Rebecca Palaia

Scusa il ritardo, ti rispondo ora perchè non avrei potuto scrivere niente di bello di fretta. Io non so come si risponda ad un cuore inviato su ask, non è qualcosa che ho mai fatto, e sinceramente, il mio like a quella domanda non è stato volontario. Nonostante ciò, siccome risponderti non mi pesa per niente, lo farò "con il cuore", condividendo quello che aleggia nella mia mente in questo momento.
E’ sconcertante pensare a quanto l’uomo sia fragile, così combattuto fra concetti irrealistici e totalmente soggettivi di BENE e MALE. Costantemente in lotta contro se stesso, contro la società e contro le concezioni di giusto e sbagliato, di vero e falso, di punibile e non punibile, in contrasto con uomini e leggi, volute da lui stesso. Dire che è giusto ciò che l’uomo ritiene giusto nella sua moralità, è totalmente sbagliato, poiché la moralità non è universale, ma singolare, e, nonostante gli sforzi di un governo dispotico nella sua stessa democrazia per inculcarla in ognuno di noi in maniera più o meno omogenea, essa rimane tale. E' un confine sottile, quello del male e del bene, troppo semplice da varcare.
La prima volta che ho ascoltato "Imagine All The People" di John Lennon, avevo forse 8 anni. La canzone di per sè mi è sembrata fantastica, ma come potevo capire il significato di quelle parole così intense, così vere, di qualcuno che cerca solo la pace? Ad 8 anni (se sei fortunato) non sai cosa sia realmente la morte, o la guerra, non puoi conoscere altro che la pace, per questo motivo puoi arrivare a pensare che la tua vita sia anche quella degli altri, piccoli e adulti. Invece non è così. Ti parlo da 16enne, e ancora non conosco molto, questo lo so, ma quel poco che ho visto mi ha segnato, sono rimasta delusa da un mondo che credevo diverso. L'impatto con la realtà è sempre così, immagino. Qualche giorno fa, per la prima volta dopo anni, ho risentito quella canzone, e subito le parole mi sono tornate in mente, come se non se ne fossero mai andate, incise nel cuore e nell'anima, e bhe, che dire, sono rimasta stupita. Davvero, immaginereste un mondo in cui non ci sono religioni, nè paesi o stati, in cui tutto è di tutti, un mondo in cui esiste rispetto e dignità per ognuno di noi? Un mondo in cui quel confine tra bene e male, quello di cui parlavo prima, non esiste? Forse, come dice Eraclito, non sarebbe possibile avere pace senza guerra, poichè gli opposti creano l'equilibrio nel mondo e "L'uno vive la morte dell'altro, come l'altro muore la vita del primo". Così, secondo Eraclito, non può esistere felicità senza dolore, sazietà senza fame, amore senza odio... Pace senza guerra... Ma non si può neanche vivere in un mondo in cui l'odio è propaganda quotidiana, nella vita reale, come nei social. Allora è giusto dire che negli opposti vige l'equilibrio, poichè, se il mondo si sta sfasciando sotto i nostri occhi, è perchè l'odio prende sempre più il sopravvento su tutto.

View more