Foto Frasi E Citazioni

“Cara mamma,Siediti e ascoltami.Ero la bambina che diceva ‘io noncambierò mai.’Ma l’ho fatto,sai?Te ne sei resa conto pure tu.Ricordi?Odiavo i piercing e i tatuaggi.E ora?ora aspetto solo il momentodi farmeli. Giuro,un piercing soprail sopracciglio e uno sul naso.Un tatuaggio sul braccio e magariuno dietro le spalle.Una scritta incinese,forse.Una scritta tipo ‘mancanza’ o‘disastro cosmico’.Odiavo i buchi alle orecchie.E ora?ne voglio minimo cinque.Uno dopo l’altro,su entrambe leorecchie magari.So che tu e papá non volete,mascusa,appena posso lo farò.E non m’interessa del vostrogiudizio,tanto la vita è mia,sono ioche uscirò di casa con le orecchiebucate,con i piercing e i tatuaggi.Odiavo i ragazzi,ricordi?Ora c’è uno che amo tantissimo.Amo tutto di lui da seifottutissimi mesi.Sei mesi dipianti,sorrisi.Sei pianti di ‘vuoto assoluto’.Ma non parliamo di lui,nonparliamo dei miei problemi.Prima andavamo per stradatenendoci per mano.Ora non lo facciamo più,tu haicapito che ormai sono cresciuta.Almeno,cerchi di capirlo.Prima uscivo solo con te,mamma.Ora non usciamo mai,sto semprebuttata per la strada con leamiche mie.Prima amavo la vita.Ora la odio,ma non voglio morire.Come farei a resistere senza lapioggia,il sole,il sabato sera,leuscite,gli amici,l’odore dell’asfaltoal mattino,la rugiada,gli abbracci,ibaci,gli abbracci da dietro(quantoli amo.),i jeans stretti,i maglionidi papá,la televisione,le serie tv,ilgrande fratello,rebelde way,lecanzoni,le lacrime,i fazzoletti,tesori d’oriente,il trucco,il mascaracolato,la mia camera,il caffè,lapizza,la cioccolata,la dieta,losmalto,il suo sorriso(io li hofiniti.),i piercing,Tumblr,Whatsapp,Facebook,Twitter,Viber,imessaggi,le chiamate,i pigiamaparty,le notti in bianco,geometrydash,questo fottutissimotelefono,la scuola,gli amici,lerisate,i cugini,gli occhiali,ileggins,la palestra,la danza,laspiaggia,il mare d’estate,il mared’inverno,il mio blog,il vento,iviaggi,preparare le valigie,il primobacio,il primo fidanzato,itradimenti,i dolori,le gioie,i votibelli e quelli brutti,la piscina,idisegni,correre,saltare,mangiare,bere,colorare,miglioreamico,migliore amica,i cuscini,lalotta con essi e tante altre cose.Amavo l’essere umano,ora ODIOtutti,nessuno escluso.Ho imparato a salvarmi da sola,sevoglio ho la forza di un interoesercito.Ho imparato ad odiare,grazie allascuola.Ho imparato anche adamare,innamorandomi.Ho imparato che si cambia nellavita,altrimenti non si cresce.Mamma,ho imparatomolto,soprattutto ad odiare lepersone.Non piangere ti prego.Calmati,respira,sono sempre tuafiglia.Ti amo.”♥

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Era la solita serata in discoteca.La musica a palla che rimbomba nello stomaco, l’amica di fianco a te che muove i fianchi a ritmo, gli sguardi della gente alla ricerca di altri occhi.La solita serata, quella a cui hai acconsentito con un ‘si’ forzato da tua madre che ti dice sempre ‘non esci mai, sei sempre rintanata in quella camera!’.La solita serata, quella che credevi fosse una prova per vedere quanto ti mancasse ancora lui, per vedere se almeno per una notte lo avresti dimenticato e ti saresti lasciata andare al divertimento. La solita serata in discoteca.Almeno pensavo…Non mi piace la folla intorno a me, però mi piace ballare e quando ballo dimentico chi ho attorno, ho lo sguardo perso nella musica.Finché i miei occhi non hanno incrociato i suoi.Un azzurro in cui nuotarci dentro; affogarci per poi riemergere e poi affogarci di nuovo lentamente.Mi ci sono persa dentro ai suoi occhi, ma solo per un istante.A lui però, quell’istante è bastato.Continuavamo a guardarci, era esattamente dietro alla mia amica con la quale ero andata in discoteca.A un certo punto veniamo spinte sempre più lontane da lui, e io continuavo a cercarlo con gli occhi, quanto bastava a farmi trovare.E lui l’aveva capito.Il tempo di un’altra canzone e me lo ritrovo dietro…non me l’aspettavo.Sentivo le sue mani sui miei fianchi, il mio cuore accelerava e quasi mi pulsava nelle orecchie, per fortuna il suono dei bassi lo copriva.Le teneva lì, appoggiate delicatamente, non la solita presa possessiva di un ragazzo in discoteca.Mi accompagnava nel mio ballo, senza pretese si muoveva con me a ritmo della musica.Mi sembrava di stare in un sogno, o in uno di quei libri dove i due protagonisti si incontrano per caso e finiscono per innamorarsi.Mi sentivo bella, tra tutte le belle ragazze che c’erano in quella stanza aveva scelto me, e continuavano a ballare insieme.Mi appoggiai a lui, la mia schiena sul suo petto; sentivo il suo fiato sull’orecchio.Avevo i brividi.Finché l’incanto si spezzò.L’orologio al polso e le occhiate della mia amica mi ricordano che dovevamo andare, che la serata era finita li.Neanche il tempo di girarmi che venivo spinta via da un ammasso di muscoli ubriaco, così la mia amica mi prende per il braccio e mi porta via.Andando via sono riuscita a girarmi due volte alla ricerca del suo sguardo, e lo trovai. Vi lessi dispiacere, desiderio, tristezza.Non sapevo neanche il suo nome.E non lo saprò mai, non riuscirà mai a trovarmi come io non riuscirò mai a trovare lui. Quell’attrazione che c’era tra di noi, quell’ agitazione piacevole che avevo nel cuore mi accompagnò fino all’uscita.Non l’avrei più rivisto…”

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