@bloblable

Blo.

Ciao, so che studi psicologia e vorrei sapere che cos'è "l'unità psicomatica" e che si intende per "concezione unitaria dell'uomo", ho fatto delle ricerche e non ci ho capito molto perciò chiedo a te se lo sai :) grazie.

Te lo spiego molto semplicemente.
Intanto si parla di "unità psicosomatica", non di "unità psicomatica", non esiste questa parola. Chiarito questo, l'unità psicosomatica fa riferimento al rapporto esistente tra mente e corpo. Con "psicosomatico", si intendono quei meccanismi psichici o quelle funzionalità psichiche che, sono, allo stesso tempo in relazione e possono alterare gli apparati somatici. Ti faccio un esempio: un soldato torna dalla guerra perché gli hanno sparato ed è rimasto ferito. Quando torna a casa, inizia ad avere dolori ad una gamba da non riuscire nemmeno a camminare. Va dal medico a farsi visitare, ma non risulta nulla di così grave dal renderlo zoppo. Va anche dallo psicologo e risulta che quel dolore è dovuto ad un disturbo psicosomatico che si verifica nella sua mente e che viene riscontrato/scaricato sulla sua gamba, dovuto a quello che gli è successo in guerra.
Per quanto riguarda la "concenzione unitaria dell'uomo", dipende tutto da quale teorie si prende in considerazione. Se si parla di psicosomatica, la concenzione unitaria dell'uomo farà riferimento all'aspetto psico-fisico.
Spero di essermi spiegata bene.
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Ciao Blo. Tu sei la super-regola che conferma l'eccezione. Ed'io, indovina, a dir poco: ne sono rapito!!!. Ho spesso ( da sempre, avendoti scopertra) sognato un tuo abbraccio, anzi, in questo momento, lo stai facendo, con forza, avvolgendomi -se no altro-, per simpatia...

Come se fosse un'abitudine, per me, abbracciare qualcuno che non conosco.
Probabilmente se ora avessi 16 anni lo farei, dato che a quell'età abbracciavo chiunque, anche gente completamente sconosciuta. Ma al giorno d'oggi, dopo sei anni, è già tanto se concedo un abbraccio a mia sorella una volta alla settimana.

Cosa ne pensi delle relazioni a distanza?

Le uniche che sono sempre riuscita a sopportare, le mie preferite. Soprattutto perché mi permettono di capire se, a causa della distanza, io senta il bisogno di trascorrere del tempo con quella persona. Fino alla mia ultima relazione, la distanza non mi ha mai creato problemi a livello emotivo. Non era un peso e non sentivo alcun tipo di bisogno. Ma ha iniziato a crearne con la mia attuale relazione e questo mi ha fatto capire l'enorme differenza tra le relazioni che ho avuto e questa, in particolar modo l'importanza che questa persona ha per me e che ha sempre avuto.

La cultura in un ragazzo può essere sexy?

Sexy? No. Attraente? Probabile.
Una persona che possiede una cultura costruita su basi solide e che sia in grado di ampliare le mie conoscenze sugli argomenti più disparati possibili non mi dispiacerebbe. Sarebbe in grado di colmare alcune delle mie curiosità e avrei modo di intrattenere un'interessante discussione sui temi a me più cari. Sarebbe sicuramente in grado di attrarre la mia curiosità, ma non oltre. Non ci sarebbe nulla di sentimentale o di fisico.
La mia sete di conoscenza basta e avanza all'interno di una coppia, non sopporterei che qualcuno ne aggiungesse altra.

Buonasera, cosa consiglieresti di fare ad una persona che non riesce ad essere mai felice perché tutto quello in cui spera non va mai a buon fine?

Da persona che ha passato la vita ad ottenere sempre quello che voleva con il massimo impegno perché non le è mai stato regalato nulla, ti consiglierei di sperare di meno e agire di più.
Se poi sarai felice, questo non te lo posso dire, in quanto io non sono in grado di riconoscere una tale emozione. Posso dirti, però, che, in quanto emozione, sei libero di provarne nelle situazioni più disparate e puoi trovarne anche nelle piccole cose, senza puntare troppo in alto.

https://m.ask.fm/bloblable/answers/136931110289 Scusami, non ho afferrato cosa intendi...

Hai dato per scontato che per me sia stato meno complicato, o addirittura semplice, rispetto a te, giudicando la mia esperienza nel campo delle relazioni come "fortunata" o giudicando il percorso con il mio ragazzo "fortunato". Questo è dare un giudizio senza possedere informazioni, basarsi quindi sul nulla cosmico.

Quindi il tuo ragazzo lo conosci da almeno quattro o cinque anni... Beata te che stai vivendo questa cosa. Io non ho la tua stessa fortuna, per me è un tantino più complicata la faccenda. Anch'io sto vivendo un periodo di "repulsione da social-network", ma non saprei spiegare bene il perché...

"Io non ho la tua stessa fortuna, per me è un tantino più complicata la faccenda." Insomma, si giudica sulla base di nulla.

Comunque quella del "fascino slavo", era solo una cretinata (o "stronzata", come piace dire a te) :).

So riconoscere una "domanda" scritta col solo scopo di ricevere una risposta sicura da parte mia, eh.

Bèh, si tratta di un sano ed equilibrato principio, era questo che intendevo per "un ragazzo alla volta". "Uno in assoluto", lasciava intendere che ti piace particolarmente una persona che non necessariamente è il tuo eventuale fidanzato del momento... Come stai? Ultimamente sei poco presente qui...

Sì, il fatto che volevo sottolineare è che ho sempre avuto occhi solo una persona e che questa persona corrisponde al ragazzo con cui sto insieme. Ci sono voluti diversi ragazzi e diversi anni per capirlo, ma si sa che non sono brava nelle questioni sentimentali.
Comunque sto bene, grazie per l'interessamento. Spesso mi annoia questo posto.

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