Mi è sempre piaciuto studiare. Nel senso, magari mi secco sul momento, ma poi quando mi siedo e comincio a leggere sono in grado di stare ore e ore piegata su un libro. Chiaramente quando ero al liceo avevo un rapporto orrendo con quelle che erano le materie scientifiche che non ho mai capito (tipo fisica.. ma che cazzo è sta fisica?) però amavo studiare letteratura italiana. Ora faccio l'Università, sono a Giurisprudenza quindi molte volte alcuni argomenti sono più pesanti e non ti fanno molto "vagare" con l'immaginazione, ma sono stata io a scegliere la facoltà proprio perché mi interessa e mi è sempre interessato il diritto e l'ordinamento in generale. Comunque, no, non giudico lo studio come un obbligo, anzi. Molte persone non possono o non hanno potuto avere la fortuna di studiare/completare gli studi (parlo anche di regolare scuola dell'obbligo) e penso che queste stesse pagherebbero per poter avere il "privilegio" di spaccarsi la testa su un libro al posto nostro. Abbiamo un grosso privilegio, che è la cultura, sfruttiamolo.