@AndreaCaretti

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potresti darmi il tuo parere sulle droghe?

Ti incollo un post che ho pubblicato su Facebook e anche qui su Ask mi pare in occasione della legalizzazione delle droghe leggere in Alaska.
"Ebbene sì, anche l'Alaska, dopo Colorado e Washington, ha deciso di legalizzare la Marijuana. E siamo a quota tre, in America. Noi italiani, purtroppo, siamo destinati a restare retrogradi e ignoranti in eterno.
Non so come non ci si faccia a capire che, rendendo legale la Marijuana, ci sarebbero soltanto punti a favore per la popolazione e per lo stato, che è lo stesso che non vuole legalizzarla.
Ragioniamo: Da sempre, la droga, di ogni tipo, è in mano alla mafia, e questo si sa. Lo stato, non legalizzando, sta contribuendo all'ingrossamento dei portafogli dei criminali, che buttano sul mercato erba trattata a loro piacimento, spruzzata con sostanze per creare dipendenza, aggiungendo additivi chimici e altre robe che rendono l'erba un qualcosa di indefinito ed indefinibile. Io, personalmente, penso che il proibizionismo implica un minor controllo. Legalizzando, ci sarebbe un maggior controllo di tutta la situazione. In più, si darebbero nuovi posti di lavoro ai troppi disoccupati che ci sono adesso nel nostro bel paese, no?
E' un controsenso poter comprare alcol liberamente e non qualche grammo d'erba, sapendo che, nell'ultimo anno, ci sono stati trentamila morti per colpa dell'alcol e mille per colpa delle droghe (tra cui anche le pesanti, eh, non per l'erba ma per cocaina, eroina eccetera). Il rapporto è di trenta a uno, non so se mi spiego!
Studi scientifici dimostrano che per morire di overdose da cannabis si dovrebbero fumare seicento chili d'erba in quindici minuti, cosa impossibile da ogni punto di vista. Infatti, ad oggi, si conta soltanto un morto per via della Marijuana, anche se ancora nettamente incerto,.
E voglio fare un piccolo ragionamento elementare per far capire a tutti il controsenso di tutta questa situazione: Un semplice fumatore di sigarette, per disintossicarsi da esse, deve seguire le stesse cure di un consumatore di eroina, quindi, in Italia, abbiamo dei tossicodipendenti legalizzati e dei tossicodipendenti fuorilegge.
In conclusione, legalizzando:
- Si toglierebbero soldi dalle tasche della criminalità organizzata per trasferirli a quelle dello stato.
- Si fumerebbe Erba con la "e" maiuscola. Non trattata, ma completamente naturale.
- Si darebbero nuovi posti di lavoro. (coltivatori, commercianti eccetera)
Questa è l'Italia. Il paese dei controsensi."

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nn

David Hibbitt è un ragazzo inglese a cui è stato diagnosticato, nel duemiladodici, un cancro al colon in fase 3. Dopo essere stato sottoposto a chemioterapia, radioterapia e un intervento chirurgico, i medici gli dissero che non c'era più nulla da fare, dandogli, al massimo, altri diciotto mesi di vita.
David non si è dato per vinto e ha cominciato ad informarsi e studiare tutte le possibili “strade alternative” per guarire. Dopo attente ricerche, David sceglie di provare l'olio di cannabis!
Le spese da sostenere per questa cura "fai da te" non superavano le cinquanta sterline al mese. Che sono decisamente più basse rispetto a quelle necessarie per la chemioterapia. (in cui si parla di decine di migliaia di sterline pagate dal sistema sanitario pubblico e quindi dalle tasse dei cittadini)
«Sentivo che la chemioterapia mi stava uccidendo, ormai non avevo più niente da perdere. L’idea di morire senza aver lottato mi faceva impazzire. Si trattava della mia vita, non potevo fermarmi ai dogmi della medicina ufficiale.» racconta David in un’intervista.
Dopo neanche un anno il tumore era completamente scomparso, e le ultime analisi lo confermavano!
David attribuisce palesemente la sua guarigione miracolosa all’olio di cannabis, e in un'altra delle sue numerose interviste dice:
«Questa cura si è dimostrata infinitamente più efficace e meno devastante della chemioterapia. I dolori sono scomparsi del tutto e la qualità della mia vita è ritornata com'era un tempo. Voglio che questa mia testimonianza sia d’esempio a tutte quelle persone che non sanno come agire di fronte a questi problemi.»
Dopo David, il documentario “Weed”, prodotto dalla CNN, ha mostrato numerosi pazienti che fanno uso di marijuana a scopo terapeutico con risultati sorprendenti.
Ronnie Smith sostiene di aver curato più di trecento persone dal cancro, (compreso se stesso) utilizzando proprio l’olio di cannabis che si autoproduce!
Lui stesso spiega che le grandi aziende farmaceutiche hanno interesse che le straordinarie proprietà curative della marijuana non siano divulgate, perchè troppo economica rispetto alle costosissime cure tradizionali da cui traggono enormi profitti.
This is the world.

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