Scusa il ritardo, ma ci tengo comunque a rispondere.

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Premetto che è stato un anno davvero intenso, forse uno dei più intensi.
Mi ha messo difronte a diverse prove da superare, dalle più semplici e banali alle più complicate.
Ci sono stati momenti in cui ho gettato la spugna, in cui non ho creduto più a nulla, neanche in me stessa; momenti in cui avrei preferito essere altrove e perché no, magari non essere io.
Però è semplice, a conti fatti, dire "è stato un anno di merda", ma più che semplice io lo definirei deludente.
Sì perché ciò significa sottovalutare anche se stessi e ammettere di aver fallito.
INVECE NO.
È stato un anno duro, intenso, ma fantastico.
Mi rimarrà la spugna gettata più è più volte, ma che poi è sempre stata raccolta.
Mi rimarranno le lacrime, quelle poi trasformate in sorriso.
Mi rimarranno le lunghe notti insonni, che si sono trasformate in vere e proprie lezioni.
Mi rimarranno i miei amici, i grandi amori, le eterne risate, i brividi e lo stupore.
Mi rimarrà la paura, che un po' ha sempre fatto parte di me.
Ma soprattutto mi rimarrà l'amore.
Quello per mia madre e per mio padre.
Quello per mia sorella.
Quello per il mare.
Quello per i libri.
Quello per i film.
Quello per le lunghe giornate estive.
Quello per gli acquazzoni improvvisi.
Quello per la neve.
Quello per la pizza.
Quello per le risate coinvolgenti con le mie amiche.
Quello che ho provato è sempre proverò per lui, che mi ha insegnato l'amore.
Quello che provo per me.

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