@CristinaCilluffo

Nome mangiato da Damon, ops.

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CristinaCilluffo’s Profile PhotoNome mangiato da Damon, ops.
Emily cominciò a capire cosa sarebbe successo di li a poco e cominciò ad ansimare, guardandosi spaventata intorno.
Cominciò ad agitarsi per scappare, ma fu tutto inutile! Il ragazzo la prese per i fianchi e la sbattè al muro. Si mise a spogliarsi e fece lo stesso con lei. Emily non riusciva a liberarsi e cominciò a piangere mentre lui la violentava.
I singhiozzi le uscivano dalla bocca socchiusa mentre il cuore batteva.
Poi il ragazzo usci da lei e si rivestì, lasciando Emily da sola. *
Un tonfo sordo alla porta la fece riprendere dallo stato di trans.
Riportando lo sguardo verso la porta incrociò gli occhi grigi.
La porta era stata sfondata.
Il suo sguardo duro fece indietreggiare Emily.
Jack le si avvicinò. "Brutta puttana! Sei andata dalla polizia!" urlò lui.
Emily cominciò a piangere accasciandosi al muro. Jack scomparve dentro una stanza ed Emily cominciò a riformare i suoi pensieri. Aveva la possibilità di scappare, ma le gambe non l'aiutavano e la forza le mancava. Si riaccasciò al muro e si mise a piangere in silenzio, capendo che di li a poco sarebbe arrivata la sua ora.
Jack ritornò poco dopo, con un cortellino svizzero in mano. Emily lo riconobbe! Quello era il suo cortellino, che portava sempre con se. Riusciva a tagliare una corda resistente, ed ad Emily il cuore si fermò.
Jack si chinò su di lei e le tracciò una linea nella guancia, facendola sanguinare. "Mi dispiace ucciderti" rise isterico "ma dopo quello che hai fatto non posso lasciarti in vita!" A quelle parole Emily chiuse gli occhi e cominciò a pensare a tutte quelle persone che le volevano bene.
Jack cominciò a tagliarle le gambe, le braccia, ed infine il collo. Poi puli il cortellino con un fazzoletto che si mise in tasca ed uscì dalla casa.-

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per te: http://ask.fm/PannaAcida/answer/105245841610 :)

Devo dividerlo in 2 parti.. troppo lungo. :)
- "perchè mi sento cosi? I sensi di colpa non dovrebbero opprimermi.. e invece.." i suoi pensieri vennero interrotti dal campanello che cominciò a squillare. Il cuore di Emily cominciò ad accellerare. Quel modo di suonare lo conosceva fin troppo bene. Sbarrò gli occhi verso la porta e i suoi pensieri ricordarono cose ormai sepolte.
*
Era una bellissima mattinata di Giugno e come ogni domenica Emily si affrettava ad andare all'appuntamento con la sua migliore amica.
Emily era una ragazza di ormai 25 anni, ma il suo volto era ancora ragazzino, tanto che quando dei sconosciuti la vedevano gli davano si e no 19 anni. E di questo ne andava fiera.Stava passeggiando nel viattolo prendendo, di tanto in tanto, respiri di aria mattutina, quando vide in lontananza un ragazzo che camminava verso di lei. I suoi occhi grigio piombo incrociarono quelli azzurri di Emily e la ragazza si senti per un momento spaesata, ricevendo dei brividi lungo la schiena.
Il ragazzo le passò accanto e dopo un pò di metri si bloccò. Emily era immobile ancora nella stessa posizione. Sentì un alito sul collo e un campanello d'allarme nel cervello la fece girare.
Il ragazzo la guardava malizioso. L'afferrò da un braccio e la trascinò in un vicolo, nascosto bene.

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