Mon'

Ci sono tante cose che mi rendono nervosa/irritano/non sopporto... potrei fare una lista che non finisce più ma cerco di restringere un po' il campo (?).
Allora, un'interrogazione o verifica mi rende nervosa, non trovare determinati oggetti che magari hanno spostato i miei e poi mi dicono "no, io non ho toccato niente", quando non so cosa mangiare anche se davanti ho un svariati tipi di cibi, alzarmi alla mattina presto mi rende nervosa. Assolutamente. Ed ovviamente le persone che mi parlano appena sveglia e non hanno ancora capito che devono aspettare che sia io ad aprir bocca perché se no mi incazzo.
Non sopporto le persone che non sanno la grammatica e che scrivono peggio delle bimbominchia e vogliono anche avere ragione! Non sopporto gli omofobi, chi non si fa i cazzi propri, chi se la tira manco fosse la Regina, chi guarda o per meglio dire "fissa" insistentemente senza un motivo (oppure il motivo c'è ma non lo diranno mai), chi si contraddice da solo, chi urla quando è al telefono, chi a meno di un metro da te, urla credendo che non lo senti, chi fa la bella faccia e poi appena ti giri ti colpisce alle spalle, chi maltratta gli animali... Non sopporto mia madre per troppi motivi, mio padre quando non mi capisce e mi obbliga a fare cose che non voglio assolutamente fare, i litigi in famiglia, chi non ha fantasia e copia altre persone anche negli interessi personali, chi si finge un'altra persona, chi nega/mente a se stesso, chi si uccide perchè incompreso, chi non comprende, chi lascia che gli altri rovinino la sua vita, chi si fa condizionare troppo dal giudizio altrui.
Non sopporto le persone che masticano con la bocca aperta e quando mangiano la cicca fanno rumore, non sopporto me stessa quando ho il ciclo, quando mi riempio la testa di pensieri e dubbi inutili e quando mi faccio troppe paranoie... non mi sopporto quando voglio fare qualcosa, anche dare un semplice abbraccio ma mi blocco, finendo sempre con il concludere niente, quando piango.
Non sopporto quando le persone mi obbligano a fare qualcosa che io non voglio fare, le ragazze che vanno in giro dicendo "sono brutta, sono grassa, non mi caga nessuno etc." solo per ricevere complimenti a non finire, non sopporto quando mia madre mi ripete 500 volte cosa devo fare, credendo che sia scema, quando si incazza con altre persone e se la prende con me, quando i miei genitori non si fidano di me, quando raccontano a tutti quelli che conoscono, i fatti miei, quando non mi ascoltano e non mi capiscono... quando- sempre.

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Scusami per il papiro :D

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Ho parlato molte volte dell'amicizia e in particolare della mia migliore amica perchè è lei la prima persona che mi viene in mente, quando si nomina questa argomento.
( http://ask.fm/MonyNoir/answer/103424891142 )
Per me amicizia significa saper ascoltare e aiutare l'altra persona quando ne ha bisogno, esserci sempre e condividere tante cose, saper ridere e divertirsi insieme. Credo che i veri amici si differenzino per questo, loro fanno e sanno "tutto", i semplici amici o semplicemente conoscenti no.
Come dicevo prima, la mia migliore amica svolge appieno questo ruolo e devo dire che me la sono scelta bene... anzi, più che scelta, trovata.
A volte penso che sia stata davvero una benedizione averla conosciuta ma credo che niente succeda senza un perchè.
Ci siamo incontrate a scuola e siamo in classe insieme da tre anni ma la CONOSCO da due, cioè la durata della nostra amicizia (per intenderci, da due anni a chissà ancora per quanto tempo).
L'inizio di tutto è un po' insolito, tra di noi non c'è mai stata la fase inter-mezza della semplice amicizia (sconosciute-amiche-migliori amiche), sono stata io a cercarla per prima e non so per quale motivo, mi ispirava fiducia e mi sono buttata.
Inizialmente ci siamo sfogate, raccontando quello che ci stava accadendo in quei mesi ed essendo compagne di classe, lo vedevamo ogni giorno che tra me e la mia ex migliore amica c'erano delle incomprensioni e che tra lei e un'altra nostra compagna, non c'era mai stata tutta questa sincerità alla base della loro amicizia.
Per intenderci, le nostre disavventure in fatto di amicizie ci hanno portato dapprima a raccontarcele e a sostenerci a vicenda e poi, a dirci ogni cosa e a condividere molto.
Mi sono accorta molte volte che con le mia passate amicizie non ho mai condiviso cose, che condivido con lei... il che, mi rende felice perchè significa che abbiamo molte cose in comune e per questo riusciamo a capirci meglio.
Abbia interessi comuni e ci "influenziamo" a vicenda, ma anche i caratteri non sono poi così differenti. Una persona da fuori direbbe che siamo opposte sia fisicamente che caratterialmente ma non è affatto così... è solo che ci approcciamo in modo diverso.
Io sono più taciturna e timida mentre lei non smette un attimo di parlare (anche con il vuoto o il muro)!
Semplicemente io mi apro maggiormente con le persone che conosco di più e in fatto di amici, quelli che reputo "veri" e una di questi è lei.
Penso che si sia capito che secondo me, è meglio avere pochi amici ma veri... se però poi questi si rivelano l'opposto di quello che avevi sempre pensato e creduto, allora è una delusione maggiore che perdere un semplice "amico", uno dei tanti che magari non ricordavi nemmeno di avere.

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Grazie a te! E scusa per il papiro :)

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