di tutto, di qualsiasi cosa. O di nulla..come nulla era quel matrimonio idiota che nella maniera più assoluta doveva essere portato a compimento.
*Tu sei mia. Me l'hai promesso anni fa, e come mi hai sempre detto, le promesse sono debito. Oggi, sono più che un uomo, grande quanto basta per riscuotere quel debito.*
-Ma se decidessi di restare, versati del vino e vieni qui, sulle mie gambe, come facevamo prima di...bè, vieni qui-
Prima di crescere troppo, prima che le loro strade si separassero, prima dell'arrivo di lui nella vita di lei.

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3 mariaantoniettagott

Apprezzate i piccoli gesti semplici e inaspettati?.

lavale0907’s Profile PhotoValentina
Si, moltissimo.
Soprattutto quello che mi sto concedendo questa notte. Piove tantissimo e sono uscito sul balcone per godermi lo spettacolo, soprattutto il meraviglioso sound. Ho sempre amato la pioggia, non so bene il perché, ma mi aiuta a ricordare all'altro me stesso che anche al cielo è concesso piangere. Non stiamo passando un bel periodo, soprattutto io ma almeno ho sorriso, forse anche lui, grazie a questo piccolo, semplice gesto.

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SCdemon’s Profile PhotoDamon Bailey
Il cuore non lo nasconde, non può.
Si aggrava sulla mente e sull’anima – anche uno come Damon conosce la sofferenza. Ma solo una Santa Lain aveva le chiavi per le porte del suo cuore, e in questo affronto, le due anime che bisticciavano, che agguerriti si azzannavano, erano quelle di un padre e di una figlia.
Isteria nell’aria.
Un dolore sordo, che si sconquassa e riecheggia nell’aria, che travolge, ingloba, inghiottisce il mondo e tutte le sue tenebre.
Le parole fan da padrone. Si riversano, come il sangue che cola sulla pelle. Come quell’occhio che lacrima.
È turbamento. È oppressione. È incomprensione e instabilità. È il timore e la paura di vedere due anime snodarsi dal filo rosso del destino, scegliere due strade diverse anche se la vita non gliele ha offerte.
È pentimento, è disgrazia.
Anastasia non aveva mai guardato Damon con quegli occhi. E quegli occhi non avevano mai visto_ un corpo sofferente, un’anima pentita, un cuore traboccante. Ormai questi occhi non vedono più. Mascherati per la vergogna e la paura, un istinto di aberrazione che possa cancellare l’errore_
Ma l’errore sopraggiunse veloce come un fulmine, e come tale si scagliò fortemente colpendo una volta, due volte... il corpo a terra, inerme. L’effigie terrorizzata, le guance rosse, quasi livide. Il dolore pulsante sconvolge l’atto. Gli occhi carichi di sofferenza e paura: chi sei tu?
La bocca schiusa aspetta che le parole scivolino nell’aria, ma per Anastasia non esiste alcuna sentenza, alcun verbo che possa rivolgergli. È solo rabbia, ansante rabbia. E Damon a questa rabbia risponde, mostrandole che cos’è l’ira, mostrandole che cos’è / veramente / lui. Si manifestava una belva dalla quale era sempre stata tenuta all’oscuro. La dolce bambina, la sua fanciullina aggraziata, l’amore della sua vita: quell’amore spasmodico di un padre, capace di scongelare anche i cuori più freddi e impuri. Il gesto che risucchia nell’oblio infernale e incatena il dolore, lo permea nella mente e nell’anima, un infinito loop che traumatizzerà per sempre Anastasia, che spaccherà la graziosa bolla di cristallo nella quale i due avevano vissuto finora.
Una venerazione.
Un amore eroico.
Un amore viscerale.
Il senno si perde. La testa vola via.
Sono solo parole... parole taglienti che distruggono questo mondo. Parole che si scagliano ferocemente contro di lei, contro i suoi cari, contro i suoi amore, la sua fede, il suo credo... che razza di padre sei tu? Che cosa ne vuoi sapere della vita, dell’amore, allora? Avrebbe annegato nel fiume di lemma che sgorgavano dalla sua testa.
A: «Questa.. questa è la riprova di quanto tu non dovresti meritare la / mia / mamma.» la morte avrebbe - forse - alleviato veramente il tormento che aleggiava sulle loro teste come una cappa. La pioggia acre e acida cadeva al suolo, fitta bagnava le loro membra, bagnava i loro indumenti, lavando via solo la polvere dell’eterno angosciarsi. Tutto il resto viveva, più forte che mai.
[...]

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https://ask.fm/anastasiabaileyb/answers/173246195806https://ask.fm/anastasiabaileyb/answers/173257947486

anastasiabaileyb’s Profile PhotoAnastasia Altair Bailey
E poi, in un attimo, tutto cessò.
Il meteo smise di infuriare, la pioggia di cadere, il vento si soffiare, le nuvole di nuvoleggiare.
In un attimo, tutto si fermò.
La luna smise di luneggiare, le stelle di brillare, l'oceano di infrangersi, le coste di respingere, il tempo di scandire attimi di vita.
Ogni cosa, restò in sospeso, tranne l'animo di Anastasia. Un animo colto da un forte turbinio. Una mente confusa, un cuore chiassoso e, una lingua sempre più serpentina.
E come ci si poteva aspettare di meno da Anastasia Altair. La luce e l'oscurità, il bene e il male, la carezza e lo schiaffo, l'amore e..l'amore. Oh l'amore, questo strano, folle e incomprensibile sentimento.
-Davvero tu, vuoi parlare di amore con me?-
Vorrei parlarti di amore, e vorrei sempre dirti che ti amo, oh quanto ti amo.
Invece sono costretto all'aspro silenzio, al tuo cuore ormai chiuso e sbarrato. Sono costretto a tacere, perché così è il tuo volere. Non posso dirtelo a voce, non posso cantarlo in versi, non posso scrivertelo. Non vuoi sentirtelo dire, realmente.
Quel sogno infatuato, quel futuro passato, interrotto incompiuto, rimasto sprecato, e d'infamia bollato.
Quell'amore nato per caso, per scelta di un fato, o di divino volere. Da anni di sorrisi sinceri, da un abbraccio di pianto, dagli sguardi incrociati, dalle risate innocenti.
Senza sapere perché, dalle mani che si stringono nei cieli affollati, ed esserne contenti al punto, di sentirsi sereni quando l'altro c'è. Dallo strusciarsi involontario delle dita che s'intrecciano, dalle braccia che si circondano e poi chiudono, per non lasciarci più.
Le ragioni del cuore, spesso hanno ragioni per cui nemmeno la ragione se ne fa una ragione. Amare è d'impeto, è istinto, è farsi coinvolgere e lanciarsi nel vuoto prima ancora di capire cosa stia accadendo. La mente razionalizza, ma il cuore non sbaglia mai.
-Tu ami. Tuo padre, tua madre, tuo fratello. Ma quello non è amore. È un forte sentimento, indubbiamente speciale, ma è un legame familiare indotto dal riconoscimento di essere accolta e ben voluta, gratitudine per l'avverti donato la vita. Ami l'uomo, ma nemmeno quello è amore. È empatia. Tu sei un angelo, tu devi amare l'uomo, non hai scelto di amarlo. Ami Dio padre, ma è davvero amore Anastasia?! Non è forse più una devozione, ammirazione per colui che tutto è, e tutto può? E poi, c'è Hawks. Il primo ad aver bussato nei tuoi tarli, il primo a cui hai concesso tutto. Uno sguardo, una carezza, un bacio, la tua virtù, la tua misericordia. Hawks!-
E mentre Michele, andò a dissolversi nel nulla, quel nome ripetuto da Michele echeggiò nella mente del serafino, come il più forte degli echi nella più grande delle valli. Un nome che rimbombava facendo emergere ricordi, sensazioni ed emozioni vivide, tuttavia, non senza una leggera quanto ingombrante ombra di disagio. Perché mai?
Ed ecco di nuovo apparire il mietitore, questa volta innanzi a lei..
Pt 1

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*parte due* @anastasiabaileyb

knb11’s Profile PhotoArcangelo Michele
..tuoni così potenti da spaccare il silenzio a chilometri di distanza, e l'acqua che trasaliva dalle alte onde, andò a mischiarsi con l'improvvisa pioggia che cadde su di loro. L'uragano Michele verrebbe da dire, si stava manifestando.
E mentre i due venivano investiti da quel violento nubifragio, il Santo permaloso finalmente si decise a riportare l'attenzione sul piccolo quanto agguerrito pulcino di un serafino.
*Ho una visione pucciosa tutta mia di Anastasia, porta pazienza player ^^. Ndrp*
-Paura di te?-
La figura di Michele, per un brevissimo l'asso di tempo scomparve alla vista di Anastasia, per riapparire alle sue spalle stringendola a se.
Volutamente, spiava nel vacuo dell’arcano
ed infinito mistero di un fenomeno strano, e lo scaltro pensiero nel torbido vedeva, di un’anima indifesa che celar non sapeva, nel tollerante cuore il suo triste dolore.
Non per volersi interporre nelle faccende altrui, ma, è stato incitato da una folletta insistente. Vedeva in quell’istante fluire il turbato terrore, creato da un ambiguo spiraglio, e fuggir via distante lasciando un tetro abbaglio, nel tremendo cordoglio di quell’anima ora stanca, che nel dileguarsi, arranca e con se, porta la tentazione e la grande delusione dell’insuccesso, nell’insinuazione, in un corpo colmo di timore. Nessuna visione fu mostrata ella, ma solo un piccolo assaggio di dolore e terrore che ogni giorno egli vive sulla sua pelle, perché sì che lui non teme nulla, ma in quanto L'angelo di Dio, egli vive tutto il male del mondo, e tutti i mali dei suoi miliardi di figli.
-In nessun tempo, in nessun luogo, in nessun modo tu potrai mai farmi paura. Non potresti in modo alcuno, poiché sento tutto il timore che hai verso di me, e non puoi spaventare colui che temi-
Tuttavia, egli non capiva. Ella aveva visto il brutto di lui, e lo aveva accettato. Quindi, era forse il suo immenso a spaventarla?
-O forse, forse non è me che temi, ma è il tuo amore nei miei confronti a spaventarti-
Cosa si teme di più? Una dura verità sbattuta in faccia o, un'illazione detta con ferma convinzione?

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parte due anastasiabaileyb

Quali cose date per scontato sempre ogni giorno??

AndreaZenatti’s Profile PhotoAndry
Guarda se penso chr stavo parlando di bimboi sai in condizioni tremende nelle striscia di Gaza pensa che ci sono neonato che stanno nelle incubatrice senza elettricità. Poi pensa che c'è pure stato un ostaggio che dicono che comunque sai pare che comunque sai l hanno curata. I soldati sono entrati e vorrebbero sono tre le fasi per eliminare hamas. Poi sai il valico di rafa resta chiuso. Sai restare pure senza carburante. Poi voglio dire che comunque a Tunisi c'è la volontà di favorire migranti regolari. Poi scusami nessuno da per scontato che da noi stiamo bene. Poi sai vorrei dirti che siamo per scontato che comunque accadono ancora incidenti per le pioggia e oggi è morte un altra ragazza. Poi chi ha un lavoro dovrebbe farlo per scontato perché esistono ancora un sacco di contratti truffa?

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https://ask.fm/dfmyt/answers/174496635974 https://ask.fm/dfmyt/answers/174497422150 https://ask.fm/dfmyt/answers/174497423174

dfmyt’s Profile PhotoLiam "white devil" Allen
Il lento e lontano ricordo di una canzoncina, dolce come il miele sul pane tostato. Una mano grande e liscia, calda, ad accarezzarle il viso, a svegliarla in quella giornata di pioggia. Gli occhi strizzati, giusto qualche piccolo versetto assonnato, un leggero stiracchiamento e poi, infine, a rivelarsi il viso di Jared, sempre sorridente, sempre rivolto alla sua amata Katherine. Non esiste sensazione migliore del venire svegliati dalla persona che si ama, nel calore dell’armonia, ceduti ai ricordi di un passato non così lontano, che avrebbe potuto ripetersi in un eterno esistenziale. Katherine guardava il corpo del padre martoriato, privo di vita: alle spalle del corvino - giaciuto a terra, inerme - Damon. Ah.. era così che voleva giocare JJ? Il suo cuore venne toccato, come una goccia di pioggia che cade su uno specchio d’acqua; soave tintinnio che riesuma tutti i suoi sentimenti. Conosceva bene quella sensazione di frenesia, la lotta contro sé stessi, l’incomprensione, la confusione... Katherine amava suo padre più di quanto avrebbe mai potuto amare in generale una persona, ma Damon era sempre stato il suo cavillo, il suo onii-chan, le spine di una rosa che ne proteggono l’essenza. Lo amava, ed era per questo che alla visione della sua morte tutto cessò di esistere, insieme lei. Il peggio si era compiuto, l’Apocalisse esplose, sbranando nella bocca dell’inferno le anime. A carponi, Katherine si trascinava con le unghie, speranzosa di venire inghiottita – arriverà la fine, ma non sarà la fine. Le parole dell’albino si scaricavano contro di lei veementemente, forando il corpo giovane della fanciulla, pënëtrandø irruentemente nella sua anima: fredda, oscura, zelante. La neve attecchiva sul terreno, mai più alcun fiore sarebbe sbocciato. Mio l’afferrò da terra, lanciandola ai piedi di JJ. Sentiva la sua potenza schiacciarla, insetto strisciante, aberrazione, inietto del mondo.. i vulcani eruttavano il sangue delle vittime, esondazioni e devastazioni diroccavano sulla Terra, palesando la giustiziera verità alla minore. Che cosa poteva fregargliene degli altri? La sua giovane essenza sprofondò, arresasi alla realtà dei fatti, a quella famigerata verità che mai avrebbe voluto toccare con le dita.
Nessuno avrebbe bussato alla porta del suo cuore, che sempre era rimasta aperta per accogliere qualcuno. I suoi occhi, il suo amore, avevano avuto ragione di vivere unicamente per il suo Daddy: il suo ikigai. Allorché avrebbe perito accanto al corpo, violandø esso ancora una volta; un ultimo bacio, un ultimo atto d’amore: Romeo e Giulietta. Ma JJ non lasciò più vincita al suo egoismo, squarciando il velo che stringeva affettuosamente i due corpi. Lambì il suo collo - stretta morsa della biscia - sollevandola da terra; peso piuma, sofferenza: soccombere dinanzi a quanto lei stessa aveva creato. Oh!, il diavolo danzava su questo prelibato scenario, un ristoro da tre stelle Michelin per il re dell’inferno, fosca dannazione.
[🥀]

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https://ask.fm/dfmyt/answers/174475896134 https://ask.fm/dfmyt/answers/174476033606

dfmyt’s Profile PhotoLiam "white devil" Allen
Parole, parole che si scagliano, parole che piovono fittizie, parole che bruciano il cuore, parole che sanno di amarezza e solitudine: parole, proferite dalla bocca della verità. Ma chi gliel’ha chiesto? Chi gli ha concesso il permesso di sentenziare, di giudicare, di allontanare. Jared e Katherine erano due anime destinate alla separazione, incongruenti, il sole e la luna che mai potranno convivere. Eppure la piccola fanciulla ci sperava, innamorata del padre, ardente del suo amore, ossessivamente imprigionata nel cuore del demone. Si arrampicava sulla sua anima, facendosi forza con le unghie ormai lividate . Il suo corpo sanguinava dal dolore, perforata dalla pioggia acre che bagnava il suo corpo. Era una sfida tra lei e JJ. Le parole, per quanto delicate e cariche di amore da parte del padre, non la raggiungevano più. La Bestia si stava scatenando: le possenti catene che finora l’avevano assopito, tenendolo rilegato negli abissi della sua persona, si stavano distruggendo. ⟪Perché mi fai questo?⟫ un urlo di salvezza, un grido d’aiuto che echeggia perforante nell’aria, strazia gli animi. I suoi sentimenti prendono vita, si depositano nei cuori dei presenti, sbocciano e si rilasciano.
Tristezza.
Dolore.
Solitudine.
E dov’è l’amore? Il tanto osannato sentimento floreale, la trepidazione che crogiola dacché è pargola, il frutto di un amore esente dalle regole, forte da superare la barriera del suono, da imitare l’infinità del cosmo.
‘’Non c’è più spazio per te nel suo letto’'.
‘’Non obbligarmi ad agire perché nemmeno la tua sorellona potrà salvarti’’. Cosa ne sapeva JJ dell’amore? Del loro_amore? Del grattacielo che in questi anni avevano costruito insieme? Delle stelle che avevano toccato dondolando sull’altalena?
Il freddo l’avvolse, il silenzio assordante invase la sua mente. La voglia di piangere, di abbandonarsi a questo dolore, di dire basta. Ma suo papà, il suo daddy.. Jared.. era l’unico che la capiva, l’unico che l’avesse mai amata, l’unico che aveva accettato ogni sua sfaccettatura. ⟪Non voglio.. non voglio.. non voglio.. NON VOGLIO NON VOGLIO NON VOGLIO..⟫ e diventa inesorabile la rabbia, repressa in questi anni. L’anima che risorge dalle ceneri, ceneri bruciate miliardi di anni fa. La bella fanciulla arsa, strega di Salem, al rogo al rogo! Maledetta. Ebbene, la maledizione dell’amore, la condanna: trovare l’anima gemella, innamorarsi - sentimenti corrisposti - per poi incontrare la solitudine e preferirla alla lotta. Logora, l’anima si devasta, si sconquassa. Il buio diventa la nuova casa, la nuova arma. Katherine si abbandonò e altrettanto Jared abbandonò. Addio papà, addio daddy. Un saluto che non sancisce la sua accettazione – al contrario, è solo l’inizio di una tremenda Apocalisse: squilla le trombe San Michele, accogli quest’anima dannata tra le tue braccia e dolcemente, con la tua falce, intrappola il suo cuore, purifica la sua anima e sussurrandole all’orecchio rassicurala da tutti i mali.
[parte uno]

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kaelgod’s Profile PhotoKaede Bailey
L’istinto, primordiale. Si insidia nell’anima, sconvolgendo quella benevolenza, un battesimo umano, un desiderio che arde più d’uno stesso incendio. Singola fiamma. S’esibisce ed illumina, protagonista, egocentrica, al centro dell’attenzione. Nessun vento soffierà mai abbastanza. Sënsualë, danza nella notte, lucciola effimera, preda angusta.
Il lupo e l’agnello: ricorda docile creatura, che can che abbaia non morde ma se lo istighi prima o poi t’azzanna!
Renesmee aveva giocato troppo, la fune era stata tirata al punto di essersi spezzata, svezzando un gene poco raccomandato. Ed ella, animo pudico, mente docile, era inciampata nella tana del lupo - affamato!
Era più che benzina. Era più che incendio e fuoco, fiamme di desiderio, mostranti l’ardente inferno, girone della lussuria. Erano stati benedetti dal diavolo – oh no! Kaede era stato carezzato dalla sua mano, affinché privasse il buon Dio di un’altra pecorella, agnello sacrificale, capro espiatorio delle sue gesta. Affamato, s’avventò su ella, divorando veracemente il suo corpo, la sua essenza, prosciugando quanto di lei e della sua genuinità era rimasto, marchiando ogni suo angolo – tessuto diafano divenuto cremisi. Lenzuola sudate, disfatte, ormai solo una lontana visione, mentre veniva sballottata, incredula dell’amplesso e delle sfaccettature che stavano prendendo forma in quella stanza. L’ossigeno mancava, aspirato dalla famelica portanza del biondo. I demoni banchettavano nella notte della luna rosso sangue, gocce colanti sulla terra. La distesa corvina nascondeva le bestialità che rumoreggiava, perpetuo sconquasso causato dai loro corpi.
«K-Kaede..» un sussurro, strozzato, agonizzato. La mente della rossa si perse, privandosi della lucidità. Ogni parte di lei fremeva, il piacere si fondeva nell’aria, pënetravä fino alle ossa, martellando la testa, il cuore. Lo_ sentiva spingersi in profondità, gonfiarsi, occupare la sua_femminilità. Virile possanza , s’avvinghiava ad ella senza lasciarla, una morsa che la riteneva prigioniera. Succube, schiava della vöglia del biondo – ebbe la forza di chiedersi che cosa gli stesse passando nella testa, quale arcano desiderio lo avesse investito, influenzando l’amorevolezza - seppur giovanile - con la quale l’aveva toccata finora. Ma amarlo voleva dire accettare anche quella parte grezza e burbera, veemente uomo primitivo, arcaico. Non erano più solo due anime danzanti, era fame e virulenza, bocche che lottano per la vittoria, lingue asfissiate che rotolano nel fango, sotto l’acra pioggia d’autunno. Porta via con te, in questa triste estate, tutte le attese e rilascia, giovane Ness, le tue movenze femminili, lasciati possedere e possiede col tuo amore, quel cuore vuoto che dev’essere riempito, permettigli di trasportarti, il nocchier de la lividia palude, il Caronte del tuo girone infernale. Il canto si fece aggressivo, unghie che s’incastrano e lividano la carne, capelli tirati, mano nella mano, gambe avvinghiate, intrecciate, strette.
//parte 1

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kaelgod’s Profile PhotoKaede Bailey
È uno spiraglio di luce. Aver aperto i cancelli dell’amore, permettendo a Kaede di fare il suo ingresso / dentro / lei, un connubio di emozioni traboccanti, gustosi come un giglio appena bagnato dalla rugiada. Un pioggia fresca, nella notte, sotto il quale baciarlo. Con la luna alta nel cielo tenebroso, a illuminare i loro corpi e a rivelare che anche le ombre - innamorate - avevano ceduto. Un canto armonioso, filosofia pronunciata, il camino dinanzi al quale scaldarsi.
Il congiungimento carnale, eccedeva di emozioni, una danza ancestrale. Un sogno onirico, uno scambio di versi e sussurri, sussulti e trepidazioni. Cingeva saldamente il bacino del biondo, con le gambe tremanti ma bramosa di lui. Renesmee si era abbandonata in un mare di piacere, pizzicato dallo stesso Kaede, la causa di ogni sua sensazioni. Era ëccitaziöne, fervore, indomabile spensieratezza. Beata, come chi p capace di sfiorare le ali di un angelo; beata, come chi è in pace con sé stesso. Poi giunse l’appagamento, il vortice più alto, l’esplosione vulcanica, eruzione. La bocca, la voce, s’intonarono per rilasciare quanto il corpo non saprebbe esprimere, in comunione con la medesima sensazione di Kaede. Erano uniti, fusi, due anime legate dal filo rosso del destino, dalla catena che l’Eros aveva creato per loro. Nessie affondò le mani nella sua schiena, la marchiò, consumando la bocca del biondo in un asfissiante bacio; una tortura per placare quel che il basso ventre stava crogiolando. Vibrava, ogni ultimo e stancante movimento di lui la facevano trasalire, verseggiando impacciatamente al suo orecchio. Lambì il suo lobo, lo sücchiò e il risultato eccepì lo stimolo della rossa, accogliendo la sua richiesta – ne fu sorpresa, allibita e compiaciuta. Il corpo era stremato, la mente annebbiata non accettava più alcuna risolutezza; ma la natura animale, quel tocco inopportuno e per nulla pudico della sua persona, concordavano con quanto esternato dal biondo.
‘’Ti voglio ancora’’. Si commosse, un sentimento che anch’ella nutriva. Giacere con lui nel letto, in un perpetuo abbraccio carnale, mørire pago stretta dalla morsa esuberante di Kaede. «Riusciresti ancora?» uno scherno, un affronto, quel barlume di alcol che ancora circolava dentro di lei, ebbra sotto ogni punto di vista: di lui, dell’alcol, dell’amplesso. Scosse appena il bacino, ancora incastonati come due perfetti pezzi di un puzzle combacianti. Lui sussultò, lei ghignò. La malizia pervase i suoi occhi verdi, una speranza vivida. Passò la mano tra le ciocche bionde, carezzò il suo viso, gli baciò la fronte, le guance, il naso, la bocca con la quale vi fece l’amore, poi il mento e nuovamente si ritrovò sopra di lui. Un soave ansimo improvviso le sfuggì dalla bocca. Era / piena /.
Lambì il petto sensibile, lo stuzzicò, ci giocò – oh Nessie, sei un diavolo travestito da angelo. Si sciolse da quel_legame, il suo nettare traboccò dalla sua purezza. «Cosa vuoi che ti faccia?» lei fremeva [...]
//parte uno//

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Stagione preferita?❄️☀️

LaGranata04’s Profile Photo꧁Melissa꧂
"Un viale sereno d'una Bremen autunnale,
con l'asfalto ancora macchiato dalla pioggia delicata cessata da poco,
e con in aria foglie arancioni che si lasciano cullare ed accompagnare dal vento,
e portate dove anche a loro è sconosciuto."
Stagione preferita

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anastasiabaileyb’s Profile PhotoAnastasia Altair Bailey
Fu una pioggia gelata, l'elargire di lei. Nelle sue parole egli non trovò empatia, umanità, compassione, considerando che si parla di un angelo questo suonò molto strano, quasi deludente, più che per la sua natura angelica in verità, fu il fatto che essendo una familiare forse si aspettava di più. O forse, molto più semplicemente, Jay junior era stato cresciuto in una campana di vetro, dove nemmeno l'astio fraterno di Illyasviel veniva vissuto come uno schiaffo morale, cosa che invece avvenne con Anastasia, o così lui la vide. Tuttavia, decise di passare oltre, galvanizzato dall'accettazione della sfida, un'altra medaglia facile da aggiungere al suo personale albo d'oro.
Pattuita la regola, ovvero di non usare i poteri, le due opere d'arte viventi si portarono a ridosso delle acque, due sculture in carne e ossa così magnifiche da fare impallidire persino il sole più ardente..e in tre, due, uno..la gara partì.
Respiri, bracciate, affondi..la corrente avversa dell'acqua era un ostacolo in più, ma nonostante il fisico snello, JJ era dotato di una forza fisica per nulla comune, vedeva l'altra sponda sempre più vicina, concentrato e determinato a vincere poteva già gustare la sua vittoria. Ancora pochi metri, sempre meno, e poi eccola lì, vittoria manifestarsi in tutto il suo splendore, la folta chioma gocciolante d'acqua che andava ad accarezzare la sua pelle angelica, una figura di così rara bellezza da intimorire persino gli animi più focosi, e persino ad uno come lui, così indifferente al mondo femminile, venne un leggero sussulto, era sfacciatamente bella, ma soprattutto, era schifosamente vittoriosa.
"Non c'è vergogna nella sconfitta, poiché il vero vincitore non è chi non cade mai, ma chi dopo una caduta trova la forza di rialzarsi, sempre"
E allora perché, nonostante quel credo fortemente sentito, il giovane venne trafitto al petto da migliaia di lame?
"In questo mondo, vincere è tutto. I vincitori vengono affermati completamente e i perdenti vengono negati completamente, i vincitori scrivono la storia, i perdenti vengono cancellati.
"Non ho mai perso nulla prima e non lo farò mai. Perché vinco sempre e ho sempre ragione. Non mostro pietà per coloro che si oppongono a me, nemmeno ai miei genitori."
Potrebbe sembrare egoistico, meschino, al limite del maligno, ma così non è.
JJ esiste per il senso di esistenza stessa. Non è giusto o sbagliato, non è bene o male, non è quiete o caos, non è amore o odio, per questo e molto altro ci sono entità preposte appositamente, lui semplicemente È.
Fin dalla tenera età, JJ era stato cresciuto per imparare a cavarsela da solo, doveva imparare a difendersi, a difendere, ad attaccare, a combattere.
Jay, Euphemia, fino ad arrivare al cospetto di sua maestà la Regina Amylee, era stato allenato, cresciuto e preparato da un élite vera e propria, e mai, in tutta la sua esistenza egli, nemmeno per sbaglio, nemmeno in uno stupido gioco o, come in questo caso, in una banalissima sfida..
Pt.1

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/parte 2/ @anastasiabaileyb

kakaka2018’s Profile PhotoJay Junior Bailey
..e questo bastava a tenerlo di buon umore.
-KAKAKA! SONO IL PIÙ BELLO, IL PIÙ FORTE, IL PIÙ VELOCE TRA TUTTE LE CREATURE MULTIVERSALI!!-
/No comment/
-MA VAIII!! MA VIENII!! MA CHI SONO!! EEHH PIRLETTA..SEI PROPRIO UNA FIGLIA DI SATANA!! SCHIAPPA!!-
/Ana, sei libera di picchiarlo! ndrp/
Giovane e leggiadra spensieratezza, il tempo passa inesorabile, ma tu JJ non cambiare mai, perché nella tua scemenza sei bello così come sei.
All'ombra di un salice, JJ attese l'arrivo di Anastasia, non aveva bisogno di altre parole per schernirla, il suo sguardo parlava da sé. Ma quello stesso sguardo, in una frazione di secondo assunse un'aria seria, pensierosa, quasi al limite della tristezza.
-Ehi Ana, ti chiedi mai come sarebbe la nostra vita se fossimo delle semplici creature senza un ruolo nel mondo? Poter essere liberi di vivere. Mi manca stare in famiglia, i miei genitori, quella scema di mia sorella, gli zii, la mia nipotina e tutti voi cugini. Mi manca non aver tempo per poter girare i mondi con Maria Antonietta. Tu puoi capirmi? Immagino sia lo stesso anche per te-
Sospirò, alzando lo sguardo al cielo, ascoltando le parole di lei, e non importava che toni usasse, era incredibile come la voce di Anastasia riusciva ad entrarti dentro fino all'anima, sempre e comunque.
Ma come ogni attimo, tutti gli attimi devono essere brevi, avere un inizio e una fine, e anche se in cuor sapeva che aprirsi un po' avrebbe potuto farlo stare meglio, che tra tutti, Anastasia era sicuramente la persona con la quale potersi confidare a cuore aperto, non avrebbe sprecato quelle poche ore insieme per scene deprimenti o sedute di terapia, no, JJ era uno spirito allegorico a piede libero, quindi, superata quella mini fase da essere umano, il suo sguardo tornò ad essere quello solare di sempre, così come la sua testolina bacata.
-Oggi mi sento buono cuginetta, quindi ho deciso di darti la rivincita. Visto che a correre sei una pippa, ti sfido in una gara di nuoto-
In piedi, scattante in posa da sfida, e come il più degno degli striptease, con un gesto deciso della mano si privò di scarpe, calze, abiti, mostrando tutta la sua divina bellezza /un po' di decoro JJ/ e quel bellissimo boxer donato da mamma Ivy a natale 2022(?)
-Su su schiappa spogliati, non voglio sentire scuse banali dopo che sarai annegata nella MIA vittoria-
Timorata di dio, dimentica cosa sei, dimentica il tuo ruolo, stacca la mente, per qualche ora abbandonati al lusso di essere una giovane ragazza libera da ogni vincolo. Canta, balla, ridi, corri ignuda sulle note ancestrali della gioia, bagnati sotto la pioggia della felicità.
Dimentica cosa sei, vivi ricordando chi sei.
-O forse, hai troppa paura di perdere ancora! Schiappa! S C H I A P P A! Kakaka!-
Se sei figlio di Jay e Ivy, non puoi essere diverso da come sei, nemmeno impegnandoti.

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parte 2 anastasiabaileyb

Language: English