Claudia Schintu

Ciao, mamma. Ciao.
Lo sai, ho visto la collana che ti ho regalato a Natale in fondo al cassetto, chissà se ti piace davvero, mamma. Dimmelo, mamma, ho ancora lo scontrino, se vuoi la cambio, mamma.
Ho guardato nel tuo armadio ieri, mamma, cercavo una maglietta per me, e ho trovato il biglietto d’auguri che ti avevo fatto il giorno del tuo compleanno, mamma, chissà se quando l’hai visto appoggiato sul tuo cuscino hai sorriso e l’hai letto con le lacrime agli occhi, per la felicità, dimmelo mamma, se ti ho fatto battere il cuore forte o te l’ho fatto fermare, io non lo so.
Stavo sfogliando i vecchi album di fotografie, mamma, e c’ho trovato una nostra foto, che piccola io, che bella tu, mamma, eravamo felici e ci abbracciavamo, non conoscevamo il futuro, non ci faceva paura, c’eravamo solo io e te, mamma, e i sorrisi, e le risate, e i giochi, e tutto quello che ora non siamo più.
Stavo guardando la tv, mamma, ed ecco madre e figlia che si guardano negli occhi e si dicono ‘ti amo’, ma come si fa, a dirsi queste cose mamma, io ho paura di guardarti negli occhi, di dirtelo, che ti amo, io ho paura.
E le vedi queste cicatrici, mamma, è colpa delle tue grida, di tutte le volte in cui mi hai detto che non capisco niente, che non servo a nulla, mamma, ti sei mai chiesta perché qualche volta non sono voluta andare al mare, eh?
Da quant’è che non ridiamo più insieme, mamma, da quant’è che non ci siamo più, io e te. Noi, che eravamo così semplici, ormai siamo fatte di vetro, ci spezziamo, e siamo sempre più lontane, e siamo sempre più fragili, mamma, non è vero?
Dopo che mi sgridi io piango, mamma, tutte quelle tue parole me le tengo dentro, e ci credo a tutto quello che mi dici, ormai lo so che son sbagliata, ma non ricordarmelo più, mamma, ti prego, lasciami in piedi ancora un po’, non farmi cadere, mamma, che io già ti amo.
Ho letto una frase, da qualche parte, mamma, che diceva che si ama nonostante tutto e con tutto, e io ci credo, perché nonostante tutto, le urla, i pianti, i sorrisi spariti e gli abbracci mancati, nonostante tutto questo ti amo ancora con il cuore, e con gli occhi, e con il fegato, e con i polmoni, nonostante tutto ti amo con tutti questi frammenti che restano di me.
E dimmi se pure tu mi ami, mamma, sussurramelo la notte, urlamelo di giorno, fallo, che io sto cadendo a pezzi.
Pensaci a me, mamma, che io a te ci penso troppo spesso, ti prego, io ti voglio vicino, ti voglio qui, ché da sola io annego, salvami, mamma, salvami perché sei la sola che la puoi fare.
Salvami che io ti amo.”

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