Scusate l'assenza, ma ultimamente sto frequentando davvero poco ask, io personalmente, ma ecco a voi una storia che scrissi un pò di tempo fa. -A
STORIA:
"Lei non aveva paura di morire, sapeva che quel momento sarebbe arrivato per chiunque.
Il cielo si stava tingendo delle varie sfumature del rosso, come se si stesse incendiando. Stava osservando il mare, mentre la dolce brezza le scostava i capelli dal viso. Nei suoi occhi era riflesso il sole del tramonto che ne evidenziava di più il luccichio delle lacrime. Quel giorno scappò di casa, senza lasciare nemmeno un biglietto, senza portare con se nemmeno un oggetto.
Fece qualche passo verso la riva, sentendo l’acqua gelida del mare d’inverno accarezzargli le caviglie e mandargli una sensazione di gelo lungo tutto il corpo. Nessuno si era accorto che lei non c’era, nessuno c’era per lei. Avanzò di qualche altro passo, finchè l’acqua le raggiunse la vita, prese un profondo respirò e senza guardare indietro andò avanti, fino a quando non riuscì più a toccare il fondo. Era sola, circondata da chilometri di acqua gelida, intorno e sotto di se. Sentiva chiamare il suo nome in lontananza come in un sogno, mentre le onde la trascinavano sotto l’acqua e poi la riportavano in superficie, come cullando il suo dolore. Di nuovo quella voce, quella voce che gridava in preda alla disperazione, sempre più vicina, fino a quando due mani non la afferrarono e la strinsero in segno di protezione. Lei sentì come se si fosse aggrappata ad un ancora, qualcuno la stava salvando , a qualcuno importava di lei. Il ragazzo che la stava portando in salvo aveva i capelli neri e l’odore famigliare del sapone e del mare. Poi sentì come se il dolore fosse svanito, sorrise e chiuse gli occhi.
Si svegliò, sulla sabbia gelida, quando ormai il sole aveva lasciato il posto alla luna, tra le braccia del suo salvatore. Quando alzò lo sguardo riconobbe il viso del suo migliore amico tra le lacrime ed un sorriso. Poi nel silenzio della spiaggia si riversarono altre voci, voci che chiamavano il suo nome, proprio cosi, il suo nome.
Con suo sollievo riuscì a ricacciare le lacrime e pensò che infondo valeva la pena vivere , la felicità andava solo cercata, basta che si guardino le cose con gli occhi giusti, perchè, pensò :”Non sono sola.””
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