Tom

Il Dyd nacque in un buio, anonimo ospedale di Torino, schiacciato tra due capannoni dimenticati. Venire al mondo non fu facile per lui. I medici si accorsero subito di quanto fosse speciale quel bambino, infatti evacuò dal corpo della madre dotato di una folta e ben strutturata capigliatura, d'un rosso importante e acceso. L'infanzia del nostro Dyd non fu facile. Non appena i suoi coetanei impararono a ciarlare attribuirono al nostro bambino il soprannome di "TestaRossa", e ben presto questo attributo dilagò anche tra gli adulti, che non appena lo intravvedevano lo salutavano con questo affettuoso epiteto. Inutile dire quanto fosse difficile anche per un bambino speciale, sopportare sulla testa questo peso importante, ma il bravo Dyd lo faceva con dignità, come se sulla testa non avesse una rossa massa informe, ma una corona. Crescendo comprese la reale entità del suo “dono”. La pubertà fece la sua parte, in quanto le ragazze continuavano ad alludere alla sua folta chioma, tralasciando le doti del carattere e la sensibilità della giovane creatura, che sentendosi per questo sminuita, decise di fare qualcosa.
Passarono velocemente gli anni del liceo, per il giovane Dyd che ora è un uomo e qui si trovò di fronte a una scelta. Decise di intraprendere la strada universitaria e si iscrisse a Caratteri Cirillici Monogami, con master in Vitalità dei Silici. Ma non era quella la sua strada. I professori gli urlavano che non capiva, ma non perchè non si applicasse, ma perchè era stupido. Povero, povero Dyd, che si vide sottrarre la corona, per il fallimento in ciò che piu amava.
Iniziò a fumare, ma non era molto esperto nel farlo, e rischiò piu volte numerose ustioni. Successivamente si buttò sull'alcool, ubriacandosi nei bar piu loschi della Città.
Non arrivò alla droga, perchè per un tristo, o fortuito episodio, mentre era ubriaco provò a bere la sigaretta, confondendola con il bicchiere. La corsa in ospedale fu immediata e i medici riuscirono a salvarlo, ma subì un forte shock emotivo e rimosse completamente l'italiano, sostituendolo con il cirillico. Ahi, quanto fu dura la vita per il nostro Dyd, e quanto lo sarà ancora!
Causa l'incapacità dei medici di comprenderlo, fu inviato in Russia e affidato a cure migliori.
Trovandosi finalmente tra chi lo capiva si rilassò, e questo stato d'animo contribuì a una rapida guarigione. Uscito dall'ospedale, non avendo ne i soldi, ne la voglia di tornare in patria decise di vivere come barbone nel paese.
Per qualche anno se la cavò così, fino a che un bel mattino, un vecchio e buon signore lo prese dalla strada per portarlo in casa sua, asserendo di aver riconosciuto tra la sua barba folta, il viso del suo figlio smarrito. Facendo buon viso a cattivo gioco il nostro Dyd si fece ospitare da colui che poi scoprì essere un direttore di una casa per signorine disinibite. Riconoscendo il bacio della fortuna il Dyd volle approfittarne e si fece firmare dal vecchio il testamento, in cui era scritto che il bordello s

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Non ne ho una preferita, le amo tutte per motivi diversi: L'autunno è colori caldi, arancione, giallo, rosso... e la temperatura è ancora abbastanza mite e piacevole. Le foglie secche per terra, con i colori del pomeriggio quando porto a spasso la cagnolina, mi rilassano e mi danno un senso di pace. L'inverno è bello perchè puoi chiuderti in casa al caldo, con una cioccolata, un film o un libro e sotterrarti sotto le coperte. La primavera è la rinascita della natura, i colori predominanti qui sono giallo e verde, che mi danno allegria e gioia. Io poi me ne accorgo subito del cambiamento, perchè inizia a diffondersi nell'aria un odore diverso, che amo tanto. Ci si puo iniziare a svestirsi un po per uscire e le giornate si allungano. L'estate è blu e gialla, è pomeriggi lunghi passati a uscire con gli amici, é fine della scuola, vacanze, mare e relax. Insomma ognuna è speciale a modo suo *-*

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