Vita

Una goccia di sudore scivolò lungo la tempia di Harry, che si passò una mano sulla fronte cercando di scacciarla via. Aveva il respiro affannoso, le membra del suo corpo dolevano e la lama che aveva tra le mani pesava più del solito, emanando quell'odore di ruggine e sale tipico del sangue.
Il corpo morto davanti a sé gli procurava un senso di nausea che lo spinse a stringere i denti. Erano anni che gli si parava di fronte sempre lo stesso spettacolo, ma probabilmente non si sarebbe mai abituato.
Un rumore di passi lo destò dai suoi pensieri, ma non si voltò a guardare, avrebbe riconosciuto quello strascichio lento e irregolare ovunque. Sorrise invece, quando la puzza del sangue venne sostituita dall'odore di uomo e sudore che emanava il suo compagno.
"Hai vinto anche tu" fu tutto ciò che riuscì a dire, troppo stremato dalla lotta appena conclusa. L'altro però non rispose e allora Harry si volto, trovandosi finalmente davanti a quel volto tanto famigliare accanto a cui si svegliava ogni mattina, quei capelli che stringeva mentre facevano l'amore, quelle braccia muscolose che reggevano la spada che più di una volta si era scontrata con la sua.
Bellissimo come sempre, il suo Louis, ma c'era qualcosa che stonava in lui. Un rosso troppo accesso che gli colorava il fianco sulla quale era poggiata la sua mano libera. E nonostante stesse sorridendo, il suo volto non era felice, ma dolorante.
Cadde sulle ginocchia e Harry spalancò gli occhi, fondandosi verso di lui, lasciando cadere la spada a terra e producendo un suono dolce quanto assordante, e afferrandolo per le spalle.
"Louis"
Lo chiamò, prendendo il suo viso tra le mani, cercando nei suoi occhi anche solo una scintilla di vita.
"Louis, ti porterò fuori di qui. Devi solo resistere".
"Ho vinto, ti avevo detto che ce l'avrei fatta. Mantengo sempre le mie promess..." ma un attacco di tosse lo costrinse a lasciare il discorso in sospeso.
"Sta zitto, non sprecare le forze" disse Harry adagiandolo a terra. Aveva intenzione di caricarselo su una spalla, ma la stanchezza non gli dava nemmeno la forza di respirare, e la vista del suo amante in quelle condizioni non faceva altro che rendere il tutto più difficile.
Una mano lo afferrò per il colletto tirandolo verso il basso.
"È finita." disse Louis, con il sorriso ancora sulle labbra, quel sorriso che cominciava a far male.
"No, hai detto che mantieni sempre le tue promesse. Mi avevi promesso che avresti vinto per me, che avremmo superato ogni cosa, che non avremo permesso a nessuno di mettersi tra noi due."
"L'ho fatto. Ci hanno costretto a batterci l'uno contro l'altro, eppure siamo diventati complici, amanti. Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata. E sei stato mio. Come può questa non essere una vittoria?"--

View more