Carmoladiva

Era in pericolo di vita. Giurai a me stessa che se gli fosse accaduto qualcosa, sarei andata via con lui,
Passai la notte in stanza con lui, non gli lasciai la mano nemmeno per un minuto. La mattina riprese conoscenza, ero piena di gioia, non ci potevo credere. Durante la notte, ebbe dei miglioramenti e i medici, il giorno stesso lo fecero andare a casa, Andai a casa sua tutti i giorni, non poteva muovere la testa, ma dopo qualche giorno guarì definitivamente. Iniziammo ad uscire di nuovo, inizio' a guidare di nuovo. Un giorno come altri, mi chiamo' e mi disse che mi dovevo affacciare. Era lì, sotto casa mia, con uno striscione con scritto "SEI IL MIO SORRISO, GRAZIE DI TUTTO, TI AMO". Scesi le scali in meno di 10 secondi, lo saltai addosso, lo abbracciai e lo baciai. Era la sorpresa più bella che potesse avermi potuto fare. Portammo lo striscione in camera mia, lo appesi e uscimmo (come sempre u.u). Mi disse che aveva un'altra sorpresa per me, ma non me l'avrebbe data, fino al giorno dopo, davanti ai suoi genitori e i miei. La sera del giorno dopo, andammo a cena a casa sua, e dopo la cena, si presento' con un anello. Sembra improbabile, ma si, mi chiese di sposarlo. Non riuscivo a crederci, provavo mille emozioni, nessuno poteva capire cio' che provavo. Dopo qualche secondo, gli dissi "SI, TI VOGLIO SPOSARE". Mi mise l'anello al dito e lo iniziai a baciare davanti a tutti, ma a me non importava, la persona più importante della mia vita mia aveva chiesto di sposarlo.
L'anno dopo ci sposammo, era una favola. Appena entrai in Chiesa, cercavo lui, cercavo il suo sguardo. Ed eccolo lì, bello come sempre, con il sorriso stampato sulla bocca. I suoi occhi parlavano.
Andammo in viaggio di nozze, e dopo la prima notte, rimasi incinta (c cos?). Quando tornammo, dicemmo la bella notizia a tutti. Erano contenti.
9Mesi dopo,partorii. Era maschio, decise lui il nome. Michel, voleva che si chiamasse così. E così fu.
3Anni dopo avemmo un altro figlio, ma 'sta volta femmina. Volevo chiamarla Nicole, e così fu.
Divennero grandi, e s'innamorarono alla stessa nostra età. Michel a 23 anni e Nicole a 20.
Ed io e lui, non smettemmo MAI di amarci.

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*So che ho solo 13 anni, e che sono un'illusa a sognare 'ste cose, ma credo, che un giorno accadrà anche a me, perchè tutti in fondo, siamo innamorati, anch'io in questo momento*

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Avevo circa vent'anni, ero fidanzata con il ragazzo che mi piace (NON Giovanni).
Una sera, uscimmo con dei nostri amici. Uscimmo con la macchina, perchè non stavamo per Pomigliano.
Durante il tragitto mi addormentai, ero stanchissima. Arrivati a destinazione, tutti scesero dall'auto tranne lui. Rimase con me per svegliarmi. Mise la mia testa sulle sue gambe, inizio' a baciarmi sulla guancia e a toccarmi i capelli, mi svegliai e guardai i suoi occhi blu. Quando uscimmo dall'auto, raggiungemmo i nostri amici, tra cui c'era la mia migliore amica. Iniziai a litigare con lei pesantemente. Inizia a piangere. Stavo per perdere la MIA migliore amica. Corsi in auto, non volevo nè vedere, nè parlare con nessuno. Lui, mi raggiunse in auto. Girò la mia testa verso di lui. M'inizio' a dire che potevo perdere anche la mia migliore amica, ma a lui non avrei mai perso. Mi chiese più volte di guardarlo negli occhi. Ma niente, non lo guardavo. Arrabbiato, aprì lo sportello dell'auto. Gli presi il braccio e gli feci chiudere lo sportello. Mi abbraccio', mi tocco' i capelli, e mi chiese il motivo per cui non lo guardavo, nè parlavo. Gli dissi che non volevo che sentisse la mia voce quando piangevo,non volevo che vedesse i miei occhi pieni di lacrime. Scoppio' a ridere, mi disse, che ero bella quando piangevo, ridevo, quando ero offesa, quando ero arrabbiata, per lui ero bella sempre.
Mi asciugò le lacrime, e gli sussurrai un "Ti amo". Sorrise. Scendemmo dall'auto, mi prese per mano. A metà strada, mi tirò a sè e mi bacio'. Voleva vedermi con il sorriso sulla bocca. Volevo che quel bacio non finisse mai, ma invece....
Quando raggiungemmo i nostri amici, mi videro sorridente, e iniziarono a pensare che non m'importasse nulla della mia migliore amica. Lasciai tutti, e le andai vicino. Le feci capire che eravamo migliori amiche e che nessun'ostacolo poteva separarci. Ci abbracciammo e si unirono tutti al nostro abbraccio. Tutti tranne lui. Aveva il mio cellulare, inizio a leggere dei messaggi con il mio migliore amico. Gli andai vicino, mi misi sulle sue gambe e lo abbracciai. Mi ridiede il cellulare, mi fece scendere dalle sue gambe e inizio' a camminare. Lo seguii, mi disse che voleva restare solo, gli chiesi cosa fosse successo e lui mi fece leggere tutti i messaggi. Erano le stesse cose che dicevo a lui. Lo abbracciai e gli feci capire che, al mio migliore amico,lo dicessi per fargli capire che c'ero, invece, quando lo dicevo a lui, mi usciva dall'anima. Non mi credeva, e invece di farmelo scappare (come avrebbero fatto tutte) lo baciai, capì che lo amavo sul serio, capì che era il mio sorriso. Fatto pace (?) e fatta ora, ritornammo tutti a casa. Poco dopo che mi accompagno' a casa, fece un incidente. Appena lo venni a sapere, mi precipitai dai lui all'aspedale. Era in gravi condizioni, cercavo di entrare, ma i medici non lasciavano entrare nessuno. Dopo un'ora, entrai, gli toccai la mano, scoppiai in lacrime, era in pericolo di vita.(Continua,fammi un'altra domanda

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