@LeoSanguedinchiostro

Leo Sanguedinchiostro

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No, te l'ho chiesto perché so che tu collabori con lei sul blog, quindi magari avevi sue notizie!

Ci ho parlato l'ultima volta molto tempo fa, poi non mi ha più risposto ecco perchè credo stia avendo un periodo no. :)

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Leo, ma sai che fine ha fatto Federica Frezza? E' scomparsa :(

Lo so, mi manca un sacco. Probabilmente avrà da fare, capitano a tutti periodi più neri.

"Credere che ogni riferimento sia da ricollegare a te non è normale, fidati." Esatto, cara Glinda, non è normale <3 Comunque è brutto pensare che ci siano un po' di persone che non la pensano come te, eh? Molto meglio far finta di pensare che sia Leo che si fa le domande da solo. Poraccia.

Ragazzi, non credo sia Glinda a fare le domande, ma altra gente che si sente implicitamente chiamata in causa.

Cerca sul dizionario il significato del termine minatorio prima di scriverti una decina di domande da solo. E, dato che ci sei, cerca anche il significato di paranoico: troverai delle corrispondenze con la tua indole. Credere che ogni riferimento sia da ricollegare a te non è normale, fidati.

AHAHAHA, se ti conviene e pensare che sia così esaurito da farmi le domande da solo, vai pure, tanto non ho modo di farti cambiare idea. Non mi esprimo nemmeno sulla seconda parte del tuo discorso.

Più che altro qui si parla di un certo modo di fare i blogger e di trattare la materia letteraria. Poi se lei si riconosce nella categoria "attaccata" è un problema suo! Ahahah!

Ma può anche essere che qualche riferimento ad un/una determinato/a blogger scappi, ma dato che se ne sta discutendo pacificamente e senza offendere nessuno, non vedo perchè non dovremmo farlo. Se ha la coda di paglia, cavolacci suoi, io non ho alcuna intenzione di limitarmi e togliermi la possibilità di fare quel cacchio che mi pare solo perchè lei si sente attaccata. Probabilmente è abituata a gente ipocrita che non sa dire le cose come stanno, vede il mondo come una caramella rosa e zuccherosa e le dice che va tutto bene.

E Glinda scrive il solito messaggio minatorio contro questa pagina ask. Adorabile <3 Ma se è così sicura di quello che fa, perché si preoccupa delle critiche scritte nella pagina personale di un altro utente che, fra l'altro, lei disprezza così tanto?

Oh, ma sinceramente non me ne frega nulla.
Cioè, ho fatto il suo nome? L'ho insultata? Qualcuno mi ha fatto delle domande qui su ask e io ho risposto, stop. E poi che domande si aspetta vengano fatte dagli anonimi su ask? E' capitato anche a me di vedere il mio nome sulle pagine di altre persone ma non le ho accusate di voler far parlare di sé parlando di me. Dovrebbe prendersi meno sul serio.

"La qualità deve essere riconosciuta per essere tale." Uno dei ragionamenti più stupidi che abbia mai letto. Secondo questo ragionamento, Berlusconi è uno dei più grandi politici d'Italia perché è stato eletto 4 volte Primo Ministro, mentre Berlinguer è una merda perché non lo è mai stato. Poverini.

Ahahaha, ti stimo per il paragone! XD

Non tanto tra i classici che conoscono tutti quanto tra le novità stesse, che sono tante ma da cui spesso emergono sempre e solo gli stessi libri commercialissimi. Tipo, Leo, sono felice di vedere che voi avete recensito Joel Dicker, ma anche la McCleen, Lecca e Amsterdam che sono molto meno noti.

Esatto, nessuno sta dicendo di snobbare ogni best-seller. La mia collaboratrice era interessata a recensire Harry Quebert e va benissimo, ma un blog deve dar spazio ANCHE ad altro.

Il discorso non è parlare o meno di Tolstoj. Sinceramente sarei il primo a non essere interessato ad un blog che "recensisce" Guerra e Pace. Il punto è proporre, magari insieme al best-seller, anche qualcosa di meno conosciuto e letterariamente più interessante. [continua]

[parte 1]

Qualcuno diceva: ognuno ha il pubblico che si merita. E infatti...

Mmh, credo di conoscere l'autrice di questa frase! :D

Ah, e per fare una metafora letteraria: nessuno leggeva John Keats in vita ed è uno dei maggiori poeti mai esistiti. Fabio Volo, invece, scrive puttanate e riempe le librerie. Ma dubito che la blogger che ha scritto sotto abbia letto una poesia di Keats. Ma sicuramente avrà fatto una rece su Volo.

Sí, il punto è quello: il pubblico non sempre è più attivo dove c'è qualità. Alla gente, poi, piace essere adulata e convinta che ciò che legge, seppur di bassa qualità, va bene e la rende superiore a chi non legge. In realtà io conosco alcuni lettori col cervello in pappa a furia di leggere solo certi libri, e non lettori che, pur non avendo mai toccato una pagina, sanno intrattenere discussioni sicuramente più profonde e interessanti. Poi, alle persone non piace mettersi in gioco, preferiscono rimanere nel loro "lido" e bollare tutto il resto come "deprimente e pesante". Come se i bei libri fossero tutti tristi e pesanti o come se non ci fossero libri di intrattenimento di qualità superiore a "Touched".

o dare il tuo parere su una recensione di tre paragrafi dallo spessore intellettuale di una pozzanghera sarà più facilmente commentabile dal pueblo rispetto a una dissertazione su Kant. Ma probabilmente il contenuto del post sarà velocemente dimenticato tanto quanto velocemente lo si è letto.

[parte 2]

Spero che non sia una blogger quella che ha commentato sotto perché altrimenti dimostrebbe tutta la propria pochezza intellettuale. L'utilità o la qualità di uno scritto non si evidenzia dai commenti, ma da una serie di variabili totalmente opposte. È ovvio che un dove vieni chiamato a votare cover

[parte 1]

Mai vista un'arrampicata sugli specchi così epica. Il blogger ha senso se il pubblico lo trova utile e lo considera, Se nessuno lo considera, il suo lavoro è inutile. Tempo perso. La qualità deve essere riconosciuta per essere tale. Se non vi cagano non vi resta che darvi pacche sulle spalle su ask.

Il fatto che sotto certi post non vi siano commenti non vuol dire che non venga considerato. Forse viene trovato utile da un pubblico diverso da quello che commenta sotto ogni post con "Oh, ma che bella copertina!!!1111" "Voglio questo librooooo *__*" , un pubblico che magari non commenta ogni singolo post, ma che si fa avanti principalmente quando ha qualcosa da dire e può instaurare una discussione che vada oltre alla bellezza di una cover. O magari un pubblico fatto anche di persone che leggono, tirano le loro conclusioni e stop. Può essere, anche io lo faccio certe volte. Perché non ti vai a leggere gli articoli di minima&moralia? Perchè non leggi i (pochi?), commenti sotto i loro post. Noterai alcune differenze con blog probabilmente più popolari.

In realtà la domanda, più che qualunquista, è proprio stupida: tantissimi blog di alta qualità hanno articoli con uno o zero commenti, compreso minimaetmoralia, quindi non sarebbero validi?

E' quello che faccio notare ogni volta che se ne escono con commenti tipo "Se questo blog ha tanti commenti vorrà dire qualcosa, no?". E' un po' come "Se le Sfumature vendono vuol dire che sono valide, no?".

Se pensate che queste persone, anche se si sta parlando di una in particolare, faranno strada, sbagliate. No. Non lo credo. Saranno amate a livello di pubblico, piccolo, piccolissimo, ma mai stimate da qualcuno che non sia una lettrice di narrativa iper consumistica. E pace. E per fortuna.

*Doppio applauso*

Forse lo è, qualunquista. Non ho detto di condividerlo, ho solo cercato di interpretare la domanda che ti avevano fatto ;)

Sì, ho capito. Non era un'accusa. :)

Credo che la persona prima di me intendesse che chi propone testi di qualità non è abbastanza autorevole e competente per parlarne e che chi legge bene se ne frega dell'opinione dei blogger.

Però mi sembra un po' qualunquista questo discorso. :/

Quindi non vuol dire che se un blog ha più commenti è più figo, o ha più fandom. Perché tanto contateli. Arriviamo al massimo a un centinaio di persone; quelle affezionatissime solo qualche decina. Se questo può definirsi successo... qualcuno si sta illudendo ;)

Fondamentalmente siamo d'accordo. Ho sempre detto che parlando di libri non si raggiunge alcun successo, al massimo quella microfama di qualche minuto che solo il web può dare ma finisce lì. Io stesso mi rendo conto che le recensioni più lette e commentate sul mio blog sono quelle di Colpa delle stelle, Il canto della rivolta e Fai bei sogni, che non è uno YA ma è comunque un libro molto inflazionato.
Sospetto, ma non ne sono sicuro, che per molti qui il problema non sia solo nei commenti, quanto nel fatto che chi riesce a raggruppare a torno a sé un seguito di lettori che amano lo stesso genere che ami tu, che commentano le tue recensioni, che ti seguano e stimano... probabilmente queste stesse persone ti aiuteranno a far strada in altri campi, a prescindere che il tuo blog sia di qualità o meno.

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...Una figura di riferimento. L'amichetto immaginario, ecco. Questo non succede in altri blog o siti che parlano di tutt'altro genere semplicemente perché il pubblico di narrativa mainstream o letteratura è abituato a recepire ed elaborare autonomamente, senza la spinta al commento per forza di cose

[Parte 2]

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