Storia sulla distanza pt. 3
"Un giorno però ricevetti una sua chiamata. Mi tremavano le mani nel premere il tasto per rispondere, ed ero consapevole che risposi con la voce di una bambina spaventata.
"-Pronto? " fu come se mi strapasserò quelle parole dal petto.
Ci fu un lungo silenzio durante il quale lo sentí respirare affannosamente e poi.." -Mi dispiace." il suo respiro si era fatto piú corto come se stesse soffocando. " - Perdonami."
"-Io.. " riuscì solo a dire presa dal panico della situazione, ma lui mi interruppe e continuò." - Non avrei dovuto reagire cosí, lo so. Ho rifiutato i tuoi sentimenti, quando invece... Dio, che stupido che sono."
Finalmente riuscì a parlare, stavo piangendo: " - Non dire cosí, non sei stupido, sono stata io ad essere impulsiva. Quel ti amo é stato un errore, io..."
"-Non chiamarlo errore perché no lo era"... Aveva cambiato timbro di voce, era dolce ma sicura. "-Ora affacciati alla finestra."
"-Non sarai mica... "
" - Fallo. "
Si, é vero mi aspettavo quello che sarebbe successo, ma mi sorprese comunque: aprí la finestra facendo entrare il vento freddo dell'inverno, e con esso un " Ti amo. " gridato da sotto casa mia. Si. Lui era lí. Con Le guance rosse, gli occhi lucidi e il petto che si abbassava e si rialzata in respiri frenetici. Lo guardai sconvolta e con un ultimo sguardo mi precipitati sulle scale, e corsi fuori in pantofole, provocando il rimprovero di mia madre. Ma lui era lí ed io ero pronta per tuffarmi tra le sua braccia, e cosí fecí, ci abbracciamo per un lungo momento trattenendo il fiato poi lui mi bacio con la stessa tenerezza con la quale le sue parole mi avevano fatta innamorare."
Spero che vi sia piaciuta. - A
"-Pronto? " fu come se mi strapasserò quelle parole dal petto.
Ci fu un lungo silenzio durante il quale lo sentí respirare affannosamente e poi.." -Mi dispiace." il suo respiro si era fatto piú corto come se stesse soffocando. " - Perdonami."
"-Io.. " riuscì solo a dire presa dal panico della situazione, ma lui mi interruppe e continuò." - Non avrei dovuto reagire cosí, lo so. Ho rifiutato i tuoi sentimenti, quando invece... Dio, che stupido che sono."
Finalmente riuscì a parlare, stavo piangendo: " - Non dire cosí, non sei stupido, sono stata io ad essere impulsiva. Quel ti amo é stato un errore, io..."
"-Non chiamarlo errore perché no lo era"... Aveva cambiato timbro di voce, era dolce ma sicura. "-Ora affacciati alla finestra."
"-Non sarai mica... "
" - Fallo. "
Si, é vero mi aspettavo quello che sarebbe successo, ma mi sorprese comunque: aprí la finestra facendo entrare il vento freddo dell'inverno, e con esso un " Ti amo. " gridato da sotto casa mia. Si. Lui era lí. Con Le guance rosse, gli occhi lucidi e il petto che si abbassava e si rialzata in respiri frenetici. Lo guardai sconvolta e con un ultimo sguardo mi precipitati sulle scale, e corsi fuori in pantofole, provocando il rimprovero di mia madre. Ma lui era lí ed io ero pronta per tuffarmi tra le sua braccia, e cosí fecí, ci abbracciamo per un lungo momento trattenendo il fiato poi lui mi bacio con la stessa tenerezza con la quale le sue parole mi avevano fatta innamorare."
Spero che vi sia piaciuta. - A