@Trocato

Ryan.

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Chi è stata l'ultima persona con la quale hai parlato al telefono?

Mi scoccio di controllare il cellulare, dunque non lo so.

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Hai pochi mesi di vita. Preferiresti porre fine subito alle tue sofferenze, oppure cercheresti di vivere quel poco che ti rimane, assaporando ogni momento?

Penso che mi licenzierei.
Venderei tutto ciò che ho in casa e comprerei una '' cosa ''.
Poi passerei almeno tre giorni con @Lukjan
Ed in fine mi darei la botta finale con quella '' cosa ''.
Amen.
Liked by: Jørgen.

Hai un cibo particolare da mangiare nei momenti di sconforto o di rabbia? Ad esempio, in molti si aggrappano agli zuccheri; gelato, cioccolata... Tu cosa mangi per stare meglio, quando ne hai bisogno?

No.
Odio mangiare, in generale. Ho sempre poco appetito, o la nausea, o lo stomaco chiuso ecc. ecc.
Quando son preso da sconforto/rabbia, ci sono le droghe.
It's simple!

Quello che hai scritto mi ha stretto lo stomaco. Non c'è niente di più brutto che sentirsi soffocare, annegare, trascinare giù. È bellissimo che tu abbia trovato quelle mani.

Cristo, di brutte sensazioni ne provo già troppe.
Finalmente ne provo qualcuna in modo positivo!
Liked by: Jørgen.

Verso che ora torni ?

Al momento sto collegato dal cellulare di un mio collega.
Poi sarò dal pc direttamente domani, di pomeriggio.

Immagina di star precipitando da un grattacielo di NY, sai già quale sarà la tua fine! Tuttavia, secondo te, quale saranno i tuoi ultimi pensieri? te la ripropongo. (:

'' Finalmente crepo. Finalmente, provo la vera e propria sensazione di volare. ''

Scegli tra queste due sensazioni per definire la tua vita: #La sensazione di fluttuare #La sensazione di precipitare. Se vuoi, spiega anche il perché. (Non so se te l'hanno gia rigirata)

Immagina di stare annegando! Guardati, sei lì in balia dell’oceano di menzogne, ricordi, rimorsi e paure. Riesci a provare la sensazione di soffocamento che pian piano si appropria del tuo corpo? Senti quel disperato bisogno di aria? Lo senti, vero? Riesci a sentire la torbida acqua che si insinua nelle tue narici al posto dell’ossigeno?
Vedi la chiara superficie. La raggiungi. Riesci e baciare l’aria con le labbra e la punta del naso! Poi qualcosa ti tira giù, ed il fiato di viene mozzato. Senti lunghe e taglienti dita aggrapparsi alle tue gambe, ai tuoi vestiti, strappandoli e graffiandoti! Non hai il coraggio di portare lo sguardo verso il basso, verso queste presenze che t’impediscono di tornarne su.
E tu scalci, nuoti, allunghi le braccia in alto per riuscire ad aggrapparti ad un qualcosa che non c’è! Ad un qualcosa che una volta ti aiutava a sopportare il dolore di quegli artigli piantati nella carne, che ti teneva fuori dalle acque, facendoti inspirare ed espirare profondamente l’aria pulita; ma quel qualcosa non c’è più, ed inutilmente tenti di rivivere quella sensazione di spazio, di aria che no riesci più a provare.
Nel tuo corpo c’è panico, paura, ansia! I tuoi respiri vengono mozzati da impetuose onde! Sempre più raramente riesci a prendere aria.
Senti gli artigli penetrarti nella sottile pelle delle caviglie; gridi sott’acqua, l’acqua pian piano riempie i tuoi polmoni; non puoi tossire, non puoi riprender fiato, non puoi far nulla. Le palpebre spalancate ed il viso fisso verso la chiara superficie che pian piano di allontana, il tuo corpo moribondo viene trascinato nelle più profonde oscurità dei tuoi incubi! Pensi che sia finita, ti sei arreso; riesci a percepire aspro sapore del sangue nonostante tu sia in acqua. Ti senti morire, e vieni trascinato giù, giù, giù, sempre più giù! E così vengono trascinate anche le tue speranze, la tua vita.
C’è chi muore.
I loro corpi giacciono sul fondale, e sembran completamente morti; in realtà si son solo arresi al loro destino. Senton il disperato bisogno di dover prender fiato, si sentono strozzati in ogni attimo della loro permanenza nel putrido fondale.
Io ero morto. Mi sentivo proprio come se stessi affogando.
Ti sei immaginato mentre annegavi? Hai sentito quel disperato bisogno di aria? Non ti ha assalito la voglia di continuare a vivere? Hai provato com’è tentar di prender aria, ma non riuscirci per nulla al mondo?
Ecco.
Ora immagina che quegli artigli ti lasciassero! Qualcuno ti afferra per le mani e ti tira su, in superficie!
Adesso respiri, senti finalmente i tuoi polmoni riempirsi d’aria e senti la vita scorrerti nelle vene. Il vento è gelido, ma va benissimo così!
Riesci a provare quell’incredibile e strana sensazione di pace?
Giacevo sul fondale, quando un qualcuno ha afferrato le mie mani, trascinandomi in superficie.
Ora capisci?
Il primo respiro! La sensazione di annegamento svanita nel nulla! Libero.
E’ così che mi sento ora.

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se incontrassi una persona identica a te, sia fisicamente che caratterialmente, le saresti amico/a o la detesteresti?

Penso la detesterei, anzi, non ci parleremo neppure.
Liked by: Luna

dai importanza agli insulti o te li lasci 'scivolare' addosso?

a
Dipende da chi m'insulta.
Ma il più delle volte non mi fanno né caldo né freddo.

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