Coerenza

Dunque, diciamo che a me non piace abusare delle medicine (tipo, che so, per quando ho il mal di testa o il mal di stomaco). Quindi, se mi capita, uso questi "medicinali alternativi" per ridurre il "rischio", diciamo, che un Moment non mi dia più il suo effetto immediato. Un esempio a caso.
Più che per medicinali omeopatici diciamo che uso rimedi naturali: se ho una crisi d'ansia o un attacco di panico prendo la valeriana, se ho il mal di pancia mi faccio una tisana e via discorrendo.
Però, come per tutte le cose, "in medio stat virtus". Non sono una fanatica del "LIMONEEPEPERONCINO", proprio no: ho avuto per due giorni bruciori di stomaco, non ho preso niente perché volevo vedere se mi passava da solo, al terzo ho preso il Maalox. Per dire.
Curarsi con l'omeopatia secondo me è una cavolata, sperando che nessuno s'offenda: certo, finché parliamo di "malattie" a livello psicologico (ansia, attacchi di panico eccetera) questi rimedi naturali funzionano, specialmente se aiutati dal cosiddetto "effetto placebo". Posso anche arrivare a dire che aiutano contro mali minori quali mal di testa et similia, ma più in là non vado. Insomma, voglio vedere se in caso di malattie ben più gravi - facciamo l'esempio estremo: un cancro, una persona decide di curarsi tramite omeopatia. Cioè, follia, dai. Infatti nessuno lo farebbe mai.
Ora però guardiamo anche l'altro lato della medaglia: chi assume medicinali per ogni più piccola cagata.
Mi spiego: mio moroso per il mal di pancia e/o il mal di testa prende subito la tachipirina. E quando me lo dice io giustamente m'incazzo perché, vuoi o non vuoi, a lungo andare la tachipirina se la prendi per 'ste stronzate riduce i suoi effetti per quando avrai altre cose, tipo la febbre. Va be'.
Era un esempio per dire che anche dall'altra parte c'è chi "abusa" dei farmaci per qualcosa che magari passa da solo: il mal di testa, ad esempio, è un dolore che può passare facendosi una dormita. Se al risveglio senti ancora di averlo magari il Moment lo prendi, altrimenti vuol dire che la dormita ti ha fatto bene e il tuo cervello aveva solo bisogno di riposare.
Sì, insomma, io sono molto terra terra ahahah!

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No ma tu non puoi queste domande, sono crudeli! Io amo TUTTI i miei libri, è come chiedere a una madre "A quale figlio vuoi più bene?". No, no, quelli nella mia libreria li amo tutti indistintamente.
Facendo una summa generale, i miei libri preferiti sono quelli dalle copertine rovinate per la troppa usura; quelli che di copertina ne hanno una nuova perché, dopo averli letti per sei/sette volte, quella vecchia l'hanno persa; quelli che li leggo sul Kindle e una volta terminati mi fiondo in libreria a comprare la versione cartacea; quelli che leggo fino a che non so a memoria ogni singolo particolare; quelli che mi distruggono ogni mio *feels* ma dai quali non riesco a staccare gli occhi; quelli che ho letto da piccola e a cui ho dato un certo significato, li ho riletti da "grande" e ho scoperto un mondo di altri significati; quelli che avevo accantonato perché "Uff, che noia!", ma che poi ho ripreso in mano per dar loro una seconda possibilità; quelli che si nascondono, non riesco più a trovarli e poi tornano fuori quando meno me l'aspetto e quando più ho bisogno di loro.
Questi sono i miei libri preferiti, questi io leggo.
E continuerò ad accumularne fino a che non ne sarò più in grado.

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Penso di averti risposto indirettamente in questi due giorni tramite Twitter.
Sono favorevole alla sperimentazione animale, ovvero il motivo per cui la medicina sta facendo passi da gigante nel suo campo.
In questi giorni ho letto cose che... Mi hanno fatta rabbrividire. Letteralmente. Ho pianto davanti a un PC per l'ignoranza e la strafottenza delle persone.
Io non sono un medico, né opero in questo ambito. Però mi reputo intelligente, e so che PER ORA la sperimentazione è l'unico metodo per testare i nuovi farmaci.
Senza cuore?
Forse.
Però vorrei riportare una testimonianza trovata su una pagina che consiglio - io come tanti, a tutti, "A favore della sperimentazione animale" (https://www.facebook.com/pages/A-Favore-della-Sperimentazione-Animale/199124936795298 ) e vorrei che faceste attenzione all'ultima frase:

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"Mi chiamo Alessia e sono un'aspirante informatrice sul farmaco al secondo anno di università.
In famiglia siamo due sorelle, ma all'inizio eravamo in tre. Non fui io la primogenita, ma mio fratello nato 5 anni prima di me, un bambino a detta di tutti dolcissimo e intelligente che non ho avuto la fortuna di conoscere. Si ammalò di Leucemia, che 20 anni fa come ancora oggi è una malattia mortale, un "tumore del sangue". I miei genitori seguirono varie terapie ma nessuna funzionò completamente.
Alla fine i dottori proposero ai miei di fare un altro bambino, dicendo loro che serviva il midollo di un donatore compatibile, ma in realtà probabilmente preparandosi al peggio pensarono anche a rendere più sopportabile la perdita di un bambino con l'avvento di un altro.
Nacqui io. Dicono che lui mi adorasse.
Due mesi dopo lui morì ( non ero abbastanza grande per il trapianto) e io non ho di lui che poche foto scolorite.
Chi è contrario alla sperimentazione animale non capisce che senza di essa non c'è speranza per i malati, è come abbandonarli a se stessi,significa lasciarli morire e girarsi dall'altra parte.
A tutti coloro che hanno firmato quella ridicola petizione "stop vivisection" che descrive la S.A come "un omicidio senza firma" vorrei dire che l'unico vero omicidio è quello che avete compiuto voi, con tanto di firma! cercando di proibire una pratica che salva ogni giorno milioni di vite e senza la quale, per bambini che oggi soffrono della malattia che si portò via mio fratello, non c'è speranza.
Siamo nel 2013 e SI abbiamo ancora bisogno del modello animale per sviluppare nuove tecniche mediche, siamo nel 2013 e non possiamo far finta di niente ignorando la sofferenza di chi è meno fortunato di noi.
Perché nessuno debba perdere un fratello, un padre, una madre, un figlio o la persona amata per una malattia per cui si sarebbe potuta trovare una cura.

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Inoltre, a chi dice che la vita di un bambino vale quanto quella di un topo, voglio dire che un topo non sarà mai nient'altro che un topo mentre un bambino può fare la differenza, un bambino può diventare qualsiasi cosa, potrebbe persino diventare il dottore che salverà vostra figlia."

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