Cristina Pavarin

Chi sono io?
Si, sono una ginnasta, ma non la solita ginnasta. Non che di prototipo di ginnasta ce ne sia una sola, ce ne sono a milioni.
Ma la gente comune, come si immagina una ginnasta? A parte body sgargianti, pieni di brillanti, e code di cavallo, molti se le immaginano o le credono tutte determinate, pronte a vincere, senza nessuna paura. Eppure io non sono così, spesso sono proprio l'opposto, mi butto giù continuamente, ho paura, sono insicura, ma per questo non posso considerarmi una ginnasta?
Si, sono diversa: ho paura, spesso mi deconcentro, mi viene l'ansia per ogni cosa, a quelle poche gare che faccio non do mai il massimo, a volte se sbaglio qualcosa non la riprovo mai, perché spesso mi abbandono al fatto che è più semplice "mollare e non fare nessuna figuraccia", piuttosto che riprovare anche se si fanno idiozie, piango e mi butto giù in continuazione.
Ma, a parte tutti questi lati negativi, nessuno o pochi sanno tutti i sacrifici che ho fatto per la ginnastica, nessuno sa quanto ho pianto per poi rialzarmi in piedi e combattere, nessuno sa o meglio, nessuno comprende che la ginnastica è la mia vita, perché nulla mi ha rubato di più il cuore, niente mi ha rapito, catturato come la ginnastica. Nessuno sa delle notti in cui sognavo di volteggiare in aria, nessuno sa di quanto sono stata male per la paura di fare un qualcosa, per poi esplodere dalla gioia della riuscita di quell'elemento, di quella mia vittoria personale.
Nessuno capisce, a parte me è il mio corpo, quanto cazzo sia difficile sopportare tutto. Gli altri ci pensano persone forti, indistruttibili, con un bel body addosso e una coda tanto alta quanto la nostra sicurezza.... Ma la maggior parte delle volte la ginnasta è una persona distrutta che è stata resa più forte dalla distruzione stessa. dalla distruzione stessa.
C'è un qualcosa di speciale in tutto ciò che riguarda la ginnastica, forse potrei sembrare la solita bambina affiatata, ma no. Avete presente quello strano equilibrio di odio e amore che si ha verso la ginnastica? Quello che ogni tanto tende a sbilanciarsi più da una l'arte che dall'altra? Bhe, ecco, quello. Quello è tutto ciò che la rende speciale. Nella ginnastica è un continuo costruire per poi distruggere con le proprie mani, con le proprie gambe, con il proprio corpo. Un esercizio riuscito alla perfezione e ci si crea una felicità immensa, quasi infinita, poi arriva quell'esercizio fatto male che distrugge tutto ciò che lentamente hai costruito. È una cosa strana, è un po' tutto strano. La ginnastica in se è strana. Per dio, chi farebbe uno sport che ti fa venire un fisico quasi maschile, dei calli sulle mani dolorosi a non finire e una dipendenza assurda? Bhe, sarò idiota quanto volete, ma io ci sono cascata. Un po' come quando t'innamori di un ragazzo no? Non riesci a capire come sia successo, però è successo e ora ti tocca soffrire per tutto quanto. Ecco, con la ginnastica è accaduto tutto così, è un amore nato da non si sa dove se finirà

View more