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Questa è la ''risposta'' alla domanda che ho fatto, se non avete risposto, non leggete.
'Dopo la Seconda guerra mondiale, al fisico Richard Feynman fu chiesto di mettersi al servizio della State Curriculum Commission, per scegliere i libri di testo di scienze destinati ai licei della California. Con sua grande costernazione, i libri di testo sembravano confondere gli studenti anziché illuminarli. Ogni libro che prendeva in esame era peggio del precedente. Finalmente si imbatté in un inizio promettente: una serie di immagini tra le quali un giocattolo a molla, un'automobile e un ragazzo su una bicicletta. Sotto ciascuna immagine era scritta la domanda: «Che cosa lo fa funzionare?» Alla buon'ora, qualcosa che si proponeva di spiegare la scienza di base, a partire dai fondamenti della meccanica (il giocattolo), della chimica (l'auto) e della biologia (il ragazzo). Ahimè, la sua euforia fu di breve durata. Laddove pensava di trovare finalmente una spiegazione, una reale conoscenza, trovò invece sei parole: «E' l'energia a farli funzionare». Ma questa cosa significava? Perché li faceva funzionare? Come li faceva funzionare? Queste domande non erano neppure ammesse, tanto meno vi si dava una risposta. Come disse Feynman: «Questo non significa niente... E' solo una parola!» Al contrario, sostenne, «i ragazzi dovrebbero osservare il giocattolo, vedere che contiene delle molle, imparare cosa sono le molle, imparare cosa solo gli ingranaggi, e lasciar perdere 'l'energia'. Più avanti, quando gli studenti avranno imparato qualcosa su come funziona veramente il giocattolo, allora potranno discutere dei principi più generali dell'energia.»'
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Poi il discorso continua sul metodo scientifico e sul fatto che la semplicità è ingannevole.
Titolo: Master-Mind
Autrice: Maria Konnikova
'Dopo la Seconda guerra mondiale, al fisico Richard Feynman fu chiesto di mettersi al servizio della State Curriculum Commission, per scegliere i libri di testo di scienze destinati ai licei della California. Con sua grande costernazione, i libri di testo sembravano confondere gli studenti anziché illuminarli. Ogni libro che prendeva in esame era peggio del precedente. Finalmente si imbatté in un inizio promettente: una serie di immagini tra le quali un giocattolo a molla, un'automobile e un ragazzo su una bicicletta. Sotto ciascuna immagine era scritta la domanda: «Che cosa lo fa funzionare?» Alla buon'ora, qualcosa che si proponeva di spiegare la scienza di base, a partire dai fondamenti della meccanica (il giocattolo), della chimica (l'auto) e della biologia (il ragazzo). Ahimè, la sua euforia fu di breve durata. Laddove pensava di trovare finalmente una spiegazione, una reale conoscenza, trovò invece sei parole: «E' l'energia a farli funzionare». Ma questa cosa significava? Perché li faceva funzionare? Come li faceva funzionare? Queste domande non erano neppure ammesse, tanto meno vi si dava una risposta. Come disse Feynman: «Questo non significa niente... E' solo una parola!» Al contrario, sostenne, «i ragazzi dovrebbero osservare il giocattolo, vedere che contiene delle molle, imparare cosa sono le molle, imparare cosa solo gli ingranaggi, e lasciar perdere 'l'energia'. Più avanti, quando gli studenti avranno imparato qualcosa su come funziona veramente il giocattolo, allora potranno discutere dei principi più generali dell'energia.»'
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Poi il discorso continua sul metodo scientifico e sul fatto che la semplicità è ingannevole.
Titolo: Master-Mind
Autrice: Maria Konnikova