2+3=9.

Un'artista è una persona autentica. Che non fa le cose perché deve farle o per il gusto di farle, le fa perché SENTE il bisogno di farle, non può opporsi a questa forza interiore: Lo consumerebbe all'interno come la peggiore delle malattie.
Tanti artisti soffrono per la loro natura di artista: Vorrebbero essere come le "persone normali" che non sentono responsabilità alcuna nei confronti del mondo, subiscono il peso della loro essenza come una croce da portare sulle spalle e non come un dono, per questo a volte gli artisti arrivano al suicidio, a condurre una vita alla ricerca della morte usando droghe o sfidando la sorte rischiando ripetutamente la vita con comportamenti insensati.
L'artista è solo da quando nasce. Combatte costantemente contro il bisogno impellente di "dover lasciare qualcosa a questo mondo" ma, se l'artista riesce a sviluppare la consapevolezza del proprio dono e diviene abbastanza forte da saper gestire autonomamente tale peso, di relazionarsi al contempo con tutto ciò che lo circonda, allora, può nascere qualcosa di unico, di fantastico, di immenso.
L'energia costruttiva trasformata in energia positiva, la consapevolezza di ciò che si è, contro la paura di comprendere il nostro destino. La vita di un'artista è una continua battaglia contro se stesso, una straziante lotta che non sempre ha un esito positivo, è la sofferenza repentina di un animo docile che deve domare il proprio fuoco interiore.
Un'artista potrebbe essere un politico che lotta per la giustizia nonostante sa che lo "faranno fuori", oppure un'inventore che può cambiare le cose in meglio nonostante essa vada contro i principi morali di qualcuno, ancora. Un musicista che crea un qualcosa che ti riesce a parlare senza il bisogno di aprire la bocca. Un pittore che riesce ad incantarti con i suoi quadri. Uno scultore che esalta il nostro intelletto e così via.
Ho scelto degli esempi eclatanti per definire la parola "artista" ma l'Artista secondo me è più comunemente "qualcuno che ha qualcosa di autentico da regalare al mondo".
Sono convinto che nessuna risposta possa mai rendere giustizia alla grandezza della definizione di "artista". Nessuno è in grado di definire cos'è un'artista perché non ha definizione, è solamente un regalo che è stato fatto al mondo.

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"Ora scappa.. non badare alle attenzioni.
Scappa.. in cerca delle tue emozioni,
e lascia.. tutto ciò che ti circonda,
basta un bagaglio in spalla colmo dei tuoi valori.
Il vento sfiora visi che conosce poco.
Porta speranze in alto, le perde fra l'ignoto,
tu sbaglia.. con la consapevolezza
che ogni errore è un sassolino che ti indica un nuovo luogo,
è normale.. non pensare al passato.
Giocare con la vita se lei stessa ha già giocato.
Adesso mi innamoro pur solo coi dettagli,
e mi commuovo davanti a quello per voi scontato.
Una volta si vive, così disse mia mamma,
ma se lo si fa bene una volta è già abbastanza
Non penso a tutto il resto, allungato su quest'erba,
assieme a un basso fuocherello.. come se desse speranza..
Di non credere a 'sta gente, non credere più a niente,
trascurare ciò che ho fuori e migliorarmi interiormente.
Lì dove c'è amore, lì dove c'è emozione..
Tu non aver paura, il sole lì splenderà sempre.
Hai presente quando corri sulla sabbia e scotta,
ma te ne freghi perché stai pensando al mare?
E' così che devi vivere, sorridi tra i dolori,
guarda fisso l'obiettivo, non fartelo scappare..
Mai. Mi sento solo con me stesso,
il mio corpo è diventato un monumento fatto in ghisa.
Mi sento bene, non al punto di gridarlo.
La felicità è reale solo se condivisa.
E adesso che il demonio si stacca da Belzebù.
Una pupilla si perde nell'immensità del blu.
Devo lasciare un segno, ed al più presto.
Incido questo verso dentro ad un vecchio autobus."

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Questa è la strofa della mia ultima traccia uscita chiamata "Into The Wild (in onore al film) in collaborazione con Vegas e Blue Virus, nonché uno dei più sentiti e significativi che abbia mai scritto!

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Into The Wild, personalmente, lo classifico nella ristretta categoria dei Capolavori.

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E' uno dei film più espressivi, più filosofici, più intensi, mai creati dal cinema internazionale. Diretto dal regista Sean Penn e recitato per gran parte da Emil Hirsh, giovane attore statunitense con elevate doti.
Il film parla della libertà, dell'essere contrari ai canoni della vita moderna, del voler essere liberi di affrontare dove e come la propria vita, in ogni posto in cui ci si trova. Rappresenta un ragazzo in fuga, ma senza frenesie, senza tensione, semplicemente, facendo sorridere. E' un inno alla libertà e alla bellezza della natura incontaminata, ma anche all'importanza delle relazioni e del contatto umano nella vita di ognuno di noi. E' una presa in giro dei classici padri americani; ex-marines che girano con prostitute trovate per strada, oppure veterani del Vietnam che finiscono come Travis di Taxi Driver. Sean Penn ha dato prova di grande sensibilità confezionando un film ineccepibile.

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Arte è l'espressione emotiva, per mezzo di ogni strumento progettato sia appositamente che destinato principalmente a scopi differenti.
E' arte quindi, qualsiasi espressione umana non finalizzata al soddisfacimento di bisogni fisici e psichici.

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Definisco "Arte" un'infinità di cose: Le case abbandonate, le bimbe di colore, l'originalità, le lentiggini, la letteratura, la fotografia, i colori, l'intelligenza, i dettagli, la fragilità, gli abbracci, l'amore intenso, i libri, leggere, la neve, i capelli legati male soprattutto per le ragazze, i gesti, il disegno, la pelle bianca, i nei, Into The Wild, la natura, la pioggia, la luce offuscata, un vestito bianco pieno di fango, il suono di un vecchio pianoforte, l'aria mattutina, l'alternarsi dei cinguetii degli uccellini all'alba ed altre miliardi e miliardi, di cose.

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