Oly.

Sapevo che aveva accettato, sentivo le sue zampe, Ma solo di poco Essendo che a quanto pare si sapeva muovere molto bene e senza farsi notare, come me daltronde, Ma io sono più, dal fare di testa mia, non ci penso su due volte, se devo fare una cosa la faccio, in molti casi venivo cacciato via, o preso a parole, nel casi /minori / riuscivo a fugire. Non è Perché non sono astuto o agile, l'ho detto, faccio di testa mia.
Una volta camminavo per una via a me sconosciuta, dove poi scoprii un posto dove facevano tanto cibo, ero riuscito ad entrare, c'erano tanti pesci, di dimensioni e specie diverse, o come avrei voluto prenderli, Ma non ci riuscii, gli umani mi catturarono e mi buttarono fuori, Ma che sgarbati che sono. Mi chiedo spesso se servono a qualcosa, a parte obedire a noi. Ma Comunque molto Probabilmenta era per il fatto che ho il pelo nero, Ma non infetto, vengo lavato ogni settimana.
Prima di andare nel posto, feci un'altra strada, volevo vedere se mi avevano perdonato, se mi facevano entrare. Salii sul davanzale e cominciai a miagolare e battere la zampa sul /vetro /. Stavano mangiando e quando mi videro cominciarono a parlare, l'umano maschio non era daccordo, la femmina si e la piccola pure, diceva "Gatto Gatto " . Avrei voluto promettere loro che mi sarei fatto torturare dalla piccola umana, Ma non mi capivano. Finalmente mi aprirono la finestra e io molto girai a guardare la gatta.
•Vieni..? Non mordono •
Senza aspettare entrai Ma rimasi seduto sul davanzale, mi avrebbe fatto piacere avere la compagnia di un'altro gatto se pur femmina e sicuramente non abituata a loro. Mostrava odio nei loro confronti Ma non capivo il Perché, in ogni caso cominciai a fare il buffone coricandomi e fare il gatto carino, quasi a invogliarla, Ma non appena mi misi a pancia in su e girai caddi sul pavimento, dentro casa. Proprio una bella figura.

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Continuai a fissarlo e quando mi avvicinai esso mi graffiò. Ma che problemi aveva? Aprii la bocca facendoli vedere i denti e gli ringhiai contro facendo uscire le unghia, non mi sarei fatto mettere le zampe in testa da un gatto qualunque.
Mi allontanai scrutandolo ugualmente, Se non voleva condividere, bene, avrebbe mangiato poco. Guardai l'umano che si allontanò per prendere non so cosa, ecco, era la mia occasione, ero furbo,molto più furbo di lui.
Quando l'umano si allontanó io con un balzo salii sopra, Ma non avevo il tempo di scieglire e naturalmente presi quello che mi capitó di mira. Un pesce un po piccola, Ma bastava per saziarmi.
"No..."
Lui mi vide e prese un pezzo di legno che ho visto di solito, usato per la terra, e non per buttarle addosso a noi felini. Aprii Anche io la bocca Ma dopo presi il pesce e scappai via felice, mi era andata bene.
Mi rifugiai sotto un coso grande dove gli umani si sedevano e poi faceva un rumore assordante {Parla della macchina}. Però i miei occhi chiari erano puntati sempre su quel felino, mi chiedo prenché tutti siano così ostili nei miei confronti.
Mi era passata decisivamente la fame ed era uno spreco buttarlo, così con gentilezza e facendo molto piano lasciai il pesce vicino a quel felino e me ne andai, dopotutto io mangio sempre, quindi non importava al momento, sentivo caldo e il fatto che tutti mi odiavano non mi faceva passare bene la giornata

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La guardai in modo curioso. "Umani " ,non capii completamente questa affermazione. Perché diceva quella cosa? Gli umani non erano cattivi, forse alcune volte si arrabbiavano, Ma Anche dopotutto lo facciamo no? Ci arrabbiamo e poi litighiamo, loro si arrabbiano e poi Se la prendono con noi, non ci spiegano nemmeno il Perché.
Rimasi a fisarla, prima negli occhi, poi passai a guardarle il manto, molto bello, e molto diverso dal mio, nero peggio di qualsiasi altra cosa. Il nero che tutti odiavano, di cui avevano paura. Infatti alcuni Quando mi vedevano invece di passare Se ne giravano per poi andarsene.
•Non sono cattivi... •
Un umano si fermò sotto l'albero e mi guardò senza dire niente, il suo sguardo era triste, Oppure felice? Non ero bravo a fare queste cose, non gli capivo e a malapena capivo me.
Dopo un po quando Se ne ebbero andati tutti scesi senza rivolgere /miagolio/ alla gatta. Ero Sicuro che Se la sapeva cavare, quindi non aveva bisogno di me, in fondo siamo gatti. Mossi la coda e mi diressi verso la fine del parco, dove ormai non c'era nessuno, era tardi quindi tutti nelle loro case.
Non sapevo Se volesse venire, ma Anche sul fatto che aveva un posto dove andare, ne ero Sicuro, in caso contrario.
•Se non hai dove andare seguimi.. •
Ero diretto in una villa, dove solitamente mi prendevo la cuccia di quel coso pulcioso. Perché i suoi umani lo tenevano a casa quando invece dovrebbe essere il contrario. Ma almeno me me stavo in un posto calmo e caldo e non fuori, Anche Se c'era un bel tepore.

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{Ti chiedo il favore di non toccare il mio gatto, mi da fastidio. Grazie }

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Ero riuscito a saltare la staccionata, non che per me era difficile, Ma era molto alta, e c'era la probabilità che mi si impigliava la zampa. Così dopo aver fottuto quel lupo me ne andai in una cittadina, dove subito sentii subito un odorino buonossimo, e cominciai a seguirlo.
Quando arrivai vidi tantissima carne succulenta, avrei voluto entrare e mangiare tutto, e non appena un umana uscii cominciai a seguirla, naturalmente il mio scopo era quello di rubarglielo con un salto, Ma dovevo essere ugualmente agile.
Lei si giró e mi guardò e io ovviamente feci un passo in dietro per paura che mi colpisse, invece voleva solamente essere buona. Mi riavvicinai e senza pensarci due volte mi lasciai accarezzare facendo le fusa, non era cattiva come gli altri e la cosa mi piaceva assai, Ma di più il panino che aveva in mano.
Alzai di poco il muso cercando di avvicinarmi ad esso, Ma senza speranza, ero un fifone punto. Mi misi Anche a miagolare e a girarle intorno.

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Ve lo immaginate un felino che fa le cose di un cane? Tipo saltare sopra il padrone, giocare a rincorrere la palla e poi riportargliela, abbaiare, parlare, dare la zampa e ascoltarli. Sarebbe una schifezza, io preferisco che siano gli umani ad obedire a me e non viceversa, Anche Se mi piacerebbe molto avere una famiglia mobile, sui io possa contare.
I miei pensieri si fermarono quando sentii quell'odore ancor più vicino a me, da una parte mi dava un po fastidio dall'altra mi piaceva,Ma Comunque rimasi in allerta e raggirai il tutto. Lo sanno tutti nel mio quartiere che sono molto furbo e poi il fatto del mio pelo nero, mi aiutava parecchio. Dopo aver agirato quel profumo mi misi dietro di essa. Era un gatto, non lo avrei mai detto, ed Anche una gatta, strano Anche questo, il mio olfatto va pegiorando.
•Smettila di spiarmi... Mi dai fastidio•
E come mio solito fare mi leccai una zampa per far capire che ero molto indirrente. Più che altro, mi aveva disturbato e io volevo solamente riposare in pace, a pensare a quanto la mia vita da felino sia strano e che vorrei una famiglia. Feci di nuovo il giro con due balzi e mi misi davanti a lei facendo avvolgere la mia code sulle mie zampe e mi misi dritto, ero un po educato, credo che si possa capire.
•Anzi, forse dovrei chiedere scusa a te, Essendo che c'eri prima tu di me, e quindi io ho preso il tuo spazio.. •
Senza aspettare una risposta scesi giù dall'albero, Ma poco dopo rilasii subito quando vidi gli umani venire da questa parte. Al momento era meglio non vederli dopo quello che avevo fatto all'umana piccola, facendole tanto male, Ma loro non sapevo che aveva iniziato lei.
•Se permetti rimarrei un'altro po..•

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Lo Guardai mettersi sotto l'albero, ed ero pronto a scattare, pronto ad attaccarlo Se solo avesse fatto una mossa sbagliata. Non sembrava avesse intenzioni cattive, Ma io ero sempre prudente, quindi non sarei sceso proprio a terra.
La mia coda a penzoloni continuava a muoversi e io mi alzai andandomi a mettere sul ramo più basso, con un'agilità che un cane poteva scordarsi. Alzai la testa e guardai in lontananza altri cani che stavano giocando, bhe almeno oggi non mi avrebbero aggredito, spero.
•Cerco solamente di starmene in tranquillità, lontano da tutti, e non scenderó, sei pur sempre un cane... Eh io non mi fido di voi •
Mi girai di scatto verso una coscia, dannato prurito e dannate pulci che non Se ne vanno nemmeno dopo tanti bagni. Mi ricomposi poco dopo leccandomi una zampa che poi passavo sul mio muso, quasi con indifferenza verso il cane. Non che avrei dovuto odiarlo, Ma stiamo parlando di quel genere, di un cane, sapete quelli che molto spesso uccidono i gatti? Oppure che li trattano male e che li fanno venire infarti? Esatto.
•Eh poi si sta molto bene qui sopra, con una bella visuale •
No, Cioé si, c'era una bella visuale, però me la stavo facendo sotto, dopo l'ultimo attacco da parte di una bestia.

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Tutto pronto, a tavola e ovvio, o meglio a terra. Non volevano che io dormissi Oppure che stessi su quel pezzo di legno, Chi? Mi pare ovvio che sto parlando di alcuni esseri umani, che quel giorno si erano presi cura di me, a parte la loro piccola bambina che mi faceva perdere la calma.
Tutto il giorno non avevo fatto altro che dormire spaparanzato sul divano, sul letto, sul davanzale della finestra. Mi hanno riempito di coccole, e la brutto cosa era che hanno preteso che mi facessi un bagno, così lo chiamavano il buttare un felino dentro l'acqua e cominciare ad accarezzarlo in modo orrendo e violento. Non che mi dispiacesse l'acqua, anzi, a differenza degli altri a me piaceva molto sarà l'abitudine.
Mentre mangiavo tranquillamente l'umana piccola si avvicinò a me e cominciò a tirarmi la coda, prima piano, e non le diedi retta, forse Se facevo finta che non esisteva, mi avrebbe lasciata. No, mi tiró la coda più forte e questo mi fece arrabbiare a tal punto da girarmi e graffiarle un braccio. Io non sapevo che una cosa simile non dovevo farla, non mi rendevo conto, Ma loro si arrabbiarono e mi buttarono fuori.
Feci un forte miagolio e li corsi contro Ma andai a sbattere contro la porta. Ah questo punto ero rimasto fuori, al freddo, Anche Se non era la prima volta, tutto solo. Non lo sapevo che era un male. Alzai la testa e Guardai sopra di me, i miei occhi vennero subito illuminati da quella grande palla, però mi diede fastidio agli occhi così li riabbassai.
Per i vicolii buoi sentivo altri felini arrabbiarsi, quindi decisi di andare in mezzo alla folla dove almeno Se qualcuno mi voleva attaccare, li sarebbe venuto difficile. Poco dopo salii sopra un albero con un grande balzo e guardai alcuni umani che giocavano con quei cani. almeno loro erano felici. Mi coricai sopra un ramo, il ramo opposto a uno strano odore, dolce, Ma naturalmente con la notte sia io che quella cosa ci mimitizzavamo, e molto bene.

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"Vieni qui bel micietto, susu, Ma che sei bello "
Guardai la umana in modo strano. La testa inclinata verso destra e cominciai a muovere la coda, per farle capire che mi stavo infastidendo.
Eh si, quella umana non mi piaceva affatto. Aggeggi enormi messi sugli occhi, altri cosi poccoli che tenevano il suo pelo, Anche Se non ho mai capito Perché li chiamano in modo diverso. Occhiali, fermagli, capelli, Ma cosa sono tutti questi nomi? Non si confondono? Eppure io sono più intelligente di loro.
Quando si abbassò e mi allungò la zampa io uscii le unghia e alzai la mia, come per dire: •Hei calmati, non mi toccare o divento cattivo •. Ah quanto paro lo aveva proprio capito, quindi Anche lei era intelligente.
Si allontanó dicendo parole di cui io non capivo il significato,Ma che dicevano spesso quando facevo vedere i miei artigli. Sono tutti cattivi. Mi alzai e a testa bassa cominciai a camminare. Prima mi fermai davanti una casa dove usciva un buon odorino, e naturalmente io saltai sulla finestra, c'era un umana che faceva tante cose con il rosso {Sarebbe il fuoco } ,Ma non importava io volevo soltanto quelle cose deliziose che mi facevano leccare i baffi. Eh a modo da gatto dolce e tenero cominciai a miagolare e fare le fusa, ci cascavano sempre.
Ecco appunto, ero riuscito ad attirare la sua attenzione, ed Ecco a me il mio pranzo. Non appena lo assaggiai mi allontanai subito, non era buono, non era come il suo odore. Che peccato, Ma era gentile però.
Senza dir nulla sgattaiolai andandomene fuori, Ma oggi la fortuna era dalla mia parte. Una pescheria proprio a portata di mano. Come avrei voluto rubare qualcosa, sarebbe stato bellissimo, solo che Essendo da solo non ci sarei mai riuscito, ma d'un tratto sentii un'altro odore e inclinai la testa, c'era un'altro gatto, voleva rubarmi il cibo, e forse con quel musino avrebbe conquistato l'umano.
Mi abbassai fisando l'altro felino e pronto a scattare, Ma poi mi venne un idea, e Se ci mettessimo insieme per aiutarci a vicenda? Bella idea. Mi avvicinai piano cercando di non farmi vedere da nessuno, altrimenti mi avrebbero mandato via.

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La mia giornata cominciò in mezzo alla strada, Ma non Perché mi avevano buttato fuori, solo che preferisco starmene alcune volte per i fatti miei e molto spesso cerco qualcuno che mi faccia le coccole, Perché non ho proprio un padrone, ne ho vari che mi trattano molto bene.
Il bello e che proprio non capiscono che sono Al mio servizio, che qualsiasi cosa io voglio loro fanno, stupidi umani sciocchi.
Gironzolai un po per le vie della città, in cerca prima di cibo e poi di affetto, Ma trovai solo da mangiare.
Stupidi Stupidi.
/Ringhiai/ Al primo umano che si avvicinó a me, non mi fidavo di tutti naturalmente, alcuni mi facevano paura, e in molti mi avevano Anche cercato di picchiare, come quei umani piccoli che piangono sempre, usavano le loro zampe per tirarmi la coda e le orecchie.
Mossi la coda non appena arrivai Al parco e salii su un albero, cercando una bella visuale e un ramo comodo dove ragnicchiarmi e stare in tranquillità.
La mia coda cominciò a pendere e muoversi a destra e sinistra, quando vidi un cane. I miei occhi erano puntati su di lui, solitamente non c'era da fidarsi nemmeno di loro. Anche loro erano cattivi, Ma a differenza mia, io ero più agile e riuscivo quasi sempre a sfuggire dalle loro grinfie.
Feci un miagolio Quando si girò a guardarmi, Probabilmenta mi avrebbe attaccato, quindi dovevo stare in allerta, Eh si, posso sembrare molto coragioso, invece vi sbagliate, sono un fifone.

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{Comincio dicendo che voglio farlo a modo mio il carattere lo preferisco così. }
Mi agiravo agilmente, come sempre, per le vie della città. Non volevo essere disturbato al momento, quindi me ne stavo in disparte. Naturalmente non era una delle cose che mi piaceva, di solito le cose che amavano era, stare sul letto spaparanzato a non far niente. Quando mi accarezzando le orecchie, più che altro, adoro sentire le mie stesse fusa, strano, no?
Ma dai, è più strano vedere qualcuno con la coda e le orecchie, che essere buffo, così mi definiscono la maggior parte delle persone che mi incontrano e per questo motivo preferisco rimanere a casa. Molto spesso però mi considerano molto tenero e carino, con il mio /musino / dolce, che sa ammaliare e far sciogliere chiunque a parte quelle sacco di pulci che si sentono più forti e agili di me.
Il problema e che non capiscono che noi felini siamo molto più bravi a fare molte cose, ve ne elenco un paio.
•Siamo molto più bravi a far addolcire un essere umano.
•Riusciamo la maggior parte a fuggire dai cani o da qualsiasi altro essere che respira, loro invece sono così stupidi che non riescono a scappare da quei umani cattivi.
•Siamo bravi ad arrampicarci.
•Siamo molto Ma molto più belli.

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