#webcam

Prende spunto dal fenomeno degli hikikomori, termine giapponese che significa letteralmente stare in disparte, isolarsi e si riferisce a coloro che hanno scelto di ritirarsi dalla vita sociale. In Giappone gli hikikomori sono circa numero di un milione, ma il fenomeno è ormai una realtà anche in Europa – solo a Milano si contano circa duemila casi.
Olivia è una ragazza afflitta da un malessere esistenziale tipico della società contemporanea in cui il sovraccarico di informazioni e lo scollamento tra vero, reale e virtuale sono fattori di crisi molto profonde. E’ una ragazza colta e spiritosa che decide di fare un esperimento estremo da condividere sul web: chiudersi nel suo appartamento e isolarsi dalla vita sociale a tempo indeterminato.
Questo progetto non racconta le fasi che precedono la reclusione volontaria di Olivia, né vuole essere un’indagine sul disagio psicologico tipico della sindrome hikikomori che anzi viene utilizzata solo come spunto. Ma vuole raccontare l’isolamento come un esperimento eversivo, ponderato e razionale.
Olivia: “ Io non so scegliere, non so proprio dove andare, quindi…tanto vale…fermarsi”.
La clausura come protesta, quindi, come atto di liberazione che diviene narcisistica autodeterminazione e che cresce come onirica realizzazione del sé nel proprio annientamento: non esisto quindi sono. Ma tanto più non esisto come essere umano all’interno della società, tanto più divento qualcuno nel web.
Rooms è una drammaturgia per attrice e coro web.
La protagonista, pur essendo sola in scena, dialoga costantemente con un sistema di interlocutori distanti da lei e lo fa tramite i mezzi tecnologici di cui dispone. Le voci del web, i familiari, gli amici, i commentatori del suo blog, gli sconosciuti delle chat-room agiscono come un vero e proprio coro: osservano, intervengono, difendono, accusano, esistono prima e dopo la connessione che Olivia stabilisce con loro.
La nostra ricerca è ruotata intorno all’individuazione di un codice rappresentativo che non portasse in scena l’assenza, ma la costante presenza di una realtà mediata, tecnologica e virtuale, priva del contatto, quindi solo percepita.
Abbiamo creato un allestimento “vivente”.
Al centro della scena una tenda da campeggio rialzata, fragile casa/manifesto di Olivia in cui poter scegliere se mostrarsi o celarsi, da indossare come una gonna, o picchettare per un sit in di protesta. A circondarla dodici lampadine, satelliti e costellazioni dell’universo/tenda/hub di Olivia e ad esso collegate, programmate da Alberto Biasutti per reagire a degli impulsi sonori. Rappresentano le presenze digitali con cui Olivia interloquisce, il coro.
In basso uno schermo video collegato ad una videocamera posta all’interno della tenda che verrà utilizzata da Olivia. Sarà webcam, zoom, buco della serratura tramite cui spiare e farsi spiare in quel gioco voyeuristico cui spesso il web invita.
Nel testo sia il tempo che la struttura sono frammentati e il registro domina

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On the computer:

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2) Click on the question
3) Select the icon in the lower left hand corner of the screen (if you have a web-cam, you can take pictures; otherwise you'll only be able to upload pictures you've saved on your computer), and upload the desire photo
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On your mobile device:

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Ganz ehrlich, ich wäre gerne Frau in dieser Gesellschaft. Das Geld liegt für Frauen nicht nur auf der Straße sondern sogar zuhause mittels Webcam oder Chat. Auch so hat man einiges leichter im Leben als Frau, sofern man nur halbwegs eine 6 auf der Aussehensskala ist. Noch krasser wird es dann wenn man eine 8 und erst recht eine 10 ist. Frauen haben definitiv Vorteile (auch juristisch und politisch) in unserer heutigen Welt; das war natürlich nicht immer so. Das ist jetzt rein materiell betrachtet. In emotionaler Hinsicht will ich nicht tauschen, da geht bei Frauen doch zu viel Mindf*ck und emotionale Achterbahnfarht vor sich. Das ist eine ganz andere Ebene als bei Männern. Ich bin froh in der Hinsicht sehr gefestigt und zufrieden mit mir zu sein. Und das sind auch sehr viele andere Männer, umso mehr je älter man wird.

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Ho ritrovato/mi hanno ritrovato:
-un libriccino con rilievi dorati grande un centimetro che contiene i simboli scaramantici, scovato al mercatino dell'usato sotto casa mia che andavo a razziare finchè non ha chiuso, nel 2011, è bellissimo e lo adoro
-una mia foto con webcam e filtro psichedelico involontario (la videocamera si è deteriorata) in cui secondo il mio compagno sarei bellissima, sono scettica ma dolce
-l'action figure di Spock, una volta appartenuta a mio padre, con cui giocavo da piccolina senza aver mai visto Star Trek (ora lo vedo!)
-persone annoiate che avrei preferito non ritrovare
-versi di Ungaretti che avevo sepolto per insicurezze verso i miei versi: poesie vecchie e nuove, una che mi aveva dedicato il mio compagno quando eravamo amici di letto (ma innamorati segretamente) e siamo andati a Parigi due giorni e una notte, ed è stata la prima volta che qualcuno mi avesse mai dedicato una poesia, a parte mia madre quando avevo tipo un anno, poi ha smesso https://www.libriantichionline.com/divagazioni/giuseppe_ungaretti_nostalgia_1916
-versi di Pavese che mi ha dedicato una ragazza che, lungi dal "per sempre" (che poi è stata volutamente ambigua se fosse lei in persona a immaginarmi come un fiore labile di poesia o se immaginasse qualcun altro immaginarmi così, ma comunque), mi ha rimossa cancellata editata non sono mai esistita e se esistevo facevo schifo e non avevo senso, ha espunto ogni traccia fisica o social di me, e questo solo perché stonavo nella sua narrazione https://restaurars.altervista.org/cesare-pavese-tu-creatura-triste/

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Delle poesie non dirò come mi han fatta sentire, basta leggerle, se vuoi.

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Ich finde es in gewisser Weise sinnvoll dass man das erleichtern möchte, allerdings finde ich es übertrieben, dass man sein Handy daran laden kann.
Hätte ich ein Kind würde ich tatsächlich lieber einen normalen Kinderwagen verwenden. In diesem Artikel steht, dass der Wagen einen Alarmton hat. Ich denke nicht dass das dem Kind wirklich nichts antut.. Generell würde ich mein Kind vor lauten Geräuschen schützen wollen.

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Einerseits hat es gute Dinge, z.b. dass es das schieben erleichtert. Aber zum anderen ist es wieder mehr Elektrizität und die Leute werden fauler... irgendwann kommt ein Kinderwagen den man garnicht mehr schieben muss sondern mit einer Gesichtserkennung webcam steuern kann...

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Na mal sehen wie sich das noch entwickelt :D Leider kann ich dir jetzt keine genaue Meinung geben ob ich das gut oder schlecht finde :(

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