Prendo spunto da qualcosa che ho letto.Vi è mai capitato di provare a parlare con una persona magari "amica" e dopo esservi esposti con una riflessione,come risposta avete avuto:"sei depresso/a"?Cosa ha scaturito in voi quell'affermazione?
Sì mi è capitato, ma non dai miei amici, bensì da mio padre.
All'inizio mi sono arrabbiata. Abbiamo litigato, continuavo a dire: "Tu non capisci," ignorando che fossi io, in realtà, l'unica a non capire.
E poi con gli anni ho accettato che avesse ragione fino a quando gli ho detto che condividevo la sua idea e che forse era il caso di fare qualcosa, dato che non volevo più stare così male.
Ignorando com'è andata a finire la cosa, nel mio caso è stata un'affermazione fondata, però non mi piace quando la gente dà come sentenza "sei depressa" senza neanche, magari, soffermarsi a pensare o ad aiutare quella determinata persona. Troppo facile buttare lì quelle due parole e non fare niente, invece, per fare uscire le persone da quel tunnel scuro che potrebbe diventare la depressione.
All'inizio mi sono arrabbiata. Abbiamo litigato, continuavo a dire: "Tu non capisci," ignorando che fossi io, in realtà, l'unica a non capire.
E poi con gli anni ho accettato che avesse ragione fino a quando gli ho detto che condividevo la sua idea e che forse era il caso di fare qualcosa, dato che non volevo più stare così male.
Ignorando com'è andata a finire la cosa, nel mio caso è stata un'affermazione fondata, però non mi piace quando la gente dà come sentenza "sei depressa" senza neanche, magari, soffermarsi a pensare o ad aiutare quella determinata persona. Troppo facile buttare lì quelle due parole e non fare niente, invece, per fare uscire le persone da quel tunnel scuro che potrebbe diventare la depressione.
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Alessia 會議 اجتماع