@YoLo_But_It_Must_Not_Be_Wasted

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Storia triste ?❤️🙏

C'era una ragazza allegra, con dei dolci occhi marroni e un grande sorriso sulle labbra. C'era una ragazza piena di sogni e di speranze, il suo desiderio più grande era di poter, un giorno, aiutare tutte quelle persone in difficoltà. C'era una bellissima ragazza solare e vivace, aveva sempre una marea di persone attorno a sé, adorava stare in compagnia. C'era una ragazza piena di vita, tanto da amarla.
Ora, invece, c'è una ragazza persa, i suoi occhi sono spenti e pieni di lacrime, le sue labbra tremano. Ora, la ragazza tanto sicura del proprio futuro non c'è più; al suo posto c'è una ragazza insicura, di cui l'unica speranza è quella di scomparire. Ora sta sempre da sola, il viso pallido e la felicità non è più in lei, in qualche modo è volata via.
Questa ragazza non saprà mai se sarebbe riuscita a realizzare il suo più grande sogno, in futuro, ha deciso che la vita non fa per lei.

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Storia triste

Ti prego puoi mettere una storia d'amore? 😊

ericalitti’s Profile Photoerica litti
Una delle tante cose che rimane in testa di una persona, una di quelle cose che vi tormenta sia in modo positivo o negativo che sia è il ricordo a primo impatto di una persona;
Era un giorno tranquillo, come tutti gli altri d'altronde, il solito giorno chiuso in casa ad aspettare che il sole tramonti per poi tornare a dormire. Proprio quel giorno però, un mercoledì, ero particolarmente ansioso, il motivo era semplice: dovevo aspettare una ragazza con cui fare ripetizioni, beh si non sono mai stato un genio a scuola. l'avevo vista, solamente attraverso i soliti social con varie foto e a primo impatto era davvero carina. Dopo essere arrivato a casa da scuola ed essermi sistemato guardandomi allo specchio innumerevoli volte, aspettai sul divano guardando un po' di televisione ed ascoltando musica.
All'improvviso, suona il citofono:
Chi è?~Sono io, Camilla.~Risposi con un semplice: "Sali".
Ok, in quel momento avevo realizzato che finalmente l'avrei vista...aprii la porta e la vidi, ricordo ancora la sua frangetta, i suoi enormi occhi color nutella, era lì...davanti a me, non riuscivo a guardarla per più di un secondo, era troppo bella; così bella che il suo sguardo riusciva a rendermi felice, per non parlare del suo sorriso, sincero, vivace, bello e pieno di emozioni.
Era lei, mi dissi tra me e me, la ragazza con cui avrei condiviso parte della mia vita.
Beh che dire sono passati circa 2 mesi da quel giorno, ed un semplice TI AMO non basta per ringraziarti di tutto quello che stai facendo per me.
In questi giorni purtroppo sei lontana; mi mancano i tuoi abbracci, i tuoi baci sul sul collo e le tue carezze...torna presto amore.
(Storia mia vera ✔)

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Pubblichi una storia triste? :)

fatuttoschifosenzate’s Profile Photoalessia gagliardi
Io : Mamma, ti devo dire una cosa
Mamma : Amore cosa?
- Mamma devo andare in ospedale!
Mamma : Cosa è successo piccola?
- Voglio donare il mio cuore ad un mio
amico che non sta bene, solo il mio è
combatibile !
Mamma : No amore e tu poi non ci sarai
più!
- Mamma sarò la sua anima, sarò Ià ma nel
suo corpo!
Mamma : Non te lo concendo!
- Mamma la vita è mia! Faccio quello che
voglio! La mia vita è lui ecco. E quindi
anche il mio cuore è lui è glielo donerò
Corro in ospedale,
Dottori : Non c'è nessun cuore, a breve il
ragazzo morirà!
- Dottori ci sono io aspettateeee!
Dottori : Bambina no! Non sarà compatibile
il tuo cuore al suo!
- Provate perfavore!
Dottori : sicura?
- Si sicurissima!
Dottori : Va bene allora procediamo
l'operazione.
- Una sola cosa, tenete questa lettera
datela al ragazzo al suo risveglio!
Il cuore è compatibile al suo. Tutto va bene! Il ragazzo si risveglia!
Ragazzo : Dottori è tutto merito vostro
Grazie!
Dottori : No ragazzo, non è merito nostro, è
merito di una piccola ragazza che ha
voluto donare il suo cuore a lei.
Ragazzo : Non capisco! La conosco?
Dottori : Sembra di sì… Ha lasciato questo
a te!
Ragazzo : Grazie ora leggo! Ma qui non è
mai venuta una ragazza a vedere come
sto Mora ,alta, occhi verdi?
Dottori : Si per un paio di giorni poi è
scomparsa!
Sulla lettera c'era scritto:
*Caro amore mio, con te ho passato momenti stupendi, ho fatto le peggio cazzate, ho riso, e pianto per te, soprattutto in questi giorni. Ora hai la mia anima sei felice? Ora puoi capire quanto ti amavo? Ora percepisci che quando dicevo Ti donerò il mio cuore era vero? Te l'ho donato. Si sono stata io! La tua mora,alta e occhi verdi !
Sapevo che chiedevi se c'ero ai dottori, per un primo periodo ci sono stata sempre giorno e notte con te! Poi ho deciso di donarti la mia anima! Curala bene! Ha bisogno di te! Scusa forse sarai un pò arrabbiato, forse ora starai piangendo, Non ti preoccupare per me! Io ho voluto donartela non per farlo vedere agli altri, ma per farti capire quanto vali per me!
Dolce stella un giorno ci rivedremo… il mio è solo un arrivederci TI AMO!

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storia sugli adolescenti?

Ma la cosa più emozionante e bella per me, è stata respirare piano sul tuo collo per qualche minuto. Sentire il tuo cuore correre, averti vicino senza pensare. Di tutta le esperienze, di tutto ciò che abbiamo imparato, di tutto quello che abbiamo fatto in quei giorni, il mio apice sei stato tu,
maledizione.

storia emozionante? P.s. Hai una pagina bellissima!😙

Mi chiamo Giulio e ho nove anni,
la mia fidanzata si chiama Carlotta
la sua mamma non ha tanti soldi,
il suo babbo nemmeno,
così un giorno (cinquantadue giorni fa)
Carlotta è andata via.
“Vado in Australia”
“mia zia vive lì”
“andrò ad abitare un po’ con lei”
“tra tre mesi tornerò”
però stamattina ci hanno spiegato che no,
non tornerà.
L’Australia è così lontana,
così lontana che anche con il dito sulla cartina
per raggiungerla ci vuole un po’.
Solo che io avevo capito male,
o lei non si era spiegata bene.
Non è in Australia, Carlotta.
E’ in Austria, in Austria.
La maestra ci ha detto che in Austria
se si vuole
ci si arriva in macchina e io
tra undici anni
che non sono nemmeno troppi
andrò da lei
e le regalerò una penna blu per scrivermi
tutte le lettere che mi aveva promesso
e che ancora non ho ricevuto.
Inizieranno tutte così:
“Caro Giulio, il mio compagno di banco non prenderà mai il tuo posto”.
Tra undici anni, Carlotta,
aspettami.

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storia d'amore? 😍

“La nostra è una storia semplice.
Un ragazzo, una ragazza, un sentimento cresciuto piano piano.
Questi siamo noi.
Siamo quelli che credono che la vita abbia un sapore diverso, ora che sono insieme.
Quelli che si divertono come pazzi con un niente.
Quelli che stanno bene anche in silenzio.
Quelli che gira che ti rigira, nonostante siano arrabbiati, un bacio se lo scambiano sempre.
Quelli che avevano paura di provare ancora sentimenti, che non volevano essere feriti ulteriormente.
Quelli a cui basta stringersi e qualche schifezza da mangiare a portata di mano, per essere felici.
Quelli che la notte dormono male se non ricevono la buonanotte dall'altro.
Siamo quelli non dai mille progetti, ma dai mille sorrisi.
Cosa siamo, tu ed io, se non l'amore?”

posti una storia?

Un giorno mia figlia è tornata a casa con gli occhi lucidi.
Le sono andata incontro preoccupata “tesoro cosa è successo?”
Lei non ha risposto subito poi è scoppiata in lacrime e mi ha abbracciata.
Ringrazio di avere questo rapporto con mia figlia.
“È finita.” Mi ha detto con due occhi che mi parevano due pozzanghere.
“Era quello giusto, lo so che era quello giusto” ha ripetuto.
“Sediamoci un po’ qui a parlare ti va? Voglio raccontarti una storia che non ti ho mai raccontato prima”
Lei si è asciugata gli occhi con la mano e ha tirato su il naso come una bambina.
“Avevo 17 anni” ho iniziato “non avevo mai avuto un ragazzo a parte uno a cui avevo solo dato qualche bacio.
Un giorno conobbi un ragazzo, era bellissimo, davvero, occhi verdi e capelli castani scuri, me ne innamorai.
Aveva due anni in piu di me, stava finendo il geometri mentre io ero in prima liceo classico (ovvero al terzo anno).
Io ero giovane e ingenua, passavo tutto il giorno a studiare e a leggere, lui invece era già grande, pronto a partire per il militare e ad iniziare a lavorare.
Lui voleva di più dal nostro rapporto e io non mi sentivo pronta.
Ma ti giuro che ero persa per lui, lo amavo come non ho mai amato nessun altro, ma allora eravamo troppo diversi, avevo paura che se fossimo restati insieme non sarei mai riuscita a terminare gli studi, andare all’università, andare via.
Lo amavo ma non ero pronta a vivere quella storia, prima dovevo scrivere la mia.
Dopo molti pianti lo lasciai, poco dopo aver fatto 4 mesi insieme.
Ho terminato il liceo e mi sono iscritta a lettere a Firenze, lì mi misi con un altro ragazzo, con il quale stetti per due anni, con lui feci per la prima volta l’amore ma non lo amavo allo stesso modo.
Avevo sempre in testa quei due occhi verdi …”
Mi sono interrotta sognante.
Mia figlia mi guardava in modo strano, ora non piangeva più.
“Ma ora ami il babbo più d Mr. Occhi verdi, vero?”
“Oh no, non ho amato nessun altro come ho amato lui, il primo amore è per sempre”
“Ma mamma..!”
“Lasciami finire” le ho detto, mi veniva da ridere per la sua espressione sbalordita.
“Dopo due anni lasciai l’altro ragazzo, un giorno, dopo pochi mesi dalla rottura, tornai a casa e incontrai Mr. Occhi verdi, come lo hai soprannominato tu, ricominciammo a uscire e dopo un anno e mezzo ci sposammo, e così dopo 4 felici anni di matrimonio sei nata tu”.
Mia figlia mi ha guardata a bocca aperta e occhi spalancati.
Quegli stessi occhi verdi, come aveva fatto a non capire subito?
“Quindi Mr. Occhi verdi è papà?” Mi ha chiesto sconvolta.
Ho annuito.
“Amore, ti ho raccontato la mia storia per farti capire una cosa: che se lui è il ragazzo giusto per te allora un giorno diventerà l’uomo della tua vita. Non importa se ora non state più insieme, certe storie non finiscono, certi amori fanno giri pazzeschi, si lasciano, si rincorrono ma ritornano, se sono veri ritornano sempre.”

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storia spaventosa, molto spaventosa

matilde_dmt’s Profile PhotoMatiii
Elisabeth si trovava nel letto. Come tutte le sere, prima di spegnere la luce, accarezzò il suo cagnolino, che si metteva a dormire sempre in fondo al letto.
Quest'ultimo le leccò la mano ed Elisabeth si decise a spegnere la luce e ad addormentarsi.
Nel cuore della notte la ragazza si svegliò: sentiva un rumore provenire dal bagno, come se qualcosa sgocciolasse. Non ci fece troppo caso, e per tranquillizzarsi accarezzò a luci spente il suo cane, che come suo solito le leccò la mano, e lei si riaddormentò.
Poche ore dopo, però, continuando a sentire quel rumore, Elisabeth si svegliò nuovamente e stavolta si accorse che il suo cane non c'era. Si recò quindi in bagno, intenzionata a trovare la causa del rumore.
Vide il suo cane impiccato sopra alla vasca, con il ventre aperto che gocciolava sangue.
Articolo di giornale:
New York, 1999: cadavere di una giovane ragazza rinvenuto nel bagno della sua abitazione, accanto a lei ritrovati il corpo del suo cane sventrato e un biglietto con scritto: “anche gli assassini sanno leccare le mani”.

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vogliamo una storia! ahaha gran bella pagina complimenti ❤

La vera storia di Phineas & Ferb:
I genitori di Phineas divorziarono quando lui era un neonato, lasciando da sola la madre con i due figli Candace (la sorella) e Phineas. Un anno dopo si sposò di nuovo e nacque Ferb, che sfortunatamente nacque con una grave infezione cerebrale e diventò ritardato. Questa è la ragione per cui raramente parla nel programma. TeMpo dopo, sia Phineas che Ferb morirono.
Candace iMpazzì, ed iniziò a vedere Phineas e Ferb che costruivano cose come montagne russe, edifici, parchi di skate e molto altro, e siccome era solo immaginazione, sua madre non vedeva mai quello di cui lei parlava. Siccome non aveva nessuno a cui dirlo, Candace scrisse tutto in un diario.
Un giorno, la madre di Candace si preoccupò e decise di portarla in terapia dal Dr. Doof..
Che le diede delle droghe per farla stare meglio. Sfortunatamente, Candace ne divenne dipendente e cominciò a prenderne sempre di più, finché non fu trovata morta nel suo letto con il diario tra le mani.
Dopo il funerale, la madre lesse il diario e chiese alla Walt Disney Pictures di creare un programma in sua memoria.

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vogliamo una storia ahaha gran bella pagina complimenti

Sei bellissimo

A volte arrendersi è la mossa giusta, invece. Puoi amare una persona quanto vuoi, puoi amarla in ogni modo, in ogni forma, con ogni millimetro del tuo corpo. Ma arriva quel momento, quel dannato momento, in cui devi amare più te stesso. Devi capire che è il momento di alzare la bandiera bianca. Per te, non per altri. E farà male, farà malissimo, ma andare avanti è la soluzione più giusta, quella che poi frutterà. E’ inutile inseguire storie che non hanno né capo né coda, non vale la pena lottare per chi non ci ha mai nemmeno provato, per chi sta lottando per qualcun altro. Magari continuerai ad amarla, quella persona, certo, non si smette d’amare qualcuno che hai amato con così tanta forza..in un istante. Ma pian piano le cose andranno meglio. Troverete qualcuno per cui lottare, ma che lotta a sua volta per voi, non per altri. L’amore si fa in due. La guerra pure. Abbiate il coraggio di arrendervi, di fare un passo indietro e prendere un’altra strada. Non restate fermi nelle sabbie mobili. Non state lottando, ragazzi, state solo affondando.

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Storia? 😊❤🙈😄

La storia ha inizio tempo fa, quando 1 uomo punisce sua figlia di 5 anni per la perdita di un oggetto di valore ed il denaro in quel periodo era poco.
Era il periodo di Natale, la mattina successiva la bambina portò un regalo disse: “Papà è per te”.
Il padre era visibilmente imbarazzato,
ma la sua arrabbiatura aumentò quando,
aprendo la scatola, vide che dentro non c'era nulla. Disse in modo brusco: “Non lo sai che quando si fa un regalo,
si presuppone che nella scatola ci sia qualcosa?”.
La bimba lo guardò dal basso verso l'alto
e con le lacrime agli occhi disse: “Papà,…non è vuoto. Ho messo dentro tanti baci fino a riempirlo”. Il padre si sentì annientato, si inginocchiò e mise le braccia al collo della sua bimba e le chiese perdono. Passò del tempo e una disgrazia portò via la bambina...
Per tutto il resto della sua vita, il padre tenne sempre la scatola vicino al suo letto
e quando si sentiva scoraggiato o in difficoltà, apriva la scatola e tirava fuori
un bacio immaginario ricordando l'amore che la bambina ci aveva messo dentro.

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storia triste? Mi piacciono moltissimo le tue storie ❤

Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d'ospedale.
A uno dei due fu permesso di sedersi sul suo letto per un'ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi dai suoi polmoni.
Il suo letto era vicino all'unica finestra della stanza mentre l'altro uomo doveva passare tutto il suo tempo sdraiato sulla schiena.
Gli uomini parlavano per ore e ore.
Parlarono delle loro mogli e famiglie, della loro casa, del loro lavoro, il loro coinvolgimento nel servizio militare, dove erano stati in vacanza...
Ogni pomeriggio, quando l’ uomo nel letto vicino alla finestra poteva sedersi, passava il tempo a raccontare al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori della finestra.
L'uomo nell'altro letto cominciò a vivere per quelle ore in cui il suo mondo si sarebbe allargato e ravvivato da tutta l'attività e dal colore del mondo esterno.
La finestra dava su un parco con un bel lago. Anatre e cigni giocavano nell'acqua mentre bambini facevano navigare le loro barchette giocattolo.
Giovani innamorati sottobraccio tra fiori di ogni colore e una bella vista sul panorama della città.
Quando l’ uomo della finestra descriveva tutto questo con squisiti dettagli, l'uomo dall'altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava…
Un caldo pomeriggio, l'uomo vicino alla finestra descrisse una parata di passaggio.
Sebbene l'altro uomo non potesse sentire la banda poteva vedere con gli occhi della sua mente ciò che il suo compagno di stanza descriveva.
Passarono giorni, settimane e mesi.
Una mattina, l'infermiera di giorno trovò il corpo senza vita dell'uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno.
Non appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo chiese se poteva essere spostato vicino alla finestra.
L'infermiera fu felice di fare il cambio, e
dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo.
Lentamente, dolorosamente, si sollevò su un gomito per guardare al mondo reale esterno.
Si sforzò girandosi lentamente per guardare fuori dalla finestra, oltre il letto.
E di fronte vide un muro bianco.
L’ uomo chiese all'infermiera che cosa poteva avere
spinto il suo amico morto a descrivere tali cose meravigliose al di fuori di quella finestra.
L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e
non poteva nemmeno vedere il muro .
Ha detto: "Forse voleva solo infonderle coraggio"

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Storia d'amore?

Una coppia di fidanzati si trovava a cena fuori a festeggiare il loro terzo anniversario.
«L'ho capito, sai?» esordì la ragazza a fine serata, giocherellando col bicchiere di vino ormai vuoto.
«Cosa, tesoro?»
«Non mi ami più. Ti sei stancato di me, di noi.»
«Ma che dici!» rise lui. «Perchè mai ti avrei portata a ristorante allora?»
«Perchè voi uomini siete così, non sapete mollare una donna. Aspettate sia lei a farlo.»
Tacquero entrambi per qualche minuto.
«Sono giorni, ormai, che ascolto più i tuoi silenzi che le tue parole. Sei sfuggente, hai la testa occupata da mille pensieri in cui io non rientro. Spesso trascorri i pomeriggi fuori casa inventando scuse banali, come se io non me ne accorgessi. E, anche se non è poi così importante, non mi fai un regalo da mesi. Il tuo lavoro ruba del tempo alla nostra coppia, i nostri progetti di formare una famiglia sono sempre più lontani. Possibile che non te ne renda minimamente conto? Questa situazione è terribile», sospirò lei.
«Hai ragione, anche per me è insopportabile. Ho riflettuto molto su sulla mia vita con te e su come voglio che vadano le cose. E’ ora di essere davvero sinceri, ormai non siamo più ragazzini. Scusami se ho impiegato tanto a dirtelo, ma non voglio più essere il tuo fidanzato…»
Sconcertata, la ragazza gli rivolse un'occhiata sofferente. Lacrime copiose le abbracciavano il volto, attraente seppur straziato dal dolore evidente. Non si aspettava certo una risposta tale.
Dopo una lunga pausa, un sorriso sciolse il gelo creatosi. Lui le prese la mano dolcemente.
«…Non voglio più essere il tuo fidanzato, perchè voglio essere tuo marito ed il padre dei tuoi figli». Sfilò dalla giacca un costoso anello d'oro bianco, con incastonati in maniera alternata zaffiri e smeraldi. «Vuoi sposarmi?» le chiese.
La ragazza gli buttò le braccia al collo e annuì. Le lacrime, ora, erano di pura gioia. Lui le infilò l'anello e le spiegò: «I chilometri non saranno più un problema, adesso. Mi hanno proposto un trasferimento definitivo nella sede qui vicina. Non sarò più costretto a fare quei lunghi viaggi che ci tenevano lontani, non dovremo più guardarci di tanto in tanto su Skype o rileggere i messaggi per sentirci l'uno accanto all'altra.
Pertanto, ho iniziato seriamente a pensare al nostro futuro insieme. Perdonami se te l'ho nascosto e se spesso non ti ho fatta sentire importante, ma ero turbato, forse anche un po’ spaventato da tutto ciò che stava accadendo e dalla mia decisione. Ho trascorso interi pomeriggi con gli agenti immobiliari, avrò visto sì e no una cinquantina di case. Finalmente l'ho trovata, amore. E’ grande, luminosa. I nostri bimbi li cresceremo lì. Sarà bellissimo.
Io ti amo, non dubitarne più.»

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