La domanda di ieri, più tardi vi invierò quella di oggi: http://ask.fm/SaraPasculli/answer/63401630391
Tempo fa scrissi rispondendo alla domanda di @ArmandoBonacci (che fa ottime domande):
'Per torturare una persona bisogna partire dal concetto di far emergere le sue paure.
Paure più comuni (a mio avviso):
-solitudine;
-insetti;
-rumori (l'uomo ha molta fantasia).
Quindi prima la incappuccerei, poi, dopo essermi accertata di avere una vittima cosciente la lascerei sola in un posto buio ma ampio per un po' di ore sempre a testa in giù. Poi le farei sgorgare da sotto alcuni insetti e calerei la corda fino a farglieli toccare, quasi, con la punta del naso. Infine mi metterei dietro di lei, a pochi metri e farei finta di affilare lame, aprirei e chiuderei porte cigolanti e metterei in play una radio con risate di bambini.
Poi inizierei con la tortura fisica, la inserirei dentro ad un tubo angusto e la farei girare e girare, la tirerei fuori e la legherei stretta ai polsi. La farei svenire con la strangolatura a triangolo mentre la trascino. Quando si sveglia la butterei in un posto pieno di aghi (molto alla Saw) e poi.. ok, non farmi continuare.'
-
'E io continuo.
Chiamo la figlia. La figlia è piccola e fragile, le dico che sono l'uomo nero, che la verrò a prendere e che l'unico modo per scacciarmi è di chiamare forte la mamma, così lei la fa e io la registro. Faccio sentire la registrazione alla torturata. Lei mi implorerà di non farle del male, mi dirà che è la sua unica figlia. Ma io, come un pugile professionista, sferrò colpo dopo colpo e inizio una nuova tortura.
Ho pagato uno che lavora con il marito della vittima affinché entrasse a casa sua e rubasse un gioco della figlia, è un pupazzo che parla, una bambola con un vestitino a pois. Così prima la faccio parlare e poi gliela getto davanti agli occhi.
Ora è venuto il momento della tortura fisica e mi fermo prima che mi denuncino.'
'Per torturare una persona bisogna partire dal concetto di far emergere le sue paure.
Paure più comuni (a mio avviso):
-solitudine;
-insetti;
-rumori (l'uomo ha molta fantasia).
Quindi prima la incappuccerei, poi, dopo essermi accertata di avere una vittima cosciente la lascerei sola in un posto buio ma ampio per un po' di ore sempre a testa in giù. Poi le farei sgorgare da sotto alcuni insetti e calerei la corda fino a farglieli toccare, quasi, con la punta del naso. Infine mi metterei dietro di lei, a pochi metri e farei finta di affilare lame, aprirei e chiuderei porte cigolanti e metterei in play una radio con risate di bambini.
Poi inizierei con la tortura fisica, la inserirei dentro ad un tubo angusto e la farei girare e girare, la tirerei fuori e la legherei stretta ai polsi. La farei svenire con la strangolatura a triangolo mentre la trascino. Quando si sveglia la butterei in un posto pieno di aghi (molto alla Saw) e poi.. ok, non farmi continuare.'
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'E io continuo.
Chiamo la figlia. La figlia è piccola e fragile, le dico che sono l'uomo nero, che la verrò a prendere e che l'unico modo per scacciarmi è di chiamare forte la mamma, così lei la fa e io la registro. Faccio sentire la registrazione alla torturata. Lei mi implorerà di non farle del male, mi dirà che è la sua unica figlia. Ma io, come un pugile professionista, sferrò colpo dopo colpo e inizio una nuova tortura.
Ho pagato uno che lavora con il marito della vittima affinché entrasse a casa sua e rubasse un gioco della figlia, è un pupazzo che parla, una bambola con un vestitino a pois. Così prima la faccio parlare e poi gliela getto davanti agli occhi.
Ora è venuto il momento della tortura fisica e mi fermo prima che mi denuncino.'