#voti

❝ Abbiamo un curriculum eccellente qui. ❞ la donna con gli spessi occhiali cominciò a sfogliare lentamente il plico che aveva portato la latina per il colloquio. L'aveva convinta suo fratello, così come la sua Chris ad andare comunque: lei era quella, non poteva nascondersi, nonostante l'outing non le fosse piaciuto.

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« La ringrazio. » era davvero propositiva in quel momento, si era impegnata per arrivare fin lì e riflessa in quegli occhiali le sembrava quasi che le occhiate inorridite dei suoi compagni non la toccassero più. L'avevano evitata fino a quel lunedì, per paura di compromettere la loro immagine e Michael non l'aveva neanche salutata. Tuttavia non le importava, stringeva forte tra le mani l'amuleto di abuela cercando di mantenere la calma.

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❝ Ottimi voti, ottimo stage, peccato per il temperamento... ❞ la signora abbassò gli occhiali, lanciandole quasi uno sguardo di rimprovero. Cosa intendeva con temperamento? Cosa voleva dire? Audrey aveva sempre mantenuto uno stile di vita calmo, lontano da ogni tipo di divertimento per arrivare fin lì.

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« Cosa intende? » la voce tradì una leggera preoccupazione, odiava quel non detto che stava lasciando sottintendere la controparte.

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❝ Mi riferisco alla foto, signora Tarun. Lasciarsi andare in quel modo agli istinti, senza un minimo di riservatezza. Non credo che lei sia quello che ci possa rappresentare in un futuro, mi dispiace. ❞ avete presente il rumore dei sogni infranti? Come una statua di cristallo che si infrange sul cemento, ruvido e grezzo, con mille piedi che lo calpestano fino a farlo diventare polvere. Tutto quello per cui aveva lavorato da quando aveva solo sei anni e che per scherzare si sedeva al posto della madre alla scrivania, fingendo di stare davanti a una giuria. Tutto buttato al vento, come se il suo orientamento fosse la cosa più importante di tutte: né la sua bravura, né il fatto che avesse lavorato per \ tutta \ la sua vita per quello.
Niente contava, era bastato un istinto: l'amore. L'amore che la madre le aveva sempre proibito di provare e il sentimento da cui lei era sempre stata lontana. Erano stati quegli occhi da sirena, quella voce melensa, quel suo attaccamento morboso a quella bambina dai boccoli marroni. Se non fosse esistita, se non ci fosse mai stato quel legame tra di loro, ora avrebbe ottenuto il posto?
No, cosa pensava la sua mente: non era colpa di Chris e non era colpa sua, se un semplice orientamento diverso da quello ritenuto "naturale" veniva mostrato così al mondo.

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Lasciò velocemente quella seduta ed uscì dall'ufficio, con gli occhi dei suoi colleghi puntati addosso. Sentiva le risatine e i commenti sottovoce, ma non ci fece caso. L'aria cominciò a bloccarsi nel petto, le mani tremavano, così come le sue gambe. Le stava risuccedendo, stava riperdendo il controllo del suo corpo ed era sola, privata dei suoi sogni e della sua intimità più profonda.

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Assolutamente d'accordo. Conosco persone che hanno una media altissima di voti ma sono chiusissime e ignoranti su tante cose. Certo, sicuramente la cultura è più diffusa tra le persone che hanno voti alti, e che studiano, però non c'è una correlazione automatica tra i voti e l'intelligenza, perché a mio parere per come funziona il sistema scolastico l'obiettivo del voto non è raggiunto secondo il ragionamento, ma solo a fine dell'esame o delle verifiche delle superiori, ovvero raggiungi l'obiettivo solo in funzione dell'esame. Non studi molto per imparare, ma per raggiungere degli step, e questo limita le capacità cognitive e l'apprendimento. Perlomeno a mio avviso.
Inoltre appunto non è detto che una persona che ha voti alti sia una persona aperta mentalmente, magari ha solamente un tipo di intelligenza, ma le varie modalità di intelligenza sono almeno 6.

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-TCH! MÊRDØSØ PEZZO DI MÊRDÂ FIGLIO DI UNA MÊRDÂ PUTREFATTA..LASCIA IMMEDIATAMENTE LA MIA NESSIE E AFFRONTAMI SE HAI LE PÄLLÊ!-
J: calmati Kaede, egli non è un demone qualsiasi-
-CALMARMI? MA COME CÄZZØ TI VIENE? COME POSSO CALMARMI QUANDO C'È UNO SCHIFOSO PARASSITA CHE STA ABUSANDO DELLA MIA NESSIE! TIRALO FUORI NONNO..MUOVITI! GIURO CHE TI STRAPPO LE PÄLLÊ E TE LE APPENDO COME ORECCHINI E POI TI PRENDO A CALCI IN CÜLØ FINO ALLA FINE DEGLI INFERI!! VIENI FUORI BÄSTÄRDO!-
Kaede era un fiume in piena di ira e terrore, mentre il subdolo e astuto demone, forte della sua posizione, continuava ad abusare della mente della povera Nessie e, delle paure del giovane Kaede, e a ben poco servì la presenza di Jared per placare l'animo irrequieto del biondo.
J: Aamon, ci consociamo da molto tempo, sai benissimo che questa situazione avrà un solo epilogo, quindi, che ne dici di lasciare il corpo di mia nipote e tornare negli inferi?-
I fatti vedono Jared come il demone galattico, il demone dell'apocalisse superiore alla canonica cabala demonologa. In uno scontro aperto, nemmeno il re degli inferi in persona potrebbe aver la meglio sul corvino, figurarsi un demone di seconda lega, potente certo, ma non per uno come lui. Ma allo stato attuale, arrivare allo scontro era impensabile, poiché avrebbe significato martoriare Renesmee.
Gli esorcismi standard avvengono in tre modalità: 1) sconfiggere il demone appellandosi alla grazia delle figure celesti /Dio, la vergine Maria, l'arcangelo Michele/ in modo che l'anima del posseduto trovi la forza di reagire e battere il demone. 2) Invitare/sfidare il demone ad abbandonare il corpo posseduto per prendere possesso di un secondo corpo. 3) Il posseduto muore e il demone non avendo altro a cui aggrapparsi si vede costretto a tornare negli inferi.
Tre opzioni tutte scartabili. E quindi? Quindi ci si aspetta una sfida a viso aperto che vedrebbe Jared combattere contro Nessie, ma già consapevoli del pessimo risultato. L'altra alternativa sarebbe usare un qualche ingegnoso e subdolo piano che porti il demone a prender possesso di Kaede, o meglio ancora a prendersi Jared, a quel punto il corvino avrebbe molte più possibilità di battere l'astuto abominio. Ma Aamon era tutto tranne che stupido, e sapeva che possedere Nessie non solo avrebbe appagato i suoi divertimenti, ma lo avrebbe mantenuto in una netta posizione di vantaggio rispetto ai due.
-Nonno..che cäzzø facciamo? Io..io ho bisogno di Nessie, ti prego salvala..non dirò più parolacce, sarò più buono, smetterò di spiarla nuda mentre dorme, smetterò di fare pensieri lüssüriøsi su di lei, non la scop..-
J: Kaede smettila. Guarda che non sono dio, non devi fare dei voti per avere un mio aiuto. Siete i miei nipoti, la mia famiglia, quindi stai zitto e smettila di dire fesserie ok?-
Kaede non aveva mai avuto sangue freddo di fronte alle sciagure che lo toccavano in prima persona, e anche se aveva vissuto vicissitudini non indifferenti..
Pt.1

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Nella foto un piccolo estratto da Spare .

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Bisogna imparare ad essere egoisti , a volersi bene sia quando vogliamo bene a qualcun altro , sia quando non ne vogliamo.
Amare il prossimo ed essere gentili è più facile che essere indulgenti verso se stessi, perché noi non ci siamo sconosciuti.
A volte penso che fin da piccoli, veniamo indotti tramite un ricatto emotivo ad abbandonare l'egoismo, perché facciamo i bravi dato che è il nostro dovere, prendiamo ottimi voti per portare onere in famiglia , siamo belli e ci curiamo per essere accettati dagli amici , facciamo straordinari per non venire licenziati ecc
Ovviamente non sempre è così, come non sempre essere egoisti va bene
Certamente imparare ad essere altruisti va bene ,ma come noi non dobbiamo dipendere dal bene degli altri, gli altri non devono dipendere dal nostro .
L'identità dell'io è incredibilmente importante per imparare questa lezione ed evitare di creare scompensi o dipendenze affettive .

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Di regola e per esperienza dietro internet si può nascondere chiunque e lo dico da esperto mediatico e professionalmente webmaster blogger e programmatore. Quindi l approccio sui social dev essere spensierato e svincolato da convinzioni personali o che inducono a limitare la libertà individuale. Consiglio di concentrarsi a rispondere seguendo quello che vuole la persona e non quello che vuole chi sta al governo dei social o di internet in generale. Io ti apprezzo come altre persone qui che hanno un profilo e una biografia aperta da quando mi hai contattato 7 anni fa..Raramente premio fuochi chi non ha una biografia speciale o personale perché non mi piace sprecare il mio tempo libero. Per quanto riguarda chi cerca di compensare un vuoto perché afflitto da ansia sociale proverei a insegnargli che lo stimolo della classifica di ask sta nel fatto di rispondere con sincerità e onestà magari con qualche immagine presa da internet o gif divertente o originale da smartphone per seguire la linea di scopo intrattenimento del social. Non capisco francamente e non ne vedo uno scopo formativo promuovere l esibizionismo con concorsi bellezza o ricerca di voti per un contatto "ti scrivo". Tra l altro l adesione a vip la consiglio per seguire i programmi vip di ask e i il suo market e in quanto esperto di social e internet development (programmatore) favoriscono una formazione attenta e qualificata. In generale però in Italia vince che non ragiona con la testa ma di pancia con le emozioni e un costatazione di quest ultimo punto è stata la vittoria di Giorgia Meloni sponsorizzata in realtà dalle multinazionali e industrie di armamenti... A tal proposito Ci tengo a sottolineare che il vero programma elettorale di Fratelli d Italia è nel favorire l aumento delle spese militari non tanto i diritti umani dell assemzialismo come ha fatto intendere la Meloni contrappondendosi al Reddito di Cittadinanza in scambio di una revisione dei parametri INPS su invalidità civili e di guerra.

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Entrambi RIDICOLI. I disturbi alimentari e mentali sono MALATTIE, e come tali devono essere trattati con delicatezza e rispetto da dei professionisti. Che cavolo significa mandare un depresso a fare atletica? Cosa gli si sta risolvendo? E' un approccio colpevolizzante e irrispettoso nei confronti di chi ne soffre. La Meloni dovrebbe aggiornare il calendario perché non siamo più nel 42 (sì perché è un approccio che è già stato usato da qualcun altro).
Salvini invece si è già dimostrato un giullare che va dove tira il vento. Il suo target votante è quel gruppo di gente dalla cinquantina in su che si crede moralmente migliore di chiunque abbia messo piede sul globo e che pensa che il proprio modo di vivere e le proprie esperienze siano propinabili a chiunque senza tenere conto che gli anni 80 sono passati da un pezzo e che non è più divertente lanciare i petardi sui gatti. Ecco, lui dà a questa gente (che invece dovrebbe andare in terapia, e lo dico non ironicamente) proprio ciò che vuole.
L'educazione si insegna in casa e a scuola. Invece di mandare i ragazzi a fare una pagliacciata che toglierà loro mesi che dovrebbero impiegare in formazione, che inseriscano educazione civica FATTA BENE nelle scuole. O educazione all'affettività, per dirne un'altra, o sessuale. Ma che dico, questo non attirerebbe mai così tanti voti. Forse il problema parte proprio dal popolo

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Sto scoprendo ultimamente che tutti i nostri problemi hanno un volto e una voce di donna. Un bel po' cafoni, per carità... però di cafonaggine ne vedo dappertutto e di tutti i tipi, ormai. E pienamente normalizzata. Quindi la scoperta mi lascia interdetto.

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Mi pare che alla mia generazione e ai più grandi di quella successiva (quelli piccini sono, appunto, troppo piccini) manchino le capacità di analisi necessarie per lamentarsi di gente come la venditrice di cocomeri in questione, senza apparire ridicola a sua volta.

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Basta vedere le alternative messe in campo. Cantanti, ignoranti strapagati di ogni risma, folle depensanti quando proprio si ha voglia di rimboccarsi le maniche. Più che altro eserciti di meme scarsi.

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Siamo spacciati. Altro che Meloni che fanno il pieno di voti, zucche vuote ovunque.

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"Cosa vuoi fare da grande?"
Ogni bambino rispondeva con professioni meravigliose ed entusiasmanti, quali la ballerina, l'astronauta, lo scienziato, la cantante. Io rispondevo ingenuamente, ma fermamente convinta già in tenera età, "aiutare le persone" e gli altri mi prendevano un po' per pazza. Mi dicevano che era un lavoro noioso, ma per me era il più bello in assoluto. Non mi sono mai interessati il successo o il denaro. Fin da piccola il desiderio di trasformare la mia empatia in un'occasione per poter aiutare il prossimo è stata forte. Decisi di intraprendere questo percorso perché credo nel valore di ogni singola persona, credo nel cambiamento e in un sociale migliore. Perché so cosa significa vivere determinate situazioni e aver bisogno di un sostegno per rimanere in piedi e di una guida per uscirne.
Prima volevo fare la psicologa, appassionata da sempre da queste tematiche, poi alcuni eventi mi hanno spinto a voler diventare assistente sociale. Anche se molte persone hanno provato più volte a tagliarmi le ali, dicendomi che non sarei stata all'altezza, che siccome ero pazza (ho sofferto di depressione e autolesionismo), non avrei mai potuto fare questo lavoro, mi sono buttata a capofitto nello studio, dimostrando che le cattiverie non avrebbero oscurato la mia luce interiore.
È così l'anno scorso finalmente sono diventata dottoressa in servizio sociale, con il massimo dei voti.
Ora sto studiando per l'abilitazione, a breve il grande traguardo!
Ciò che mi prometterò è quello di fare della mia determinazione e sensibilità, degli strumenti per poter lavorare con le persone.
È questo quello che vorrò fare. ❤️

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