Se avessi il potere di creare una legge, quale sarebbe?
"Ho iniziato a chiudermi in me stessa non per rimanere sola, ma per far capire a chi avevo attorno che se mi avesse abbandonata non sarei morta: ecco perché quando cammino ho lo sguardo spento, il viso sollevato, non ho paura di chi mi sta vicino. Ho il passo più veloce degli altri e non mi faccio intimidire da un semaforo che diventa arancione: passo io, gli altri dopo. Mi sono lasciata scivolare dietro ad una maschera che non mi appartiene ma che a forza di rappresentarmi sta diventando me. Mi piace: a volte faccio la stronza, ma solo con chi se lo merita, e chi se lo merita non per forza ha fatto del male a me. Spesso sono la prima a non scrivere alle persone anche se ci tengo, perché ho sempre la sensazione di non mancare a nessuno e perché spesso si rivela la verità. Sono cambiata: non sbaglio più a parlare, se voglio sorridere sorrido e spesso uso parole o espressioni pungenti. Infastidisco, lo faccio per far capire che non ho paura di litigare o di graffiare per quel che mi interessa. Mi faccio pochi riguardi nel dire quel che penso anche se quel che penso fa male: non mi importa. L’hanno sempre fatto con me, ho sofferto per colpa di commenti a bassa voce - ma non abbastanza bassa da essere sentiti. Sono diversa: sono sempre io, ma sono dietro un muro. Ogni tanto apro la porta e qualcuno riesce ad entrare, e solo quei pochi si accorgono chi è rimasto in vita. La mia corazza mi protegge, mi protegge da chi mi vuol ferire, ma purtroppo il rischio è di proteggermi anche da chi mi ama. È un rischio che sono pronta a correre, perché lo faccio per me stessa."