@zvguelte686

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Avete mai provato attrazione verso una persona conosciuta da poco?

Inevitabilmente.
L''attrazione è sempre luce improvvisa, scintilla che nasce da piccoli indizi e sottili rispondenze.
Poi ovviamente dipende da quale tipo di attrazione intendi, ma a prescindere da quanto tempo noi impieghiamo a rendercene conto, essa è, nella maggioranza dei casi, cosa piuttosto rapida e istintiva.

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La vera ricchezza è aggiungere o togliere?

SPRENTY1’s Profile Photocioccolata
È non sentire la necessità di dover contare.
Di fare le somme e calcolare il saldo.
Tra ciò che hai aggiunto, quello che ti è stato tolto, e che, a volte anche tuo malgrado, hai voluto o dovuto lasciare andare.
Per similitudine, è un po' come quando vuoi regalarti un vestito nuovo: scegli quello che ti piace perché davvero è ciò che vuoi; senza guardare il cartellino del prezzo.

stai decollando come vorresti?

Ah, chi lo sa?
Non siamo forse tutti alianti quando si tratta del nostro primo volo?
E al tempo, sinceramente non ho pensato se quel decollo lo avrei voluto diverso, anche perché quando non hai propulsore ti devi per forza fidare, e affidare, a chi ti traina.
Volere o volare. Si dice così in questi casi?
Però sono in volo, quindi fin qui tutto bene.
E tra un vuoto d'aria e una corrente ascensionale mi godo viaggio e panorama, perché il difficile sarà l'atterraggio.🌵

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Si può evolvere senza guarire?

SPRENTY1’s Profile Photocioccolata
So che non si dovrebbe rispondere a una domanda con un'altra domanda. Eppure ti chiedo:
Si può guadare un fiume senza bagnarsi i piedi per attraversarlo?
No.
O meglio:
no, se l'unica opzione a cui riesci a pensare è quella di immergerti in esso per arrivare all'altra sponda.
Ma se la corrente fosse talmente impetuosa da mettere a repentaglio la tua incolumità?
O l'acqua troppo profonda e tu non sapessi nuotare?
E se non esistesse una medicina, oppure avesse effetti collaterali dannosi ed esiti addirittura più devastanti di ciò che dovrebbe curare?
Rinunceresti?
O cambieresti approccio pur di raggiungere diversamente ma comunque, la meta/il risultato?
Per ciò che so, quando un ambiente diventa ostile, la sopravvivenza richiede sempre un'evoluzione, fisica o mentale.E l'evoluzione, immancabilmente, implica un cambiamento, magari impercettibile all'esterno, ma comunque significativamente rilevante al risultato.
Circa al guarire invece, non mi sento di dire in modo inequivocabile e senza che qualche dubbio mi sorga, che esso sia il presupposto necessario dell'evoluzione, né se sia sempre possibile farlo o se una cura efficace esita.
C'è chi ha scritto che laddove c'è il pericolo cresce anche ciò che salva, ma a volte anche una corda lanciata da una mano amica salva dalla forza di una corrente che spazza via.
In questa risposta ahimè vaga mi sono sovvenute situazioni per cui avrei potuto dire alternativamente: sicuramente si/sicuramente no.
Tuttavia, in ognuna di esse il cambiamento è stato la chiave. O la corda inattesa .⚓
"I cambiamenti si producono solo nei momenti in cui incontri davvero un’altra persona. Di solito sono attimi, tempi minimi, ma con una importanza decisiva nelle nostre autobiografie. Quasi mai nei siamo consapevoli. Pensiamo che sia il tempo, lentamente e ostinatamente, a cambiarci. Invece il tempo in sé non cambia nulla, al massimo invecchia. Le persone incapaci di incontrare davvero gli altri non cambiano”

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Nell'amore c'è sempre un po' di follia. Ma della follia c'è sempre un po' di saggezza.

C’è una saggezza che è dolore. Ma c’è un dolore che è follia.
Per un attimo sono stata tentata di scrivere una risposta chilometrica.
Poi mi è venuto in mente un libro.
E allora, ho deciso di giocare a domino.
Your turn 🐳.

In questo periodo storico vorresti costruirti un bunker antiatomico? Se ne avessi la possibilità lo faresti?

dogtheblog’s Profile PhotoUn cane di nome Stan
Sincera?
Di un bunker antiatomico non saprei cosa farmene se davvero e sciaguratamente si verificasse la necessità di doverlo usare.
Invece sai cosa farei, in questo periodo storico, e se ne avessi la possibilità?
Vorrei costruirmi una casa off grid sull'Atlantico.
Con abbastanza terra intorno per garantirmi sia l'autosufficienza alimentare, che un'adeguata distanza dal più prossimo dei vicini.
La voce del vento e i gridi di gabbiani a sottofondo di misteriose rispondenze.
Un paio d'alberi secolari e un'amaca sottesa da sottili collegamenti.
La barca in rada.
Un tempo senza orologio.
Il tintinnio della cose.
E una bottiglia di rum.

Usate sandali di vostra spontanea volontà o insistano un po’ i genitori?

Dipende.
Se hai una padre che si chiama Massimo Decimo Meridio,
comandante dell'esercito del Nord,
generale delle legioni Felix,
servo leale dell'unico vero imperatore, Marco Aurelio.
Padre di un figlio assassinato, e marito di una moglie uccisa...
...allora non solo insiste, ma se ti rifiuti di metterli, potresti sentirti dire:
Avrò la mia vendetta... in questa vita o nell'altra!
E lì non so se ti conviene, ecco.

Punti deboli?

Nella tua domanda?
Allora, il primo e più rilevante è che è generica, non è circostanziata.
Se vuoi una risposta che soddisfi un tuo dubbio o desiderio di sapere, devi fare una domanda calzante, precisa.
Pensa bene prima di formularla e modificala ogni volta che ti sembra che possa essere interpretata in modo triplice, duplice o comunque diverso da ciò che intendi.
Tienilo a mente sempre questo, perché vale in qualsiasi contesto e dà proprio una svolta in ogni ambito della comunicazione.
A meno che tu non sia un small talker ecco.
Poi ce ne sono altri di punti deboli.
Ma accontentati di questo.
Vai e applicati.

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Cosa non si dovrebbe mai dire?

SPRENTY1’s Profile Photocioccolata
Le prime tre parole che mi sono venute in mente:
Che schifo - a proposito del cibo o alla vita.
Voglio/Devi - in relazione a ciò che pretendiamo.
Sei stupido/Mi hai deluso - riferito a una persona.
Sono parole gratuitamente giudicanti e colpevolizzanti, presupponenti, con aspettative a senso unico che tendono a scaricare sugli altri la responsabilità di azioni nostre. Sono parole pesanti, tuttavia maneggiate con superficialità e noncuranza riguardo agli effetti collaterali di una "somministrazione" così tranchant.
Poi ti direi anche:
Mai e Sempre.
Non perché non si debbano avere posizioni o convinzioni granitiche, ma perché, siamo (e stiamo) in (un) divenire.
E mi è anche venuto in mente un pensiero nato tempo fa dopo aver letto un libro corto, che in qualche modo c'entra.
Il libro parla di singoli momenti nella vita di alcune donne. Mi ha stupito come, a fronte della profonda dolorosità di quelle parentesi di esistenza, l'autore dedicasse così poche pagine a ciascuna. La prima cosa che ho pensato è che, se la penna fosse stata femminile, sarebbero state minimo il doppio.
Eppure c'era tutto in quelle parole apparentemente scarse. La delicatezza, il rispetto, la discrezione, una verità rivelata. E un tempo accessorio. Quello che mi sono sentita di prendermi fermandomi prima che ogni storia finisse: per metabolizzare, assimilare e poi lasciar decantare i pensieri, constatando errori che io stessa faccio/avrei fatto.
Perché, a comune denominatore di ognuna, il messaggio era che spesso parliamo troppo e inopportunamente e che in certe situazioni, anche una frase corta può aggiungere male al male, poiché, pur con le migliori intenzioni, ragioniamo con nostre supposizioni su ciò che può esser gradito e lo dispensiamo senza metterci nei panni degli altri
Per cui forse, non è solo "cosa" ma "quanto" dire e non essere sovrabbondanti finendo magari per soddisfare un bisogno solo nostro. Anche il gesto, la presenza sono dialogo. E l'ascolto.
Per quanto possa apparire ossimoro

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Buona domenica! 🌷 Quando è stata l'ultima volta che hai regalato dei fiori a qualcuno?

SPRENTY1’s Profile Photocioccolata
A Natale ho regalato alla mum i bouquet di fiori selvatici della Lego.🌸
Non so se vale.
Ma è che a me, i fiori, piace vederli là dove sbocciano: attaccati alla terra.
"I miei fiori preferiti sono i fiori selvatici,
spontanei, liberi, indomabili.
Quelli che fioriscono senza essere annaffiati,
quelli che profumano di rivoluzione,
quelli che donano a se stessi il diritto a crescere
in tutti i luoghi dove la gente pensa
che non avrebbero mai potuto farlo".

Posso rubarti un bacio?

Don't, please.
Se proprio devi, scegli piuttosto qualcosa di fungibile, cosicché io possa ricomprarmelo.
Ma un bacio no.
Un bacio porta con sé una connessione così profonda che non può prescindere da identità di volontà;
è un gesto così intimo e originale, che non può essere unilaterale, altrimenti sarebbe abuso e dimostrazione di forza;
è un abbattimento di barriere, un attraversamento di reciproci confini, fisici ed emozionali, e se non voluto, sarebbe un'invasione.
Un bacio è un dialogo dei sensi.
Non può essere un monologo.
Ma se invece ti riferivi a un cioccolatino, allora certo: prendi pure tutti i baci che vuoi.
E fai in fretta, perché poi col caldo si sciolgono. ⏳

Il ragazzo ideale non ha amiche femmine, non fuma, non beve, non perde tempo con i giochini e fumetti, guarda solo te, ama solo te, mette ls tua opinione sopra alla sua

Ah sì, me lo ricordo.
Però ho letto che la casa produttrice l'ha dovuto ritirare perché non aveva il marchio CE e quando inserivi la spina andava in cortocircuito.
Peccato, perché anche se un po' kitsch faceva la sua figura in salotto.

Fingi per un attimo che debba nascere una trasmissione podcast che si rifaccia ai tuoi gusti. Cosa dovrebbe avere per attrarti? (Format, durata puntate, se solo audio o video e audio insieme)🎙️

Ma tu mi inviti a nozze con questa domanda.
Però
Però
Non pensi che prima ci sarebbe da firmare un contrattino?
Perché, fingere anche solo per un attimo e immaginare un nuovo podcast, per me significherebbe buttarti giù il format cotto e mangiato.
E poi con i diritti d'autore come finisce?
Scherzi a parte, questa è una di quelle domande che mi piacerebbe leggere più spesso tra gli shoutout. Bravo, anche se l'anonimo non ti rende giustizia.
Seguo comunque con interesse ☕

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